18/08/13

Il circolo letterario #14 : Bagliori nella mente di Stefano Sacchini - Destinazione Paradiso di Daniela Banisone - Gahta di Claudio Cordella

Buongiorno a tutti! 
Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.
Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.
Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Oggi tocca a tre racconti del progetto Sine Tempore della Mela Avvelenata. Ecco i protagonisti:
 Bagliori nella mente di Stefano Sacchini
Destinazione Paradiso di Daniela Banisone
Gatha di  Claudio Cordella

Bagliori nella mente ci presenta un mondo in cui l'Impero Bizantino si pose sopra arabi e persiani, divenendo una forte potenza che stava andando a soverchiare perfino il nuovo mondo. Peccato che li, Shekanda, compagno d'armi del protagonista inizi ad avere comportamenti straani dovuti ad inquietanti visioni che prenderanno forma man mano che il viaggio di conquista evolve. Scopriremo che Shekanda avrà una conoscienza sospetta del luogo dove stanno andando che si ricollega ad un remotissimo passato che affonda veramente a troppo tempo fa per essere ricordato da un abitante di quel periodo storico. E che la nostra voce narrante potrebbe averne qualche grattacapo...Non ho avuto un gran rapporto con questo romanzo perchè ho capito lo scopo fine del racconto che però non è entrato con le mie corde. E' ben scritto ma manca qualcosa, ovvero quell'oltre che ogni raccoto ha saputo darmi. Il perchè di una morte o simili...Potrebbe essere comunque che sia colpa mia, incapace di cogliere il messaggio insito nella domanda del racconto o proprio nel racconto stesso. Rimane comunque una lettura gradevole e con un colpo di scena specialissimo.

 Gatha è un altro romanzo con cui ho avuto una piccola problematica di comprensione ma nulla di angustiante. Anzi!
Incontriamo Ikima, Consacrata alla Dea giapponese Amaterasu che manda in missione una delle sue pupille per seguire un cammino e tornare in patria al momento opportuno.
La domanda trainante è se l'impero romano avesse sconfitto i persiani come sarebbe andata?
Qui Cordella ci presenta la bella Ikima che giunta in Persia, dopo un vario peregrinare e varie lotte a causa della sua natura femminile, si trova a lavorare per Rastam Surena. Pahlavi, signore persiano. Quando i romani attaccano la incarica di portare in salvo il nipote Eskandav. I romani sanno che se attaccassero e vincessero le probabilità che il futuro erede salga al trono sono ben poche ma preferiscono evitare ogni rischio.
Imaki è un'abile combattente ma purtroppo la sua missione è una vittoria ed un fallimento al contempo contro i romani.
Questi, infatti, hanno modo come altri popoli di disporre di parte della tecnologia superiore che perdemmo con la scomparsa di Atlantide. Tutto ciò mi fa un pò Escaflowne, anime in cui si combatte su grandi robottoni. La stessa Ikima è frutto di questa tecnologia: una donna abile nella guerra in un corpo artificiale al pari delle grandi "divinità".
Qui vengono rielaborati storia, religione e culture. Un romanzo ricco e pieno di dettagli, da apprezzare e gustare.

 Cosa sarebbe accaduto all'umanità se il mondo fosse finito il 21/12/12 per mano degli alieni? Alieni, in questo caso, che sarebbero i fondatori della nostra religione?
Bè, un gran casino!
Conosciamo Gabriel, "l'arcangelo annunciatore" che passeggia con fare annoiato tra le macerie che i suoi uomini stanno creando con al seguito un bambino. Ci troviamo a Miami.
I pochi sopravvissuti seguono lui e gli altri angeli ed arcangeli nella speranza di una nuova vita ad opera del Signore, ignorando, con grande divertimento di Gabriel, che questi angeli non vogliono aiutarli, ma annientarli.
Gabriel si diverte parimenti nel constatare che tutti credono le cose sbagliate della religione a causa di un suo collega che disse tante frottole a Costantino, il quale se le bevve. Insomma...L'umanità ha preso una gran cantonata e se ne accorgerà presto, quando i sopravvissuti approderanno a Paradiso, terra natia degli angeli.
Questo racconto è tetro al punto giusto con un finale eclatante. Da perfetto film horror. Solo gli angeli, che occupano un gran ruolo, mi stanno parecchio antipatici. Non che gli umani siano meglio, chiusi nella ridicola speranza che qualcosa li salvi dalla fine quando la fine è già giunta. Ma questi angeli sono sboccati, rozzi e crudeli. Le espressioni di Gabriel fanno pensae più ad un adolescente annoiato nonchè tipico americano DOC...Però il senso della storia e come si svolgono gli eventi rendono piacevoli anche gli aspetti poco amabili (d'altronde da un romanzo non lo si può pretendere).

Purtroppo questa serie di racconti speciali è finita. Ora non resta solo che attendere che venga riunita in un'unica antologia a settembre con alcune piccole sorprese ovvero racconti inediti. Sono rimasta assolutamente affascinata da Sine Tempore nella sua interezza e devo un grazie a La Mela Avvelenata che attraverso Anna Grieco mi ha permesso di scoprire questo editore nonchè mondi veramente speciali. Mi auguro che questo editore si metta più che allo stesso livello dei nomi noti dell'editoria e che tutti conoscano anche queste opere poco in vista agli occhi dei più che si affidano esclusivamente al mercato conosciuto, da non disdegnare ma neanche così ricco come possiamo credere.

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