08/08/13

Il circolo letterario #11 - La spada di Allah - Li secreti Mei - L'ira di Apollo

Buongiorno a tutti! 
Ecco il nuovo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.
Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.
Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.
 Ritorno con le letture di Sine Tempore inerenti il tema ucronistico de La Mela Avvelenata.
 Lo scorso appuntamento era qui .In questa sede tratterò: 

L'ira di Apollo di Anna Grieco
La spada di Allah di Francesca Rossi
Li secreti Mei di Simone Messeri  

 Immagino che anche chi non si intenda di miti greci nonchè di storia e letteratura conosca almeno il film Troy dove l'aitante Brad Pitt interpreta Achille, sconfitto proprio grazie al suo punto debole ovvero il tallone nella battaglia per assaltare Troia. I fatti inerenti sono descritti nell'Iliade di Omero e sono controversi. Si dice che i fatti siano un raggruppamento di vari scontri come c'è chi narra che veramente il conflitto nato dal ratto di Elena da parte di Paride sia durato 10 anni (all'incirca nel 1300-1200ac) e chi sostiene che Omero non sia mai esistito (si dice lo stesso di Shakespeare in fin dei conti).
Fatto sta che Achille, al servizio di Agamennone, combatta per la vittoria e la gloria benchè consapevole che la sua fine avverrà presto ed in battaglia. Ma l'onore non ha prezzo, ne per se ne per i discendenti che saranno fieri del suo nome. Peccato che le sorti della battaglia potrebbero mutare per la superbia di Agamennone che si crede superiore ad Apollo ormai iracondo e stufo di tante nefandezze sia perchè Achille si è innamorato di Briseide, moglie di Minete prima della sconfitta del suo territorio ad opera di Agamennone, datagli come schiava di piacere da quest'ultimo. Peccato che non avesse previsto l'esplodere dei sentimenti e il cambiare del corso di una storia che erano sicuri di dirigere in una certa direzione.

11 settembre 1683. Ufficialmente l'Impero Ottomano viene sconfitto, Vienna non viene conquistata e le sorti dell'Europa le conosciamo tutti. Ma e se gli Ottomani avessero vinto?
Questo racconto ci svela cosa sarebbe accaduto...
Dopo l'assassinio del sultano in carica, il consigliere Ibrahim e  Sharif il sultano successore, in un complotto andato come non doveva andare ma che ha portato gli esiti sperati in linea generale, regnano sulla Nuova Europa sottomessa all'islame si guarda agli altri continenti. La figlia del sultano, Noor, viene promessa in sposa ad Ibrahim rompendo il fidanzamento con Abdellah, figlio del vecchio visir. Sarà proprio questi, pazzo d'amore, che rigirerà le carte in tavola al subdolo e diabolico (in ogni senso) Ibrahim e del sultano. Non senza insperati aiuti.
Sarebbe affascinante, se le cose fossero andate proprio così, osservare come il mondo avrebbe potuto diventare. Sempre religioso, ma forse in una maniera più genuina ed autentica di quella falsata e pecunaria di oggi? O tutto sarebbe andato in malora e pieno di conflitti come l'odierno medioriente?
Ho apprezzato molto ce l'autrice parla con grande cognizione di causa essendo laureata in Lingua e Letteratura araba e www.lamanodifatima.blogspot.it è uno dei suoi blog in cui parla del mondo arabo.

 Li secreti mei invece narra di Leonardo Da Vinci agli ordini di Ludovico Sforza di Milano, detto il Moro. Questi nella battaglia di Fornovo del 1495 avrebbe dovuto perdere. Infatti lo Sforza tradì il patto stretto con la Serenissima  ed allo stesso tempo pensato di poter attaccare la Francia. Bè..Poteva. Nonostante lui con la sua sola Milano non potesse competere con la Francia. A quanto pare era fornito delle armi create dal Genio Fiorentino, suo protetto che era in grado di animare creazioni pericolossissime e pressochè imbattibili.
Per questo Luigi XII manda un suo avamposto a fare la spia per scoprire il segreto del Moro ed il loro laboratorio di cui si hanno solo voci e sconfiggerlo.
La storia, chiaramente si dipanerà in maniera singolare ed un pò inquietante nocnhè brillante. Anche se, a mio dire, dare un volto ed un modo di operare di Da Vinci sia difficile da immaginare e quasi impossibile. Era un personaggio misterioso ed inafferrabile pervaso da un 'immensa sete di sapere e di scoperta, estremamente poliedrico. Forse saremmo una società dove non si opererebbero guerre temendo armi come quelle di Da Vinci, che a livello storico aveva pagine su pagine di progetti, o se saremmo dilaniati da conflitti. Anche se temo che forse la civiltà non ci sarebbe proprio più, vista la potenza di queste armi capaci di lavorare da sole. Altro che carrarmati. Meno pericolose della bomba atomica ma non meno letali...

Tre racconti splendidi ed ampiamente descrittivi seppur in un numero non esagerato di pagine. Anzi, sono racconti da poter leggere in pausa pranzo (per chi ce l'ha) tanto sono brevi.
Certo, senza la benchè minima idea di storia ci si può attenere solo ai dati di fatto del libro. MA avendo qualche idea, sicuramente bisogna dare una seppur minima spolverata al libro di testo oppure spremere il cervello alla ricerca di vaghi ricordi e bravi insegnanti. Si noteranno ancora di più le capacità degli autori. In ambo i casi, sono letture piacevoli ed intriganti, tutte dotate di un grande tocco soprannaturale di volta in volta adatto alla storia. E' incredibile come le storie, benchè scritte da mani diverse, siano come coordinate. E' eccezionale e dimostra grande attenzione ai temi proposti sia da parte degli autori che dell'editore che non si lanciano con prodotti improvvisati ma molto curati in ogni aspetto. Narrativo, storico (stando attenti a rendere credibili i cambiamenti operati alla Storia Ufficiale) e nozionistico, con eventuali note.

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