28/03/17

Recensione di Unforgiven di Lauren Kate

Trama: Cam, l'angelo caduto che ha trascorso nell'inferno più tempo di tutti gli altri, non ha mai dimenticato Lilith. Stringe quindi un patto con Lucifero: avrà quindici giorni per riconquistare l'unica ragazza che abbia davvero amato. Se Lilith ricambierà i suoi sentimenti in tempo potranno vivere insieme nel mondo, ma se Cam non riuscirà a riaverla, c'è un posto speciale che l'aspetta nell'inferno. Farsi amare non sarà affatto semplice per Cam, visto poi che Lucifero cercherà di ostacolarlo in ogni modo.

Unforgiven è uno spin-off dedicato a Cam, l'angelo caduto dalla parte di Lucifero che ha attratto molte delle lettrici della saga.
Gli eventi prendono piede dopo la fine di Rapture, quarto volume della serie. Daniel e Luce hanno fatto la loro scelta ed ora gli altri angeli caduti non sanno che fare. Cam è tormentato ed anche geloso della gioia degli amici. Adesso non ha più uno scopo e si fa assediare dai dolori del passato. Torna nella sua mente Lilith, il suo primo amore che immagina ormai morta ed in cielo, sicuramente in Paradiso perchè era pura e virtuosa. Per non rivelarle la sua natura e per seguire Luce e Daniel, lui l'ha abbandonata secoli prima.

Recensione di La verità della suora storta di Andrea Vitali

Trama: Sisto Santo ha la manualità e la fantasia giuste del meccanico di rango. Da ragazzo ha riparato perfino una Peugeot 403 senza fare una piega, lasciando a bocca aperta il Scatòn, il suo capo officina, che i diesel manco li conosceva. Però adesso fa il tassista. Si è comprato un Millenove e aspetta i clienti alla stazione ferroviaria di Bellano. Pochi. Arrivano da Sondrio o da Lecco e Milano, e vanno in visita all’ospedale o su al cimitero. Oggi gli è capitato un fattaccio. Una donna arrivata dopopranzo, poco prima che dalla radiolina che tiene in macchina partisse la sigla di Tutto il calcio minuto per minuto. Non che fosse importante: ultima giornata; campionato 1970 già bell’e andato al Cagliari, però… Gli ha chiesto di essere portata al cimitero, che non sa nemmeno dov’è. Ma poi, arrivati là, il Sisto si è accorto che la donna era morta. Proprio lì, sul sedile posteriore del Millenove, macchiandolo pure di urina. Un guaio mica da ridere. Da tirare in ballo il maresciallo Riversi. Anche perché la donna è senza borsetta e non si riesce a capire chi sia, né chi stesse cercando al cimitero di Bellano in quel pomeriggio di fine aprile.

Questo è il primo libro di Vitali che leggo e non ero assolutamente intenzionata a farlo. L'ho scelto per una challenge e ho preso il primo volume a caso che non fosse un malloppo, ma al contempo facilmente reperibile. Devo dire che non ho avuto una pessima sorpresa.

Recensione di I dolori del giovane Werther di Wolfgang

Trama: La trama è semplice eppure di un agghiacciante realismo: Werther è innamorato di Lotte, di cui sa fin dall'inizio che non è libera, perchè legata ad Albert. "Stia attento a non innamorarsene", sarà il consiglio di una cugina a Werther. Ma la tragedia è già innescata. Considerato il primo grande testo del Romanticismo, il Werther supera le barriere storiografiche per divenire il libro di una generazione, di tutte le generazioni, intramontabile.

Werther è assolutamente un libro scandalo per i tempi. Senza dubbio antiaristocratico, ma anche antiborghese, il caposaldo del movimento Sturm und Drang, tedesco, dove nascono nuovi ideali, si disprezzano le convenzioni, i nobili e anche gli arricchiti. 
Utilizza una scrittura scandalosa per l'epoca attraverso frasi interrotte anzichè schematiche e costruite, il linguaggio è assai più libero, sovversivo.
I fatti inoltre sono ispirati alla realtà e nella fattispecie alla sua esperienza ed a quella di conoscenti.

19/03/17

Recensione di I segreti di Amber House di Kelly Moore, Larkin Reed e Tucker Reed

Trama: Quando Sarah, suo fratello e la loro algida madre si stabiliscono ad Amber House, la ragazza rimane ammaliata dal fascinoso Richard, che la introduce in un mondo di ricchezze e privilegi, ma è anche attratta dall'enigmatico Jackson, che la coinvolge in un'eccitante caccia ai diamanti scomparsi. Sarah scopre di riuscire a "vedere" la storia della casa e delle persone che vi hanno abitato: vede sua madre da ragazza, incredibilmente affettuosa e felice, o il crudele capitano di mare che perse il tesoro tanti anni prima. E ricomponendo piano piano tutti i pezzi del mosaico, scopre che Amber House nasconde molti segreti, antichissimi crimini e più recenti tradimenti. Dove sono nascosti i diamanti? Chi è responsabile dell'infelicità di sua madre? E quale tragedia riecheggia ancora nelle stanze della casa? Sarah ha bisogno di risposte, in fretta. Perché le sue visioni minacciano la persona che ama di più e lei deve districare la ragnatela del passato, prima che sia troppo tardi.

Amber House è un romanzo particolare. Innanzitutto è nella sezione kids Feltrinelli e secondo me non è kids al 100%. Inoltre è nato tutto da una vecchia bozza di Kelly Moore che le figlie hanno riesumato e voluto completare. Per il resto bisogna leggerlo.
La protagonista è Sarah Parsons e gli eventi iniziano quando lei, la madre ed il fratellino Sam devono presenziare al funerale della nonna, Ida McGuinness. La madre, donna algida ed acida, non vede l'ora che tutto sia concluso e di cominciare le operazioni di vendita e smantellamento degli averi della madre. Non vorrebbe nemmeno stare li per quel poco tempo di cui necessitano, ma, su insistenza dei figli si fermeranno lì per il soggiorno, prolungandolo anche un poco per altri motivi.
 Sarah fa amicizia con Richard, figlio del senatore Hathaway, e con Jackson, nipote di Rose, amica ed infermiera della defunta. Il primo è affascinante, mentre il secondo è spontaneo e generoso e crede a Sarah quando lei gli dice che vede il passato della casa, cosa cui molti la liquiderebbero con un sospetto di pazzia, cosa affatto poco comune nella sua famiglia.

Recensione di Fuori Controllo di Jen McLaughlin

Trama: Brava ragazza, studiosa e impegnata nel sociale, lei. Aria spavalda, amante del surf e muscoli tatuati, lui. Ma come spesso accade, gli opposti si attraggono ed è colpo di fulmine fin dal loro primo incontro. Ma le cose non sono così semplici…

Carrie è sempre vissuta sotto lo stretto controllo del padre, un politico di spicco al quale è impossibile dire di no. Giunta al college, la ragazza è convinta di essersi finalmente liberata delle ingombranti guardie del corpo che l’hanno accompagnata sin dall’infanzia: ormai sente di poter decidere della propria vita da sola. Alla prima festa studentesca incontra Finn, un ragazzo che sa come infrangere le regole. Tra i due scoppia un’attrazione immediata, ma Carrie non può prevedere quale scherzo le stia riservando il destino e soprattutto chi sia in realtà Finn...

Ecco, io sto iniziando a riconoscere quando mi faccio fregare.
Vedo dei bei libri, con trame interessanti e mi butto. Come con la lettura di questo new adult.
I protagonisti principali sono Carrie e Finn. Per lei è il primo anno all'università ed è speciale per mille motivi. E' lontana dai genitori e vuole sperimentare la libertà. Suo padre è un eminente politico e ha sempre fatto sorvegliare la figlia, impedendole di vivere (era sorvegliata perfino nel sonno! Pazzi!). Ad una festa incontra Finn e scatta subito l'attrazione. I due iniziano a frequentarsi, lui le dà lezioni di surf e la fa vivere. Lei non crede alla sua fortuna.Teme che le guardie del copro ci siano e che presto entrino in azione o che Finn sia uno di loro.

Recensione de Il labirinto degli spiriti di Carlos Ruìz Zafòn

Trama: Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime. È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. Dodici anni dopo L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón torna con un'opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati. Il Labirinto degli Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l'apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l'arte di raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.

De Il labirinto degli spiriti non è possibile fare una recensione organica. Succede di tutto!
Certo, possiamo dire che la storia riprende da Daniel che vorrebbe risolvere il mistero della morte della madre e vendicarsene, ma non rende nemmeno l'idea.
Entra in scena Alicia Gris, spettro del passato e membro di un organo segreto che si occupa di casi particolari e scomodi, capeggiato da Leandro che è una sorta di padre per la giovane donna. Viene mandata ad investigare sulla scomparsa a Barcellona del ministro Mauricio Valls, presunto omicida della madre di Daniel. Ed ecco uno dei legami che la lega ai Sempere. Ad investigare con lei troviamo il capitano Vargas, uomo di polizia burbero ma anche ironico e di buon cuore. I siparietti dei due sono uno dei motivi che potrebbero giustificare la lettura del libro. Hanno entrambi una solida personalità (per chi conosce Alice Basso i due sembrano Vani Sarca e il commissario Berganza... ovvero una goth girl e l'uomo tutto d'un pezzo che stranamente hanno l'alchimia perfetta).

13/03/17

Recensione di Il libro segreto di Rick Riordan

Trama: Caro giovane semidio, se stai leggendo questo libro, la tua vita sta per diventare molto, molto più pericolosa.

Queste pagine ti offriranno uno sguardo all'interno del mondo dei semidei, che a nessun normale ragazzino umano è permesso di conoscere.
L'archivio segreto del Campo Mezzosangue contiene tre delle più pericolose avventure di Percy Jackson mai trascritte prima.
Chirone mi ha inoltre autorizzato a divulgare delle interviste riservate di alcuni dei nostri più importanti allievi, inclusi Percy Jackson, Annabeth Chase e Grover Underwood. Ti prego di considerare che tali interviste sono state rilasciate in via strettamente confidenziale.
Condividere queste informazioni con qualunque mortale potrebbe significare ritrovarsi Clarisse alle calcagna, armata della sua lancia elettrica. Credimi, non sarebbe affatto piacevole.
Studia ogni pagina con attenzione, perché le tue avventure sono appena cominciate.
Possano gli dei essere con te, giovane semidio!

Questo non è il sesto volume della saga, ma una chicca eccezionale!
Ci vengono presentate tre novelle collegate alla saga, ambientate tutte circa prima dello scontro finale con Crono.
La prima novella ci presenta un giovane Percy che aiuta Clarisse quando scopre che si sta battendo con dei corvi fuori dalla sua scuola. Nonostante la riluttanza, Clarisse rivela che sono i suoi fratelli immortali, Phobos e Deimos, che le hanno nascosto per gelosia la biga di Ares che la semidea deve riconsegnare entro il tramonto, pena una gran sofferenza in caso di fallimento. A malincuore accetta l'aiuto di Percy e ne vedremo delle belle!

Recensione di Lo Scontro Finale di Rick Riordan

Trama: Al Campo Mezzosangue Percy Jackson e i suoi amici si sono preparati tutto l'anno per la battaglia contro i Titani, sapendo che le probabilità di vittoria sono minime. L'armata di Crono è infatti più forte che mai, soprattutto da quando alcuni dei e semidei traditori si sono arruolati nelle sue file, accrescendo il suo potere. Mentre gli dei sono impegnati a contenere l'assalto del mostruoso Tifone, Crono avanza verso New York, dove il Monte Olimpo, apparentemente incustodito, aspetta solo di essere espugnato. Sarà compito di Percy e del suo agguerrito seguito di semidei fermare l'ascesa del Signore del Tempo e difendere la divina dimora dalle sue brame. Ma non sarà la sola minaccia che dovrà affrontare, perché l'attesa profezia che grava sul suo sedicesimo compleanno si avvererà. E mentre per le strade di Manhattan si combatte una guerra per la salvezza del mondo, Percy si troverà faccia a faccia con un terribile presentimento: che il nemico più forte contro cui sta lottando sia il proprio destino. 

Lo scontro finale è l'ultimo libro della prima pentalogia di Riordan sui miti greci e nello specifico riguardante gli Dèi.
Finalmente le vicende avranno un loro epilogo e tante risposte.
Crono ormai è vicino e si prepara e distruggere l'Olimpo, convergendo le sue forze verso New York. Gli Dèi sono impegnati a cercare di fermare l'avanzata, mentre Percy e gli altri eroi si preparano a difendere l'Olimpo. Certo, senza Clarisse, figlia di Ares, e i suoi fratelli perchè la signorina è offesa dalla casa di Apollo, quindi le cose per i semidei saranno molto dure in battaglia.

Recensione di Altai di Wu Ming

Trama: «Che segno è quando un arcobaleno appare, non c'è stata pioggia e l'aria è secca e tersa?

È quando la terra sta per tremare, e il mondo intero vacilla».


Quindici anni dopo l'epilogo di Q.
Venezia, Anno Domini 1569. Un boato scuote la notte, il cielo è rosso e grava sulla laguna: è l'Arsenale che va a fuoco, si apre la caccia al colpevole. Un agente della Serenissima fugge verso oriente, smarrito, «l'anima rigirata come un paio di brache». Costantinopoli sarà l'approdo. Sulla vetta della potenza ottomana conoscerà Giuseppe Nasi, nemico e spauracchio d'Europa, potente giudeo che dal Bosforo lancia una sfida al mondo e a due millenni di oppressione.
Intanto, ai confini dell'impero, un altro uomo si mette in viaggio, per l'ultimo appuntamento con la Storia. Porta al collo una moneta, ricordo del Regno dei Folli.
Echi di rivolte, intrighi, scontri di civiltà. Nuove macchine scatenano forze inattese, incalzano il tempo e lo fanno sbandare. Nicosia, Famagosta, Lepanto: uomini e navi corrono verso lo scontro finale.
Wu Ming, il collettivo di scrittori che al suo esordio si firmò «Luther Blissett», torna nel mondo del suo primo romanzo.

Questo è il secondo romanzo del collettivo Wu Ming. Prima c'è stato "Linvisibile ovunque" (recensito QUI) che mi aveva colpito per la capacità di narrare un ambito poco noto della seconda guerra mondiale come quello delle false malattie psichiatriche per evitare la guerra e della dura lotta alla ricerca del falso malato (che diamogli torto a non voler andare in guerra!).
Mi sono trovata a leggere un loro altro lavoro. Altai che è ancora più poliedrico anche se storico.
I fatti si svolgono dal 1569 al 1571, epoca di tensioni con l'impero ottomano.
Emanuele De Zante è una spia del consigliere Nordio della Serenissima. I fatti si aprono con l'incendio di una porzione dell'Arsenale di Venezia. SI pensa subito ad un sabotaggio di cui finirà per essere capo espiatorio lo stesso De Zante, costretto alla fuga, poichè le sue origini lo collegherebbero agli ebrei. Cercherà rifugio nei meandri del suo passato, presso il Tuota, uomo dai traffici poco chiari che fu come un padre per Emanuele quando era giovane e disperso. Si troverà comunque nelle mani dei turchi e più specificamente del giudeo ebreo Yossef Nasi che orde una trama per farlo arrivare da lui a Costantinopoli ed usare la sua esperienza su Venezia a loro vantaggio.L'obiettivo di Nasi infatti è Cipro ed è convinto che De Zante li aiuterà.

05/03/17

Recensione di Orfani Bianchi di Antonio Manzini

Trama: Mirta è una giovane donna moldava trapiantata a Roma in cerca di lavoro. Alle spalle si è lasciata un mondo di miseria e sofferenza, e soprattutto Ilie, il suo bambino, tutto quello che ha di bello e le dà sostegno in questa vita di nuovi sacrifici e umiliazioni. Per primo Nunzio, poi la signora Mazzanti, “che si era spenta una notte di dicembre, sotto Natale, ma la famiglia non aveva rinunciato all’albero ai regali e al panettone”, poi Olivia e adesso Eleonora. Tutte persone vinte dall’esistenza e dagli anni, spesso abbandonate dai loro stessi familiari. Ad accudirle c’è lei, Mirta, che non le conosce ma le accompagna alla morte condividendo con loro un’intimità fatta di cure e piccole attenzioni quotidiane.

Ecco quello che siamo, sembra dirci Manzini in questo romanzo sorprendente e rivelatore con al centro un personaggio femminile di grande forza e bellezza, in lotta contro un destino spietato, il suo, che non le dà tregua, e quello delle persone che deve accudire, sole e votate alla fine. “Nella disperazione siamo uguali” dice Eleonora, ricca e con alle spalle una vita di bellezza, a Mirta, protesa con tutte le energie di cui dispone a costruirsi un futuro di serenità per sé e per il figlio, nell'ultimo, intenso e contraddittorio rapporto fra due donne che, sole e in fondo al barile, finiscono per somigliarsi.
Dagli occhi e dalle parole di Mirta il ritratto di una società che sembra non conoscere più la tenerezza. Una storia contemporanea, commovente e vera, comune a tante famiglie italiane raccontata da Manzini con sapienza narrativa non senza una vena di grottesco e di ironia, quella che già conosciamo, e che riesce a strapparci, anche questa volta, il sorriso.

Manzini sta diventando una garanzia. Scrivere in profondità, ma con semplicità come lui non lo fa nessuno.
Mirta è una donna moldava giunta qui cinque anni fa per dare un futuro a suo figlio, Ilie. Quando il padre del bambino è andato via, Mirta ha capito che non poteva stare con le mani in mano. Quindi  è venuta in Italia, sopportando ogni condizione lavorativa pur di mandare a casa qualche soldo e lasciando il figlio con la nonna.
Adesso lavora dalla signora Olivia, ma le viene dato il ben servito e deve cercare un altro lavoro, passando nel frattempo brutti momenti. Sarà grazie all'amico Pavel se viene assunta dalla famiglia Ferlaini Strozzi per badare alla vecchia Eleonora, anche se dovrà usare un pò di furbizia.

Recensione di Lothar e il Risveglio del Marskull di Gionata Scapin

Trama: Da un lontano mondo incantato, un malvagio incantesimo catapulta l’elfo Lhotar e la fata Ellywick sulla Terra. Dopo mille peripezie i nostri amici sprigionano l’ultima sorgente magica rimasta sul nostro pianeta, facendo sì che tra le vette dell’Himalaya si desti il Marskull. Terribile vortice divoratore di magia, il Marskull devasta quanto incontra sul suo percorso. Con l’aiuto del vecchissimo drago Tanzeum, Lhotar ed Ellywick si preparano per lo scontro finale contro la malefica entità.

Lothar e il risveglio del Marskull è l'esordio di Gionata Scapin, autore padovano, con la casa editrice minore veneziana Marcianum Press e presentato alla fiera del libro locale dove abito, poco fuori Padova.
Si tratta di un fantasy di stampo classico benchè ambientato ai giorni nostri.
Lothar è un elfo che è stato catapultato qui dal suo mondo, Agrilard, assieme alla fata Ellywick da un malvagio stregone del loro mondo. I due approdano in Spagna e da allora i due cercano febbrilmente di tornare a casa. Per fortuna li aiuta l'archeologo Matthias che rischia tutto pur di assisterli sia per amicizia crescente che per la gioia della scoperta, tipica di chi ama davvero il suo lavoro. 
La ricerca sarà dura, spesso avara di risultati. Sia perchè la magia non esiste sulla terra sia perchè Lothar ed i suoi amici vengono inseguiti da un gruppo di malviventi, a cui capo c'è il ricco e pericoloso Stephen, ex collega di Matthias, il quale decise di abbandonarli e far fuggire l'elfo e la fata.