23/12/20

Recensione Un giorno di gloria per Miss Pettigrew di Winifred Watson

 

Trama: È una fredda, grigia, nebbiosa giornata di novembre degli anni Trenta a Londra e Miss Pettigrew, il cappotto di un indefinibile, orrendo marrone, l'aria di una spigolosa signora di mezza età e un'espressione timida e frustrata negli occhi, è alla porta di un appartamento al 5 di Onslow Mansions, in uno dei quartieri più eleganti della capitale inglese. Stamani si è presentata come sempre al collocamento e l'impiegata le ha dato l'indirizzo di Onslow Mansions e un nome: Miss LaFosse. L'edificio in cui si trova l'appartamento è tanto esclusivo e ricercato da metterle soggezione. Miss Pettigrew coi suoi abiti logori, il suo mesto decoro e il coraggio perduto nelle settimane trascorse con lo spauracchio dell'ospizio dei poveri, suona ripetutamente prima che la porta si spalanchi e appaia sulla soglia una giovane donna. È una creatura così incantevole da richiamare subito alla mente le bellezze del cinematografo. Miss Pettigrew sa tutto delle dive del cinematografo: ogni settimana per oltre due ore vive nel mondo fatato del cinema, dove non ci sono genitori prepotenti e orridi pargoli a vessarla. Miss LaFosse la fa entrare e poi scompare nella camera da letto, per ricomparire poco dopo seguita da un uomo in veste da camera, di una seta dalle tinte così abbaglianti che Miss Pettigrew deve socchiudere gli occhi. In preda all'ansia, stringendo la borsetta fra le dita tremanti, Miss Pettigrew si sente sconfitta e abbandonata prima ancora che la battaglia per l'assunzione cominci, ma anche elettrizzata.

Ho letto questo libro per il GdL delle Personal Book Shopper.
Non sapevo cosa aspettarmi, ma non certo questo.

La protagonista è Miss Pettigrew, una donna inglese di quasi cinquant'anni, scialba e senza talenti, grigia, alla disperata ricerca di un lavoro, pena l'indigenza assoluta.
Si palesa, insperato, un incarico presso cui si precipita per essere poi travolta da una serie di eventi. Sì, perché chi le aprirà la porta  è Miss LaFosse, attrice e protagonista d'una vita movimentata in cui ora Miss Pettigrew dovrà destreggiarsi. E ne avrà di che occuparsi perché la signorina è navigata, ma anche sprovveduta e capace di cacciarsi in mille guai. Invece per la nostra aspirante lavoratrice sarà l'occasione di dar prova di sé e per iniziare a credere nella propria persona, cresciuta da un curato e nei principi più rigidi.

Solo non mi sono piaciuti i cenni razzisti (occorre non sposare ebrei, individui non degni di donne bianche viene scritto) e maschilisti ( si afferma che è l'uomo che comanda, che la donna è sciocca...) che non capisco se sono voluti o specchio di un'epoca recente (c'è chi ci crede ancora).

E' comunque un racconto positivo e divertente, volutamente esilerante e ricco di clichès, che ci esorta a non smettere di sperare nel meglio, le cose belle possono sempre arrivare perché non è mai davvero troppo tardi e nemmeno per credere in sé.
Il tutto condito da una scrittura efficace, priva di fronzoli e ricca di dialoghi botta e risposta.

Questo è un romanzo perfetto per staccare la spina ed alleggerire la testa, senza rinunciare ad una lettura di qualità.
Viste le atmosfere autunnali e londinesi però lo avrei letto più volentieri a novembre.

Finito il 30/06/2020


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