09/07/17

Recensione di Gregor - La Profezia del Flagello di Suzanne Collins

Trama: Sopramondo, New York: il padre di Gregor e Boots soffre di una misteriosa malattia che gli impedisce di lavorare, e con il solo stipendio della madre e le medicine da pagare, la famiglia è in gravi difficoltà economiche. Non c'è un centesimo per festeggiare il Natale, e spesso perfino la cena è un problema. La situazione potrebbe precipitare da un momento all'altro. Sottomondo, Regalia: nella capitale del mondo sotterraneo, nelle viscere di New York, i problemi sono ancora più impellenti. Il momento è giunto. La profezia del Flagello parla chiaro. Se non sarà compiuta, il Sottomondo sarà distrutto. Ares e Luxa sanno che la salvezza può venire solo da Gregor di Sopramondo. Che ha giurato di non tornare mai più. Ma un modo per costringerlo c'è. E quando il ragazzo porta la sorellina a Central Park, a giocare con la neve, di colpo la piccola Boots scompare...

Abbiamo lasciato Gregor, sua sorella Boots ed il loro papà appena tornati a casa dopo peripezie inenarrabili nel Sottomondo. Per tutti c'è una bugia ufficiale perchè la verità sarebbe troppo pazzesca. Ed apprezzo che la Collins immagini che i protagonisti sono scomparsi davvero e non quei compromessi dove i personaggi scompaiono giorni, mesi od anni e nella realtà non è passato un secondo o forse dieci. L'unica che non ci cade è la signora Cormaci, una vicina che ha richiesto l'aiuto di Gregor al sabato (secondo me una balla per evitare di dire chiaro e tondo che stava facendo "carita" a Gregor e famiglia; in realtà nemmeno carità ma aiuto sincero, però il succo è quello), ma lei non insiste mai. E il protagonista è un santo, troppo responsabile per l'età perchè usa i soldi per tutti anzichè togliersi sfizi, anzi per lui nulla.
Tutti pensano che le cose ora miglioreranno col papà a casa. In realtà sono dure come prima perchè lui è inabile al lavoro, troppo traumatizzato dall'esperienza e tutto ricade ancora sulle spalle della mamma e di Gregor (Lizzy capisce fin troppo per avere soli sette anni purtroppo.. Si preoccupa che ci sia cibo in tavola, povera! Non che debba essere un pensiero di Gregor, però...), soldi non ce ne sono e la situazione è tragica.

Si avvicina il Natale e Gregor decide di portare Boots a fare le scivolate sulla neve a Central Park. Peccato che perda di vista la bambina e che si ritrovi invischiato in un'avventura dei Sottomondo. La prossima volta eviteranno quel parco visto che lì c'è un loro ingresso! 
Gregor ha ragione, Boots è lì, glielo chiarirà Ares, l'ex pipistrello di Henry, che lo salva da due ratti. Infatti, secondo la Profezia del Flagello tutti la vogliono morta perchè distruggerà "Il guerriero", ovvero Gregor, impedendogli di uccidere il Flagello, il ratto più grande di ogni tempo e nemico del Sottomondo.
Queste spiegazioni porteranno ad un litigio tra Ares e il suo vincolato, entrambi sfogano sull'altro i nervi. Ma non c'è tempo da perdere e partono subito per la missione e per assolvere alla profezia, sperando in meglio.
Nemmeno da dire che le cose sono più che difficili, ancora più che nel volume precedente ed il ritorno a casa è una vera incognita al pari della sopravvivenza.

In questo libro i personaggi li vedo più maturi (in relazione forse ai fatti più tragici? Chissà...). Ne combinano di tutti i colori, ma riflettono anche e cercano di porre rimedio ai propri errori. Ad esempio Ares e Gregor che si scusano a vicenda una volta eviscerati i propri errori. Lo facciamo a fatica noi adulti...
Se nel primo libro le difficoltà sono molte ed insormontabili, qui il livello evolve e le situazioni si rendono via via più critiche, oltre il catastrofico ed ancora non si è giunti al livello massimo.
Qui molti combatteranno con i propri demoni e limiti, non sempre uscendone vincitori.
Ad esempio, si troveranno costretti nuovamente a collaborare con due ratti, elementi che tutti odiano e diffidano, conoscendo il loro popolo. Il nostro protagonista sarà il primo a cercare di cambiare il proprio punto di vista.
La cosa che più non sopporto però è che Gregor e le sue sorelle abbiano una vita tanto dura. Non che nel Sottomondo sia più facile, anzi, lì vige la legge del più forte e si impara a combattere quando si è  ancora infanti. Non una passeggiata. Ma mi vedo in lui... In aggiunta ai miei problemi, pure quelli di un altro mondo devono capitare?
Questo secondo libro ha un colpo di scena spettacolare (più d'uno) ed invoglia a continuare!


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