26/08/21

Recensione di La casa di sale e lacrime di Erin C. Craig

 

Trama: Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella residenza di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un'epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo scivoloso... Mentre nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta. Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità sulla serie di scomparse che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l'oscuro enigma che è caduto sulle sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro.

Ho preso questo libro spinta dalla curiosità.
E' la storia di dodici sorelle. A partire dalla morte della madre, sei anni prima, è come se una maledizione si fosse abbattuta sulla casa perché, a distanza di pochi anni, sono morte le sorelle maggiori, ognuna per un motivo diverso.
La famiglia però è stufa di portare il lutto e, complice la gravidanza della nuova moglie del duca, il palazzo si apre alla vita.
L'unica ad essere restia è Annaleigh. E' convinta che Eulalie sia stata uccisa, ma nessuno vuole ascoltarla ed a distrarla ci sono il ritorno dell'amico d'infanzia Fisher, la scoperta di un passaggio segreto magico e la conoscenza di un giovane affascinante, Cassius. I misteri però regnano sovrani.

La storia ci mette  un bel po' ad ingranare, ma ad un certo punto decolla.
Quel che viene meglio all'autrice sono le situazioni di suspence ed angoscia, fanno veramente sentire il ghiaccio nelle vene.
Ho letto un libro simile, ma deludente: Enchanted. Questo è molto meglio, benché non eccezionale o indimenticabile.
Ho amato il worldbuilding, essenziale eppure coerente, ma anche la mitologia è tutto sommato originale ed interessante. 
I personaggi sono sufficientemente tratteggiati, la mia favorita è Annaleigh, razionale e pratica, capace di sacrificio.
La sorella maggiore, Camille, e il duca sono troppo volubili, Mirella, la moglie del duca, è un po' sciocca; Verity, la minore. è adorabile.
L'autrice sa giocare con la loro psicologia ed alla fine ci si confonde, chiedendosi dove siamo stati giocati.
Uno dei cattivu è stato insospettabile, l'altro ad un certo punto, facile da capire. Però, verso la fine, l'atmosfera da incubo e da manicomio fa girare la testa.
I particolari splatter e rivoltanti non sono lesinati, quindi non è una lettura per deboli di stomaco.
La narrazione è tutto sommato scorrevole, ma certo non veloce nei fatti.
Una cosa è evidente, almeno nel personaggio di Annaleigh: l'amore per il mare. Quasi fa innamorare me che non sono affatto fanatica.

Un libro carino, che sa intrattenere e perfetto per Halloween.

Finito il 15/04/21



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