25/02/20

Recensione di Signore delle Ombre di Cassandra Clare - The Dark Artifices

Trama: Onore, senso del dovere, rispetto della parola data: questi sono i principi che guidano l'esistenza di ogni Shadowhunter. Oltre alla certezza che non esista un legame più sacro di quello che unisce due parabatai, compagni di battaglia destinati a combattere e a soffrire insieme. Un legame che mai e poi mai - questo dice la Legge - dovrà trasformarsi in amore. Emma Carstairs sa bene che il sentimento che la unisce al suo parabatai, Julian Blackthorn, è proibito e che proprio per questo potrebbe distruggere entrambi. Sa anche che, per non rischiare la loro vita, dovrebbe scappare il più lontano possibile da lui. Ma come può farlo, proprio ora che i Blackthorn sono minacciati da nemici provenienti da ogni dove? L'unica loro speranza sembra racchiusa nel «Volume Nero dei Morti», un libro di incantesimi straordinariamente potente su cui tutti vogliono mettere le mani. Per questo, dopo aver stretto un patto con la Regina Seelie, Emma, la sua migliore amica Cristina, Mark e Julian Blackthorn partono alla ricerca del libro, affrontando mille insidie, imbattendosi in potenti nemici ben consapevoli che nulla è ciò che sembra e nessuna promessa è degna di fiducia. Nel frattempo, a Los Angeles, la tensione crescente tra Shadowhunter e Nascosti ha rafforzato la Coorte, la potente fazione interna al Consiglio strenua sostenitrice della Pace Fredda e disposta a tutto pur di impossessarsi dell'Istituto. Ben presto però un'altra, nuova minaccia si fa avanti, sotto le spoglie del Signore delle Ombre - il Re della Corte Unseelie -, che spedisce i propri guerrieri migliori sulle tracce dei Blackthorn e del libro. Con il pericolo ormai alle porte, Julian concepisce un piano rischioso che prevede la collaborazione con un personaggio imprevedibile. Ma per ottenere la vittoria finale sarà necessario pagare un prezzo che lui ed Emma non possono nemmeno immaginare, e che avrà ripercussioni su tutti coloro e tutto ciò che hanno di più caro al mondo.


Finalmente leggo questo libro, stava prendendo polvere da molto tempo!

Avevamo lasciato l’Istituto di Los Angeles dopo la risoluzione dei delitti dei Nascosti e la morte di Malcolm Fade, ma i guai non sono finiti. Pare ci sia un’attività insolita dei demoni marini lungo le coste e sarà presto chiaro che Malcolm non è davvero morto (dipende dai punti di vista) e che vuole che la sua amata Annabel torni in vita. Proprio per questo faremo conoscenza con gli spocchiosi centurioni (soldati d’élite degli Shadowhunters) e di Zara Dearborn che ha delle mire sull’Istituto ed è una forte seguace della Coorte, movimento politico degli Shadowhunters sfavorevole ai Nascosti.

Un nuovo elemento della combriccola e Kit –Christopher Herondale, uno Shadowhunter orfano ritrovato durante l’ultima battaglia e che però non vuole far parte di questo mondo, avendo vissuto fino a pochi giorni prima nella parte illegale del mondo delle ombre. Sarà il legame che sente con i gemelli Blackthorn a metterlo in dubbio.

In questo volume di carne al fuoco ce n’è molta. D’accordo che con la Clare non è mai finita. I collegamenti di cui tenere conto sono moltissimi. In ogni nuovo libro però non so mai dove voglia andare a parare perché c’è un indizio qui, uno lì e uno là finché non iniziano ad arrivare dei bei colpi di scena (che forse sono troppi e per fortuna non ad ogni pagina).

A modo suo Cassandra ci fa ricordare che studiare la storia fa sempre bene. Le continue ostilità verso i Nascosti ( a volte viceversa) dovrebbero far capire che non ne può venire fuori niente di buono, ma chi cerca di sottometterli ed eliminarli c’è sempre. Infatti la Pace Fredda resa attiva dopo la Guerra Oscura sta alimentando conflitti anziché risolverli ed in cinque anni la situazione sta rischiando di diventare esplosiva. Le scoperte che si stanno facendo sul versante fatato poi non sono incoraggianti.

Come sempre veniamo stimolati all’apertura mentale ed alla tolleranza verso molti diversi, compito improbo nella società Shadowhunter  che è molto selettiva e punta alle eccellenze (anche nella realtà, spesso è così purtroppo). Persone intelligenti ma col cervello diverso come Ty non hanno vita facile in questo mondo. Un personaggio che apprezzo particolarmente è Julian, costretto a portare un gran peso sulle spalle sin da giovanissimo. Immaginate voi di dovervi far carico di fratelli e sorelle sin dai dodici anni perché adulti veri e propri di riferimento non ne avete!

Avventure non ne mancano, ma inizio ad avvertire un certo peso in questa fiera di mai una gioia. Che sia il caso di produrre volumi più snelli, con dettagli più sintentici? Le trilogie precedenti erano ben più dinamiche e coinvolgenti, benché, inaspettatamente, apprezzi molto Emma e Julian, protagonisti principali, anche se non unici, della serie.

Ho letto volentieri perché sono affezionata ai personaggi e lo stile di scrittura è semplicissimo, con anche l’occasione di imparare qualcosa.

4 commenti:

  1. io ho il terzo volume che ormai mi aspetta da un anno. devo decidermi a leggerlo

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    1. Anche io, sperando non sia terribile come ho sentito

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  2. Sono d'accordo, un volume più snello sarebbe stato perfetto. Nel complesso comunque è il libro che mi è piaciuto di più della trilogia.

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    1. Sì, l'ho trovato più coinvolgente del primo!

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