18/12/18

Recensione di La città di sabbia di Laini Taylor

Trama:Oltre i confini della Terra, in un luogo effimero e invisibile, due giovani creature, un guerriero serafino e una chimera si sono incontrati e tra di loro è nato un amore impossibile. Le loro due razze infatti, nemiche da secoli, sono in guerra, e tentano di distruggersi a vicenda in una spirale di vendette e sacrifici. I due ragazzi però hanno un sogno, portare la pace e la serenità tra i loro due popoli e vivere il loro amore senza l’ombra del pericolo e della segretezza. Ma il destino non sarà misericordioso per questi due amanti sfortunati, che verranno scoperti e condannati a morte. Akiva riuscirà a fuggire e mettersi in salvo, mentre Karou verrà giustiziata, ma grazie al suo padre adottivo, un resuscitatore, la sua anima verrà trasmigrata in un corpo umano. Ma Karou non potrà per sempre nascondersi dalla sua vera identità e quando scoprirà tutto sul suo passato sarà anche il momento di ritrovare Akiva e continuare ciò che avevano iniziato insieme. Riusciranno a costruire un dialogo di pace tra i due nemici e scongiurare un conflitto che potrebbe distruggere le loro vite e il loro mondo? 


E' purtroppo finito questo interessante gdl, quindi è ora di recensire!

Leggere questo volume è disorientante. La fine di "La chimera di Praga" ci suggerisce un altro modo di proseguire gli eventi. Cosa succede invece? Troviamo Karou sottomessa al Lupo bianco, sprofondata nel ruolo di resuscitatrice, in una kasbah nel deserto del Marocco, vicino alla catena dell'Atlante per far entrare le chimere, modificate per volare, a Eretz per varie missioni. La ragazza è svuotata, depressa.

Dov'è la guerriera determinata che ci ha salutato dalle ultime pagine? Indemoniata contro Akiva dopo aver scoperto la verità?
Contemporaneamente ci vengono fatte seguire le vicende di Akiva, Hazael e Liraz che si avvicinano e finalmente iniziano a conoscersi e rivelarsi, in seguito a qualche giusto diverbio iniziale per il comportamento di Akiva. Visiteremo l'Impero degli angeli.
Saremo spettatori anche della vita delle chimere superstiti dopo la distruzione di Loramendi e della loro speranza quando si vedranno vendicati dalle chimere, inspiegabilmente ritornate. E non ci lasceranno soli nemmeno Mik e Zuzana, ma non dirò altro per non rovinare la sorpresa.
Certo è che la trama confonde e praticamente riassume i fatti del primo volume.

La prima parte del volume è lenta, lenta, lenta. Si dice tutto e non si dice niente. Certo, si fanno congetture e sospetti, alcune ipotesi si rivelano fondate, ma prima di raggiungere azione o una minima velocità ce ne vuole!
La fine è una bomba che si trascina dietro una catena di risposte, rivelazioni ed un finale epico benché aperto.
Laini è evocativa come sempre, capace di infondere poesia in qualunque descrizione, di rendere ogni personaggio quasi fisico tanto lo descrive bene, ma questa volta è stata molto più complessa e criptica. Il primo volume è stato più magico anche se per certi aspetti deludente e inconcludente per altri. Questo secondo volume è molto concreto, l'autrice è più magistrale, più dura. Anche conseguenze, causa ed effetto sono più devastanti. La storia è "cresciuta".

Non ho mai odiato Thiago come in questo volume, quando il suo gioco si rende chiaro, e così Ten, la sua sottoposta.
Ziri, l'ultimo sopravvissuto Kirin che conoscerete e vi farà innamorare, è la dolcezza fatta chimera (ma credo che lo terrò per me) tanto quanto Akiva è un angelo meraviglioso, incapace di arrendersi ai fatti. Ho amato conoscere davvero bene Liraz ed Hazael, praticamente due macchiette sullo sfondo del primo libro. Sono più complessi ad un esame approfondito e più ricchi di emozioni. Sono finalmente reali.

Nonostante alcune iniziali difficoltà di lettura è stato un libro avvincente e completo, forse troppo, ma che andava scritto così per prepararci decorosamente al terzo volume che leggerò presto. Secondo me, poi, nulla è lasciato al caso, nemmeno quelle informazioni senza apparente futuro che ci vengono elargite.
I capitoli difficilmente sono lunghi e la storia si legge senza alcuna fatica anche nei punti meno coinvolgenti, che all'inizio sono frequenti.
Non posso lamentarmi e, anche se non è un voto alto, promuovo assolutamente il libro che dopo la metà mi ha fatto emozionare ed anche sentire male per determinati e determinanti avvenimenti.


Intanto vi lascio tutti i link dei blog partecipanti al gdl che hanno recensito il volume:

11 commenti:

  1. Aspetto con ansia di poter continuare nella speranza che la Taylor riesca meglio a concretizzare la storia

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    1. Ormai siamo al dunque. O la va o la spacca!

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  2. Credo che in questo secondo capitolo della saga l’autrice si sia soffermata tanto nel cercare di dare molto più spazio alla crescita interiore dei personaggi. Speriamo che il terzo capitolo sia più avvincente e coinvolgente!

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    1. Almeno siamo fuori dai luuuunghi flash back XD

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  3. Ho seguito la vostra lettura nel gruppo, ma devo ammettere che sono felice di non averlo letto perché non mi sarebbe piaciuto per niente, ancora meno del primo. :( speriamo vada meglio con Il sognatore.

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  4. io ho patito tantissimo la lentezza di tutta la prima parte del libro. nemmeno i capitoli finali, decisamente i migliori, sono riusciti nell'intento di farmi piacere il romanzo nel suo intero. spero tanto in un trend diverso per il terzo volume.

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    1. Mi auguro che per te l'ultimo volume sia migliore! E' un peccato quando le storie non trascinano.

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  5. a me è piaciuto tantissimo e non vedo l'ora di cominciare il terzo

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    1. Anche io! L'ho prenotato in biblioteca pochi giorni fa.

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  6. Thiago e Ten in cima alla lista dei nemici, anche se lo stesso Jael non scherza mica.
    Fortuna che alla lentezza iniziale si sia contrapposto un finale col botto che mi fa sperare in un terzo volume mooolto movimentato. Chissà, lo scopriremo presto :)

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