19/12/16

Recensione Wolf di Ryan Graudin



Trama: È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque

lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…



Wolf è una lettura sorprendente.
Non sapevo se mi sarebbe piaciuto per i miei soliti pregiudizi sui libri ambientati nel 1900, specialmente durante i conflitti e credevo fosse la solita scemenza, rischio per libri che si prefiggono obiettivi ambiziosi.
Invece sono stata risucchiata dal libro sin dalle prime righe che mi hanno ipnotizzato.
Ho conosciuto Yael, sono entrata subito in sintonia con lei, con le sue paure. Da bambina si trova all'improvviso dalla vita di tutti i giorni ad essere su un treno, deportata ad un campo di sterminio del Reich. Un viaggio massacrante, terrificante ed un esperienza ancora peggiore, soprattutto per quelli che resistevano e non si piegavano. Il nazismo era capace di farti diventare un animale ed un guscio vuoto.
Fortuna o sfortuna vogliono che Yael venga notata allo smistamento tra "forti" e "da buttare" da parte del dottor Geyer e riservata ai suoi esperimenti che scopriremo aver lo scopo di modificare Yael da ragazza ebrea in ariana. E con altri risvolti come nel caso di Yael (l'unico peraltro) di cambiare forma. La sua salvezza sono la madre, che la difende dalla diffidenza delle compagne della loro Baracca 7, Miriam, una compagna di letto e Babuschka, un'anziana che prende sotto protezione Yael.
Miracolosamente la ragazza fugge e si imbatte nella resistenza. Passerà molto tempo prima che lei riveli il suo segreto, segreto perfino a Geyer, lo farà in un  momento cruciale che la porterà ad essere  assegnata alla missione per uccidere il fuhrer.
Yael infatti è designata a partecipare al Tour dell'Asse, una gara motociclistica agguerrita tra gli alleati Germania e Giappone, nel ruolo di Adele Valerie Wolfe, ragazza che l'anno prima partecipò sotto copertura (sotto il Reich solo gli uomini possono partecipare), vinse e destò l'interesse del dittatore ballando con lui al Ballo del vincitore, un evento unico clamoroso.
L'idea è ripetere la cosa e innescare la distruzione del terzo Reich uccidendo Hitler.
Peccato che le cose non siano semplici e che sostituire Adele non sia così semplice così come scoprire che ci sono eventi non noti alla resistenza per cui il suo ruolo risulta ancora più difficile da impersonare così come i ricordi tra Adele e il corridore Luka Lowe (non li conosciamo, possiamo solo far congetture) e le sfumature del rapporto tra Adele e il gemello Felix che per proteggere Adele partecipa alla gara all'ultimo secondo.
Per Yael è la realizzazione del suo addestramento con Vlad, l'istruttore della resistenza che ci viene fatto conoscere, e la vendetta per Aaron-Klaus, il compagno per cui ha esposto il suo dono. In loro onore e della mamma, di Babuschka, di Miriam si tatua 5 lupi, a coprire il tatuaggio del campo di sterminio, entrambi simboli pericolosi che potrebbero portare chiunque a scoprire la sua vera identità.
Ho adorato questo romanzo.
Odio i motori, infatti ammetto che le parti della corsa erano noiosette nel senso che mi interessavano poco salvo i momenti più interessati.
Il tour dell'Asse si rivela una guerra dove si combinano le peggiori azioni pur di vincere. Adele poi si è inimicata mezzo mondo. A prescindere dai motivi, dev'essere proprio stata una carogna di prima categoria pur di vincere la gara precedente.
Per Yael è una bella sfida impersonare una persona diversa dai suoi soliti alibi così a lungo, sopportare una situazione stressante come la gara e l'ansia di non saper allacciare vere relazioni, di dover tenere la rabbia contro la dittatura soffocata in attesa di esplodere.
Ho apprezzato la scelta della copertina. Il retro della ragazza che dovrebbe essere Adele, la scritta in giallo che è il suo colore preferito ma che dichiara essere rosso come lo sfondo perchè è un colore forte, lo stesso colore della dittatura, la rabbia di Yael.
Il titolo Wolf che richiama il cognome Wolfe di Adele ma anche il tatuaggio di Yael benchè sia declinato al singolare (altrimenti sarebbe stato Wolves).
Questa ucronia (aver scritto una storia alternativa) è davvero ben riuscita, ha anche una buona attinenza per quanto riguarda le ipotesi alternative di come sarebbe andato il conflitto. E il rischio c'è stato, per fortuna scampato (io continuo a sostenere che se col trattato di Versailles post Primo conflitto mondiale avessimo stufato meno la Germania, molta gente avrebbe ascoltato meno il folgorato di Hitler e ci sarebbe stato più senno, ma ormai....).
Temevo il finale che invece è aperto e stranamente mi sta bene. Non posso ovviamente dire qual è, ma è quello giusto per questo romanzo. le ultime pagine sono state adrenaliniche in un continuo alternarsi, ben ragionato, tra passato di Yael e missione attuale nei panni di Adele.



2 commenti:

  1. Questo libro mi ispira un sacco e quando è uscito volevo prenderlo, poi però ho scoperto che si tratta di una serie e questo mi ha un po' frenata. Ho paura che non tradurranno i seguiti xD

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    1. Un peccato perché secondo me, nonostante le mille domande aperte, era perfetto così!un po' Mi auguro resti solo questo volume!!!

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