14/01/19

Recensione di Regina delle ombre di Sarah J maas - Il trono di ghiaccio vol. 4

Trama: Ancora una volta nascosta sotto il suo manto da assassina, Celaena è tornata a Rithfold, ma non è più una schiava. Ora è Aelin Ashryver Galathynius, Regina di Terrasen. Tuttavia, prima di riprendere il trono che le spetta, dovrà ancora combattere: scavare tra i ricordi più dolorosi, battersi per la sopravvivenza e lottare contro una passione che potrebbe consumarla. E soprattutto si troverà nuovamente di fronte al suo vecchio padrone, il Re degli Assassini. Pronta a reclamare vendetta. 



"Regina delle Ombre" è il quarto volume della saga "Il trono di ghiaccio", una saga fantasy come tante, all'inizio, molto dinamica, divertente e ricca di colpi di scena. Sin dalla lettura delle novelle però non avrei mai sospettato la piega presa dagli eventi. Che venissero fuori delle novità anche sì, che ci fosse qualcosa sotto ai dettagli incomprensibilmente evidenziati pure (uno sguardo triste, la terra di origine della protagonista nominata a random...), che ci fossero rivelazioni di un certo livello ovvio che sì, ma qui è venuto fuori che Celaena è in realtà Aelin Galathynius, legittima regina di Terrasen. Altro che la migliore assassina di Adarlan, una poveraccia qualunque addestrata presso la Gilda degli Assassini!
La futura sovrana torna a Rifthold perché ha giusto due conti da saldare e un piano da mettere in atto per riprendersi il trono.
Le cose ovviamente non sono così semplici. Il suo amico, il principe ereditario di Adarlan è stato sottomesso dalle forze del male, suo cugino Aedion giace nelle segrete in attesa della pena capitale, Chaol è fuggito da palazzo, non ricopre più il suo ruolo e ce l'ha a morte con Aelin (mistero della fede perché in teoria l'aveva assolta!). Torna in scena il subdolo re degli assassini, Arobynn Hamel. La ragazza sembrerebbe sola perchè anche Rowan, sua fida spalla, è a miglia di distanza, benché per suo volere. E i cattivi sono più forti e spietati che mai.

Non posso definire questo libro meno che esplosivo perché ne accadono di ogni genere.
Già dal terzo volume si sviluppano più piani narrativi, con diversi punti di vista, che vengono alternati con costanza. All'inizio annoia, ma c'è un motivo se vengono introdotti ed ora, con il proseguimento di questi capitoli correlati alla storia principale, il disegno inizia ad intravedersi.
Si alternano capitoli che riguardano sia i ribelli che le streghe Denti di ferro, alleate del malvagio re di Adarlan. Nonostante ad un certo punto inizino ad essere coinvolgenti, sono capitoli che si tollerano solo perché scritti bene e si leggono scorrevolmente, smettendo pian piano di essere piatti o apprezzabili, ma proprio godibili poiché cominciano a palesare il motivo della loro esistenza.
Molti personaggi hanno in serbo molte sorprese, sia buone che cattive. 
In ogni caso ogni personaggio principale matura, cambia. E' il caso di Aelin che da ragazzina sfrontata ed impaurita si trasforma in una giovane donna sicura di sé e determinata a raggiungere obiettivi da cui prima fuggiva, diventando praticamente, in ogni senso, una macchina da guerra, pur con tutti i suoi punti deboli e momenti di scoramento. Ma anche Chaol, nonostante gli alterchi con la giovane sovrana, ha dovuto affrontare sé stesso e capire che ciò in cui credeva prima era una farsa, un duro colpo per un uomo d'onore. Aver perso tutto ha solo peggiorato la situazione.
Mi è stato permesso di rivalutare Lysandra, ottima cortigiana ed ex rivale di Aelin quando lavorava per Arobynn. La credevo un personaggio viziato e noioso, arrivista ed egoista, ma è stata una delle rivelazioni del libro. Non l'unica, ma la più gradita di sicuro.
Quel che più gradisco di questa autrice è che nulla sia lasciato al caso, anche informazioni casuali date precedentemente trovano collocazione.
Non solo, ha scritto una storia articolata, con un linguaggio semplice e dinamico, ma non raffazzonato (pazienza per gli errori di ortografia, quando non anche di traduzione e grammatica, riscontrati sin dai primi volumi perché so che non è colpa  della Maas) e che accende la curiosità nel lettore. Io, personalmente, mi trovo sempre a divorare i suoi libri. Un pregio non da poco perché più la serie prosegue e più i volumi diventano lunghi!
Adesso peccato che io debba aspettare un altro anno per il quinto volume!


4 commenti:

  1. ce l'ho in lettura, speriamo bene. Ansiaaaaaaaaaa

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    1. Il primo???? Non so se consigliarti di partire da La lama dell'assassina perché ti godi molto le sfumature di tutta la serie anziché partire da Il trono di ghiaccio .
      spero tu non abbia letto nemmeno la trama perché solo quella è spoiler!

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  2. felice che almeno tu lo abbia apprezzato del tutto! A me purtroppo la prima parte non è piaciuta granché, seppur scorrevole. Chaol e Celaena mi hanno dato sui nervi come poche cose. Non so, mi ha dato l'impressione che l'autrice non sapesse come farli allontanare per far mettere Aelin con Rowan... e a quanto pare non sono l'unica ad aver avuto questa impressione. Che poi mi frega poi con chi stia la protagonista, però mi dà fastidio che l'autrice abbia snaturato i personaggi per colpa di questa cosa. Per il resto invece mi è piaciuto molto!

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    1. Infatti ho messo in chiave leggera la mia mal sopportazione verso Chaol ed Aelin e le discussioni tra i due che sono state inmotivate. Soprattutto se si erano perdonati!
      Però posso dire che il libro mi è piaciuto da matti.
      L'unica cosa... non potendo menzionare Rowan a piacere. .. sarà stato il suo carattere chiuso, unito a Maeve ed alle sue esperienze, ma è passato da stronzo patentato a mezzo zerbino! Benché ci sia il motivo andiamo dal picchiarla perché si al completo opposto. Lo apprezzo ,però mi sa di doppia personalità 😆 e ci siamo spiegati il perché di lui ed Aelin che ha spesso lo stesso problema 😂😂😂

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