27/05/13

Intervista ad Ilaria Goffredo - Le interviste #2

Buon inizio settimana a tutti!!!!
Questa che vi presento è une delle prime interviste indipendenti che faccio ,dopo quella per la Book Blogger Hunt qui. Mi piacerebbe organizzarne spesso e fattispecie ad autori italiani o, se possibile, a quelli delle mie opere preferite. Sempre che non si tratti di chimere ;-)
La protagonista di questa puntata è Ilaria Goffredo di cui ho letto Tregua nell'ambra,  la recensione potete trovarla qui . Mentre più dettagli e per il download del libro sul blog dedicato all'opera Tregua nell'Ambra o sul blog dell'autrice cliccando qui. Ma non perdiamo tempo e passiamo alle domande....

Ciao Cara Ilaria,

innanzitutto ti ringrazio veramente tanto per la splendida lettura che mi hai permesso di fare. E' un vero peccato che la tua opera sia così poco diffusa. Meriterebbe di troneggiare in libreria e nei vari dispositivi di vendita online!

E ora partiamo con le domande:

1. Tregua nell'ambra è il tuo primo romanzo o ci sono altre idee in bozza?
Oltre a Tregua nell’ambra ho pubblicato altri quattro romanzi e un racconto che hanno come tema centrale l’Africa, una passione nata durante un’esperienza di volontariato in Kenya. Ho poi altri due romanzi autoconclusivi e inediti, uno ancora ambientato in Africa e l’altro che racconta la storia di una ragazza alle prese con la depressione.
wow, veramente interessante!!! E quanti libri...Sai che certi scrittori dopo un libro si arenano?Soprattutto dopo il primo best seller, magari! Devo dire che vista la piacevole sorpresa, potrei leggere anche quello ambientato in Africa, altro tema che mi appassiona fino ad un certo punto.

2. Come è nata l'idea? Vedo che è costata vari mesi di documentazione e lavoro...
Sono da sempre appassionata di storia, soprattutto quella del primo Novecento; un altro grande amore è quello per la mia terra, la Puglia. Dunque ho deciso di unire queste due passioni in un libro, raccontando la vita durante il fascismo vista dagli occhi di una ragazza che diventa donna. La documentazione è stata senz’altro la parte più complessa e lunga del lavoro, giacché solo per quella ha impiegato parecchi mesi di ricerche e organizzazione degli appunti. Tuttavia è stato interessante e avvincente andare alla scoperta del passato, risalire ai nomi reali dei personaggi di spicco della zona nonché studiare i comportamenti e le usanze di quel periodo storico. La stesura dell’intero romanzo invece ha richiesto all’incirca due mesi.
Immagino la sorpresa e le emozioni nel leggere la storia che è accaduta direttamente nel tuo suolo natio...Ti troveresti bene col mio compagno, appassionato di storia. Io col 900 non ho un gran rapporto. Ma devo rimediare almeno nei punti salienti..E devo dire che il tuo romanzo affronta spunti interessanti.

3. Poichè mi piange il cuore... Tregua nell'ambra è destinato a rimanere volume unico? Alcune lettrici muoiono di crepacuore! Anche se mi rendo conto che la tua è la descrizione realistica della vita all'epoca...
Ti svelo un piccolo segreto: Tregua nell’ambra ha un lungo seguito, si tratta infatti di una saga. Nel sequel ho approfondito le figure di Alec e Russell, seguendoli fino al fronte sulla linea Gustav; Francesco Basile torna per rivendicare i suoi diritti; fanno il loro ingresso due personaggi davvero molto importanti per la storia ossia Lavinia, una coraggiosa infermiera della Croce Rossa, ed Enea, uno stravagante artista. Di Elisa invece non vi racconto nulla... perché le vicende diventano davvero complicate. Spero di avervi incuriositi abbastanza! Dopo di questo ho intenzione di scrivere invece un prequel che racconta la storia dei genitori di Alec durante la prima guerra mondiale.
Mi fai veramente felice. Sono in trepidante attesa del seguito...Che spero di leggere prima possibile! Veramente all'ultima pagina ho pensato: "no, no! Non è l'ultima! Ho danneggiato il file!" Vaneggiamenti da lettore sfegatato ;-)

4. Chi è Ilaria nella vita?
Martina Franca
Sono una persona piuttosto introversa e riservata, amo la solitudine anche se ho due bambini piccoli che mi riempiono le giornate. Per questo sono un po’ nottambula: scrivo e leggo nella calma delle ore notturne. Amo l’Africa, come già accennato prima, e ho una laurea di educatrice che per il momento sto “utilizzando” solo con i miei figli.
Wow ! Un'altra scrittrice giovane con prole al seguito...Non sono una scrittrice ma trovare mamme con meno di 35 anni è duretta..Credevo di essere una delle poche! Anche se tutto il mondo è paese...Bisogna usare ogni singolo attimo libero e soprattutto l'ora della nanna per sperare di fare qualcosa..Dai doveri alle nostre passioni!

5. Qualche sogno nel cassetto?
Vedere Tregua nell’ambra in libreria.
Chissà che la tua battaglia dia i suoi frutti..CI sono molti emergenti che fanno come te o quasi...Vedi Francesca Verginella su Smashwords...

6. Nel tuo libro conosciamo la vita nel regime. Una vita che alcuni di noi si sono sentiti raccontare dai propri nonni. Per te si era più felici allora con tutte le privazioni o oggi, nell'era della falsa felicità e libertà?
La questione è, a parer mio, assai complicata. La vita prima era senz’altro più difficile vista la penuria di comodità, ma anche più genuina, più vera, più “sudata” dunque più intensa. Forse c’era più il senso della famiglia, il rispetto per gli anziani che oggi manca quasi del tutto. E poi forse, ciò che la tecnologia oggi ci ha regalato in termini di migliore qualità della vita l’ha invece sottratto alle relazioni sociali che ne pagano le conseguenze. Mi spiego meglio: quando non c’era il telefono né internet e non si poteva uscire la sera, i sentimenti erano più immediati, più diretti forse proprio perché soffocati dalle consuetudini sociali. Oggi invece alle volte mi sembra che piaccia un po’ a tutti prendersi in giro e basta. Ho
sentito spesso i miei nonni dire che c’erano pochissimi beni materiali eppure loro erano felici, insieme.
Anche io la penso come te. C'era meno ma si viveva in maniera più autentica. Più semplice, ma più vera e con molte meno complicanze... Oggi se non si ha tutto non ci si sente felici, per poi stufarsi subito e prendersela per delle idiozie.
 
7. Sei legata a qualche personaggio? Perchè?
Campo di lavoro di Alberobello
Sicuramente a Elisa. Lei, oltre a essere la protagonista, è il “mezzo” attraverso il quale mi sono immersa nel passato. È stato attraverso i suoi occhi che ho cercato di vedere e vivere un’epoca così lontana eppure così triste. E poi tra i miei “preferiti” c’è Antonio: lui incarna i valori che animavano tanti giovani e li inducevano a ribellarsi, a combattere le ingiustizie con i pochi mezzi a disposizione. Credo che oggi noi non riusciremmo a fare lo stesso. Tengo anche ad Alec che forse in questo primo volume appare un po’ troppo perfetto, ma che nel seguito invece rivelerà tutti i suoi difetti, le sue angosce, le sue debolezze. Ma anche Russell, irriverente e a suo modo simpatico... insomma, penso di amarli tutti in fin dei conti. E come potrebbe non essere così?
Mi preoccupi...Ti prego non demolirmi troppo Alec! Per il resto i tuoi personaggi sono molto ben caratterizzati e anche i meno simpatici sono molto molto umani e veri.

8. Le zone nominate sono quelle della tua infanzia? Leggo che sei pugliese doc!
Certo, vivo a Martina Franca da sempre. È una cittadina bellissima e ricca d’arte. Conosco benissimo il centro storico, gli stessi vicoli percorsi da Elisa, dove ho giocato tante volte da piccola e dove anche oggi amo passeggiare. Sono stata poi tantissime volte ad Alberobello: quando ho scoperto che, a soli sedici chilometri da casa mia, c’era stato un campo di lavoro fascista la cosa mi ha profondamente scossa, non potevo dunque non parlarne nel libro. Anche Bari è una città stupenda ed è stato affascinante vederla attraverso gli occhi di Elisa com’era all’epoca. Nel libro ho voluto rendere omaggio al Teatro Petruzzelli nonché ricordare a tutti ciò che accadde il 2 dicembre del ’43 al porto ossia il secondo più grande bombardamento dopo Pearl Harbor. Eppure quasi nessuno ne parla: hanno cercato di insabbiare la vicenda giacché quella sera saltarono in aria navi alleate contenenti bombe all’iprite bandite dalla prima guerra mondiale.
Sai mi hai fatto venire voglia di un tour pugliese! Sarebbe l'occasione di visitare un'amica di vecchia data e di visitare i luoghi di "Tregua nell'Ambra"..Oltre che di bere un caffè assieme e discutere del tuo romanzo e di altri argomenti!

9. Che ne pensi del mio consiglio sul “dizionario puglese ed inglese”? Magari come appendice per gli ignoranti di una o dell'altra espressione linguistica!
Sì, hai ragione, è senz’altro utile. Magari farò aggiungere le traduzioni nella versione stampata che spero arriverà presto.
Chissà che sia veramente così!! Me lo auguro veramente! Leggevo sul tuo blog parecchi download in pochi giorni. E' incoraggiante..Contando che ormai sempre più gli editori si affidano al web. E una copia di Tregua nell'ambra sicuramente avrebbe un suo posto nella mia affollata libreria.


Ti ringrazio (ops, Elisa mi hai contagiata!!!!) per il tempo e l'attenzione che ci hai dedicato e ti auguro di poter far conoscere la tua fantastica penna con questa e mille altre opere!!!

2 commenti:

  1. Bellissima intervista ;D
    Non vedo l'ora di leggere questo libro XD

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