30/12/12

Recensione de L'età dei miracoli di Karen Thompson Walker

Karen Thompson Walker firma un grande esordio con questo volume!
Si parla di una Terra a noi contemporanea che all'improvviso, non si sa come ne perchè, inizia a rallentare.
L'annuncio viene dato il 6 ottobre di un'epoca a noi conosciuta e da allora le giornate iniziano ad allungarsi piano piano di minuti, poi ore, infine giorni e non sembra esserci fine, solo un progressivo aumento, talvolta lento e altre volte rapido. Giorni di buio e giorni di sole.
Benpresto si pone il problema se vivere secondo natura seguendo i ritmi luce-buio o continuando a seguire le 24 ore anche se la vita risulterà sballata. Il governo propende per quest'ultima opzione.
La popolazione già è nel caos per questo cambiamento che fa presagire la fine del mondo o comunque inquieta e stravolge la vita di molti. Tutti fanno scorte abnormi di cibo e fuggono benchè non vi sia luogo dove fuggire. La crisi è globale. E l'uomo pensa di poterla sopraffare! E se la Terra si fosse arresa ai nostri abusi?

Noi conosceremo il rallentamento tramite Julia, una quasi dodicenne americana.
C'è che ha criticato la giovane età della protagonista che a me sembra un bene. I fatti, raccontati da un adulto, sarebbero molto contriti, addirittura terrorizzati o noiosi o subdoli e tetri. Invece  Julia racconta solo come una ragazzina può fare: intimidita eppure eccitata dalla novità e chiedendosi se riuscirà ad essere una classica adolescente, con le sue amicizie e cotte.
Il rallentamento distrugge la vita tutto attorno a lei, piano piano, perchè non solo modifica l'ecosistema, il campo magnetico, la fauna ma anche le emozioni delle persone. Muoiono gli uccelli perchè la gravità è più rapida e pesante e i poli inabilitati rendono impossibile orientarsi a molti animali, profilerano gli insetti, cambia l'asse terrestre ed allo stesso tempo all'improvviso amicizie si sfaldano, matrimoni si rompono, i freni inibitori calano. Purtroppo per i comportamenti umani non si sa se siano problemi psicologici o causati dai problemi della Terra che, dandoci troppa differenza tra ore di buio e di luce ci altera il cervello.
Grave la comparsa di episodi di razzismo e violenza contro coloro che vivono secondo l'ora reale, ovvero seguendo luce e buio e non orologi. SI formano addirittura comunità nel deserto dove tutti si rifugiano.
Ciò non impedisce a Julia ed alla società di continuare a vivere e nel caso di Julia a rompere l'amicizia con Hanna, la sua migliore amica (è Hanna a non esserle più amica) o ad innamorarsi di un ragazzo problematico, come di dispiacersi per gli improvvisi screzi dei genitori.
La Thompson ci descrive un mondo difficile, in via di inaridimento, con degli umani trasformati dal rallentamento.
La narrazione fino all'ultima pagina mi è parsa noiosa, lenta, un pò piatta perfino. Ma alla fine tutto si rivaluta e la lentezza acquista un senso. Non che non fosse poco evidente che parliamo di rallentamento, ma speravo non si riflettesse anche nel modo di narrare. Invece è stata una scelta vincente. Viviamo in un mondo che si sta fermando e scrivere così è appropriato e permette di amare e gustare il libro in ogni parola.
Questo è un autoconclusivo di crescita, descrizione, distopico. Non troviamo tracce fantasy, però è sensazionale e colpisce nel profondo. Cosa faremmo noi in un contesto simile? Affronteremmo tutto con calma o daremmo di matto?
Un romanzo che dovrebbe farci riflettere visto che il rispetto del protocollo di Kyoto è ben arretrato e ciò potrebbe portare molti danni...Anche se la situazione del libro è un estremo.
Consigliato per chi ama riflettere.

5 commenti:

  1. anche a me è piaciuto tanto e sono arrivata alle tue stesse conclusioni.Dovremmo davvero iniziare a "pesare" meno sul pianeta.io credo che in un contesto simile daremo di matto anche se le capacità di adattamento dell'uomo sono grandi,come sempre vincerebbe la legge di natura che chi si adatta vive, chi no muore.
    una cosa è certa non dirò mai più:come vorrei una giornata di 36h, 24 sono poche!!:D
    Lascia un po' d'amarezza vero?
    ma secondo me dovrebbero leggerlo in tanti

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    1. mmmh a me manca lo stesso una giornata di 36 ore! Con un bimbo tra lavoro, casa e passioni è dura organizzare tutto e molto lo ntralascio!
      Però sarebbe davvero da leggere...Ho letto recentemente un articolo su Kyoto ed è davvero grave la situazione. Pensa alla caldissima estate din questo anno. Ok, il clima cambia, ma se non ci mettessimo il nostro sarebbe più graduale.
      Purtroppo pochi leggono...ma sarebbe utile far conoscere il messaggio di certi libri!
      La fine è veramente spiazzante...Lascia amarezza come dici tu, ma anche tristezza e timore.
      L'uomo si sa adattare, ma sai quanti idioti che dovremmo vedere tra superstiziosi, razzisti e impanicati a vuoto considerando che oggi la maggior preoccupazione è se hai visto l'ultimo reality???? RImarremmo davvero in pochi!

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  2. L'ho adocchiato da un sacco di tempo e non vedo l'ora di poterlo leggere y__y

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    1. Vale la pena come acquisto, come lettura, come contenuto....

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    2. Cercherò di recuperarlo al più presto :)

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