28/10/19

Recensione di La canzone di Orfeo di David Almond - Ci provo con #4

Buongiorno Lettori,
come state?
Oggi è giornata di Ci provo con , l'appuntamento mensile che è stato ideato da La lettrice sulle nuvole per permetterci di sfoltire le nostre wishlist o accumuli o semplicemente curiosità leggendo autori mai letti. Da qui appunto "ci provo con".

Trama: Claire adora la sua amica Ella. Sono inseparabili da quando giocavano insieme da piccole e da allora Claire protegge la sua dolce, svagata bellezza. Ora condividono con i loro amici i sogni di libertà e invincibilità che solo a diciassette anni si possono avere.

Durante una gita sulle spiagge del Northumberland, Claire e i suoi amici sfidano la notte alle fiamme di un falò, dormono nelle tende e si risvegliano al canto di uno sconosciuto, comparso dal nulla. Il suo nome è Orpheus: chi lo ascolta si perde nella sua musica, rapito da un incanto antico e nuovissimo. Ed Ella ne sarà rapita più di tutti, così tanto che Claire non sa se esserne felice o preoccupata. Ma Ella e Orpheus non possono sfuggire al loro amore, è come se lo aspettassero da sempre.

Un romanzo che è come un canto, il racconto di una grande amicizia e di un primo amore, dell’irrefrenabile vitalità e dell’immensa fragilità a cui espongono. Una riscrittura sorprendente del mito di Orfeo ed Euridice, un inno alla gioventù avventata, all’amore totalizzante e alla vita senza paure, nello stile lirico e visionario di Almond. 



Ho scelto questo libro per proseguire nel mio progetto di lettura condivisa con mio figlio maggiore, finito "Ossidea La città del cielo" di Tim Bruno. Questo sembrava carino, ispirato alla mitologia, infatti preventivamente gli ho spiegato il mito. Ma già leggendolo ho capito che si parlava troppo di scuola superiore ed innamoramenti che non sono la priorità ad 8 anni, la smentita finale è stata quando hanno iniziato ad esserci riferimenti al sesso.  Ora, i miei figli sanno benissimo che per far nascere un bambino non servono api e cicogne, ma la spiegazione scientifica ancora non è arrivata e il sesso per piacere penso sia piuttosto prematuro da spiegare. Quindi argomenti inadatti e zero azione, la noia per un bambino.
Per cui devo spulciare meglio la colonna delle novità dedicate ai giovanissimi (che mescola target di tarda primaria e medie/superiori).

Tornando al libro...Ecco, l'ho trovato una totale perdita di tempo.
Ci sono tre principali protagonisti. Claire ed Ella, amiche del cuore dall'infanzia, e, all'improvviso, il misterioso Orpheus.

E' reso benissimo il rapporto di amicizia tra le due ragazze, quasi amoroso in certi punti verrebbe da dire. Ella è la figlia adottiva di una coppia molto apprensiva, mentre Claire viene da una famiglia comune e capace di dare libertà ai figli. Le ragazze vorrebbero fare un campeggio improvvisato sulle spiagge del Northumberland con i compagni, ma il rendimento peggiorato di Ella e il rapporto troppo stretto con Claire permettono ai genitori di Ella di negarle la vacanza. Qui Claire conoscerà Orpheus, un musicista ed un cantante eccezionale che ha ammaliato la compagnia e che Ella ha conosciuto vocalmente perché la sua amica ha messo in vivavoce una delle performance del giovane. Sarà amore a primo ascolto in pratica. E di qui  la situazione precipita.
Sarà una tragedia (anche se con quelle greche non c'entra niente di niente).

Perché non mi è piaciuto?
Allora...Benché si legga benissimo ed oltre lo scorrevole, i personaggi non sono abbozzati, benché i protagonisti abbiano poca più verve e tratti. Gli altri sono macchiette, caricaturali (i genitori  apprensivi e bacchettoni, la compagna sboccata e fissata con il sesso, il ragazzo geloso del fascino di Orpheus...).
E lo svolgimento della storia? Non ha senso. Passi l'insta love che più insta non si può, ma dopo di questo nulla ha senso e si basa tutto sul niente. Solo la passione per Orpheus, la fissazione di Ella, i dubbi di Claire sulla questione e il senso di tragedia imminente. Resta il mistero di Orpheus: eroe mitologico o semplice vagabondo un pò bohémien? La fine sconclusionatissima fa supporre di sì, il versante mitologico. Ma mi chiedo: cosa ho letto? Meno male che non ho torturato mio figlio ancora a lungo XD Poveraccio, poi sì che odierebbe la lettura (ah, ha trovato di suo gusto e sta leggendo volentieri "Le più belle storie de Le mille e una notte" edito da Gribaudo ed uscito martedì 15 in edicola con Donna Moderna o Tv Sorrisi).

Definiscono Almond come un ottimo conoscitore dell'animo dei ragazzi.
Ho ritrovato delle verità che ho personalmente estrapolato. Si vede l'ardore della giovinezza che è bella, sfrontata,violenta. I sentimenti sono primordiali, ci si sente vivissimi, adulti, indipendenti. La malsopportazione per lavoro, banche, mutui, pensione e progetto "seri" è altissima", meglio vivere con passione giorno per giorno. Si vive con un tumulto interiore. Si sente tutto lontano, potrebbe arrivare ed essere a portata di mano o anche no. La morte è qualcosa di estraneo.
E poi torniamo alle stranezze: un prof che dedica settimane a Milton, ma comunque un tipo anomalo, molto alla buona. I ragazzi sono più imbarazzanti di quello che eravamo noi alle superiori nelle risposte ai prof. Ma come fanno ad esprimersi in maniera così limitata? Al di là delle risposte "allusive", ma ad essere così scarni solo alla primaria!
Quel che ho più preferito è la grande amicizia tra Ella e Claire, forte e indissolubile, e il profondo amore senza vincoli che spesso colpisce in età estremamente giovanile, quando si ama con tutta la propria anima.

Insomma, se questa è letteratura per ragazzi... Leggibile, appassionato, ma lascia poco. Si deve essere capaci di farsi trasportare solo dal sentimento, temo, senza lasciarsi tentare dall'approfondire le  altre questioni.

12 commenti:

  1. Complimenti per esserti cimentata con una lettura per ragazzi che a volte sorprende ed a volte, come questa, delude.
    Almeno tocchiamo con mano che cosa leggono i nostri ragazzi.

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    1. Ecco, ci ho provato, ma non gliel'ho dato in pasto per fortuna XD

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  2. che brutto quando un libro viene presentato in un modo, per un target, ma poi è diverso! Dopo le tue parole non mi viene voglia di leggerlo.
    PS Sono d'accordo con te che ci sia un tempo per tutto, non è il caso di bruciare le tappe

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    1. Purtroppo capita, almeno mi sono tolta la curiosità!

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  3. E' sfiancante partire con i buoni propositi di lettura che un libri ci dà, per poi scoprire ben altro. Bocciato anche se cmq. la definisci una lettura con molti punti a favore

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    1. Qualcosa c'è, ma non abbastanza per recensirlo benissimo.

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  4. Non conosco questo libro. Anche io leggo i libri con mio figlio, più che altro leggo quelli che gli assegna la prof di Italiano perché lui non ama leggere, se invece leggiamo lo stesso libro e confrontiamo le nostre idee lo fa più volentieri. Devo dire che mi piace molto leggere con lui!

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    1. Sì, è interessante confrontarsi anche se ultimamente mi stanco con facilità!

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  5. Noooooooo!!!! Sembrava così interessante!

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  6. Non conosco il libro. Ho letto anche io libri con i figli e mi è sempre andata bene per fortuna, non mi sono mai trovata argomenti non adatti all’età.

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    1. Per fortuna ho capito in tempo, ma si sarebbe comunque annoiato.

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