29/09/17

Recensione di Cappuccetto rosso sangue di Sarah Blakely Cartwright

Trama: Valerie, una coraggiosa ragazza cui la nonna ha donato un manto di seta rosso, vive nel piccolo villaggio di Daggorhorn, assediato da anni da un lupo mannaro. Di giorno la belva prende sembianze umane e di notte, quando la luna ha il colore del sangue, si aggira per i boschi e uccide senza pietà. Il lupo potrebbe essere chiunque: Peter, il giovane solitario e misterioso di cui Valerie è innamorata, il ricco Henry, a cui la ragazza è promessa in sposa, Lucie, la dolce sorella che Valerie adora e a cui vorrebbe assomigliare, o chissà chi altro. Mentre la popolazione, sempre più spaventata, decide di chiamare un cacciatore di licantropi, la ragazza dal manto rosso percepisce un insistente richiamo: "Vieni via con me..." Basato su una sceneggiatura di David Leslie Johnson. Introduzione di Catherine Hardwicke.

Amo notoriamente leggere il fantasy, un ramo che apprezzo volentieri è quello del retelling di fiabe, dove finora resta la mia regina incontrastata Rosamunde Hodge con "Bellezza crudele" e "Il sentiero del bosco incantato". Parere che si rafforza ancora di più dopo aver letto questo libro che come retelling è molto "meh".

Innanzitutto la trama fa capire lampioni per lamponi. Sì, Valerie vive a Daggorhorn, ma la gente crede che il Lupo sia semplicemente una bestia più feroce e malvagia, cui basti tributare una volta al mese l'animale migliore per stare al sicuro. Valerie all'inizio non è assolutamente innamorata, anzi, si sente diversa perchè non si è ancora almeno infatuata, non le interessa guardare i bei ragazzi come alle amiche, non è obbediente e brava nei lavori casalinghi come la sorella ed ha un carattere diverso dal resto della popolazione, è spavalda e priva di paure. E la questione del chiamare il cacciatore di licantropi non è che sia proprio esatta... Insomma, uno che legge questa trama casca già male! E' meglio dire che in un villaggio atipico, ombroso, le cui case sono erette su palizzate in modo da isolarsi meglio di notte, con mura alte ed acuminate, incombe da decenni la maledizione del lupo. Per mantenere la tregua è imposto un sacrificio mensile, ma ad un certo punto la pace si rompe ed iniziano le morti. Un duro colpo per Valerie e per il villaggio, ora più spaventato e sospettoso che mai, proprio in concomitanza con il (poco gradito) ritorno di Peter, amico d'infanzia di Valerie dovuto fuggire col padre anni addietro, per cui la ragazza non ha mai smesso di provare affetto...

La storia si sviluppa rapidamente ed ha qual tipico di cupezza, normale in retelling simili. Visto che l'atmosfera era quella propria del genere, non ho storto troppo il naso agli insta-love o ai cambi d'idee della protagonista. Le vicende hanno iniziato a filare, i dubbi che sono venuti fuori avevano senso, il mistero e l'angoscia per il peggioramento della situazione erano perfetti. 
Poi però più la fine si avvicinava e più il non sense cresceva. Innanzitutto Valerie cambia idea mille volte sui propri sentimenti (cara ragazza, prendi una decisione!) e il finale NON ha senso. E' interrotto, così, senza motivo... Uno spera di avere delle risposte o di vedere come finiscono i fatti ed invece niente! 
Inoltre i personaggi sono abbozzati, alcuni anche interessanti benchè all'apparenza normali, magari ci vengono solo date delle impressioni affascinanti (sì, Peter è bello ed ha l'aspetto del bad boy, ma poi? ), però mai approfonditi o meglio caratterizzati. Le amiche di Valerie e la stessa sorella hanno delle caratteristiche di facciata per giustificare carattere ed azioni, basta. L'unico personaggio con un pò di carattere, Henry, il promesso sposo di Valerie, è il prototipo del "mai una gioia", poveraccio.
Poi, poi... Viene promesso un capitolo segreto. Si riaccendono le speranze di avere un finale e il capitolo non c'è. E' molto probabilmente stato rimosso. Ma perchè? Ora, può non aver venduto il libro, può non essere stato cercato molto il capitolo, può aver avuto dei lavori di manutenzione o che so io il sito. Però ccosa cambiava lasciare lì il file o meno?
Questa me la sono legata al dito, eh!

Insomma, un libro con un discreto potenziale, rovinato dall'autrice e che gira intorno a motivazioni e soluzioni senza fornircene una, ma lasciandoci intendere che era talmente confusa da non saper decidere! Io un senso non l'ho trovato. Peccato, davvero peccato.
Due rose, giusto perchè è leggibile.

2 commenti:

  1. Ciao!
    Il libro non l'ho mai letto, avevo visto il film ed era molto bello ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'ho prenotato per vederlo e farmi un parere extra. Ma il libro. .

      Elimina