22/04/13

Recensione di Chaos di Lauren Oliver

Trama: Nel mondo di Lena l'amore è bollato come delirium, una terribile malattia che va estirpata da ogni ragazzo. Lena non vede l'ora di ricevere la cura, perché ha paura di innamorarsi, ma proprio il giorno dell'esame conosce Alex, un ragazzo bellissimo e ribelle. L'amore tra Lena e Alex cresce ogni giorno di più, fino a che i due innamorati non decidono di scappare nelle Terre Selvagge. Ma purtroppo i piani non vanno come previsto... Lena si ritrova sola, senza Alex, che è rimasto dall'altra parte della rete, e senza la vita che conosceva. Vuole dimenticare quello che è successo, perché ricordare fa troppo male. Adesso è il tempo di farsi nuovi amici ed è il tempo di unirsi alla ribellione: contro chi vuole estirpare la possibilità di amare dal cuore di tutti gli uomini e contro chi le ha portato via Alex...


Che dire...Chaos è urlo, è dolore, è rimettersi in piedi.
Come ci ricorda la trama Lena arriva dall'altra parte, nelle Terre Selvagge, senza Alex, rimasto indietro a farsi ammazzare per permetterle di vivere e fuggire.
Lena corre e scappa, col solo pensiero di lui. Corre fino quasi a morirne e quasi succede, ma gli Invalidi la trovano, la curano. Sarà solo l'inizio ad essere duro. E' dura riprendersi, è dura inserirsi, è dura dimenticare i divieti e gli insegnamenti di una vita riguardo al delirium, al vivere divisi di maschi e femmine. Ma soprattutto è dura reprimere il ricordo di Alex.
QUi conosce Raven, la ragazza che l'ha salvata e che, benchè dura, ha a cuore tutti loro. COn fatica Lena ricostruisce una nuova se e si unisce alla Resistenza per ricominciare in un mondo senza cura per il delirium,
Alternativamente troviamo capitoli che parlano di Prima, incentrati sull'arrivo di Lena dall'altra parte, e Dopo, incentrato su Lena, Raven e Tack , altro Invalido, all'opera per fomentare la lotta contro il mondo dei curati e l'ALD, organizzazione che promuove la cura anche quando pericoloso per il soggetto
Sarà durante la più importante manifestazione dell'ALD che Lena, incaricata di seguire Julian Fineman, figlio del presidente ALD, verrà rapita dalle Iene, Invalidi che combattono al solo scopo di fare razzia, arraffare denaro, distruggere il sistema e non ricostruirlo.Tipi simpatici, insomma.

La prigionia all'inizio (non che più avanti migliori) è dura. I due  a malapena si sopportano. Lei lo odia. E' il simbolo di contro tutto ciò che lei combatte.Coloro che le hanno strappato Alex. Sua madre. Lei invece è il suo terrore. Non essendo curato, Julian teme il delirium più di ogni altra cosa. Non sa che Lena è una finta curata.
Man mano però lei scalfisce la sua corazza, si confidano ai limiti dell'illegale. E qui le cose si mettono male. Lena inizia ad ospitare i semi del sentimento così come Julian, un ragazzo intelligente e dal cuore d'oro, sensibile, con la sola colpa di essere nato nella società sbagliata e col padre sbagliato.

Mi interrompo qui ma parlare di Chaos, per breve o per intero, è difficile. E' un libro pieno di avvenimenti, dolorosi e man mano che si legge la Oliver non si mette i guanti di velluto. Casomai li cambia con quelli con le nocche in ferro. Senza scherzi, arrivare al finale è puro masochismo ed annichilimento del cuore e della mente. Sono poche le volte in cui si può soffrire tanto. Oltre che temere...Ok, cara Lena è ora di ricominciare ma Julian noooo! Capisco che abbia avuto una vita dura, ai limiti della malvagità (suo padre dire che è str***** è un eufemismo; meno male che è un curato!) e che hai scoperto  come sia in realtà, ma...Proprio non ce li vedo!
Aspetto di leggermi Requiem, sapendo che soffrirò da cani, ma da cani poichè c'è un gran colpo di scena e tutta una serie di fattori.

Parlando più in generale...E' fenomenale come ci sembri di vivere nell'America del Delirium o nelle Terre Selvagge a seconda di dove ci porta la narrazione.
Nelle ultime viviamo "dal vivo" la fatica della dura sopravvivenza, la durezza delle condizioni e delle persone; impariamo a leggere la natura (virtualmente chiaro). Ma quando lo stile di vita costringe ad indurirsi non c'è spazio per sentimentalismi, frivolezze. Solo la cruda realtà, i dati di fatto. Come arrivare ogni giorno a quello dopo. Una realtà inimmaginabile per noi. Quanti perirebbero in condizioni simili? Gli stessi Invalidi fanno fatica benchè preparati ed abituati. Lena soffre, si spezza la schiena ogni giorno che passa. E' difficile.
Quando siamo a New York con la Lena della Resistenza percepiamo come sia vuota la civiltà come la forza dell'odio di Lena. E mi chiedo come sia possibile che l'amore sia stato bollato per arrivare a questa apatia che rende tutto anonimo, insulso. Come la cultura sia stata reinventata in nome della "sicurezza". Un mondo sano perchè privo di delirium. In realtà pieno di morti viventi. Le società del passato (indicativamente anche noi) non erano perfette ma erano vere. Ci si ama, ci si odia, ci sono conflitti tra nazioni che si cerca di risolvere. Ma siamo anche vivi.
I ribelli, per quanto spinti dalla giusta motivazione, rischiano di diventare come coloro che condannano. Soprattutto se guadagnano il potere, se non c'è controllo ed equità. Troppe responsabilità danno alla testa. Come troppa convinzione fanatica nei propri principi.
Pensando più a fondo, nei distopici in genere, vediamo una visione distorta della nostra realtà. Dura, cinica, opprimente. Non saremo condannati per il delirium, però non siamo messi molto meglio. Ci sembra che tutto sia distante da noi. Invece la realtà gareggia con i migliori distopici se non addirittura li supera.

Per tutto il romanzo viviamo all'unisono con Lena. Ed è sorprendente come un essere umano possa evolversi e rigenerarsi, senza fine anche se a fatica, la vittoria ogni volta dell'istinto di sopravvivenza. Il fuoco che ci divora e ci sprona. Cosa che possiamo vedere in molti Invalidi.

Sicuramente Chaos è una delle migliori letture del 2013. Capace di rivoltare l'anima. Se Delirium spacca il cuore, Chaos lo strazia e credo proprio che Requiem lo calpesterà.


"Accucciandomi al  buio, con la testa bassa, le cosce che mi tremano, sono un animale, neanche più un essere umano."

"Il lutto è come affondare, come essere sepolti. A ogni respiro mi sento soffocare."

"Per la maggior parte della vita ho pensato che fosse la natura ad essere stupida; cieca, animalesca, distruttiva. Noi, gli umani, eravamo puliti e intelligenti e avevamo il controllo;"

"-Siete marci come loro-riesco a dire, attraverso la stretta che mi attanaglia la gola, la pesante pietra  del disgusto. Questo è anche il motto dell'Ald: Alcuni moriranno per la salute della collettività. Siamo diventati uguali a loro."

5 commenti:

  1. Non oso immaginare come sarà Requiem D:

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    1. Guarda non immaginiamo...Prepariamo solo il terreno per farci massacrare!!! XD

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  2. ehi =) vieni a vedere sul nostro blog =) c'è un regalo per te! http://lenostreparolerev.blogspot.it/

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    1. grazie infinite! Siate paziente..Appena possibile farò il post a mia volta!

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  3. Chaos è stato un trauma, ma Requiem mi ha completamente distrutta, anche se non ho potuto fare a meno di amarlo!

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