Sette storie che raccontano la vita che nasce, lotta per affermarsi e, a volte, si interrompe prima ancora di cominciare. Lo scarto tra quello che siamo e quello che gli altri – o forse la nostra coscienza? – ci comandano di essere. Sette storie di maternità (e di paternità) variamente declinate, perché, fintanto che ci saremo, saremo tutti, inevitabilmente, venuti alla luce. Ma non per questo, a nostra volta, metteremo necessariamente al mondo.
Cercavo delle informazioni su Paolo Zardi, ho però scoperto questo libro e sapere che ci fosse una copia in biblioteca mi ha spinto a prenderlo in prestito. L'autrice è Valentina Berengo, Personal Book Shopper e presentatrice letteraria.
Ammetto che sono stata titubante perché scopro che si tratta di una raccolta di racconti, non esattamente il mio genere. Poi ho iniziato a leggere ed è cominciata la magia.
Si passa dal noto ginecologo e professore in carriera che è pronto a tutto per la fama lavorativa, fa di tutto per essere tra i potenti, incluso continuare a sottomettersi al vecchio mentore. Unica debolezza la figlia. Si avvertono l'alterigia del personaggio e l'inettitudine, i giochi di potere dentro le università e tra le istituzioni.
Poi assistiamo al dolore di una coppia sterile, unita e in allontanamento che ha come scenario importante Venezia. Sono voci intense e molto diverse tra loro.
Conosceremo anche il dolore di una donna e del suo aborto terapeutico che tocca meno il marito, come solito, e come il marito la vedrà quando la figlia desiderata sarà adolescente.
C'è anche una donna che vuole legare a sé un uomo ed un gruppo di amici che se ne dice di cotte e di crude perché il tempo passa e chiede loro di pagarne lo scotto. Sono coppie di professionisti senza figli con varie idee al riguardo.
Abbiamo anche lo sguardo di una brava ginecologa che scopre, per caso e con forza, che vorrebbe avere figli, ma ormai il treno è passato.
Quel che è superlativo di queste storie è il talento camaleontico di Valentina a calarsi con perfezione in così tante voci narranti e con esiti realistici. Inoltre c'è molto a cui pensare sui temi proposti che affrontano in maniera diversa la genitorialità, compiuta ed imperfetta o rifiutata. A livello stilistico non ho niente da eccepire, è tutto perfetto, con cambi di registro adeguati e perfino i refusi sono inesistenti quando ormai sono ovunque.
L'autrice esplora la maternità che non è asettica e preconfezionata (il grembo materno è il fulcro, praticamente sempre, senza non ci sarebbe vita).
Non posso che consigliare questa incisiva raccolta.
Finito il 02/06/21
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