28/12/16

Recensione di Alice nel Paese delle meraviglie di Lewis Carrol

Trama: "Di Alice si potrebbe forse dire che è il testo che non è e pertanto il testo perfetto: esso è sempre spostato un po' più avanti o un po' più indietro di dove ognuno pensa di averlo colto, spesso acchiappato. E' un testo da inseguire e che invariabilmente ci troviamo alle spalle, che bussa, che chiede permesso per superarci, che ha più tempo di noi e tuttavia non ha tempo da perdere, e ognuno starà al gioco secondo il proprio passo, il proprio ritmo, il proprio passato presente..."

Alice nel paese delle meraviglie è un piccolo classico giovanile che quasi tutti conoscono, impossibile non aver sentito nemmeno nominare la versione Disney e i lettori più accaniti avranno visto senz'altro i recenti film o letto gli ultimi retelling.
Da poco ha compiuto centocinquant'anni e resta sulla cresta dell'onda, letto ancora dalle generazioni odierne.
Narra le avventure di Alice Liddle, una bambina, che in un pomeriggio di ozio con la sorella maggiore si annoia e si fa attrarre da un coniglio dall'aspetto molto particolare. Decide allora di seguirlo in una conigliera dove cadrà per un tempo molto lungo. Una volta arrivata in fondo si troverà più volte a bere e mangiare cibi per ingrandirsi o rimpicciolirsi a seconda delle esigenze di quel luogo straordinario e fuori dagli schemi dove si è trovata. Incontrerà vari personaggi straordinari e spesso si interrogherà su chi lei sia, soprattutto per i mille sballotamenti cui si è trovata coinvolta.
Alice è una chiacchierona, anche parecchio saputella e permalosa (come molti personaggi del racconto, assai facili all'offesa) che non la smette un attimo di fare mille ragionamenti.
Si interroga il minimo indispensabile sui strani avvenimenti del paese delle meraviglie. E fa anche bene. Come dice il re, a parole mie, se non c'è ragione, è tutto più facile e ci si evita un sacco di guai.
E' un racconto da leggere così com'è, per accompagnare Alice in un mondo di fiaba. 
Anche se per aver raccontato una storia così strampalata Carrol deve aver scritto come minimo dopo una sbronza bella forte. 
Si passa una bella ora in compagnia di Alice, sicuramente un bambino però apprezzerebbe di più la sua compagnia.


Recensione di Non si può morire la notte di Natale di Enrico Ruggeri

Trama: Giorgio Sala è un uomo che al successo professionale non ha saputo coniugare una vera vita affettiva. La notte di una vigilia di Natale tenta il suicidio sparandosi a una tempia. O almeno così stabilisce l'inchiesta. Giorgio, però, che è sopravvissuto ma è rimasto infermo e momentaneamente incapace di parlare, non è mai stato nemmeno sfiorato dall'idea di uccidersi. E comincia a indagare mentalmente per scoprire chi ha cercato di eliminarlo e perché.

Non si può morire la notte di Natale è una storiella di intrattenimento molto breve e di veloce lettura.
Il protagonista è Giorgio Sala, un attore di teatro e tv noto che ha costruito un ottima carriera. Peccato che si risvegli in ospedale dopo un ipotesi di tentato suicidio.
Sala non ricorda nulla, ma è assolutamente certo di non essersi suicidato.
Certo, la sua non è una vita felicissima, ma è ben consapevole del perchè. E' altrettanto lucido su un'altra questione: qualcuno ha tentato di ucciderlo. Ma perchè? E chi?

25/12/16

Recensione di Perdersi di Lisa Genova

Trama: Alice ha lavorato sodo per raggiungere i suoi obiettivi e ora, a quasi cinquant'anni, sente di avercela finalmente fatta. Dopo anni di studio, di notti a base di caffè e libri di psicologia, ha coronato il suo sogno, è una scienziata di grido, insegna ad Harvard e viene chiamata dalle più prestigiose università per tenere conferenze. E poi c'è il suo più grande orgoglio, la famiglia: il marito John, un brillante esperto di chimica, che non riesce a trovare gli occhiali neppure quando li indossa, e i loro figli, Anna, Tom e Lydia, tutti e tre realizzati, anche se ognuno a modo suo. All'improvviso, però, tutto cambia. All'inizio sono solo piccole dimenticanze: una parola sulla punta della lingua che non riesce a ricordare, gli orari delle lezioni, il numero di uova nella ricetta del pudding natalizio, quello che prepara da più di vent'anni. E poi un giorno, dopo il giro di jogging quotidiano, Alice si ritrova in una piazza che è sicura di conoscere ma che non sa dove si trovi. Si è persa, a pochi metri da casa. Qui comincia il suo viaggio tra le corsie d'ospedale, a caccia del male che sta cancellando i suoi ricordi. Quando le viene diagnosticato l'Alzheimer precoce, tutto ciò in cui Alice ha sempre creduto pare sgretolarsi, il mondo intorno a lei sembra sfuggirle ogni giorno di più.

Perdersi è un libro difficile e non adatto a tutti a causa del suo protagonista: l'Alzheimer. 
La protagonista, Alice Howland, è una rispettata docente di psicologia ad Harvard, tiene conferenze in giro per il mondo, insegna, tiene dottorati e seminari, scrive pubblicazioni ed è un ottimo riferimento per tutti. A cinquant'anni inizia ad avere qualche scompenso. E' normale, in fin dei conti lavora come una matta da venticinque anni, probabilmente è anche entrata in menopausa. Però le sue mancanze diventano sempre più evidenti e gravi. Alice non se ne capacita ed inizia a ricevere consulti medici che la porteranno a scoprire di avere una forma di Alzheimer presenile. 

Buon Natale!

Carissimi lettori,

come procedono le feste?
Noi le abbiamo un pò sconclusionate. Imprevisti belli e brutti e organizzazione zero. Proprio quel che non mi piace. Quest'anno va così e pazienza. Il prossimo anno spero che tutto sia migliore.
Comunque l'importante è stare assieme e volersi bene.

Vi faccio tantissimi auguri e di passare queste festività con chi amate, con tanti libri( ça va sans dire), divertendovi, riposandovi e comunque che siano un periodo felice.

 Buon Natale :-*

24/12/16

2017: nuovo anno, nuove challenge!

Carissimi lettori e colleghe blogger,

un nuovo anno si profila all'orizzonte.
E che non ci iscriviamo anche ad una minima challenge? Giammai!
Io sono già iscritta a... No, aspettate, ve lo mostro! Così vi allego i link e se non vi siete ancora iscritte potete andare a vedere di che si tratta. Nominerò anche quelle cui non partecipo se ne conosco in modo da farle conoscere a voi.

Iniziamo!!!

Sinteticamente una sorta di ruota della fortuna che ogni due settimane girerà per noi dandoci due obiettivi da spuntare.



23/12/16

Recensione di Una lontana follia di Kate Morton

Trama: Edie Burchill ha un'anima appassionata e un bruciante amore per i libri. Forse per questo non capisce sua madre Meredith, una donna fredda, scostante e silenziosa, che ha passato una vita intera assorta in pensieri che solo lei conosce. Ma un giorno a casa Burchill arriva una lettera con il timbro di cinquant'anni prima: sulla busta, l'indirizzo di Milderhurst Castle, la dimora di campagna dove Meredith, sfollata da Londra, trovò accoglienza quando aveva tredici anni. Di fronte a quella lettera ingiallita dal tempo, Meredith è sconvolta. E la figlia comprende che sua madre nasconde un segreto.

È così che Edie comincia un viaggio nel passato di quella donna che non ha mai conosciuto davvero; un viaggio che inizia proprio dall'imponente castello ormai in rovina, con il suo giardino vasto e impenetrabile, dove Meredith ha vissuto i giorni che hanno segnato il suo destino. Il castello è ancora abitato dalle tre figlie del famoso scrittore Raymond Blythe, allora giovani e bellissime, con una vita piena di promesse davanti a sé. Ma di quelle promesse la vita non ne ha mantenuta nessuna, e loro oggi non sono che tre ombre, prigioniere di una lontana follia, destinate a vagare senza pace tra i corridoi dell'antica dimora. Un luogo che, scoprirà Edie, porta impresso il ricordo di un incendio rovinoso, e di una morte che non ha mai trovato un senso. Solo immergendosi nei misteri di Milderhurst Castle, Edie potrà liberare sua madre da ciò che la opprime. Imparando, finalmente, a volerle bene.


Cara Kate Morton, la nostra conoscenza è stata un pò traumatica, lasciamelo dire.
Questo libro mi è capitato in sorte e ho deciso di provarlo, convinta di trovare un nuovo amore.
Purtroppo non è andata esattamente così.
La storia comincia con Edie Burchill a pranzo, come di consueto la domenica, da sua madre. Mentre le due cucinano arriva stranamente una consegna postale. Meredith, la madre di Edie la legge e si sconvolge. Da li, verremo a sapere con estrema reticenza che la madre di Edie fu una sfollata durante la guerra presso Milderhurst Castle, ma non otterremo molto altro.
Durante una commissione di lavoro, al ritorno, Edie si perde e capita a Milderhurst dove per vari colpi di fortuna riesce a farsi combinare una visita al castello benchè ormai sia chiuso al pubblico.
Lì conoscerà le sorelle Blythe, un trio molto particolare, composto dalle gemelle Persephone-Percy- e Seraphina-Saffy- nonchè dalla minore Juniper. Juniper purtroppo soffre di problemi di confusione mentale. Crede di essere rimasta al tempo in cui aspettò per tutta la notte il fidanzato che doveva sposarla.
E le sorella la proteggono gelosamente. Non sarà la timorosa e timida Saffy ad accompagnare Edie nel castello ma la pragmatica, decisa ed un pò arcigna Percy.

19/12/16

Recensione Wolf di Ryan Graudin



Trama: È il 1956 e l’alleanza tra le armate naziste del Terzo Reich e l’impero giapponese governa gran parte del mondo. Ogni anno, per celebrare la Grande Vittoria, le forze al potere organizzano il Tour dell’Asse, una spericolata e avvincente corsa motociclistica che attraversa i continenti collegando le due capitali, Germania e Tokyo. Il premio in palio? Un incontro con il supersorvegliato Führer, al Ballo del Vincitore. Yael, una ragazza sopravvissuta al campo di concentramento, ha visto troppa sofferenza per rimanere ancora ferma a guardare, e i cinque

lupi tatuati sulla sua pelle le ricordano ogni giorno le persone che ha amato e che le sono state strappate via. Ora la Resistenza le ha dato un’occasione unica: vincere la gara, avvicinare Hitler… e ucciderlo davanti a milioni di spettatori. Una missione apparentemente impossibile che solo Yael può portare a termine. Perché, grazie ai crudeli esperimenti a cui è stata sottoposta, è in grado di assumere le sembianze di chiunque voglia. Anche quelle di Adele Wolfe, la Vincitrice dell’anno precedente. Le cose però si complicano quando alla gara si uniscono Felix, il sospettoso gemello di Adele, e Luka, un avversario dal fascino irresistibile…



Wolf è una lettura sorprendente.
Non sapevo se mi sarebbe piaciuto per i miei soliti pregiudizi sui libri ambientati nel 1900, specialmente durante i conflitti e credevo fosse la solita scemenza, rischio per libri che si prefiggono obiettivi ambiziosi.
Invece sono stata risucchiata dal libro sin dalle prime righe che mi hanno ipnotizzato.
Ho conosciuto Yael, sono entrata subito in sintonia con lei, con le sue paure. Da bambina si trova all'improvviso dalla vita di tutti i giorni ad essere su un treno, deportata ad un campo di sterminio del Reich. Un viaggio massacrante, terrificante ed un esperienza ancora peggiore, soprattutto per quelli che resistevano e non si piegavano. Il nazismo era capace di farti diventare un animale ed un guscio vuoto.
Fortuna o sfortuna vogliono che Yael venga notata allo smistamento tra "forti" e "da buttare" da parte del dottor Geyer e riservata ai suoi esperimenti che scopriremo aver lo scopo di modificare Yael da ragazza ebrea in ariana. E con altri risvolti come nel caso di Yael (l'unico peraltro) di cambiare forma. La sua salvezza sono la madre, che la difende dalla diffidenza delle compagne della loro Baracca 7, Miriam, una compagna di letto e Babuschka, un'anziana che prende sotto protezione Yael.
Miracolosamente la ragazza fugge e si imbatte nella resistenza. Passerà molto tempo prima che lei riveli il suo segreto, segreto perfino a Geyer, lo farà in un  momento cruciale che la porterà ad essere  assegnata alla missione per uccidere il fuhrer.
Yael infatti è designata a partecipare al Tour dell'Asse, una gara motociclistica agguerrita tra gli alleati Germania e Giappone, nel ruolo di Adele Valerie Wolfe, ragazza che l'anno prima partecipò sotto copertura (sotto il Reich solo gli uomini possono partecipare), vinse e destò l'interesse del dittatore ballando con lui al Ballo del vincitore, un evento unico clamoroso.
L'idea è ripetere la cosa e innescare la distruzione del terzo Reich uccidendo Hitler.

Sotto l'albero - Natale 3.0

Buonasera a tutti,

un po all'ultimo minuto, ma eccoci qui.. il prossimo anno sarò più puntuale, spero!
Quest'anno è stato un delirio di impegni, partecipazione a challenge, impegni dei figli e varie voci extra. Spero che il nuovo anno porti serenità e pace!!!!
Partecipo anche io a questa iniziativa de Il Salotto del Gatto Libraio.

SOTTO L'ALBERO DI NATALE 3.0  è un'iniziativa "aggiornata" che è stata prima presentata dal blog Viaggiatrici Immobili (1.0) e poi da The Bookshelf (2.0). ora su  Il salotto del Gatto Libraio di Sonia e prende spunto dall'iniziativa Elf Christmas Wishlist, che consiste nel creare una lista di 10 desideri che gli elfi (cioè VOI che aderite all'iniziativa) si sforzano di realizzare. 





Come partecipare:


  • Se siete blogger, aprite un post nel vostro blog e dopo aver spiegato di cosa si tratta (in modo che chiunque legga sappia di cosa si parla) fate la Vostra lista di 10 desideri.
  • Una volta deciso di partecipare, commentate questo post de Il Salotto del Gatto Libraio con il link della vostra wishlist in modo che piano piano, così che tutti possano averla sott'occhio e vedere quali desideri realizzare.
  • Se siete lettori invece, lasciate un commento e inviate a Sonia per email la vostra wishlist in modo che provvederà a creare una pagina visibile a tutti in cui racchiudere tutte le wishlist di chi non ha un blog.
  • ATTENZIONE: non è obbligatorio realizzare desideri. Lo scopo di questa iniziativa è regalare sorrisi e questo può essere fatto anche solo con un commento gentile.
  • Vi ricordo che Sonia ha anche attivato un carinissimo giveaway, libresco (nemmeno da dire) con varie ed interessanti proposte.

Ecco la mia lista!!!

16/12/16

E qualche volta si torna indietro!

Buonasera,

è passata una vita dal mio ultimo post, oltre due anni fa. Non so nemmeno bene cosa sia questo post.
Sono stati due anni duri, intensi. Di cose ne sono cambiate nella mia vita e nella blogosfera.
Ma il mio angolino mi mancava.
Quindi...Eccomi qui!
Ci provo, non sapendo bene se questo ritorno sarà duraturo, valido.
Quando ho mollato ero stanca, in piena depressione post partum, il blog era diventato un lavoro pieno di devodevodevodevo, non più una spassionata condivisione di pareri.
Infatti ecco le mie nuove regole:

  • scriverò quando avrò voglia.
  • per lo più scriverò solo recensioni.
  • non accetterò collaborazioni o letture di romanzi. 
  • dovessi accettare qualche collaborazione o lettura di romanzi per qualsivoglia motivo ZERO PRESSIONI e si accettano i pareri anche se NEGATIVI se espressi con educazione (se uso parolacce ed offese pesanti nessun problema a risposte acide) e zero pressioni sui tempi. 
  • parlerò di quel che mi va, anche a tema non libresco.
Se vi va, eccomi qua :-)