30/11/17

Recensione di Frankenstein di Mary Shelley

Trama: Da cosa dipende il nostro destino? Dalla vita, dall'indole, dai libri letti, dagli studi fatti, dal desiderio di assoluto? Siamo mossi da forze che ci sovrastano, oppure il futuro, ciò che diventiamo ogni giorno, è il risultato delle nostre scelte? L'estate del 1816, in una notte di tempesta, Mary Shelley ha visto qualcuno che, per sete di sapere e di gloria, non ha saputo sottrarsi alla vita predisposta per lui, e forse ha visto se stessa, una ragazza di diciotto anni sull'orlo della grandezza. Il volume è corredato da esclusivi contenuti extra, spunti e approfondimenti nella cultura contemporanea: film e serie TV, musica, arte, libri, fumetti e graphic novel.

Chissà perchè ho sempre avuto paura di leggere questo classico. Forse, trattandosi di una sorta di fantasy, un pò horror, temevo che non reggesse il confronto con i libri e gli effetti speciali di oggi. Non tutti sono Mary Shelley a livello di scrittura, ma a livello di storia temevo che la scrittrice potesse rivelarsi figlia del suo tempo quanto a suggestioni. Non so se mi spiego.
All'inizio non capivo nemmeno come potesse partire la storia perchè girava proprio in largo. Iniziamo con la spedizione del capitano Walton che egli intraprende perchè dovrebbe dargli gloria con non so che tipo di esplorazione (la gloria regna sovrana in questo libro). E va così abbastanza a lungo finchè non accoglie a bordo un naufrago che si rivela essere Victor Frankenstein, il quale si accinge, dopo giorni di tormento, a rivelare la sua storia, perchè si trova nei ghiacci e chi stava braccando. 
Scopriamo così che tutto nasce dalla sua passione per la chimica, inizialmente sbocciata dalla lettura di maestri di stampo alchemico ed antiquati, che trova piena fioritura negli studi universitari e poi in alcuni suoi studi segreti che porteranno alla creazione di un uomo artificiale da cui Frankenstein scapperà, non capendo che la fuga non sarà la soluzione e le disgrazie inizieranno a prendere forma.

26/11/17

Recensione de Il mezzo re di Joe Abercrombie

Trama: Yarvi non aveva mai pensato che sarebbe potuto salire al trono. Nato con una mano deforme è inadatto al combattimento e, nel disprezzo del padre, il re del Gettland, il suo destino è diventare uno dei “ministranti”, l’ordine di potenti sacerdoti consiglieri della corona. Ma, proprio la notte che precede l’ultimo esame, Yarvi e la sua maestra, Madre Gundring, sono raggiunti dalla notizia: il padre e il fratello di Yarvi sono morti, uccisi in un agguato ordito da Grom-gil-Gorm, sovrano del Vansterland, regno confinante e nemico. Adesso il re è lui. O mezzo re, per lo meno. Ma la sua vendetta dovrà essere intera.

Spinto anche dal volere della madre, la bella e inflessibile Laithlin, Yarvi giura che farà giustizia contro gli assassini di padre e fratello e parte per Vansterland, pronto a dare battaglia. Ma subito cade vittima di un’imboscata e, salvatosi miracolosamente in mare, viene portato al mercato degli schiavi. Qui viene venduto per prestare servizio sulla nave capitanata da Shadikshirram, mercantessa dal cuore nero e la lingua affilata. Solo, nel mare ghiacciato, spogliato del suo lignaggio e incapace di reggere un’ascia o uno scudo, Yarvi potrà contare su una squadra di compagni improbabili e su un’unica vera arma: la sua mente. Basterà per ritornare a casa e portare a compimento la sua vendetta?
Definito da più parti “il vero erede di George R.R. Martin”, Abercrombie è uno dei più importanti autori fantasy delle nuove generazioni, un vero fenomeno editoriale in Inghilterra. I suoi libri, che sanno unire alla perfezione immaginazione, profondità e ironia, hanno meritato gli elogi dei principali autori di letteratura fantastica del mondo, da Rick Riordan e Robin Hobb fino a Martin stesso.
Il Mezzo Re inaugura la “Trilogia del Mare Infranto”, e segna il debutto di nuovi personaggi di cui è impossibile non innamorarsi, veloci col cervello e con la spada, sempre complessi e disegnati con filo misto, buono e cattivo insieme.

Ehi, ma... Che storia! Ho girato l'ultima pagina col cuore che batteva!
Parliamone meglio...

Yarvi è il secondogenito di Uthrik del Gettland, non diverrà mai re e ne è più che felice. La sua vita è nel Ministero, ormai prossimo a divenire ministrante. Ma succede l'irreparabile, suo padre e suo fratello sono vittima di un'imboscata da parte di Grom-gil-Gorm, sovrano del Vansterland, così lui è il prossimo erede al trono. Niente che Yarvi si augurasse. E' storpio, incapace in battaglia, è sempre stato umiliato, lo scarto di casa. Questa è una disgrazia in più di un senso e ci si aspetta un attacco ai vanster per vendicarsi. L'attacco ci sarà e sarà anche l'occasione in cui il nuovo re sarà vittima di un tentato omicidio da parte dello zio Odem e dello scudo di sua madre, del suo cavaliere scelto Hurik. Loro non lo sapranno mai, ma Yarvi si salverà. Certo, vivrà da schiavo su una nave, ma sarà un'esperienza che lo temprerà. Imparerà molto su di sè, su come volgere le situazioni a suo vantaggio, a leggere gli altri. Non è la vita sicura di palazzo  che, per quanto la odiasse, era sicura e protetta.
L'obiettivo sarà solo uno: vendicarsi del tradimento e tornare legittimo re. Ai lettori la scoperta di come la storia andrà avanti. Ce ne saranno delle belle e nient'affatto scontate, anche se nella trama si va un pelo oltre degli accenni (infatti alcune cose all'inizio le ho indovinate).

24/11/17

Recensione di Confusione - I CAzalet volume terzo - E. J. Howard

Trama È il 1942: da quando abbiamo salutato i Cazalet per l’ultima volta è trascorso un anno. I raid aerei e il razionamento del cibo sono sempre all’ordine del giorno, eppure qualcosa comincia a smuoversi: per le giovani Cazalet la lunga attesa è finita e finalmente Louise, Polly e Clary fanno il loro ingresso nel mondo. Quella che le aspetta è una vita nuova, più moderna e con libertà inedite, soprattutto per le donne. Le cugine si avviano su strade disparate, tutte sospese tra la vecchia morale vittoriana del sacrificio e un costume nuovo, più disinvolto, in cui le donne lavorano e vivono la loro vita amorosa e sessuale senza troppe complicazioni. Mentre Louise si imbarca in un matrimonio prestigioso ma claustrofobico, sul quale incombe l’ingombrante presenza della suocera, Polly e Clary lasciano finalmente le mura di Home Place per trasferirsi a Londra e fare i loro primi passi nell’agognata età adulta, che si rivela ingarbugliata ma appagante. Per quanto riguarda il resto del clan, fra nascite, perdite, matrimoni che vanno in frantumi e relazioni clandestine che si moltiplicano, i Cazalet vanno avanti a testa alta e labbra serrate, sognando, insieme ai loro amici e ai loro amanti, la fine della guerra: «il momento in cui sarebbe iniziata una vita nuova, le famiglie si sarebbero ricongiunte, la democrazia avrebbe prevalso e le ingiustizie sociali sarebbero state sanate in blocco». Ormai ci sembra di conoscerli personalmente, e non possiamo che attendere insieme a loro quel momento. Nel frattempo, godiamoci i colpi di scena di Confusione, che ci lasceranno senza fiato.

Ci ho messo più del dovuto ad iniziare questo volume dei Cazalet, ma poi l'ho letto quasi tutto d'un fiato!
Le vicende riprendono dal 1942. Gli anni che si avvicinano alla fine del conflitto saranno cruciali per questa famiglia, almeno da quanto ne ho potuto evincere.

Di nuovo sotto esame i capitoli sotto lo sguardo di Clary, Polly e Louise, alternati ai capitoli sulla famiglia. 
Di stravolgimenti ne abbiamo? Altrochè!

Recensione di Beautiful di Alyssa Sheinmel

Trama: Maisie è, a detta di tutti, una ragazza carina e fortunata. Ha una vita normale, una famiglia e un fidanzato che le vogliono bene e una passione per la corsa. Una mattina però, mentre si allena, la sua esistenza cambia in modo drammatico. Vittima di un incidente, si ritrova con il viso deturpato e, anche se potrà sottoporsi a un importante intervento chirurgico, non sarà per nulla semplice, dopo, riconoscersi e ritrovare se stessa. Alyssa Sheinmel, scrittrice apprezzata dalla critica, tratta un tema importante con una scrittura potente, raccontando il dramma di una ragazza che cerca di ricostruire la propria identità, punto di partenza per poter rinascere.

Non mi aspettavo di leggere questo libro, non lo volevo leggere. La trama mi attraeva poco, della copertina mi interessava ancora meno, ma poi è stato un libro scelto da un gruppo di lettura cui partecipo (Rainbow book club su Facebook) ed ho deciso di provare. Non me ne pento!

Bene, come la storia ci dice questa è l'esperienza di una ragazza del liceo, una ragazza normale, fortunata. Certo, i suoi genitori litigano troppo, ma ha degli amici, buoni voti, è un'ottima podista ed è ricambiata da un ragazzo fantastico, Chirag, e la sua migliore amica Serena  è sempre pronta per lei.
Ma un giorno ha la sfortuna di correre sotto la pioggia e di essere vittima di un incendio di natura elettrica che devasterà per sempre il suo viso. Per fortuna trova subito una donatrice per far sì che il suo viso torni più normale possibile.

14/11/17

Recensione di La ragazza di mezzanotte di Melissa Grey

Trama: Echo ha diciassette anni, è sveglia, indipendente e coraggiosa. 

Da quando, ancora bambina, è scappata di casa, vive di furti e abita nella biblioteca pubblica di New York.

Qui ha conosciuto l'Ala, la veggente degli Avicen, una popolazione di uomini-uccello che vive segretamente nel sottosuolo di New York.

Da quel momento la sua vita è cambiata: Echo adesso viaggia attraverso il mondo intermedio, è in grado di usare la magia ed è coinvolta nella sanguinosa guerra degli Avicen contro i Drakharin.
E proprio a Echo viene affidato il compito di trovare l'uccello di fuoco, la creatura leggendaria che può mettere fine al secolare conflitto.
Ma le cose non sempre vanno come ci si aspetta, ed Echo dovrà mettere in discussione tutte le sue certezze. 

Ho cominciato questo libro grazie all'iniziativa del libro itinerante de Il Salotto dei ColorLettori su Facebook, un'iniziativa certo non nuova ma assolutamente carinissima perchè permette di condividere una lettura a distanza con altre persone (ma perfetta anche se si abita molto vicini) in maniera interattiva.

Questo è quello che io definisco un vero fantasy, moderno, ma comunque affascinante.
La protagonista si chiama Echo, non è il suo vero nome, quello l'ha perso dieci anni fa, quando è scappata da casa, da una famiglia pessima, ed ha conosciuto l'Ala, rispettato membro del consiglio Avicen, razza piumata che vive in una dimensione diversa dalla nostra e da sempre in guerra con i Drakharin, razza che ricorda i draghi. Entrambi cercano l'uccello di fuoco, anche se in pochi ci credono. E' più considerato una favola per i bambini piccoli che un essere reale.

13/11/17

Recensione de I Medici- Una dinastia al potere di Matteo Strukul

Trama: Firenze, 1429. Alla morte del patriarca Giovanni de’ Medici, i figli Cosimo e Lorenzo si trovano a capo di un autentico impero finanziario, ma, al tempo stesso, accerchiati da nemici giurati come Rinaldo degli Albizzi e Palla Strozzi, esponenti delle più potenti famiglie fiorentine. In modo intelligente e spregiudicato i due fratelli conquistano il potere politico, bilanciando uno spietato senso degli affari con l’amore per l’arte e la cultura. Mentre i lavori per la realizzazione della cupola di Santa Maria del Fiore procedono sotto la direzione di Filippo Brunelleschi, gli avversari di sempre continuano a tessere le loro trame. Fra loro c’è anche una donna d’infinita bellezza, ma dal fascino maledetto, capace di ghermire il cuore di un uomo. Nell’arco di quattro anni, dopo essere sfuggito a una serie di cospirazioni, alla peste e alla guerra contro Lucca, Cosimo finirà in prigione, rischiando la condanna a morte. Fra omicidi, tradimenti e giochi di palazzo, questo romanzo narra la saga della famiglia più potente del Rinascimento, l’inizio della sua ascesa alla Signoria fiorentina, in una ridda di intrighi e colpi di scena che vedono come protagonisti capitani di ventura senza scrupoli, fatali avvelenatrici, mercenari svizzeri sanguinari… 

Avrò in casa questo libro da oltre un anno e non mi ero mai decisa ad iniziarlo. Il momento è giunto.

La storia si apre a Firenze nel 1429, senza troppi preamboli. Veniamo catapultati nella costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore ad opera di Brunelleschi e della gioia di Cosimo de Medici nel vedere la sua realizzazione.
Non potendo prendere di petto le origini di quella che è una dinastia, non senza creare un'opera enciclopedica, Strukul decide di partire da Cosimo, non a caso. D'altronde, è un mecenate d'arte e cultura, un membro influente della sua famiglia, colui che ha voluto l'opera e l'intervento del Brunelleschi. Le vicende di cui è protagonista non sono di poco conto: evita la guerra con Lucca, è vittima di cospirazioni che porteranno ad un'alleanza con la Serenissima e probabilmente col ducato di Milano.

11/11/17

Segnalazione #5 Buona vita a tutti di J. K. Rowling



Torna nelle librerie l'amatisima J. K. Rowling con "Buona vita a tutti - I benefici del fallimento e l'importanza dell'immaginazione". Impossibile non conoscerla. La sua opera più celebre è Harry Potter, con cui ha fatto sognare milioni di lettori e continua a farli sognare. Che piaccia o non piaccia il genere, pochi autori possono dire di aver contribuito così tanto nel panorama letterario odierno e di aver fatto appassionare alla lettura tantissime persone, soprattutto giovanissimi. Ma non c'è solo magia. C'è chi ha letto anche "Il seggio vacante" e i libri scritti con lo pseudonimo di Robert Galbraith, un interessante esperimento quest'ultimo. Questi libri hanno ricevuto più attenzione quando l'autrice è stata smascherata.
E dire che tanti anni fa questa inglese era una signora nessuno, finchè non le è stata data una possibilità.
Ed ecco che ci regala delle perle di saggezza....

Trama: Quando J.K. Rowling è stata invitata a tenere il discorso per la cerimonia di laurea di Harvard, ha deciso di parlare di due temi che le stanno molto a cuore: i benefici del fallimento e l’importanza dell’immaginazione. Avere il coraggio di fallire, ha detto, è fondamentale per una buona vita, proprio come ogni altro traguardo considerato di successo. Immaginare se stessi al posto degli altri, soprattutto dei meno fortunati, è una capacità unica dell’essere umano e va coltivata a ogni costo.
Raccontando la propria esperienza e ponendo domande provocatorie, J.K. Rowling spiega cosa significa per lei vivere una ‘buona vita’. Un piccolo libro pieno di saggezza, umanità e senso dell’umorismo, ricco di ispirazione per chiunque si trovi a un punto di svolta della sua esistenza. Per imparare a osare e ad aprirsi alle opportunità della vita.

Recensione de Il segreto di Black Rabbit Hall di Eve Chase

Trama: Amber Alton sa che il tempo scorre in modo diverso a Black Rabbit Hall, la grande casa di famiglia dove lei, il suo gemello Toby, i piccoli Kitty e Barnes trascorrono le estati e le vacanze. Vacanze all’insegna della libertà, delle corse scalzi sulla spiaggia o tra i boschi. Il tempo a Black Rabbit Hall è immobile, eterno, nessuno fa caso agli orologi e sembra non accada mai nulla. Eppure una notte tempestosa qualcosa succede, qualcosa di terribile, e niente più è come prima. Sono passati oltre trent’anni quando Lorna arriva a Black Rabbit Hall, decisa a sposarsi in Cornovaglia, in una di quelle maestose e austere residenze che hanno il sapore di un’altra epoca. È un incontro col passato degli Alton, un’immersione totale, sconvolgente, nella stagione felice di una famiglia che sembra essersi dissolta tra le sale ormai fredde e umide, i soffitti crepati, le stanze polverose di quella grande casa. È tra quelle camere che Lorna scopre l’urgenza di capire cosa è accaduto a quei bambini e al tempo stesso di trovare risposte al proprio passato, disseppellendo ricordi e immagini della sua infanzia e della madre adottiva, scavando nei segreti che ancora segnano la sua famiglia.Con un romanzo intriso di atmosfere gotiche, Eve Chase ci conduce in un viaggio affascinante nel cuore di due donne, separate dai decenni eppure irrimediabilmente legate in un nodo di misteri e non detti che avvolge ogni pietra, ogni soglia, ogni gradino di Black Rabbit Hall.

Dimore, segreti di famiglia, intrecci... In Black Rabbit Hall si trova questo e molto di più.
La storia parte dal 1968, quando Amber e il resto della famiglia Alton va nella casa di famiglia, in Cornovaglia, per trascorrere le vacanze estive. Purtroppo gli eventi prenderanno all'improvviso un corso inaspettato e tragico, spezzando una famiglia che era assolutamente unita e variegata, completa.
Si arriva ai giorni nostri, quando una coppia, Lorna e Jon, sta cercando una location per il proprio matrimonio. Lorna è alla ricerca di qualcosa in particolare e ne ha la conferma quando trova Black Rabbit Hall, sicura che sia il posto che sta cercando ed in cui probabilmente è stata da piccola. Peccato che Jon non sia così intrigato..Una casa imponente, ma vecchia e scalcinata... Eppure Lorna sente di avere un collegamento con lei e decide di tornare per conoscere più a fondo la casa. Scoprirà che la dimora nasconde i segreti di una generazione di ragazzi, di una famiglia, e che troverà le risposte che la sua famiglia adottiva non le ha mai dato. Si sa che risolvere i conflitti irrisolti permette almeno di mettere un punto, di non sentirsi sempre a metà.