10/06/14

Passo e chiudo!

Cari Lettori,

Il 15 maggio é nato il mio secondo piccolo. Parto veloce e senza problemi per fortuna!
Un pó meno facile il rientro a casa... Depressione post partum, gestione del bimbo grande e della casa impossibili. Solo adesso ci stiamo riprendendo un pochino. E proprio questa difficoltà di gestione mi ha portata a decidere di chiudere il blog. O per lo meno interromperne i contenuti a tempo indeterminato. Non so quando le cose saranno più fluide, ma immagino non a breve. Contando poi che il primo anno di vita é il più impegnativo, che il grande mi da' da pensare su alcune cose, che dobbiamo gestire casa e lavoro, benché nel mio caso ben poco..Forse anche un trasloco... Ecco che anche il blog sarebbe più un impegno ed un onere che aggiungerebbe ansia che un piacere come dovrebbe esserlo una passione. Mi scuso per deludere chi di voi mi seguiva con costanza e spero di tornare più carica di prima e con il tempo di curare meglio tutto.
Grazie per questi quasi due anni assieme!!
Sorairo

07/05/14

W...w...w...Wednesdays #72

Carissimi Lettori,

spero vivamente che leggerete il post perchè programmato e non perchè sono ancora in attesa del parto! E' un'attesa un pò logorante....

Ma veniamo alle letture ed al post.
Le regole per commentare non variano..Basta dire cosa si è letto, cosa si sta leggendo e cosa si leggerà...

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E voi?

06/05/14

Recensione di Terrestre di Jean-Claude Mourlevat

Trama: In una stradina di campagna, Anne Collodi, diciassette anni, trova il punto di passaggio per un altro mondo, o meglio l'altro mondo, quello vero, in cui è finita sua sorella Gabrielle, sedotta e rapita dal "cacciatore" Jens. Il viaggio in questa realtà asettica e futuribile è pericoloso: se scoperta, Anne rischia la morte. Ma grazie alla sua determinazione e a preziosi compagni di viaggio riuscirà a tornare sulla Terra con la sorella un attimo prima che il passaggio si chiuda per sempre.

Terrestre è uno degli ormai rarissimi romanzi autoconclusivi che popolano le librerie.
Protagonista è Anne Collodi, giovane adolescente vicina alla maggiore età alla ricerca della sorella Gabrielle, scomparsa il mattino dopo del suo matrimonio e mai più ritrovata. Da allora passa un anno. Ma Anne trova una traccia ed un passaggio verso un mondo parallelo al nostro dove Gabrielle potrebbe trovarsi. E’ un mondo dove gli esseri “umani” lo sembrano e basta. Non respirano, non provano emozioni, sono pressoché immobili e terrorizzati dai microbi. Sono dei manichini. I sentimenti proibiti e sbagliati. E’ grazie alla signora Stormiwill che la ragazza non si fa subito eliminare. Infatti lì i Terrestri come Anne sono visti per lo più come una leggenda e vengono abbattuti appena si riconoscono. Cosa facilissima. Basta respirare, ridere, starnutire… Insomma essere vivi. Anne, che si imbatte in questa signora amante dei terrestri e receptionist dell’hotel dove la protagonista alloggia al suo arrivo, non immagina la fortuna di cui dispone. Poi torna a casa e colleziona un alleato ovvero lo scrittore Etienne Virgil, amabile semplicemente per il carattere affabile e la generosità.
La storia in seguito si sposta a Lorfalen, zona più interna di questo mondo dove potrebbe realmente trovarsi Gabrielle e dove trova l’importante appoggio di Bran Ashelbi, locale ibrido (nato da madre umana e padre del luogo; vi sono altri come lui ma la loro esistenza è un segreto di stato) invischiato nella scomparsa di Gabrielle ed infine ad Estrellas, zona dove la vita degli abitanti di questo mondo ha la sua fine. Infatti essi non muoiono di vecchiaia, si spengono e vengono trasportati qui.
Il racconto è scorrevole e ben strutturato, con un linguaggio semplice ma efficace. Inizialmente è un po’ difficile capire con che storia abbiamo a che fare. Se si tratta di un distopico, di uno sci fi, se stiamo interagendo con extraterrestri. Forse è un mix di tutti e tre. Fatto sta che l’autore francese è abilissimo ad intrecciare i vari avvenimenti e la descrizione dei personaggi è perfetta. Non si ha mai l’idea di non sapere chi abbiamo davanti che sia un Terrestre o un abitante di questo mondo parallelo. Il mondo dove poi è stata portata Gabrielle fa paura. Non c’è pioggia, vento, freddo, caldo. Tutto è insipido ed immutato. Certo, si vive in “pace”, non si paga, ma basta uscire dai binari per essere duramente puniti o “spenti”. Non esiste compassione o inefficienza Le emozioni sono bandite ed i Terrestri visti come un morbo mortale da temere ed abbattere se per caso se ne avvistano. Essi non esistono, ufficialmente.  Diverso è per Gabrielle, “ospite speciale” rapita ed occultata per fare da cova ai funzionari del governo che non solo sanno per certo che i Terrestri esistano, ma che ne organizzano periodicamente i rapimenti. Altro fatto apprezzato è che la scomparsa delle Terrestri è orchestrata perfettamente e per fortuna non si ricorre all’espediente di farle sparire, cancellandone il ricordo. Insomma, è un romanzo realistico fino alla fine, nonostante il tema abbastanza fantascientifico ed un po’ surreale.
Perfino lo svolgimento della storia è atipico e non prevedibile come il finale aperto ma a suo modo anche conclusivo.

Ho scoperto con Mourlevat un autore sorprendente da non sottovalutare mai.

05/05/14

Recensione di Di me diranno che ho ucciso un angelo di Gisella Laterza

Trama: A volte gli angeli cadono. Precipitano dalle loro altezze e sono costretti ad adattarsi a un mondo che non è il loro. Del nostro, di mondo, non capiscono molto: tutto è mistero ai loro occhi, soprattutto le varie forme che assume l'amore. L'angelo di questa storia è innamorato di una demone, di ciò che lo attrae e lo respinge, e nell'inseguirla finisce sulla terra. Aurora, una sedicenne di ritorno da una festa, lo incontra all'alba su un tram. Lei è un po' brilla, lui decisamente strano. Comincia a raccontarle la sua storia, e Aurora lo ascolta incredula, sempre più presa da questa strana creatura innocente e pericolosa... 

Aurora è di ritorno da una nottata in discoteca piena di dolore a causa di una delusione amorosa, dura da mandare giù soprattutto a sedici anni. E’ in tram ed inizia una conversazione con uno strano giovane che non ha nome e che dice di non essere umano, bensì un angelo. Le racconta che sta cercando la via per l’umanità dopo essere caduto ed essersi innamorato di una demone. All’inizio è spaventata da questo ragazzo singolare, ma ben presto si crea armonia e decide di credere al suo racconto di starlo ad ascoltare, convinta per lo più che sia un sogno. Sarà dura convincerla che l’angelo è davvero alla ricerca di se stesso e del modo di diventare umano, di apprendere davvero cosa siano i sentimenti e l’umanità.
E così il viaggio riparte. Quello di Aurora sul tram e quello dell’angelo. E , senza che loro lo sappiano, anche della demone.
Un viaggio difficile in cui ci si deve guardare dentro, capire chi siamo, cosa vuol dire amare. Un viaggio assolutamente non scontato, che si vive con una moltitudine di persone che lo compiono a loro volta, anch’esse soffrendo, sbagliando, cercando di capire.
Un racconto onirico e pieno di poesia, una dolce ninnananna che ci conduce ad un finale dolce amaro ed uno sprone a non arrenderci, a cercare le risposte, ad amare anche se fa male.
Lettura atipica ma speciale ed unica nel suo genere. Gisella Laterza sorprende e mi fa sperare presto in un altro racconto così speciale e pieno di significati nascosti.


Recensione di Wintergirls Così leggere da bucare le nuvole di Laurie Halse Anderson

Trama: Lia e Cassie sono amiche dall'infanzia, ragazze congelate nei loro fragili corpi, in competizione in un'assurda gara mortale per stabilire chi tra loro sarà la più magra. Lia conta maniacalmente le calorie di tutto quello che mangia e di notte quando i suoi non la vedono si sfinisce di ginnastica per bruciare i grassi. Le poche volte che mangia, cerca di ingerire cose che la feriscono, come cibi ultrapiccanti, in modo da "punirsi" per aver mangiato. Si ingozza d'acqua per ingannare la bilancia nei giorni in cui la pesano. Quando eccede nel cibo ricorre ai lassativi e passa il tempo a leggere i blog di ragazze con disturbi alimentari che si sostengono a vicenda. Nel suo libro più toccante e poetico dopo Speak, finalista al National Book Award, L. H. Anderson esplora l'impressionante discesa di una ragazza nel vortice dell'anoressia.

Lia e Cassie sono due migliori amiche che stipulano un patto. Essere sempre magrissime, l’una col digiuno e la seconda con la bulimia. E’ una specie di competizione. Solo che ad un certo punto si dividono, quando Lia viene ricoverata per la seconda volta in una clinica per chi soffre di gravi disturbi alimentari. Lia sarebbe in fase di riabilitazione, ma viene schiacciata dalla notizia della morte di Cassie in un motel.
Peccato che Lia non abbia mai voluto guarire. Lei ha sempre dato ai medici ciò che volevano da lei, ma per farli tacere. Lei è forte e sa dominarsi. Sicuramente meglio della sua ex migliore amica, per cui finge di non provare mancanza, dolore. Ignora ogni segnale di aiuto, preso come intrusione. Odia tutti. Madre, matrigna, padre, dottoressa. Ama solo la sorellastra minore Emma che subisce il dolore della sorella maggiore, anche se non lo capisce bene avendo molti meno anni.
Il suo è un mondo che calcola automaticamente calorie, senso di colpa e rigore. Controllo sul suo corpo. Più è leggero più e lucido. E il dolore passa incidendosi la pelle.
La storia, narrata quasi come un diario, scorre, scivola via. I veri pensieri Lia li cancella e li sostituisce con la frase adatta, la frase controllata, quel pensiero controllato che prende il posto di istinto ed emozione.

Questo young adult ci mostra attraverso le due protagoniste un popolo di cui si tiene poco conto. Ragazzine che scelgono di farsi del male per un semplice modello che si reputa l’unico ed il migliore, esclusivo garante di successo e forza in un mondo dominato da apparenza e false icone. Altre invece si trascinano verso il fondo per fuggire da un abisso familiare degradante. Meglio distruggersi che cercare una via di salvezza da famiglie che si fanno a pezzi o che ti umiliano in mille modi. Altre ragazze ancora invece cadono nel baratro una volta che un evento tragico le investe. La morte di un familiare, il divorzio dei genitori, episodi di bullismo. In altri casi ancora è tutto un mix. Le vie scelte sono le più differenti….Lasciarsi morire di fame, bruciare lo stomaco e l’intestino a furia di lassativi, farsi a pezzi…Nessuna però si immagina mortale, preda della Signora con la Falce perché sono meccanismi che danno potere e paiono allontanare il dolore. Una volta che si è dentro è difficile uscirne. E spesso non si vuole. Come per ogni dolore dell’anima bisogna scegliere di lottare e farcela ed in questo caso oltre alla lotta bisogna includere anche una forza di volontà fuori dal comune capace di forzare le convinzioni di cui si impregna l’animo.
Molti potranno odiare Lia e Cassie, ma non siamo nella loro testa. Hanno una vita perfetta da fuori, però più motivazioni le uccidono dentro. Vuoi obiettivi irraggiungibili, vuoi problematiche familiari sottili e subdole in cui tutti feriscono e nessuno se ne rende conto. Inoltre, secondo me è difficile capire il punto di vista di chi cade nel baratro. L’autrice l’ha reso molto bene, quando di solito è privilegio, se vogliamo chiamarlo così, di chi prova su pelle queste sensazioni.

Spero che chi lo legga ne tragga conoscenza. Per non cadere per primo e per fare attenzione ai segnali di amici e parenti. 

03/05/14

Recensione di Inheritance di Christopher Paolini

Trama: Sembrano appartenere a un'altra vita i giorni in cui Eragon era solo un ragazzo nella fattoria dello zio, e Saphira una pietra azzurra in una radura della foresta. Da allora, Cavaliere e dragonessa hanno festeggiato insperate vittorie nel Farthen Dûr, assistito ad antiche cerimonie a Ellesméra, pianto terribili perdite a Feinster. Una sola cosa è rimasta identica: il legame indissolubile che li unisce, e la speranza di deporre Galbatorix. Non sono gli unici a essere cambiati: Roran ha perso il villaggio in cui è cresciuto, ma in battaglia si è guadagnato rispetto e un soprannome, Fortemartello; Nasuada ha assunto il ruolo di un padre morto troppo presto; il destino ha donato a Murtagh un drago, ma gli ha strappato la libertà. E ora, per la prima volta nella storia, umani, elfi, nani e Urgali marciano uniti verso Urû'baen, la fortezza del traditore Galbatorix. Nell'ultima, terribile battaglia che li attende rischiano di perdere ciò che hanno di più caro, ma poco importa: in gioco c'è una nuova Alagaèsia, e l'occasione di lasciare in eredità al suo popolo un futuro in cui la tirannia del re nero sembrerà soltanto un orribile sogno. Tutto è iniziato con "Eragon", tutto finisce con "Inheritance".

Ci ho messo tre anni per affrontare questo mattone. Non sarà un'opera che richiede così tanta attenzione e preoccupazione, ma neanche una che mi facesse smaniare dalla voglia di leggerla. Ma alla fine ho deciso di "farla finita".
Eragon ed i Varden sono sempre più vicini alla resa dei conti con Galbatorix. La campagna bellica di Nasuada, capo dei Varden, per quanto sofferta si dimostra eccellente, gli uomini vincono e procedono, le speranze di sconfiggere Galbatorix sembra che diventino concrete benchè si sappia che l'obiettivo è esageratamente superbo e le vere risorse in mano ai combattenti sono pressochè zero. E la lotta bisogna che abbia fine in un modo o nell'altro.
Ma le sorprese non mancano e spesso arriveranno aiuti insperati e sensazionali.
Devo dire che la lettura di questo volume è davvero stata dura e sofferta. Il libro è lento e pieno di capitoli, a mio parere, inutili. I capitoli su Roran...A che diamine servono???? E non uno ma mille! Come la descrizione del parto di Eilan e della guarigione del labbro leporino della figlia ad opera di Eragon. Serviva davvero tutta sta roba?
Poi , a prescindere se uno abbia o meno apprezzato la storia è il finale...La storia finisce cento pagine prima e col capitolo finale quindi uno si sorbisce cento pagine e passa con le elucubrazioni di Paolini.
Per lo meno lo stile di scrittura è scorrevole e semplice, godibile quindi la lettura è rapida e procede senza intoppi.
A onor del vero il finale è anche atipico. In questo l'autore è stato bravo sia scegliendo un esito anomalo ed assolutamente non da "happy ending". 
La parte migliore però sono i rigraziamenti....Paolini vuole farci sapere che gli servirebbero altri quattro libri per farci capire come la sua vita è cambiata in seguito alla quadrilogia. Ma anche no! Lo supplico! Non li leggerei ma sarebbe un trauma....
Ed ha pure promesso di essere più veloce a scrivere. ma da fine 2011 non ho visto nulla!
E poi..Dodici anni per questa quadrilogia non sono troppi? Tolkien in questo tempo è stato almeno ad un terzo del suo lavoro e tra mappe, alfabeti, dizionari, racconti e via discorrendo ne ha scritti di materiali e facendo contemporaneamente il professore universitario!

Mi sorprendono poi i positivi giudizi in rete. Per carità, sono felice che sia piaciuto a molti. per la fatica di Paolini e per i lettori stessi. Però una quadrilogia iniziata in maniera promettente è scesa molto di livello allungando troppo il brodo.

01/05/14

In my mail box #3

Carissimi Lettori,

ecco i nuovi arrivi presenti nella mia libreria...Pochi ma buoni!

Trama: Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle.


Trama: L'agghiacciante nenia di una sirena assetata di sangue. Una giovane strega desiderosa di vendetta che invoca demoni oscuri. Un uomo disposto a tutto pur di ricordare il suo passato. Città immaginarie, portali che separano il quotidiano dall'incubo. Echi provenienti dall'abisso dell'animo umano e che affiorano minacciosi come ombre. Tra le pagine di questi racconti, tutto può accadere. Una straordinaria antologia che coglie con un unico sguardo il mondo del sovrannaturale. Diari dal Sottosuolo ci inizia al perturbante confronto con un universo dalle tinte cupe e dai labili confini, quello dello Urban Fantasy, nel quale risuonano le voci di dieci talentuosi autori italiani che credono nella suggestione del diverso e nel fascino dell'orrore.
Trama: Dopo WOOL, il secondo capitolo della saga distopica che ha conquistato gli Stati Uniti. Cosa faresti se fossi costretto a sopravvivere mentre tutti coloro che hai amato sono morti? E se l’unico luogo sicuro fosse sepolto metri e metri sottoterra? Siamo all’inizio del silo, prima di Wool. In un futuro a meno di cinquant’anni da noi, il mondo è ancora come lo conosciamo. Il tempo continua a scivolare tranquillo, ma la verità è che sta per scadere. In pochi sanno quello che il futuro ha in serbo: solo gli uomini al potere, che si stanno preparando in segreto per qualcosa di terribile. Due invenzioni fondamentali cambiano il corso della storia: una tecnologia in grado di rallentare l’invecchiamento, e una pillola capace di eliminare ogni brutto ricordo. L’umanità, nello stesso momento, scopre i mezzi per causare la propria disfatta totale e il modo per dimenticarsene. È un percorso che porterà alla distruzione, un percorso che ci porterà sotto terra. La storia del silo sta per essere scritta, il nostro futuro sta per iniziare. Claustrofobico e inquietante, Shift si immerge sempre più nelle profondità dei silos, guidandoci fino alle loro origini. In un susseguirsi di rivelazioni, le domande di Wool trovano qui una risposta. O meglio, una delle tante possibili. In attesa di Dust, capitolo conclusivo dello straordinario mondo creato da Hugh Howey.
Trama: Di notte, Cassie non può più guardare il cielo stellato con gli stessi occhi di prima; ora sa che loro arrivano da lì, da quegli astri luminosi e distanti, e arrivano per distruggere il suo mondo. Cassie è tra gli ultimi superstiti, sola, in fuga da loro, esseri mandati sulla Terra per sterminare la specie umana: l'unica speranza che le resta è ritrovare Sammy, il fratellino che le è stato strappato dalle braccia. Quando il misterioso Evan Walker si offre di aiutarla, Cassie capisce che deve prendere una decisione: fidarsi o rinunciare alla sua missione, arrendersi o continuare a lottare. In un'avventura che mescola la suspence de La guerra dei mondi e l'azione di Io sono leggenda , Rick Yancey narra l'avvincente lotta di una giovane donna determinata e temeraria.
Cosa ne pensate? Avete già fatto queste letture? Quali sono i vostri nuovi arrivi?

Domani che verrà - Il film

Immagina di andare in vacanza, di passare alcuni giorni felici e spensierati. Poi ritorni e la guerra piomba nella tua vita. Non c'è più nessuno, tutti catturati e coi tuoi amici siete tra i pochi sfuggiti alla cattura.
Scopri che sono i paesi orientali ad aver attaccato il paese e che la sopravvivenza d'ora in poi sarà più che dura. Ogni istante potrebbe essere l'ultimo a meno che non sia possibile assestare un duro colpo al nemico.

Questa grosso modo la trama del film.
Non è stato un pessimo film, ma sono perplessa...Dovrò leggere il libro, che ho, però spero vivamente che le cose siano più spiegate. Perchè sennò le motivazioni della guerra non le trovo e mi fa ridere che dei ragazzini riescano a farla in barba all'esercito molte volte! Contro militari addestrati soprattutto....
Di reale però c'è l'istinto di sopravvivenza, il venir fuori delle paure umane, a volte spregevoli e che mostrano la codardia. Ma anche il coraggio e le risorse che vengono fuori dal nostro animo e che forse non sarebbero mai sbocciate in tempi di pace ed agio.
Insomma...Mi è piaciuto ma ho delle riserve che spero di cancellare leggendo il libro.

Il libro: 
Australia, contea di Wirrawee. Nella campagna vicino Melbourne la vita scorre lenta e monotona, ma otto ragazzi hanno trovato un modo di sconfiggere la noia che li assale ogni estate: una gita nella natura selvaggia del bush australiano. Macchina, bagagli, tende, provviste, tutto è pronto per questa avventura. Hell è la loro destinazione; una radura luminosa e isolata che sarà la loro casa per una settimana, un paradiso chiamato Inferno. Gli otto ragazzi non sanno che al loro ritorno la loro vita non sarà più la stessa. L'Australia è stata occupata dalle forze militari, i cittadini sono stati rinchiusi in prigione: tra i detenuti ci sono i loro genitori, i loro fratelli e sorelle. Affrontando paure e indecisioni, gli otto ragazzi decidono di combattere per riprendersi il loro domani.

Hansel & Gretel - Il film

Chiunque penso conosca la storia di Hansel e Gretel. I due ragazzini abbandonati nel bosco perchè la famiglia non ha più cibo per loro e che si imbattono nella casa di marzapane, dove una vecchina li accoglie per rivelarsi una strega. Grazie a Gretel, che butta la strega nel forno, i due sono liberi e tornano dai genitori pieni di ricchezze.
Qui le cose vanno un pò diversamente....Hansel e Gretel non tornano dai genitori, non diventano ricchi, ma la lotta dura con la strega apre la via alla loro carriera di cacciatori. Divengono famosi e giungono in un villaggio che richiede il loro aiuto a causa di molte sparizioni di bambini, assai rare perchè raramente le streghe si avvicinano ai villaggi. I due scopriranno che tutto fa parte di un grande disegno ordito da tempo...
Le musiche sono coinvolgenti e la storia dark al punto giusto. E altro che i due bimbi ingenui ed indifesi della fiaba...Qui Hansel e Gretel picchiano e anche duro!
Rivisitazioni di questo tipo sono sempre un piacere....Tetre, piene di azioni, divertenti ed atipiche.
Un film davvero consigliato!

30/04/14

Divergent - Il film

Ad inizio mese sono riuscita a vedere questa meraviglia che attendevo da mesi.
Beatrice sta per compiere sedici anni, età in cui si compie la scelta della fazione in cui stare. La società è divisa in Eruditi, Pacifici, Abneganti (la fazione di Beatrice), Intrepidi e Candidi. Di solito si sceglie la fazione di nascita che, durante il test che verifica l'attitudine di fazione, ma alcuni cambiano fazione ben sapendo di non poter tornare indietro.
Per Beatrice,che non si è mai sentita Abnegante fino in fondo, la scelta è più difficile perchè lei è una Divergente, Ovvero qualcuno che non si può controllare. Per questo il suo test è inconcludente e deve mantenere il segreto. Quelli come lei la società li vede come una minaccia.
Così al momento di scegliere, osa, e va dagli Intrepidi. Un cammino tutt'altro che facile ma l'unico per Tris, nome con cui si è ribattezzata. Trova amici, impara a tirare fuori le unghie. Ed un bell'istruttore non è cosa da ignorare!
La storia poi è fedelissima al libro. Ci sono pochissimi tagli o cambiamenti che non compromettono la storia. Davvero un ottimo lavoro capace di coinvolgere ed emozionare! Un pò mi spiace ma sono felice che Divergent sia sul grande schermo...Ci saranno tanto fan "meteora" ma anche altri che scopriranno l'universo di Veronica Roth e che lo ameranno!

Il libro:
Dopo la firma della Grande Pace, Chicago è suddivisa in cinque fazioni consacrate ognuna a un valore: la sapienza per gli Eruditi, il coraggio per gli Intrepidi, l'amicizia per i Pacifici, l'altruismo per gli Abneganti e l'onestà per i Candidi. Beatrice deve scegliere a quale unirsi, con il rischio di rinunciare alla propria famiglia. Prendere una decisione non è facile e il test che dovrebbe indirizzarla verso l'unica strada a lei adatta, escludendo tutte le altre, si rivela inconcludente: in lei non c'è un solo tratto dominante ma addirittura tre! Beatrice è una Divergente, e il suo segreto - se reso pubblico - le costerebbe la vita. Non sopportando più le rigide regole degli Abneganti, la ragazza sceglie gli Intrepidi: l'addestramento però si rivela duro e violento, e i posti disponibili per entrare davvero a far parte della nuova fazione bastano solo per la metà dei candidati. Come se non bastasse, Quattro, il suo tenebroso e protettivo istruttore, inizia ad avere dei sospetti sulla sua Divergenza...

W...w...w...Wednesdays #71

Cari Lettori,

pare proprio che io sia ancora qua! Il piccolo inquilino ancora non esce...Almeno in teoria visto che ho programmato il post un paio di giorni fa! Ma Interne t no, però...Assente totale! Quello me lo stanno facendo penare ben bene...E visto che sono costretta ad astenermi, leggo un pò di più! Ed ho anche momentaneamente terminato le letture che avevo in sospeso con gli autori...Per lo meno delle opere in mio possesso. Me ne mancherebbero alcuni con cui ero in accordo di contattarli appena fossi stata più libera e con meno difficoltà per la lettura. Insomma...Un obiettivo sono riuscita a mantenerlo, di quelli prefissi prima del parto!

Le regole per commentare sono sempre le stesse... Dire cosa si è letto , cosa si sta leggendo e cosa si leggerà.

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29/04/14

Non ti muovere - Il film

Dopo aver visto Venuto al Mondo di Castellitto ho deciso di fare un azzardo. Se quel film era venuto tanto bene e rispecchiava così fedelmente il libro, come poteva non piacermi questo film? Non avevo fatto i conti col fatto che non era una storia per me. Infatti il libro in questione penso non lo leggerò mai.
Tutto parte con l'incidente in moto di Angela, figlia del medico Timoteo. Durante l'intervento di lei lui ripercorre i quindici anni prima della sua nascita quando, già fidanzato con l'attuale moglie, inizia una relazione con Italia, giovane disadattata di periferia. Il principio però è lo stupro di questa donna e non è che le cose migliorino. 
L'intero film mi ha dato l'impressione di come il protagonista avesse seri problemi mentali. Altro che fare il chirurgo. Doveva vedere un buono psichiatra!
Di sicuro ho visto come il mondo possa essere pieno di brutture! Lo scontro del mondo borghese del protagonista con quello della giovane e piena di speranze Italia che viene sempre bastonata dalla vita. Un pò come a dire che chi ha il potere vince. poi Timoteo cerca anche di riscattarsi, ma gli va sempre male.
Lo dimeticherei volentieri!!!!

Il libro: 

Una giornata di pioggia e di uccelli che sporcano le strade, una ragazza di quindici anni che scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso dove il padre lavora come chirurgo. È lui che racconta in presa diretta l'accerchiamento terribile e minuzioso del destino. Nell'attesa, gelata dal terrore di un evento estremo, in un salotto attiguo alla sala operatoria, Timoteo, che da anni sembra essersi accomodato nella sua quieta esistenza di stimato professionista, di tiepido marito di una brillante giornalista, di padre distratto di un'adolescente come tante, è di colpo messo a nudo, scorticato, costretto a raccontarsi una verità che gli restituisce un'immagine di sé straniata e violenta. Parla a sua figlia, parla a se stesso nel silenzio che lo circonda. Rivela un segreto doloroso che sembrava sbiadito dal tempo. Con precisione chirurgica rivela gli scompensi della sua vita, del suo cuore, in un viaggio all'indietro nelle stazioni interiori di una passione amorosa che lo ha trascinato lontano dalla propria identità borghese, verso un altro se stesso disarmato e osceno.

Recensione di Io amo un vampiro di Abigail Gibbs

Trama: Violet ha preso la decisione più difficile della sua giovane vita: rapita per aver assistito a una strage di umani compiuta dai vampiri, rimasta prigioniera perché figlia del ministro della difesa inglese, ha scelto di tradire la sua razza e rimanere con i nemici, con i non morti che nascondono la loro ferocia sotto l’apparenza di giovani bellissimi. Soprattutto uno: Kaspar, il principe dei vampiri, bello da togliere il fiato, capace di atti di crudeltà e ferocia e di momenti di dolcezza e compassione. Ed è proprio il principe la causa della scelta di Violet, che si è perdutamente innamorata di lui, nel cui petto brucia la stessa passione. Ma come possono amarsi, se le loro razze sono in guerra e se il padre di Kaspar, il re della corte vampira, ha deciso che i due dovranno stare lontani l’uno dall’altra per punire il figlio per la sua ribellione? Violet, divisa tra due mondi, ha una sola speranza, far cessare la guerra segreta che insaguina le strade di Londra. L’unica possibilità risiede nella profezia secondo la quale Nove Eroine porteranno la pace tra umani e vampiri. Che sia Violet una di esse?

Secondo volume della serie Dark Heroine, riprende esattamente da dove ci eravamo lasciati.
Violet rinuncia alla possibilità di tornare a casa e fugge con Kaspar da un gruppo di cacciatori di vampiri. Fa di più si concede al vampiro dando il via ad una serie di eventi catastrofici. La sua totale reclusione, la certezza che verrà trasformata, la lontananza forzata da Kaspar.
Quel che la sorprende è l'essersi affezionata così rapidamente a lui ed al suo mondo che fino a pochi mesi prima disprezzava fino alla morte.
Inoltre, ovunque vada e nei suoi sogni, continua a far capolino la leggende delle Nove Eroine che porteranno la pace tra le razze. 
La storia scorre velocemente. La scrittura è molto semplice ed i fatti si intersecano con facilità, con pochissime sorprese.
Se fossi stata molto più giovane avrei sicuramente trovato favolosa questa serie ma ora come ora la trovo al massimo godibile. E si capisce benissimo cosa accadrà dalla prima all'ultima pagina. 
Non mi spiace la piega che hanno preso gli eventi. Certo è che un pò di suspence in più e più contegno da parte di Violet aiuterebbero. D'altronde l'autrice ha appena 18 anni e non si può pretendere troppo.

Il circolo letterario #46 - Recensione di L'inganno della notte di ELisa S. Amore

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Per secoli, Evan James ha assolto con cieca dedizione il suo compito: accompagnare le anime dei defunti nel regno dei morti. Poi, un giorno, ha incrociato lo sguardo di Gemma e tutto è cambiato. Perché in quegli occhi ha riconosciuto l’amore: il vero amore. Non poteva permettere che lei morisse, così non ha esitato a disubbidire agli ordini e, rischiando la dannazione eterna, le ha salvato la vita. Da allora, Evan e Gemma sono inseparabili e il loro rapporto è diventato ancora più intenso. Ma un errore spezzerà quel fragile equilibrio. Spinto dal desiderio di condividere con Gemma ogni aspetto della sua esistenza, Evan le svela un pericoloso segreto… Una leggerezza che entrambi pagano a caro prezzo, quando la morte torna a reclamare Gemma. Terrorizzata, la ragazza si rifugia nella casa di Evan, mentre lui chiede aiuto alle uniche persone di cui si può fidare: Simon, Ginevra e Drake. Grazie a loro, spera di escogitare un modo per sventare quella nuova minaccia. Ben presto, però, scoprirà che non è possibile ingannare il destino. In un gioco rischioso che metterà i protagonisti l’uno contro l’altro, tra gelosie inconfessabili e oscuri tradimenti, Evan e Gemma saranno costretti a combattere contro un pericolo che li sorprenderà proprio dove si sentivano più al sicuro… A cosa sarà disposto a rinunciare, Evan, pur di proteggere Gemma? Dopo il successo della Carezza del destino, Elisa S. Amore torna con un nuovo romanzo in cui si mescolano passioni, intrighi e suspense, per una storia d'amore profonda e ricca di sfaccettature, magica e sorprendente.

L'inganno della notte è il sequel di La carezza del destino che ho recensito QUI, dove rivelavo la mia scetticità circa la capacità di stupire della storia nonchè il terrore di scoprire che fosse un flop come la prima edizione, additata da tutti come un mix incredibile di errori di ogni tipo. Mi sono però dovuta ricredere benchè la storia se la fosse presa per le lunghe.
Qui incontriamo Gemma ed Evan dopo che lei è riuscita a sfuggire alla morte che doveva infliggerle Evan grazie al suo ragazzo ed alla sua famiglia ultraterrena composta da Ginevra, Simon e Drake. E' ora tempo di godersi l'amore anche se un dubbio rimane in sospeso...Gemma è davvero fuggita alla morte o tornerà a reclamarla come la protagonista teme? D'altronde la sua sorte era scritta...
La fase "sposini in luna di miele" è forse un pò troppo lunga, ma si legge volentieri. Credo sia proprio un tratto dell'autrice amare descrivere a lungo tutto e sta alla sensibilità del lettore decidere dove questo inizia ad essere un problema. Ci viene però offerta l'occasione di conoscere molto di Evan e del suo mondo, in cui Gemma si sta immergendo man mano. peccato che lei abbia ragione. Il pericolo non è scomparso resta solo da capire da dove e come proteggersi.
Mi sarebbe però piaciuta di più una Gemma più indipendente e che cercasse di staccarsi di più da Evan per immergersi nel  mondo, ma credo sia normale che ll'inizio di un amore si viva solo in simbiosi dell'amato. Avremo però modo di approfondire il rapporto con tutti i personaggi in modo da conoscerli meglio e valutarne appieno pregi e difetti.
I colpi di scena sono molti ed abilmente descritti benchè, ad un certo punto della storia, chiunque sia capace di farsi due conti, capirà rapidamente molte cose.
Il tutto ci conduce troppo rapidamente al finale, il quale ci fa ardentemente desiderare di avere tra le mani il seguito, poichè non possiamo essere lasciati così! Nessuno spoiler, tranquilli, però la curiosità che si prova è troppa e le emozioni hanno la necessità di essere placate presto!
Un salto di qualità  molto grande rispetto al precedente volume, curato eppure ancora imperfetto. 

Il circolo letterario #45 - Recensione di Col nostro sangue hanno dipinto il cielo di Eleonora G Caruso

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Shun ha 25 anni e vive in una Tokyo vanesia e spersonalizzata. Shun è un host, uno degli accompagnatori più richiesti del Parfume, locale frequentato da uomini e donne, giovani e non, in cerca di affetto, comprensione e una parvenza di amore. Shun finge di amare le proprie clienti, e loro pagano per questa illusione. L’incontro con il giovane Toru potrebbe cambiare la sua vita, ma Shun è stanco e la sua storia, per sua stessa ammissione, è una di quelle nelle quali non aveva perso niente né imparato niente. “La maggior parte delle storie finisce così”. La Tokyo di Eleonora Caruso è malinconica e affascinante nella sua crudezza, e rappresenta con disincanto e cinismo l'immaginario pop giovanile.

Racconto recentemente edito da Speechless Book e disponibile gratuitamente QUI, è una piacevole sorpresa.
Protagonista è Shun, giovane host che vive a Tokyo. Gli host sono degli accompagnatori particolari che lavorano per far credere alle donne che frequentano i locali in cui lavorano di essere amate e capite, in un mondo che ci schiaccia. Soprattutto il mondo giapponese e di Tokyo dove conta la produttività, la carriera , tutto tranne l'amore che però si può comprare magari da un host. Questa è chiaramente una truffa, ma finchè le clienti sono felici....Non che per l'host sia meglio. Guadagna molto bene ma si debilita anche molto in fretta. E' un lavoro notturno e vi passa molto alcol, quindi sia a livello di bellezza fisica che di capacità di sopportazione si lavora pochi anni e poi ci si ritira da questo palco.Ma sesso mai. Diciamo che sono degli amanti dell'anima.
Shun è stufo, ma una piccola ventata di aria fresca viene portata da Toru, giovani studente che si lascia invischiare dalle vicende della propria famiglia, dimostrando di non avere arte ne parte ma solo una spiccia morale incapace di usare per se stesso.
Una storia cinica ma quantomai reale scritta da una penna fresca sincera. Un ritratto attuale, forse crudo però sicuramente coerente con la realtà dei fatti.

Il circolo letterario #44 - Recensione di Kyler di Paola Gianinetto

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Quando Nia scopre che la sua migliore amica Beth è in realtà un vampiro, lo shock è terribile. Ma dopo lo spavento iniziale decide di accettarla per quel che è e di cominciare a conoscere il suo mondo, di cui fanno parte altri vampiri. Tra loro c’è anche Kyler: pericoloso, affascinante e tremendamente sensuale. E Nia non può far altro che abbandonarsi all’amore. Ma il pericolo incombe su questa passione appena divampata.Il primo libro della saga Principi Azzurro Sangue, con protagonisti i vampiri di Windhill, vi lascerà con il fiato sospeso, tra incontri travolgenti, imprese emozionanti e un alto tasso di sensualità.

Ho vinto questo libro in versione ebook durante un concorso svoltosi la scorsa estate su Il magico mondo delle mie passioni di Ariel Francesca e finalmente sono riuscita a leggerlo.
Devo ammettere che inizialmente ero titubante ma mai scelta fu più felice.
La storia è "classica". Ragazzina umana, Nia, entra a contatto col mondo dei vampiri dopo essere stata aggredita dal suo ex capo nel locale della bella Beth. Le due legano presto ma il loro rapporto è messo a dura prova quando per caso Nia scopre che Beth è un vampiro. L'intera amicizia rischia di crollare ma Nia cerca di andare oltre e di accettare la natura dell'amica. Le cose vanno anche bene finchè non torna il socio di Beth, Kyler, di cui Beth l'ha informata circa la natura dissoluta e la scarsa importanza che da al genere umano.
Peccato che, nonostante il pessimo inizio del loro incontro, tra i due nasca una forte attrazione cui Nia cerca di resistere in tutti i modi e cui Kyler tenta di non sentirsene affascinato, lui, vampiro centenario e privo di scrupoli che non ha certo bisogno di farsi affascinare da una ragazzina inesperta.
Le vicende certo non finiscono qui ma non posso andare oltre o rischio di guastarvi il divertimento!
Non mi aspettavo però uno stile così fluido e scorrevole, capace di coinvolgere il lettore per tutta la vicenda che non brilla per originalità in un mercato editoriale che ha fatto il pieno di storie a base di canini, sangue ed amore. Le capacità dell'autrice però rendono questo dettaglio superfluo e la storia perfetta.
Sono assolutamente curiosa del seguito!

28/04/14

Il circolo letterario #43 - Recensione di Love Game di Rossella Leone

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Quando Katia, un po’ controvoglia, segue l’amica Ylaria in un’inaspettata vacanza in montagna, è davvero convinta che in quel piccolo chalet tra i monti, lontano da tutto e tutti, trascorrerà una tranquilla, rilassante gita, dimenticando i propri guai.
Le sue speranze crollano rapidamente non appena scopre che l’amica ha “inavvertitamente” tralasciato di dirle alcuni insignificanti dettagli.
Cose piccole piccole, del tipo: che nello chalet è previsto un gioco di ruolo: il Love Game, una sorta di recita a soggetto, a cui tutti i villeggianti devono obbligatoriamente partecipare. Che solo ad alcuni di loro (detti Ranger Love) toccherà orchestrare (senza farsi scoprire) bollenti incontri amorosi o, al contrario, scatenare odio tra i concorrenti. Che il premio in palio per la squadra vincitrice è (rullo di tamburi!!!) una lussuosa vacanza per due negli alberghi più chic d’America (un loro vecchio sogno).
Che dietro quella folle trovata ci sia lo zampino di Ylaria? Katia ne è certa, così come sa che, arrivata a quel punto, non può più tirarsi indietro. 
In fondo oramai è in gioco… tanto vale giocare no?

Romanzo definito chick-lit e che è anche un mix tra romanzo rosa e giallo. Giallo perchè Katia si trova coinvolta dall'amica Ilaria in un gioco in uno chalet di montagna in cui ci si deve fingere un altro per cinque giorni. Peccato che la ragazza scopra tutto al suo arrivo nel luogo. Ogni partecipante riceverà un compito. C'è chi sarà, di nascosto, un Ranger Love, ovvero un soggetto che dovrà seminare zizzania, fare conquiste o fare da Cupido e semplici attori. Per questo ognuno di loro avrà un nome in codice e la descrizione di chi dovrà essere.
Inizialmente Katia vuole andarsene, ma le pronte ed acide risposte di Marta/Sofia accendono un pochino la competitività che c'è in Katia. Anche perchè scopre che il premio per i vincitori è un viaggio a New York e la ragazza sogna da anni di andare negli States. Ecco perchè Ilaria voleva che partecipasse! Per dimenticare la delusione amorosa e per realizzare il loro sogno.
Ma partecipare al gioco e realizzarne gli obiettivi è durissima. Soprattutto per chi, come Katia, non sa mentire ne recitare. Si troverà spesso in situazioni imbarazzanti e ben poche volte si sentirà a suo agio.
Man mano che si dipana la storia si scopre che il Love Game è una copertura per qualcos'altro ma le regole del gioco restano valide...
Come sospettavo questo romanzo non faceva proprio per me. Finchè non sono arrivata alla fine, ho voluto spesso mollarlo. Non mi ritrovavo nella storia, nei personaggi. Ogni due pagine mi chiedevo chi me lo facesse fare o come potesse essere verosimile (vedrei la situazione adatta più alla tv che non ad un libro), ma quando le cose si sono fatte interessanti mi sono trovata coinvolta dalle vicende ed ho fatto una bella corsa sino al finale che ha, appunto dimostrato, di essere l'elemento "del giallo" in tutta la vicenda.
La storia pare narrata senza un filo conduttore potente,saltando all'apparenza di palo in frasca, ma tutti i pezzi trovano poi il loro posto ed il disegno che ne esce non potrebbe essere più adatto. Certo, se si è fan di romanzi rosa, intrighi e televisione la passione è assicurata ma è comunque una piacevole lettura.

Oliver Twist - Il film

Oliver Twist è tratto dall'omonima opera di Charles Dickens e narra la storia di un ragazzino orfano, Oliver appunto, che viene affidato ad una famiglia per aiutarla come sguattero. La vita però è dura. Il padrone è buono, ma comandano la moglie ed il figlio ed è l'inferno. Un giorno, al colmo della sopportazione, fugge e compie il viaggio fino a Londra. Rischia quasi di morire ma ce la fa e si imbatte in un gruppo di ladruncoli capitanati da un vecchio che lo accolgono nel gruppo e gli insegnano il mestiere.
La vita procede bene ed il piccolo si sente parte di una famiglia finchè, accusato ingiustamente di un furto, non viene tirato fuori dai guai dal signore soggetto del misfatto e che lo accoglie in casa regalandogli l'opportunità di crescere accudito e di venire istruito.
Le cose però non sono destinate ad andare bene e viene riacciuffato dai ladruncoli che vogliono far si che Oliver non torni più li se non per rubare.
La storia è sicuramente più lunga nel libro ma il film è un monumento alla capacità di non arrendersi mai e di non rinunciare all'onestà- Tante cose possono andare male ma arrendersi non è mai una soluzione. Bisogna lottare anche sapendo che forse si fallirà.
Musiche e sceneggiatura rendono la visione perfetta. Sembra proprio di respirare l'atmosfera del tempo!

Il libro:
"Oliver Twist", la storia di un bambino intrappolato nella malavita londinese vittoriana, uscí a puntate nel 1837-38, consolidò la fama dell'autore ed è, senza dubbio, uno dei piú popolari fra i suoi romanzi. Con "Oliver Twist" Dickens dimostrò che si poteva "servire la morale" mediante una storia con "personaggi scelti tra i piú criminali e degradati della popolazione londinese"; riuscendo a far sopravvivere il candore e la fragilità. Le avventure del piccolo Oliver, nato in un ospizio, maltrattato in un'impresa di pompe funebri, reclutato a Londra da una banda di ladri (che non riconosce come tali), non sono solo una superba galleria di celebri figure dickensiane (Fagin, il capo della banda di giovani delinquenti, il ladruncolo Jack Dawkins, l'assassino Sykes, la prostituta Nancy, il misterioso e malvagio Monks), ma anche un magnifico racconto sull'innocenza oppressa e uno splendido ritratto di un mondo e di un'epoca. Molto si è detto sulla fascinazione che suscita questo romanzo, a dispetto delle forzature sentimentali e delle tendenze filantropiche; ma i drammatici segreti che stuzzicano l'intreccio e le vivaci e allucinate descrizioni dei bassifondi di Londra ne fanno uno dei duraturi segni del talento narrativo di Charles Dickens.

Il circolo letterario #42 -Recensione de Il desiderio di Alina di Fiorella Rigoni

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Alina e Marco sono due vampiri e stanno insieme per convenienza.

Marco è schivo e riservato e ha escogitato un metodo alquanto fantasioso per procurarsi il sangue che gli serve per sopravvivere, evitando in tal modo di palesare l’esistenza della sua specie al mondo.

All’inizio Alina si unisce a lui, intrigata da quella trovata, ma la noia è dietro l’angolo. L’emozione della caccia, il rincorrere la preda e sentire il sangue caldo rifluirle nella gola le mancano. In balìa dell’insofferenza, il desiderio di ritornare alla sua vecchia vita diventa impellente, tanto da farle prendere in considerazione l’idea di lasciare Marco. Si rassegnerà il bel vampiro a lasciare andare Alina per la sua strada?


Personalmente mi aspettavo di più da questo racconto. Alina è una vampira che per convenienza fa coppia fissa con Marcus, sagace vampiro che per evitare rischi organizza al dettaglio il loro modo di nutrirsi, anche in maniera scenica , oserei dire. Insomma i due sono l'antitesi...Raziocinio ed Istinto, Calma ed Irruenza.
Ma per Alina tutto ciò è noioso e continua a cercare un modo per mostrare al suo Marco quanto possa essere eccitante la caccia che a lei manca terribilmente, quelle sensazioni per cui un vampiro vive. E chissà che una via per convincerlo non la trovi...
Racconto molto breve con esito ben intuibile. Non mi ha dato più di tanto. Speravo in qualche pagina in più ed in qualche azione più concreta ed emozionante. Un peccato ma sicuramente ci sarà chi saprà apprezzarlo più di me.