28/03/14

Il circolo letterario #32 - Le età di mezzo di Francesca Verginella

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: Questo libro parla delle vite parallele della sedicenne Valentina e di sua madre Camilla, vissute dalla figlia attraverso la lettura dei diari della madre.

Si accorge così di come, seppur a distanza di vent’anni, i problemi ed i pensieri degli adolescenti, per quanto diversi e particolari, siano in un certo senso simili a sé stessi, circolari, ricorrenti.

Le età di mezzo è un racconto breve a base biografica ma riscritto in forma di romanzo e quindi gli elementi provenienti dall'autrice e quelli di fantasia sono mescolati.
Protagonista è Valentina, sedicenne (ma la sua penna ce la presenterà anche diciannovenne) alle prese coi problemi adolescenziali alleggeriti dalla lettura dei diari della madre Camilla quando aveva circa la sua età. Tra lei e quei resoconti passano parecchi anni, venti, ma vi sono molte similitudini tutto sommato naturali. I tempi cambiano ma la natura umana un pò meno (per quanto l'adolescenza sia una novità evoluzionistica degli ultimissimi secoli).
Camilla e Valentina, scrittrici di diari personali in generazioni diverse, sono due adolescenti un pò atipiche. Camilla forse è più al centro dell'attenzione ma entrambe sono in preda a momenti di sconforto improvvisi , questo si comune, ed incapaci di capire l'amore. Ma l'amore penso che nessuno lo capirà mai....E non certo due ragazze che pensano di non capirlo essenzialmente per inesperienza. Anche se le esperienze accumulate negli anni permettono di farsi delle idee e convinzioni.
Valentina però è più introversa e si fida per lo più del suo diario che la ascolterà sempre senza riserve, comprendendola, mai criticandola e custodendo ogni più piccolo segreto.
Le due ragazze subiscono delle batoste ma ogni volta si rialzano, più forti di prima e con qualche bagaglio di conoscenza in più. Capiscono perchè hanno sbagliato a fidarsi di qualcuno, cosa fare la prossima volta, quali priorità scegliere.
Un romanzo di formazione delicato purtroppo poco attinente ai tempi di oggi! Le ragazzine odierne questi dilemmi (quando se li pongono) li hanno almeno tre anni prima delle due protagoniste! C'è una fretta di crescere enorme...Un pò dettata dai ritmi di questa società sempre di corsa ma temo anche dalla scarsa attenzione che i genitori hanno verso i figli a causa degli impegni e ,peggio, del grave impegno che è educare e che spesso porta a rinunciare. Accade anche che il tutto venga sostituito con la semplice necessità di apparire. Basti pensare ai sempre più frequenti genitori che si perdono in pettegolezzi se altri fanno regali economici ai figli altrui invece che spendere cifrone. O gli sfoggi di malsopportazione culturale da parte di genitori e parenti stretti davanti ai pargoli in crescita che sfornano giovani intolleranti che poi non sanno neanche dire perchè ma sanno benissimo come girarsi una sigaretta contentente un pò di tutto.
Farebbe bene alle ragazzine di questa società leggere questo racconto, rallentare i ritmi (difficile perchè è "socialmente" inaccettabile restare indietro rispetto agli amici), trovare il tempo di capirsi e capire. Trovare il tempo di crescere. Che pare non esistere più.

27/03/14

Il circolo Letterario #31 - - Il fascino dell'oscurità di ISabel C. Alley

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.
Trama: Tutti vogliono circondarsi di certezze: casa, amore, lavoro… Di queste io ne ho due su tre. Mica male, no? Dovrei ritenermi fortunata e invece sono il bersaglio preferito del destino avverso. 

Isabel Cariani: cacciatrice di vampiri e altre creature sovrannaturali. Potreste aver sentito parlare di me se frequentate il Frozen e i suoi vampiri, se vi siete imbattuti in una strega svitata o se la vostra villa di campagna è stata scaravoltata da un Boggart dispettoso. Sono tutte cose che non trovereste nella vita di una normale ragazza di venticinque anni, ma come avrete capito il mio mondo è piuttosto singolare. 
Parecchie persone hanno contribuito a sconvolgere la mia esistenza: Jenny, la mia apprendista cacciatrice, pazza e nerd di prima categoria; Stephan, il maestro che mi ha insegnato a combattere, tornato dal Canada per sbriciolare ancor di più i frammenti del mio cuore; Lorenzo Ferranti, il vampiro più attraente e pericoloso della provincia, interessato a me per chissà quale motivo. Ma non è tutto qui. 
Nell’oscurità che mi circonda, ci sono segreti pronti a balzare alla mia gola per eliminarmi. Muovono le pedine di un gioco molto pericoloso e corrompono anche l’animo più puro con il loro fascino mascherato di oro e di argento. Luce, buio, nemici, alleati… sono solo etichette che riponiamo su ciò con cui interagiamo per sentirci più sicuri. Ma quando tutte le certezze all’improvviso cominciano a crollare, non si può più contare su alcun equilibrio. 
Ho dovuto destreggiarmi tra vampiri berserker nati per uccidere, sensuali proposte a cui è difficile negarsi e grandi complotti volti a distruggere la pace di una città. Volete muovere un passo nella mia vita? Non vi resta che sfogliare le pagine di questo Diario.

Ho iniziato "Il fascino dell'oscurità certa di trovare un bel romanzo in grado di proseguire sulla buona scia del primo e non avevo particolari aspettative. Il diario di Isabel è stata una lettura classica a tema vampiresco priva di elementi di moda (vedi vampiri buoni) e con un finale forse prevedibile ma assolutamente singolare ed in grado di discostarsi da quelli soliti. Nel racconto che si pone subito dopo, COme into my wonderland, i miglioramenti sono tali da farmi dispiacere per la brevità di quell'intrigante novella. Qui entrambe le recensioni. Ma con questo secondo capitolo il cerchio è perfetto. Le migliorie sono tali da renderlo il miglior volume della serie.

Qualcuno potrebbe chiedersi cosa ci fosse ancora da analizzare quando è finito il primo Diario. Molto se aggiungiamo che ISabel sta per diventare tutor di una vivace ragazzina di nome Jenny, rivangando le ferite mai chiuse che il rapporto tutor - allieva con Stephan ha lasciato in lei, i continui tentativi del collega ed amico Adam di farla tornare a vivere e frequentare esseri viventi oltre lui, le attenzioni (in)desiderate ma focose del capo vampiro Lorenzo Ferranti e non ultimo il ritorno di Stephan e tutti i cataclismi che esso porta con se come la novità che sarà il successore di Franchini, loro boss, ormai in età da pensione.
DI carne al fuoco ne abbiamo perfino troppa ma verrà ben servita lungo il tragitto senza dimenticare piacevoli sorprese e colpi finali.

Jenny è un personaggio fantastico. Nella vita reale penso avrei avuto reazioni di sgomento iniziali come Isabel, assolutamente non desiderosa di occuparsi di un microbo mingherlino che saltella ovunque, caricatore di domande senza sosta e nerd di prima categoria capace di rintronare chiunque con tutti i suoi incomprensibili discorsi a tema. Ma sarà proprio l'esuberanza a tirare fuori Isabel dal limbo in cui si è rintanata. Per lo meno fino al destaiblizzante ritorno di Stephan che ha bisogno di tempo per essere digerito. Care fan del mezzo vampiro..Preparatevi ad odiarlo sia per motivi che non posso raccontarvi ma anche semplicemente per la metamorfosi che i due anni in Canada gli hanno regalato trasformandolo in una persona insensibile e stizzosa. Non ero sua fan sfegatata ma non mi dispiaceva. Certo è che è caduto molto di stile!
E che divertimento ci sarebbe se sulla Vampire Hunters incombe un pericolo imprevedibile ed insapettato?
Le atmosfere sono veramente oscure e sensuali, talvolta ironiche, altre tragiche.
C'è una linearità che ne "Il Diario" mancava e rendeva chiara la ricerca di una sequenza lineare ancora incerta. Qui invece tutto segue un filo logico,narrativo, linguistico e stilistico. E' stato un piacere addentrarmi in questa lettura che mi fa veramente saltellare nell'attesa del nuovo capitolo. Il fascino dell'Oscurità è davvero una lettura formidabile!


26/03/14

W...w...w...Wednesdays #69

Cari lettori....

come procede la settimana?
Qua pare che l'inverno sia tornato a darci il benvenuto. Speriamo sia cosa breve, ma non troppo..In fin dei conti meglio ritardare l'arrivo di t shirt e canotte che vedere il polline abbattersi e soffocare gli allergici..Credo di esporre un pensiero comune!
Per ora pare che io stia riuscendo poco a poco a mantenere la mia parola di finire gli ebook ricevuti da autori o comunque cui avevo promesso una recensione. E una corsa contro il tempo per non protrarre oltre gli impegni presi! Anche se poi mi darò una calmata nell'accettare richieste perchè sta diventando peggio di un lavoro obbligatorio che priva di piacere una splendida attività come la lettura.

Le regole per commentare restano invariate. Basta dire cosa si è letto, cosa si sta leggendo e cosa si leggerà..


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20/03/14

Recensione di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

Trama: La storia delle cinque sorelle Bennet e dei loro corteggiatori, con al centro il romantico contrasto tra l'adorabile e capricciosa Elizabeth e l'altezzoso Darcy. Un romanzo che ha l’ironia e la leggerezza di una commedia settecentesca nell’inedita traduzione di Fernanda Pivano.

Orgoglio e pregiudizio è uno dei classici che rientra nelle letture prima o poi obbligatorie ed obbligate per chi di solito si fregia dell'appellativo onnivoro in riferimento ai libri. I classici sono spesso e volentieri ostici e coinvolgenti solo per particolari menti.
Non è il caso di questo libro. Benchè ambientato in tempi e contesti chiaramente distanti da noi è scritto in un linguaggio davvero scorrevole e di facile fruizione. Anzi, anche a livello intrinseco si può considerare davvero attuale.
Le protagoniste sono le cinque sorelle Bennet. Se vivessero oggi sarebbero cinque ragazze l'una diversa dall'altra, figlie di una madre frivola e poco accorta, piena solo di idee su come accasare le figlie ed ammogliata ad un uomo la cui casa è legata ad un testamento sfortunato. Le cinque, Jane, Elizabeth, Mary, Catherine e Lydia non c'entrano l'una con l'altra e sono il risultato di una gestione familiare alquanto malassortita con pochi intenti di fare i genitori se non riferito alla madre, in contesti in cui bisogna dare il meglio di se in società. Della serie, evviva l'apparenza. Probabilmente le costringerebbe a guardare reality show, Maria De Filippi e vestire solo di marchi.
Si può tanto dire che la ricerca del marito ideale, del doversi mostrare perfetti e socialmente accettabile sia materia di ieri. Sicuramente lo è lo sposarsi con una dote pena doversi accontentare del primo poveretto, addio crinoline e strati di stoffa su stoffa, mai più chaperon per le neo coppie ne la richiesta della mano della donna, giri su giri di parole in modo da non essere moralmente attaccabili o offensivi...Ma quanto al resto...Ai giorni nostri si finge di essere aperti, di accettare le diversità sociali, di non pensare a modi e toni...Ieri forse pretendevano più forma e più ipocrisia di facciata. Oggi la forma si è ampiamente suicidata.
La narrazione non è certo rapida ed incalzante come ai romanzi del giorno d'oggi ed infatti si va un pò a rilento  ma è affascinante leggere dell'arrivo di Mr Bingley e del suo innamoramento con la Bennet buona ed ingenua che va sotto il nome di Jane assolutamente mal visto da Mr Darcy , amico di lui, che vedremo spesso protagonista di alterchi e punzecchiature con Elizabeth, assieme a Jane unica ragazza intelligente della famiglia benchè molto decisa nelle sue convinzioni al pari dell'odiato Darcy la cui colpa principale è l'ostinazione. Le povere figlie però sono messe in ridicolo dalla vistosa madre che, credendo di far la signora, si rende solo un elemento di disturbo. Sono però divertenti le discussioni col marito, Mr Bennet, in cui la signora non avverte mai il minimo accenno delle evidenti prese in giro. Peccato che abbia occhi solo per Lizzie, Elizabeth, considerando le altre figlie di molto inferiori.
Orgoglio e pregiudizio sono elementi molto caratterizzanti sia di Darcy che di Elizabeth e, nel romanzo, anche della società da essere davvero il titolo più azzeccato per l'opera. Questi due sentimenti che la fecero da padrone e che continuano ancora a farlo. Quante volte presumiamo qualcosa di qualcuni, soprattutto se poco conosciuto perchè "sicuramente è così"? E quante altre invece evitiamo certi comportamenti o agiamo per orgoglio?
Gli argomenti sono i soliti di un romanzi ambientato nell'ottocento...Vestiti, corteggiamenti, regole sociali, convenzioni. Sorprendente è però l'autrice. Nata benestante ma non ricca, non ha potuto seguire un'istruzione eccelsa ma l'ambiente familiare l'ha spronata tanto da indurla a scrivere. Purtroppo la fiducia nelle donne all'epoca era bassa e fino alla sua morte le opere furono pubblicate in anonimato, riabilitate poi grazie al fratello. Caso particolarmente sofferto è quello di Orgoglio e Pregiudizio, nato come Prime Impressioni, che ha dovuto attendere il 1813 per essere pubblicato, ovviamente anonimo. Per fortuna la Austen ci è riuscita e noi, ancora adesso, possiamo apprezzare questa preziosa opera dove l'amore sincero combatte contro quello di interesse e combinato tanto usuale in passato ed in alcune realtà anche adesso.


19/03/14

W...w...w...Wednesdays #68

Cari Lettori, buongiorno!

Il bel tempo è arrivato anche da voi? Qua parrebbe di si ma non sarei troppo ottimista...Da un paio di giorni nebbia ed umidità sono qui subdole...
Ho saltato il www della scorsa settimana...Scusatemi! In maternità parrebbe di essere in vacanza ed è tutto l'opposto. E' iniziato il corso preparto, ho avuto una piccola concentrazione di visite, stiamo diventando matti a togliere il pannolino al treenne ma con dei miglioramenti e tutto quel che concerne una routine mammesca. Chiaramente serve anche trovare il tempo per leggere  e per guarire da malanni improvvisi.

Le regole per commentare restano invariate. Basta dire cosa si è letto, cosa si sta leggendo e cosa si leggerà..


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18/03/14

Recensione di Ti Aspettavo di J. Lynn

Trama: L'università è la sua via di fuga. Per cinque lunghi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l'esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, ma adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e - magari riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l'attenzione dell'unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro... Cameron Hamilton è il sogno proibito di tutte le studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle, dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo sembra scomparire, e lei sente risvegliarsi una parte di sé che pensava di aver perduto per sempre. Ma, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato non vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d'aiuto. Ma la relazione con Cam sarà la colonna che la sorreggerà o il macigno che la trascinerà a fondo?

Da Ti aspettavo mi aspettavo (orribile gioco di parole) ben poco. Per quante belle recensioni avessi trovato sono state più incisive quelle negative che ho letto.
Non che non abbiano ragione in nulla ma gli aspetti insopportabili per quei lettori sono stati per me piacevoli.

LA storia ci narra di Avery, giovane abbastanza benestante da pagarsi un affitto senza lavorare, che inizia l'università in West Virginia benchè provenga dal Texas. Tutti questi chilometri per rinascere a nuova vita lontana dai problemi. Peccato che questi ultimi non vogliano saperne di abbandonarla...
La ragazza al primo giorno di lezione va a sbattere contro Cameron, detto Cam, il più bello dell'università ed in meno di cinque minuti va in pallone, convinta di aver rovinato tutta la fatica per ricominciare. La signorina infatti ha giusto quelle due o tre fobie come mettersi in imbarazzo o al centro dell'attenzione, arrivare tardi a lezione e similari. Sbattere poi contro un gran bel ragazzo non aiuta, soprattutto se il lui in questione non demorde dal cercarla, è spiritoso e sicuro di sè e lei fa di tutto per evitarlo e considerare i suoi dei simpatici tentativi di un ragazzo che può avere tutto e tutte.
Il peggio è quando iniziano anche ad arrivarle messaggi d'insulti che minacciano di far riemergere il passato e il suo terrore di far evolvere il rapporto con Cam.

I personaggi sono tutti favolosi e ben caratterizzati dai principali ai secondari.
Certo, posso dire che sono scontati. Lei che è bella ma impantanta nei suo mille dubbi e timori legati
all'indovinabilissimo incidente che ebbe anni fa e per questo rende l'idea di una sociopatica; lui bello e impossibile con un piccolo segreto, potrebbe avere tutte e le aveva ma ora vuole solo l'imbranata; Jacob, l'amico gay di Avery tutto frou frou e che va poco per il sottile; Brittany, socievole ma sempre alle prese col ragazzo sbagliato, gli algidi e poco presenti genitori di Avery (mi stanno propri antipatici e anche a voi, statet certi) e il pazzo inquilino di Cam....Ben caratterizzati ma anche prevedibili così come l'idea in generale della storia. Poi c'è chi ha letto la serie Lux di Jennifer L Armentrout (pseudonimo di J. Lynn, "autrice" del libro) e dice che i protagonisti sono sputati a quelli della serie in questione.
A me però questa storia ha scaldato il cuore. Mi sento ancora avvolta da una nuvola di pace e tranquillità e dal ricordo del tumulto che passaggi commoventi ed altri più sensuali mi hanno lasciato.
Una piccola perla di luce per chi vuole vivere sentimenti travolgenti e sinceri.

Il 10 luglio avremo la gioia di leggere "Ti fidi di me?" ed il 30 ottobre "Stai con me", il primo novella  narrata dal punto di vista di Cam ed il secondo il seguito collegati a Ti aspettavo. Insomma basta aspettare davvero poco!

17/03/14

Il circolo letterario # 30- Recensione Il diario di Isabel + Come into my wonderland di Isabel C. Alley

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.

Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.

Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.
Trama: Un ragazzo può vestire tante maschere, nel corso del tempo. Può mostrarsi come uno studente universitario, di cui poco conosci e di cui nulla vuoi approfondire. Può diventare un vicino di casa enigmatico, a tratti oscuro nelle attenzioni che rivolge all'improvviso nei tuoi confronti. Ma poi la maschera cade e il ragazzo si rivela essere uno spietato aguzzino, a cui poco importa del mondo se non del proprio personale divertimento. Quando lo vedevo tra i suoi amici, lontano anni luce dal mio interesse, non avrei mai potuto immaginare la verità su Andrea. L'ho compresa solo quando lui si è presentato davanti a me con il suo modo spietato, assetato del mio sangue e della mia ingenua passione. Mi sono lasciata sottomettere, nella speranza che il destino avesse pietà di me. Ma Andrea, quel demone vestito di perfezione, ha fatto della mia vita un giocattolo per il suo piacere. Ha compiuto atti imperdonabili e mi ha fatto aprire gli occhi su un mondo notturno di magia e orrore, di vampiri lussuriosi ed egoisti. Potevo abbandonarmi alla disperazione, ma ho scelto di reagire. Ora esigo vendetta. Voglio riscattare la mia libertà, voglio riprendermi il cuore e la vita che Andrea mi ha rubato, distrutto e gettato al vento. Questa è la storia di una cacciatrice. Questa è la storia di Isabel Cariani.


Trama: Ci sono missioni che una cacciatrice di vampiri non può permettersi di rifiutare. Non davanti alla richiesta del vampiro più potente della zona: Lorenzo Ferranti. Se questo nome non vi dice nulla, significa che non avete mai incontrato il mio cliente. Non ci si può scordare di Lorenzo Ferranti: è forte, ricco, affascinante... Un angelo caduto dal cielo, penserete voi. E se vi confidassi che la sua malia potrebbe rivelarsi altrettanto pericolosa? E se aggiungessi che quel vampiro sarebbe disposto a tutto, pur di ottenere ciò che più gli interessa? Per un'intera notte, il mio compito sarà quello di restare al suo fianco e proteggerlo da un'incombente minaccia. Non posso dire che questa missione sarà mortale, perché mentirei. Lo è molto di più colui che sarà il mio compagno, in questa serata piena di luci e ombre, di dolcetti colorati e aitanti Stregatti. Seguitemi dunque in questa Wonderland fatta di sangue e lussuria. E non dimenticate le vostre maschere! Se non sapete chi sono, leggete il mio Diario. Scoprirete la storia di Isabel Cariani, cacciatrice di vampiri per vendetta.

Aspettavo da lungo tempo l'occasione di leggere I diari di Isabel ed il concorso di Ariel*Francesca de Il magico mondo delle mie passioni è stata l'occasione giusta. Si tratta di un premio inaspettato poichè il legittimo vincitore possedeva già questo romanzo se non erro.

Il diario di Isabel è un libro sui vampiri nudi e crudi. Pochi cuori e fiori, tanto sangue ed atmosfere peccaminose. La protagonista è Isabel Cariani, giovane studentessa di Lingue, che si innamora per caso dell'attraente compagno di corsi Andrea, un bel tipo ma molto schivo. Inizialmente in colpa, poichè è fidanzata ed assolutamente fedele, tentenna davanti alle attenzioni del bel tenebroso ma non a lungo ed altrettanto presto scopre la sua reale natura di mezzo vampiro. Per Isabel sarà l'inizio dell'inferno, tra sevizie, nutrimento del vampiro e giochetti subdoli di vario genere.
Sarà l'omicidio di una persona a lei cara per mano di Andrea a portarla indirettamente sulla strada della Caccia ai vampiri, una strada che non avrebbe mai pensato di percorrere ma d'altronde neanche pensava di incontrare davvero un vampiro. Il problema sarà l'istruttore...Uno splendido uomo di ventisette anni, Stephan, che le lancia messaggi ambigui senza mai venire allo scoperto. Ovvero come far impazzire una donna di passione e confusione.
L'istruzione sarà però perfetta anche se miracolosa poichè Isabel a livello fisico non è propriamente allenata ma forse qualche aiuto le è stato  incosapevolmente regalato da Andrea.
Questo diario è magari stato un pò lunghetto ma non posso dire che mancasse qualcosa. Sicuramente tutte le curiosità sono state soddisfatte e sono curiosa di scoprire cosa serba Il fascino dell'Oscurità, suo seguito.
LO stile di scrittura è scorrevole, fresco. Forse un piccolo appunto sui congiuntivi...C'erano più "avrebbe" del dovuto che forse sarebbero stati più adeguati se sostituiti da un "avesse/avesse avuto" per rendere l'idea. Non essendo una professoressa però mi pronuncio solo in base a quanto sento giusto o meno dal punto di vista grammaticale (avere una Mrs Hitler alle elementari rende veri rompiscatole) per cui potrei anche non essere nella ragione più luminosa.
I vampiri finalmente, come ormai poco accade, sono resi nella loro crudeltà ed egoismo senza riserve, persi nella ricerca di piacere, lussuria e sofferenza. Mi ha sorpreso però conoscere i Cacciatori di vampiri come attività conosciuta ed appoggiata dal governo. Quel che mi risulta strano è che, avendo idea che la storia sia ambientata in Italia (!), la Vampire Hunters non abbia problemi burocratici ne di politici egoisti. Posso dire "Ah, il potere della letteratura e degli scrittori è rendere il mondo un posto migliore!".
L'unica a convincermi fino ad un certo punto è Isabel che alterna scatti di forza ad altri di continui ripensamenti e sconforto. Ma alla fin fine mi sono adattata alla protagonista essendo lei la voce narrante ed avendo compiuto un cammino interiore notevole. Da ragazzina spaurita ed indifesa a cacciatrice forse titubante ma letale.

Come into my Wonderland è una piccola novella che si posiziona tra il primo ed il secondo libro in cui la nostra Isabel deve fare da Cacciatrice per conto di Lorenzo Ferranti, in pratica il Capo vampiro di zona e non è che si possa proprio rifiutare soprattutto se il signor vampiro ha bisogno appena di uno sguardo per soggiogare i suoi obiettivi. LA novella mi è piaciuta moltissimo. La storia è dinamica, priva di pause e ricca d'azione. SI legge d'un fiato.Mi è dispiaciuto arrivare alla fine ma altrimenti non sarebbe stato un racconto ma un vero e proprio romanzo con parecchie pagine in più.

In Isabel C: Alley ho trovato un'autrice promettente e piena di sorprese, capace di regalare storie che partono da base classica ma non commerciale (banditi i vampiri cuoriciosi e protagoniste che sono belle ma non lo sanno) con finali atipici nel genere.

10/03/14

Recensione de I Diari delle streghe - La maledizione di Lisa J Smith

Trama: Per la prima volta da quando si è trasferita a New Salem ed è entrata a far parte del Circolo delle streghe, Cassie Blake assapora il piacere della normalità. Trascorre le sue giornate insieme ad Adam, la sua anima gemella, e si sta facendo nuovi amici in città. Ma Cassie non è e non potrà mai essere una ragazza come le altre: l'incredibile potere che custodisce dentro di sé la lega indissolubilmente alla setta segreta di cui fa parte. Quando una terribile tragedia si abbatte sul Circolo, Cassie capisce che non potrà mai sottrarsi al suo destino e che essere speciali a volte può essere una maledizione. Un nemico sconosciuto minaccia la congrega delle streghe e chiunque potrebbe essere la prossima vittima. Mentre i membri del Circolo lottano per proteggersi, si formano alleanze, le amicizie più solide vengono messe alla prova e diventa ancora più difficile capire di chi ci si può fidare e chi, invece, bisogna temere. Sarà in grado Cassie di salvare il Circolo e se stessa? Oppure il suo intervento rischia di distruggerlo per sempre?

Dopo i primi quattro volumi torna la serie de I diari delle Streghe scritta però da una ghost writer. Da che la Smith si è fatta silurare dalla casa editrice a causa dell'epilogo  del, per noi, decimo volume de I Diari del Vampiro non può far valere i suoi diritti d'autore e i seguiti delle sue serie principali vengono scritti da questa ghost writer.
Riguardo la serie dedicata ai vampiri al momento non intendo leggerne i seguiti. Per  i volumi sulle streghe o voluto tentare poichè mi era piaciuta moltissimo la quadrilogia originale. Non ho fatto proprio benissimo. Per quanto sostanzialmente le linee narrative siano quelle la storia mi è piaciuta pochissimo. 
Ho trovato personaggi che mi avevano colpito estremamente piatti, la protagonista infantile e cieca, l'antagonista priva della sua cattiveria o meglio annacquata...Insomma già come personaggi la serie è calata.
Si parla poi tanto di questo pericolo costituito dai cacciatori di streghe. Sono così potenti che fanno stragi a destra e manca ma non c'è un singolo indizio su di loro. Solo il Circolo delle streghe che brancola nel buio.
Il finale mi ha abbastanza incuriosito perchè sono curiosa di sapere che ruolo avrà Scarlet, un nuovo personaggio che compare nella serie in concomitanza coi cacciatori anonimi.
Ma a livello generico...Magia della storia, personaggi, trama, atmosfera....Decisamente non ci siamo. Lisa J Smith non è questa super scrittrice che ha realizzato chissà che capolavoro, ma le sue storie avevano un perchè ed erano sue, ci credeva e faceva quel che secondo lei era meglio per i personaggi. Cosa che uno scrittore fantasma non può fare.

09/03/14

Recensione di Luna di miele a Parigi di Jojo Moyes

Trama: Al centro di questo racconto due romantiche e tormentate storie d'amore quella di Sophie e Édouard Lefevre in Francia durante la Prima guerra mondiale e, circa un secolo dopo, quella di Liv Halston e suo marito David. "Luna di miele a Parigi" - uscito in Inghilterra solo in ebook - si svolge alcuni anni prima degli eventi narrati nel romanzo "La ragazza che hai lasciato," quando le due coppie si sono appena sposate. Sophie, una ragazza di provincia, si ritrova immersa nell'affascinante mondo della Belle époque parigina ma si rende conto ben presto che amare un artista apprezzato come Édouard implica qualche spiacevole complicazione. Circa un secolo più tardi anche Liv, travolta da una storia d'amore appassionante, scopre però che la sua luna di miele parigina non è la fuga romantica che aveva sperato...

Piccolo prequel dedicato al volume di prossima pubblicazione "La ragazza che hai lasciato", vede intrecciarsi la storia di Liv e David ambientata ai giorni nostri e quella di Sophie ed Edouard ambientata nel 1912. Fattore comune denominatore è la rivelazione che il matrimonio non è una passeggiata benchè basato su sentimenti forti. Liv inizia a pensare che fosse meglio pensare. E' molto giovane eppure già sposata e la sua luna di miele a Parigi un disastro, con un marito che si è portato dietro il lavoro, fino alla scoperta di un quadro che la illumina.
Sophie invece si trova a vivere in bolletta col neosposo pittore ed una rivale agguerrita che le mette dubbi nella sua unione con una personalità poliedrica con un artista come il neo sposo che vede le cose in maniera molto più semplice di lei ed ampiamente più incantata ed ingenua.
Due racconti brevissimi eppure molto intensi che invitano a riflettere. Innanzitutto a parlare con chiarezza dei problemi con l'altro prima che ombre e rancori si trasformino nella norma portando ad una rottura insanabile. Cosa che accade fin troppo spesso. Ma anche a buttarsi e pensare senza pensare solo ed esclusivamente al sentimento. Certo, non è esplicitato dalla scrittrice però risulta evidente. Capacità razionali, un minimo, e dialogo non possono assolutamente mancare.
Meno di cento pagine piene di sentimenti, passioni, avventure e dolori. Mi fa incuriosire circa il racconto di cui è il prequel.

05/03/14

W...w...w...Wednesdays #67

Cari Lettori,

da questo weekend sono in maternità! Un bene per me e famiglia..Ma per la lettura? Lo scopriremo!

Per commentare il post le regole non variano. Basta dire cosa si è letto, cosa si sta leggendo e cosa si leggerà...

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E

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04/03/14

Book Cake Tag

Buongiorno a tutti!!!

Alessandra Pellegrino di My Lovely Addictions mi ha recentemente taggata in questo simpatico tag e non potevo mancare nella risposta!



  1.       Inserire l'immagine del tag nel blog preparando il post;
  2.  Citare il blog che ti ha taggata;
  3.  Rispondere alle domande del TAG;
  4.  Tagga i blog che ami di più
Farina

              un libro all'inizio un pò lento ma che si è ripreso proseguendo nella lettura      
       
Ce ne passa prima che si entri nel vivo della storia.Ho posto fiducia negli estimatori di questa autrice ed hanno avuto ragione..Dopo un inizio lunghissimo ed iper introduttivo si parte col piede giusto e si corre verso un finale soprprendente.

Margarina
               un libro con una grande e ricca storia              
Questo libro è così particolare da far temere di non poterlo apprezzare appieno.  Invece tutto è ben mescolato.
Uova
                   un libro che pensavi sarebbe stato brutto ma che in realtà ti è piaciuto                   
Temevo facesse proprio pena, invece non mi è dispiaciuto. Certo, non è il massimo ma neanche la schifezza che pensavo...


Zucchero
               un libro dolce come lo zucchero               
La dolcezza non manca in questo libro. La tenerezza dei sentimenti tra i protagonisti è sempre bene in vista ed ho apprezzato molto questa caratteristica!

Icing
     un libro che ha racchiuso tutto quello che ami in un libro (momenti divertenti, azione, momenti tristi, ecc.)     
Si ride, si piange, si corre, ci si preoccupa...Perfetto!

Confetti
               una serie alla quale ritorni quando vuoi tirarti su di morale, quando ti senti giù               
Senza dubbio La Confraternita del Pugnale Nero..Serie Infinita ma piena di lotte, colpi di scena, erotismo ed assolutamente zero noia! Una garanzia...

Ciliegina sulla torta
               il tuo libro preferito di quest'anno finora               
Per evitare di ripetermi, cito questo. Un remake oscuro di una classicissima favola scritto veramente bene.

Questi invece sono i blog che taggo a mia volta...



Buona continuazione ;-*
PS: Nessun obbligo al tag o per lo meno nessuna fretta!


03/03/14

Il circolo Letterario #29 - Recensione di Red Carpet di Giorgia Penzo

Ecco l'ennesimo appuntamento de “Il Circolo Letterario”, un piccolo spazio dedicato al nostrano e magari a quegli autori poco conosciuti sia perchè datati e non famosi sia perchè autopubblicati che hanno deciso di affidarsi a questo nuovo mondo anziché all'editoria a pagamento o proprio perchè vi si sono scontrati contro.




Ultimamente ho letto qualche romanzo italiano deludente stra sponsorizzato da editori conosciuti. E quindi doveva essere “garanzia di successo”. Peccato fosse un obbrobrio. Capita invece che i romanzi autopubblicati cadano molto dietro le quinte quando invece si può trattare tanto di perle di valore che di lavori mediocri ed entrambi dovrebbero avere la possibilità di saltare agli occhi.




Io mi auguro per lo meno, per coloro di cui parlerò, di destare interesse nel lettore e di far conoscere tali autori che non sono sotto ai riflettori. E nel caso siano autori più noti che la recensione sia gradita per la catalizzazione di attenzione su questi autori.

Trama: In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l’unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell’uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell’Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell’immortalità attraverso il proprio sangue. L’arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto – la Corte di Erebo – in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.

Red Carpet è il primo volume della duologia scritta dalla nostrana Giorgia Penzo.
Il tema è conosciutissimo: i vampiri. Però qui concedetemi che sarà un pò come parlare de Il Diavolo veste Prada versione vampira.
Protagonista  Elizabeth Scott, Lise solo per gli intimi che rappresentano una ristretta cerchia di persone. La sua vita è nella norma....Avvocatessa di successo della Immortality Awaits, ditta che si occupa di trasformare umani molto ricchi in vampiri, e legale del Capo di questa azienda, Ryan J. Constant. Infatti, i vampiri al giorno d'oggi, si fa per dire, vivono alla luce del sole e nel caso di Ryan hanno deciso di trasformare la loro pecularità in business. Ed anche Lise ne approfitta, divenendo la legale di successo di un vampiro.
Ma un giorno la partita si farà più pesante...Entrerà in scena Adam, vampiro che conosce da un paio di secoli il suo Capo, che pretende l'assistenza legale di Lise in una faccenda personale e la presenza di Ryan come suo garante. Lise conoscerà così segreti inimmaginabili del popolo oscuro e la Corte di Erebo, tribunale segreto dei vampiri dove dovrà difendere Adam.


Storia brillante, fresca e originale con una protagonista d'eccezione. Non più la gracile signorina che pensa di essere brutta ed  invece stupenda, capace di uccidersi per amore e che sa solo pensare alla bellezza del vampiro di turno. Nossignori., stavolta avremo il piacere di conoscere una grintosa avvocatessa senza peli sulla lingua,subdola, calcolatrice e manipolatrice che odia smancerie e ricorrenze. Capace di tenere testa a vampiri che la ucciderebbero senza rimorso.
I vampiri in questione danno solo l'impressione di essere umani ma anche di trasformarsi in pochi secondi nel letale predatore che tutti conoscono. E' il caso di Ryan ed Adam, il secondo però più selvaggio e privo di scrupoli del primo.
Il ritmo è incalzante ed il linguaggio scorrevole e ricco, una gioia per il lettore. Errori grammaticali pressochè inesistenti (ne ho riscontrato solo uno in un congiuntivo ed un errore di battitura...) quando oggigiorno sono la norma!
Consiglio a tutti questa lettura e spero di leggere presto Asphodel, suo seguito, che promette altrettanto bene se non meglio di Red Carpet.