Trama: La sera del 29 gennaio 1996 un incendio illumina il cielo di Venezia: il teatro La Fenice brucia. L'incendio è stato appiccato dal titolare di una piccola ditta in ritardo sulla fine dei lavori per il restauro del teatro. Giorgio Falco ha scritto un libro che come un incendio illumina e divora il suo oggetto: ricostruzione di una storia vera e sua decostruzione; romanzo di un'ossessione; indagine sul desiderio e sul potere del denaro di trasformare le cose e i corpi; ritratto in maschera degli ultimi quarant'anni di storia italiana, autobiografia di tutti. Quando l'incendio si spegne, "Flashover" è il libro per capire il mondo che resta.
Non so perché, ma non volevo leggere questo libro.
Poi un parere positivo mi ha convinta ed il fatto che parli di Venezia ha fatto il resto (benché l'argomento sia l'incendio doloso del Teatro La Fenice del 29/01/1996).
E' un'opera particolare, scritta senza capitoli, dalla narrazione atipica (digressioni, supposizioni, dati oggettivi) e con le foto, INQUIENTANTI, dell'autore e di una fotografa, se ho inteso bene (c'è una lunga parte che si riferisce alle maschere che indossiamo che penso sia il collegamento per le foto ed è un po' pirandelliana come idea).
Di sicuro ho conosciuto meglio un evento di cui conoscevo la superficie e certamente questo libro fa riflettere (ho apprezzato la riflessione sulla performance dei 3 minuti, in particolare nel lavoro e nelle pubblicità è tutto ben cronometrato), ma questo testo non fa per me. Ho amato come l'autore rende Venezia. Mi sono sentita alla fermata dell'autobus vicino alla rivendita di auto menzionata all'inizio, scena assolutamente familiare per me, così come le descrizioni della Giudecca, anche se l'ho vissuta più nella parte turistica.
Un libro non adatto ame, o meglio, non di mio gusto, ma interessante da leggere se si ha sete di conoscenza o un motivo per farlo.
Finito il 10/06/21
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