Buongiorno Lettrici,
questa è settimana Review Party! Ho avuto il privilegio di leggere in anteprima il romanzo (grazie, Dri!) ed ecco cosa penso del nuovo romance della Camocardi annunciato la scorsa settimana e uscito il 9.
Trama: Deryl Ashley, visconte di Brentwood, si reca a Dover ad accogliere Mabel, la sua promessa sposa, scoprendo che la nave su cui era imbarcata è colata a picco durante una violenta tempesta. Tra i pochi superstiti, fortunatamente, la sua fidanzata... o forse no? A bordo c’erano i baroni Montorsi, genitori di Mabel, e Melissa, la cameriera personale. Chiunque sia, la ragazza sopravvissuta ha perso la memoria a causa dello choc dovuto al naufragio e non ricorda nulla del passato, neppure la propria identità. Chi è dunque, Mabel Montorsi o Melissa Donati? Un interrogativo che non cesserà di opprimerla.
Un amore nascente, una domanda a cui trovare risposta e insidie imprevedibili ostacoleranno i piani del visconte, che si troverà combattuto tra l'onore e il sentimento.
Ci troviamo nell'Inghilterra del 1800 in chiara epoca Regency e Deryl Ashley, visconte di Brentwood, è pronto ad accogliere la sua promessa sposa italiana e la sua famiglia. Però in porto scopre che la nave è affondata. I superstiti sono esigui e pare che tra questi vi sia Mabel Montorsi, la quale, malauguratamente, soffre di amnesia a causa dell'incidente da cui è uscita miracolosamente viva. C'è il dubbio che non sia però la nobile perché lei e la cameriera, Melissa Donati, si assomigliano molto. Comunque più elementi lasciano supporre che la signorina sia la promessa del visconte.
Questo romanzo mi ha lasciata piacevolmente stupita! Non lascia scampo.
Temevo che le vicende fossero esposte con calma, senza troppo brio e con le rivelazioni solo alla fine, tipico in tantissimi romanzi. Invece mi sono dovuta ricredere ben presto!
La famiglia del visconte di Brentwood è atipica nel suo genere, ma molto amabile (con l'eccezione di Harriet, sorella del visconte che è peperina e poco incline alla comprensione) e Mabel/Melissa non potrebbe chiedere di meglio, pur vivendo nel lutto e nel cordoglio, ma soprattutto nella confusione perché non ricorda niente e teme di essere un'impostora.
Il visconte, uomo di sani principi, cercherà di fare di tutto per mettere a suo agio la sua promessa, e,anche se non sarà facile, riuscirà a far breccia nelle sue difese, ottenendo una reazione.
Purtroppo non può essere libera di riprendersi e cercare di ricordare perché i colpi di scena sono repentini e ad alto impatto. Col primo che ho trovato ho pensato " e adesso?", col secondo "oh, diavolo! E chi ci arriva alla fine!". Poi non è che ci abbia fatto il callo, ma stavo leggendo spasmodicamente in attesa di giungere alla parola fine perché, ad un certo punto, dovevo sapere cosa avesse in mente l'autrice e soprattutto come sarebbero finite le vicende, niente affatto scontate.
I complimenti a Mariangela sono DOVEROSI!
Ho apprezzato l'attenzione alla narrazione di una donna vittima di amnesia (non ci sono scivoloni, semmai supposizioni della protagonista), l'accento sull'adattamento linguistico di chi inglese non è, il nerbo e il garbo di un galantuomo come il visconte e l'umanità della contessa, ma anche i personaggi più crudeli e meno inclini a comprensione e gentilezza. Tutto contribuisce a coinvolgere il lettore e lo stile di scrittura semplice ma curato è un incentivo.
Ecco che c'è un però...il finale è bello. E allora cosa vuoi dire con quel "però"? Allora,lascia supporre che ci siano spiragli per qualche spin-off perché non a tutto viene risposto e quelle risposte le vorrei, quindi un po' ci spero.
Comunque sono più che soddisfatta e lo sarete anche voi , se deciderete di leggere questo romanzo. Ovviamente dovete amare il periodo storico e i romance.
Ci troviamo nell'Inghilterra del 1800 in chiara epoca Regency e Deryl Ashley, visconte di Brentwood, è pronto ad accogliere la sua promessa sposa italiana e la sua famiglia. Però in porto scopre che la nave è affondata. I superstiti sono esigui e pare che tra questi vi sia Mabel Montorsi, la quale, malauguratamente, soffre di amnesia a causa dell'incidente da cui è uscita miracolosamente viva. C'è il dubbio che non sia però la nobile perché lei e la cameriera, Melissa Donati, si assomigliano molto. Comunque più elementi lasciano supporre che la signorina sia la promessa del visconte.
Questo romanzo mi ha lasciata piacevolmente stupita! Non lascia scampo.
Temevo che le vicende fossero esposte con calma, senza troppo brio e con le rivelazioni solo alla fine, tipico in tantissimi romanzi. Invece mi sono dovuta ricredere ben presto!
La famiglia del visconte di Brentwood è atipica nel suo genere, ma molto amabile (con l'eccezione di Harriet, sorella del visconte che è peperina e poco incline alla comprensione) e Mabel/Melissa non potrebbe chiedere di meglio, pur vivendo nel lutto e nel cordoglio, ma soprattutto nella confusione perché non ricorda niente e teme di essere un'impostora.
Il visconte, uomo di sani principi, cercherà di fare di tutto per mettere a suo agio la sua promessa, e,anche se non sarà facile, riuscirà a far breccia nelle sue difese, ottenendo una reazione.
Purtroppo non può essere libera di riprendersi e cercare di ricordare perché i colpi di scena sono repentini e ad alto impatto. Col primo che ho trovato ho pensato " e adesso?", col secondo "oh, diavolo! E chi ci arriva alla fine!". Poi non è che ci abbia fatto il callo, ma stavo leggendo spasmodicamente in attesa di giungere alla parola fine perché, ad un certo punto, dovevo sapere cosa avesse in mente l'autrice e soprattutto come sarebbero finite le vicende, niente affatto scontate.
I complimenti a Mariangela sono DOVEROSI!
Ho apprezzato l'attenzione alla narrazione di una donna vittima di amnesia (non ci sono scivoloni, semmai supposizioni della protagonista), l'accento sull'adattamento linguistico di chi inglese non è, il nerbo e il garbo di un galantuomo come il visconte e l'umanità della contessa, ma anche i personaggi più crudeli e meno inclini a comprensione e gentilezza. Tutto contribuisce a coinvolgere il lettore e lo stile di scrittura semplice ma curato è un incentivo.
Ecco che c'è un però...il finale è bello. E allora cosa vuoi dire con quel "però"? Allora,lascia supporre che ci siano spiragli per qualche spin-off perché non a tutto viene risposto e quelle risposte le vorrei, quindi un po' ci spero.
Comunque sono più che soddisfatta e lo sarete anche voi , se deciderete di leggere questo romanzo. Ovviamente dovete amare il periodo storico e i romance.
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