Trama: In una Roma attraversata da omicidi silenziosi ed enigmatici, che gettano una luce nera sulla città, il commissario Mancini per la prima volta dopo molto tempo accoglie la sfida con nuova determinazione. Perché ora Enrico Mancini non è più l'ombra di se stesso: supportato dalla psichiatra della polizia che l'ha in cura, e affiancato dalla fedele squadra di sempre, si lancia alla ricerca di indizi che gli permettano di elaborare il profilo del killer. Costretto a rincorrere l'assassino passo dopo passo, vittima dopo vittima, tra i vicoli e le rovine della Roma più antica e segreta, il commissario capisce ben presto che il killer è anomalo, sfuggente come un riflesso. E in un gioco di specchi tra presente e passato, tra realtà e illusione, la posta finale non è solo l'identità del serial killer, ma quella dello stesso Mancini.
Finalmente ho finito questa serie. Ho letto il primo per poter seguire meglio il gruppo di lettura che aveva in oggetto il secondo.
Coi primi due è stato praticamente odio. Troppo crudo e non sopporto il commissario.
Questo è l'ultimo caso che affronteremo con il commissario Mancini (poi anche basta perché d'accordo che di squilibrati è pieno il mondo, ma qui si esagera!). Stavolta Mancini va a caccia di un killer che compie omicidi raffazzonati, ma secondo schemi e motivazioni ben precisi, rivelando di essere un criminale anomalo.
Sarà una sfida impegnativa, però la squadra stavolta collaborerà in gruppo e attivamente perché c'è una novità: Mancini è in cura da una psicologa e sta riemergendo dalle tenebre in cui ha a lungo vissuto.
Si parla di giustizia, realtà e identità. Rimane protagonista Roma, la città eterna, anche in aspetti minori come il campo scellerato, un campo dove venivano eseguite le condanne delle sacerdotesse vergini che tradivano il voto.
Questo volume è nettamente migliore, ma surreale. Ad esempio, viene trattato in maniera superficiale e semplicistica il tema dell'affidamento (anche con qualcuno che oli i meccanismi, certo che una donna single viene accettata nelle richieste con facilità!), ma anche le dinamiche del killer sono anomale e soprattutto le coincidenze narrative sono eccessive e disarmanti.
Mi sembra ci sia stata parecchia fretta a scrivere la serie, ma questo volume risolleva le sorti della trilogia che comunque non mi piace.
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