30/05/13

Recensione di Ogni giorno di David Levithan

Trama: Da quando è nato, A si risveglia ogni giorno in un corpo diverso. Per ventiquattr'ore abita il corpo di un suo coetaneo, che poi è costretto ad abbandonare quando il giorno finisce. Affezionarsi alle esistenze che sfiora è un lusso che non può permettersi, influenzarle un peccato di cui non vuole macchiarsi. Quando però conosce Rhiannon: chiudere, gli occhi e riprendere il cammino da nomade è impossibile: per la prima volta innamorato, A cerca di stabilire un contatto, di spiegare la sua maledizione, fino a convincere Rhiannon che è tutto vero, che quello che ogni giorno si presenta da lei è la stessa persona, anche se in un corpo diverso. Rhiannon s'innamora a sua volta dell'anima di A, ma dimenticare il suo involucro è difficile, e pian piano la relazione con i mille volti di A si fa più delicata di un vetro sottile. Nel disperato tentativo di non perderla, A tradisce le sue regole, inizia a lasciare nelle esistenze quotidiane tracce e strascichi del suo passaggio, e qualcuno se ne accorge... 

 Ed ecco che mi ritrovo a recensire il chiacchieratissimo e recentissimo" Ogni giorno" di David Levithan. Un punto a suo favore, per quanto sia una pignoleria, è l'aver lasciato intatto il titolo che in inglese è, appunto, Every Day. Al luogo di tante trasposizioni che colpiscono ogni genere di produzione estera. Da piccola ricordo "un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo per Rina" che sta per  "Slayers" oppure "Una porta socchiusa ai confini del sole" per Rayearth. Insomma, uguale no?

Divagazioni a parte, vorrei cominciare dalla domanda posta in copertina. Se ho mai sognato di essere un'altra persona? Ardentemente, con tutta l'anima. Adesso molto meno. Un pò sono cresciuta ed un pò perchè ho un figlio. Metto da parte me e sono più concreta, meno avventata (anche se mai lo sono stata molto), cerco di migliorare per mio figlio. A lui serve una madre non una donna pentita e piena di desideri irrealizzabili. QUindi il voler essere un'altra l'ho archiviato o ridimensionato. Però qualche anno fa era la mia fissazione, soprattutto a 13-14 anni. Andavo a dormire sognando di svegliarmi senza kg in più, perfetta, o di poter tagliare con un coltello affilatissimo quanto c'era di troppo e non patirne conseguenze, come liberarsi da una seconda pelle. E non avevo mai smesso di desiderare di essere più sveglia, più furba, dannatamente crudele e feroce con chi mi feriva, più intelligente, maggiormente capace di incastrare gli impegni, più amata, più impegnata nella società, sempre cercata, più corteggiata. Rincorrevo la perfezione.
Quindi il romanzo di A porta in auge questo mio periodo nero. Che non è finito. E' cambiato semplicemente in altro e si riduce solo in particolari periodi come sentirsi umiliata a lavoro o giù di li. Insomma le fisime che mi affligevano da piccola trasmutate in altro.
Ma torniamo al romanzo (A dià, daie!!!!!! Smettila di uscire fuori tema!) (Ehm, scusate..il mio io interiore!)...
La risposta, alla fine della lettura di "Ogni giorno" è no. Credo la penserete come me alla fine del romanzo, almeno in linea di massima.
A è il nome del protagonista.
Non sappiamo se sia una persona, un'anima, un'entità. Ci è dato sapere solo che ogni giorno si sveglia in un corpo diverso, accede ai suoi ricordi per arrivare a fine giornata e non fare passi falsi nelle vite altrui e poi, al momento di dormire, passa in un altro corpo. E così da che è nato. O meglio..da che esiste. Ed i suoi ospitanti hanno sempre la stessa età. Per cui si evince che A abbia 16 anni.
La sua priorità è non cambiare nessun dettaglio della vita che trova perchè non è la sua e non vuole lasciare tracce anche se di per sè è inutile. Mai ha incontrato altri come lui. E non ha modo di sapere cosa resta ai suoi ospiti del giorno vacante.
Finchè un giorno si risveglia nel corpo di Justin e conosce la sua ragazza, Rihannon, che ha la sfortuna di stare con un ragazzo simile che la trascura e ridicolizza, ammazzandone l'autostima. Per A invece lei è, non sa ne come ne perchè ma la sente per se, affine. Lei tra milioni di anime.
E li cerca di entrare in contatto con lei, anche cambiando corpi,  travolgendone la routine e lei alla fine gli crede e lo inizia a frequentare. Vuole capire ma non riesce a lasciarsi andare.
Peccato che inizi la caccia ad A o ad altri presunti come lui.
Un ragazzo di nome Nathan si ricorda che qualcosa non andava e il suo racconto finisce online dove iniziano a spuntare molte testimonianze, credibili o fasulle, di persone che vantano esperienze simili a quelle di Nathan e che mettono in allarme A.
Nulla di grave, apparentemente. Come si può acciuffare chi di giorno in giorno vola da un corpo all'altro?

Però la storia di A è tristissima. Ogni giorno cambia corpo, non può costruirsi una routine ne avere famiglia. Per lui non esistono i litigi con amici e parenti, le gioie della famiglia o delle trasgressioni tra compagni, non ci sono le prime esperienze amorose, le battaglie, gli ideali. Certo, può accedere ai ricordi degli ospitanti ma non alle emozioni che , comunque, non sarebbero le sue.
Adesso A si è assuefatto ad avere una non-vita. Insomma ...da che si esiste, una vita come la sua lascia poche scelte. O ci si fa il callo o si impazzisce.
Poi arriva Rihannon e gli scombina le carte in tavola. Adesso A desidera, vuole una vita e l'amore della ragazza. Non pretende  nulla di meno e si mette all'opera pur sapendo che sarà difficile. Dal canto di Rihannon è più difficile accettare i cambiamenti ma non si può dire che non si metta in gioco. Non è da tutti credere alla storia di A. Quanti si ssarebbero alzati a gli avrebbero detto di andare al diavolo e di farsi meno canne? E quando si desidera qualcosa è inevitabile soffrire molto e lottare altrettanto, sempre insicuri del risultato finale. Soprattutto se non si può avere nulla. E se si conosce quel che si potrebbe perdere, il pericolo della delusione come la delusione stessa sono letali.
Il tutto unito alla presunta speranza di altri come lui. 

Per una risposta definitiva io non vorrei essere A perchè credo che non sarei in grado di sopportare ogni giorno un corpo diverso una storia diversa. Un giorno potrei essere una splendida ragazza, l'altro un cervellone, l'altro un criminale...Ed A non ha sempre fortuna. Può capitare in una famiglia di pazzi degenerati (non sapevo se ridere o piangere) come quella del ragazzo che studia con la madre e mette in guardia i figli dai "peccati della carne" e che non permette di baciare "una sgualdrinella qualunque" e che insegna a casa perchè "ALLE MATERNE" c'è stato un diverbio sui metodi educativi. Ho pensato : "l'inquisizione è qui!!!". Oppure la suicida, l'obeso, l'adolescente acida...Le famiglie più o meno sclerate. Gente normale per cui...Ben poca!!!
Insomma, leggendo di certe situazioni mi viene la pelle d'oca. Immagino siano inventate, ma sicuramente tratte dalla vita reale. Sono conscia che esista di peggio (qualcosa l'ho anche vista; quel che non ho visto è l'orrore delle guerre quanto mai attuale in alcune zone del mondo) però....Ecco...Rimango un tantino allibita. Ma veramente siamo in grado di cadere così in basso? Di rovincarci tanto? Di essere anche tanto superficiali? RIngraziamo che Levithan non ci ha regalato un A da camicia di forza!!! A vivere così come minimo si diventa psicolabili!

Una lettura veramente atipica, ma intensa fresca e piacevole. Una piccola creatura da trattare con cura e da assaporare con calma, capace di sfiorare nervi che nemmeno pensiamo di avere, ricordi perduti che tornano a galla, riflessioni che nascono naturalmente.
Non pensavo di apprezzare tanto questo romanzo che è approdato sul mio comodino dalla premura del mio compagno che ama farmi qualche premura ogni tanto.
Io, i miei A e Rihannon, li rivedo poeticamente in Amore e Psiche di Canova...Dolci, eterei, eterni. L'analogia tra le due opere magari non esiste nemmeno ma il loro sentimento, soprattutto le emozioni di A, mi hanno fatto saltare in mente questa scultura piena di passione capace di smuovere il mio animo ogni volta che la vedo.
Scusate il dilungarmi, ma non ho potuto farne a meno!

4 commenti:

  1. Io ce l'ho in wish List, non mi sono ancora decisa ma sento che dovrei farlo. bella recensione cara:)

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    1. Quando la farai sarà sempre il momento adatto:) grazie ^^

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  2. Sono felice che ti sia piaciuto :)
    Comunque penso che per quanto ognuno di noi abbia desiderato almeno una volta nella vita di essere qualcun'altro... dopo aver letto il libro non vorrebbe essere altro che se stesso LOL

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    1. Credo anche io anche xk di solito prima o poi si stipula un patto di non aggressione con noi stessi! ^__^

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