20/08/21

Recensione di La stirpe della gru di Joan He

 

Trama: LA PRINCIPESSA HESINA DI YAN ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell’arena dei giochi di potere e diventa all’improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l’omicida sia qualcuno che le è molto vicino.


La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l’ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l’assassino.

I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi’a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un’indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge.

Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto.

Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?


Questo libro mi ha attratta sin dall'annuncio di pubblicazione.
Lo ammetto, il )0% dell'attrazione è nato dalla copertina.

Quel che posso dire è che questa storia inganna e forse è questo l'elemento chiave.

Yan Hesina è l'erede al trono di Yan. Sulle sue spalle calerà questa responsabilità quando gli inservienti trovano il re, suo padre, morto. Ufficialmente le cause sono naturali, realmente Hesina sa che è stato avvelenato e cerca di intentare un processo. Le saranno vicini i fratellastri Lilian e Caiyan, aiutandola ad accedere ai servizi di un'indovina, categoria che vive nell'ombra da quando fu quasi sterminata trecento anni prima. Ovviamente Hesina lo fa in segreto perché un'azione simile verrebbe considerata tradimento, per cui è prevista la condanna a morte.
La nuova regina deve anche difendere il regno dalle mire della suddita Kendi'a, a cui pensa lo scontroso fratello Sanjing, essenzialmente.
Ad aiutarla ulteriormente nei suoi compiti c'è Akira, un detenuto che il destino ha messo sul suo cammino.

Credo che tutti si aspettassero un romanzo più fantasy e soprattutto una protagonista più arguta.
A me la lettura non è dispiaciuta, dopo la metà è decollata ed è proprio l'ignoranza, anche la stupidità e l'ingenuità, di Hesina a rendere intenso il romanzo.
Lei era innocente. Man mano scopre molte verità e crollano miti.
Si avvicina all'arte del governare. Un'arte dura, spietata, divoratrice, il potere consuma. Pretende che i regnanti mettano il popolo sopra a tutto, che mettano sé stessi all'ultimo posto, che prendano decisioni difficili e dolorose ( a volte verso il popolo, altre verso loro stessi). che affrontino intrighi e tradimenti vari.
E' un libro che parla in maniera semplice del governo, della perdita dell'innocenza, della capacità di rialzarsi ed essere forti.
E' anche un romanzo sull'intolleranza, in questo caso verso gli indovini, che è stato facile fomentare e che è arduo sradicare e viene anche strumentalizzata perché ciò che non si conosce spaventa.
La scrittura non è certo complessa.
Alcuni si sono lamentati dell'assenza di un dizionario cinese per i termini che si ripetono in questo romanzo ambientato in un'immaginaria terra orientale.  A me ha dato poco fastidio perché ho sempre potuto immaginare a cosa ci si riferisse. Ho trovato più  difficili Verga o Kerouac, con tutto che non sono certo pieni di termini cinesi.

A me l'unica cosa  che dispiace è non leggere il seguito, forse non previsto.  A fine libro ne accadono di cotte e di crude. Potrebbe anche andare bene così perché la vita non è perfetta, a volte le cose vanno male e ci possiamo comunque immaginare tutti gli scenari possibili in questo modo.
E'  stata una lettura istruttiva ed emozionate che promuovo.

Finito il 28/02/21


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