Ammetto che, poco amante dei gialli come sono, difficilmente avrei letto qualcosa con la parola "Holmes" nel titolo o nella trama. In realtà ho visto per caso il film, poi ho letto recentemente il graphic novel ed ora sono approdata al romanzo. E' stato interessante notare l'evoluzione delle tre forme narrative, anche se ricordo poco del film e per lo più il fatto che si tratti di una trasposizione più rocambolesca e cinematografica.Il libro è forse più semplice, ma più d'effetto. Mentre il fumetto è grazioso, ovviamente molto riassuntivo, ma una lettura assolutamente gradevole nonostante si perda qualche sfumatura.
Enola è la terzogenita della famiglia Holmes, non frequenta i fratelli perché, essendo nata quando la madre era in età avanzata per una gravidanza, era considerata uno scandalo in società.
Quando il giorno del suo quattordicesimo compleanno, la madre scompare, la giovane è costretta a contattare i fratelli: il politico Mycroft ed il talentuoso detective Sherlock.
Questa visita le chiarirà la vera natura dei dissapori tra madre e figli e le farà capire meglio le ragioni della sua genitrice.
Per la giovane si prospetta però l'ipotesi di frequentare un collegio per giovani signorine, poiché l'educazione di Enola è ritenuta inadeguata, ma la ragazza architetta la fuga e s'imbatte anche nella scomparsa di un giovane lord, evento che le fa capire che cosa vuole essere nella vita: una perditoriana, figura che è una sorta di investigatrice.
Da qui partono ulteriori vicende che non è opportuno menzionare per non rovinare la lettura a chi deve intraprenderla, ma Enola inizia un vero percorso di formazione.
Intanto vive in un'epoca, certo peggiore della nostra, in cui le donne erano considerate inferiori ed erano costrette a subire torti e limitazioni. Finora ha vissuto libera e felice, protetta dall'ala di sua madre. Se anche sapeva com'era la società, ora ci si deve raffrontare, inizialmente tramite i fratelli che hanno un tatto quasi inesistente. Poi, con fuga della mamma, "sbatte il viso" contro le brutture della vita, le incertezze dell'essere soli ma anche le possibilità, s'imbatterà in delinquenti e in persone povere e derelitte, nella crudeltà che scaturisce da povertà ed esigenze. Buona parte delle vicende si svolge a Londra che non è una città gentile oggi e certo non lo era secoli fa. Però imparerà anche a contare su sé stessa, ad affinare l'intelligenza e l'astuzia. Credeva di essere ingenua, ma apprenderà che non è così e che la madre l'ha stimolata a ragionare, l'ha cresciuta indipendente (per l'epoca è un vero scandalo).
E' un romanzo per ragazzini, ma carino, arguto, ricco di spunti di riflessione. In alcuni punti anche cruento o duro, però è un utile bagno di realtà. I giovani di oggi si vantano di essere grandi, ma la verità è che, purtroppo e per fortuna, raramente lo sono, troppo protetti (e non è sempre un bene). Inoltr rammenta che tutti i nostri benefici sono recenti e non scontati: diritto di voto, libertà di lavorare, istruzione, sanità, aiuto ai poveri...Non sono stati conquistati solo i diritti femminili nati con le suffraggette.Ben vengano libri così, che spingono, le giovani in particolare, all'indipendenza ed al ragionamento, alla conoscenza. Poi, scritto in maniera così semplice e coinvolgente, con un prologo così d'effetto ed ansiogeno, difficilmente non si riuscirà a portare a termine la lettura. Leggendo gli altri volumi, invece, scoprirò se determinati momenti del film ispirato al primo sono una trovata cinematografica o se il film inserisce scene degli altri libri che hanno, a giudicare dal titolo, un diverso soggetto.
Finito il 05/05/21
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