Quello che le mamme non dicono è il sagace diario della maternità di Chiara, una ragazza di 27 anni che scopre di essere incinta e la cui prima esclamazione è "ma che davvero?".
Chiara però non ha cercato un bebè ne ha mai sognato di averne uno. Un giorno. Forse. Ma comunque, un giorno.
All'inizio l'eterno dubbio e indecisione se tenere o meno il puntino dentro di lei. Una risposta niente affatto scontata e che merita una profonda riflessione anche se si è contrari all'aborto.
Chiaramente la gravidanza prosegue o le 257 pag di libro non avrebbero molto luogo con un titolo simile!
E noi abbiamo modo di leggere una piccola perla. Ci viene presentata una maternità diversa dagli stereotipi.
La narratrice non si vede madre, rifiuta questo ruolo, rivuole la sua indipendenza. Però decide di andare avanti, in una strada piena di gioia, ma più immediatamente dolore, sacrificio e difficoltà. La maternità non è il quadretto idilliaco che ci viene prospettato. Cosa che anche io ho sperimentato in prima persona ma sapendo a cosa andavo incontro e desiderando il mio bimbo da anni.
Può essere un'occasione di riflessione, adatto a chi deve ancora avere figli come a chi già ne ha. Le risate sono assicurate. Giuro mi sono spanciata veramente tanto! Il best of lo detiene il paragrafo sulle canzoncine per l'infanzia. Probabilmente molto meglio mettere in loop la canzone di "Bob aggiustatutto" che non le canzoncine che ci descrive Chiara per evitare di vedere il bambino lanciarsi dal balcone o crescere sotto sorveglianza dello psichiatra! SOno un mix tra porno, horror, drammatico.
Però viene trattato l'intero armamentario: parenti rompiballe, travaglio, allattamento, prima pappe, nanne zero, metodi per addormentare, prime vacanze e le miracolose ore da soli, il ritorno a lavoro (nel nostro paese è più facile il non ritorno), i parenti e gli amici (a detta di MIE amiche anche il moroso/compagno/marito)che si offrono di passare a tutte le ore del giorno e della notte ma che alla prima richiesta di aiuto fuggono, le amiche distanti, il senso di straniamento da se, etc.
Insomma un libro a tutto tondo che ci fa un quadro completo, ma senza buttare sul pesante.
Me lo sono proprio goduta....Ed anche emozionata. Non ultimo ho amato le comparse di dialetto romano che mi manca da morire e che, sobsobsob, ho perso del tutto quando mi trasferii al Nord.
Vi lascio con un paio di citazioni (la selezione delle migliori delle migliori).
P.39 Le reazioni alla scoperta della maternità di Chiara
"Ma lui come l'ha presa?"
Non ho ben capito perchè partano tuti dal presupposto che alla notizia lui abbia tentato di impiccarsi in bagno. Quella ero io.
"E come è potuto succedere?"
Contando che lo Spirito Santo non esercita da qualche millennio (e non credo di poter essere una candidata) , non so, fai un pò tu.
"E' finita la pacchia..."
Come se non bastasse vedere il proprio corpo che si trasforma in quello di un Barbapapà, iniziare a soffrire di varici, epistassi, insonnia, tachicardia e anche emorroidi, qualcuno si sente anche in dovere di informarti che da oggi basta con la bella vita.
P.215-216 Filastrocche per l'Infanzia
Animal Sex/1
Come non citare il celeberrimo Anghingò tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore?
Riassumendo: sesso. Sesso di gruppo. Sesso di gruppo con animali. E non è nei dvd che vostro marito tiene sotto la Playstation, è nel cd del vostro bambino!
Mi sfugge un pò la dinamica della cosa, e soprattutto perchè in seguito il dottore si ammalò , se era la figlia quella che andava a bestie.
"Animal sex/2
Questa ha anche una componente splatter. Allora, inizia con una bella scena hot:
Oh! Bella, bella, bella, la storiella del cacciatore, che si mette a far l'amore con la cornacchia del Canadà.
Qui già posso comprendere la dinamica meglio delle civette, ma lasciamo stare. Cosa succede in seguito? Il cacciatore (che di nome fa Cecchino, tutto un programma) scambia la cornacchia per un corvo e bang! con un colpo l'ammazzò!
RIassumendo: sesso con animali più omicidio colposo. Nemmeno in Basic Instinct si erano spinti a tanto.
Ora basta o tanto vale trascrivere il libro e beccarmi una denuncia!
Veramente una delle migliori (e poche) letture fatte in tema genitoriale...
Trovate Chiara su www.machedavvero.it
dev'essere divertentissimo. lo leggerò appena sarò anche io benedetta dal dono di un bebè..con tutti i pro e i contro :)
RispondiEliminaVedrai morirai dal ridere e sapere di non essere l'unica a passare guai in maternità aiuta molto!;-)
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