Shusei Kugayama è il più bello della scuola. Tutte lo vogliono, ma lui tutte rifiuta.
Aoi
Nishimori se lo ritrova come vicino di casa. Lei vive da sola a causa
di una discussione coi suoi che dovevano trasferirsi per lavoro e che
han lasciato lei vivere in città. Ma lui? Lei però nemmeno lo sopporta,
sia per carattere che per il rifiuto alla dichiarazione dell'amica Moe
Shibuya.
Una sera lui
torna sfinito da lavoro e si trova a cenare con lei. Poco tempo dopo
l'appartamento di lui si allaga a causa di esperimenti culinari di lei e
la proprietaria degli appartamenti, indecisa se chiamare i genitori di
Aoi, accetta la proposta di Shusei di vivere temporaneamente dalla
ragazza.
Lei all'inizio si
sente a disagio. Ma man mano si avvicina a lui. Rifiutando di dirsi che
è innamorata. Vero è che lui passa da atteggiamenti carini a del tutto
cafoni.
Cerca
comunque di non farsi scoprire dall'amica perchè essere già scaricata è
brutto, però addirittura sapere che il tipo che ti piaceva vive con la
tua migliore amica è pessimo. E le situazioni a rischio si moltiplicano,
soprattutto per gli atteggiamenti dispettosi di lui".
Nel volume successivo facciamo conoscenza sia di Eri, la sorella di Shusei, e di Satsuki, la sua famosa ex.
Lui
torna a vivere nel suo appartamento ormai riparato e lei si trova
improvvisamente corteggiata da un kohai (compagno più giovane ) di nome
Shota che dopo varie vicissitudini si trova a vivere con lei. Diciamo
che lo pretende. Ed assistiamo ad un inspiegato marcamento di territorio
di Shusei che interviene quando il kohai ci prova un pò troppo. Ma come
mai? Se lui non sopporta le donne?
Una
commedia scolastica divertente ed un pò atipica. Non succede tutti i
giorni di vivere col più bello (e fetente) compagno di scuola, cosa per
cui le compagne ucciderebbero! Ed infatti Aoi fa di tutto per tacerlo!
Non
conoscevo Ayu Watanabe, ma devo dire che mi sembra una brava e
brillante mangaka, capace di disegnare storie con un bel tratto fluido e
dello stile che più mi piace: occhi grandi ed attenzione a capelli e
vestiario, oltre che espressivo. Consigliato per farsi quattro risate.
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