08/08/12

Recensione di Schegge di me di Tahereh Mafi


Schegge di me è il primo volume di un'originale trilogia creata dalla brillante mente di Tahereh Mafi.
Protagonista è Juliette Ferrars, diciassettenne internata in una sorta di carcere/manicomio poichè lei è pericolosa per la sicurezza della gente. 264 giorni di isolamento ed almeno 3 anni di prigionia. Il tutto perchè lei è vittima/beneficiaria della maledizione/dono di uccidere col semplice tocco. Cosa che non ha mai desiderato e che la fà sentire sola, un mostro che non ha mai potuto conoscere l'affetto.
Un giorno però arriva Adam, un  nuovo internato che passa da un atteggiamento incordiale ad uno premuroso in maniera veramente veloce! Cerca di capirla, di starle vicino.
Non passa molto finchè però la sua vera identità venga smascherata: lui è un soldato infiltrato al solo scopo di spiarla per riferire delle informazioni ai suoi capi. Capo in questione è Warner, figlio del  Comandante Supremo che è interessato a lei  nonchè innamorato di Juliette. Lei sarà la sua arma nella loro lotta ai ribelli ed agli insubordinati. Per lei è l'inizio di un puro odio. Non le importa nulla della meravigliosa stanza e dei grandiosi vestiti ricevuto da lui. Lo disprezza e la costringerà a fare ciò che più odia. Non si piegherà mai.
Suo vigilatore di cella è Adam. Lei ne è felice e non, visto che si sente tradita da lui. Scopre però che può fidarsi e per caso che SI POSSONO TOCCARE! Infatti trova, dentro una tasca, il taccuino su cui lei scriveva. Ce l'ha messo Adam, lo stesso soldato che riceverà punizioni fisiche se lei non diventerà mansueta a Warner. Lei ci sta male. Man mano inizia a fidarsi di nuovo di lui, quel ragazzo che, mentre erano insieme in cella, si è ricordata di aver conosciuto e con cui ha frequentato le scuole per molti anni. Finchè non è stata arrestata per aver commesso un omicidio che non voleva fare. E scopre che è rimasto una splendida persona. Si confidano dove possono ovvero nel bagno di lei, la stanza è piena di videocamere.
Juliette si batte per farle togliere peccato che Warner usi un trucchetto piuttosto spregevole per accordarle il permesso: vuole farsi toccare da lei come il primo giorno che l'ha mandata a chiamare. LE toglie le videocamere, ma la prova non è ancora finita e la rimette in balia del cliché che ha causato la sua incarcerazione, facendole rivivere da capo l'incubo.
Adesso però lei ed Adam possono parlare, amarsi e progettare la fuga. L'occasione si presenta diversamente dal programma stabilito.
Adam e Juliette sono sul letto di lei, suona un allarme per i soldati ma Adam non sa se andare. Arriva Warner che manda di corsa il soldato al raduno e ne approfitta per assaltare Juliette, scoprendo il suo taccuino ed accusandola che lui non le ha mai permesso di avere qualcosa e si chiede come faccia ad averlo. Nel frattempo pare faccia allusioni ad Adam, viste le condizioni del letto. Lui pare voler approfittare di lei, Adam torna e lo minaccia. Inizia la loro fuga improbabile assieme alla scoperta che anche Warner può toccarla. Tutto succede così in fretta che Juliette preferisce non credervi.
La fuga è entusiasmante! Come pure il resto che non vi svelerò.
Come primo volume è un vero spettacolo! La grammatica non è perfetta ma è fatta apposta. Insomma come potrebbe un'adolescente rinchiusa scrivere bene se ha interrotto le scuole a 14 anni. Il tutto pare sempre confinato ad essere un pensiero.
Altra cosa fantastica le frasi con la sbarra sopra. Come se fossero le cose che lei pensa davvero ma che reprime e cancella. Che crede sbagliate o che vuole soffocare, non degne nemmeno che la sua mente le partorisca.
Lo stile è diretto e semplice. I personaggi si fanno amare o apprezzare tutti dai protagonisti principali a Warner, a tutti quelli che incontreremo. Strabiliante!
Questo libro è stato uno spettacolo di cui spero presto di leggere i seguiti: Destroy Me e Unravel Me, di cui spero sia altrettanto simile la traduzione italiana riguardo al titolo.
Insomma posso dare un dieci colossale a questo libro!

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