31/05/19

Recensione di Deus Machinae di Thea Harrison - Saga delle Antiche Razze vol.5

Trama: Prima di incontrare Dragos, Pia Giovanni, mezza umana e mezza wyr, era sola e in fuga. Adesso ha un compagno, e incinta, e si sta dirigendo verso sud per riparare il fragile rapporto tra i wyr e gli elfi. Stare lontana da Dragos e doloroso, ma per il bene del territorio wyr devono capire come riuscire a essere compagni ovunque, non solo in camera da letto. A New York, Dragos presiede ai Giochi delle Sentinelle ed e preoccupato per la sua compagna, ma sa che trovare due nuove sentinelle e essenziale per mostrare al resto delle Antiche Razze quanto forte e brutale possa diventare il territorio wyr. Durante lo svolgimento dei giochi, pero, i negoziati di Pia con gli elfi subiscono una svolta pericolosa, mettendo a dura prova il suo legame con Dragos e minacciando tutto cio che hanno di piu caro.

Finalmente ho finito questo benedetto libro!
Sarò in ritardo perché le amiche lettrici sono già al settimo, ma sto cercando di darmi una mossa.

In questa avventura capiamo subito che le cose sono diverse.
Gli altri volumi hanno posto le basi per arrivare a questo momento, quello in cui torniamo ai protagonisti principali.

Pia sta andando in missione diplomatica, per iniziare, con gli elfi al fine di risanare la situazione conflittuale causata da Dragos. Quest'ultimo è contrario all'idea di Pia, ma ne riconosce l'importanza e cerca di passare sopra alla sua possessività. Non che la sua compagna gioisca della separazione, però sa che devono sacrificarsi per il loro futuro.
La partenza non è delle migliori poiché la giovane deve impartire un certo controllo alla sua scorta, in particolare al capo che è Eva, una wyr molto imperiosa che dà del filo da torcere a Pia.
La missione presso gli elfi inizia presto, purtroppo destinata ad interrompersi presto. La compagna di Dragos raggiunge, su invito degli elfi, Lirithriel Wood, un territorio pressoché nascosto ai wyr e molto antico, speciale. E dovrà...aspettare per compiere il suo dovere. La politica non è mai semplice, anche quando si ha fretta! Inutile dire che le cose sono complesse ed i pericoli in agguato. Anche perché il titolo è tutto un programma e si può già intuire qualcosa, almeno chi ha letto tutti i volumi precedenti.

Che dire se non che bomba?
Intanto le vicende partono abbastanza velocemente, rispetto ai canoni della Harrison che, stavolta, è carica. Partiamo con la separazione di Dragos e Pia, l'organizzazione della gara per trovare il nuovo Primo del più potente dei wyr e le sue nuove sentinelle, ci saranno probabilmente certi "attrezzi" in mezzo, scopriamo la corte elfica, captiamo quel che non va...
Come sempre l'azione è relegata alla fine, ma avere tutta questa carne al fuoco su cui rimuginare...wow! Non avrei potuto chiedere di meglio!
Anche il finale è una bomba ad orologeria. Della serie, ma sì, chiudiamola così!
Se non si è capito ho trovato questo libro, finora, il migliore della serie. Forse prevedibile su certi aspetti (meno rispetto agli altri, ma si capisce dove va a parare), sotto altri ha lanciato colpi di scena niente male sia in positivo che in negativo rischiando di farci fermare il cuore più volte. Personaggi e vicende finalmente si ricongiungono e, presumo, che questo sia solo "l'inizio".
Ho trovato l'autrice più istintiva, ma senza rinunciare alla ragione che dal secondo al quarto libro ha imperato, novelle incluse. Il suo modo di scrivere è sempre fresco e semplice, funzionale alla storia.
Insomma, ci siamo proprio.

Se state leggendo questa serie potete gioire! Non sembra proprio interrotta benché lunga. Esce oggi Bacio di mezzanotte, volume numero 8!

2 commenti:

  1. Sono contenta che ti sia piaciuto, anche a me, tanto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per la delusione con Exit West ho avuto la gioia con Deus Machinae!

      Elimina