tag:blogger.com,1999:blog-4422374643086642132024-03-18T04:03:14.630+01:00Bookaholic-Made 4 bookssorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.comBlogger1172125tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-4853674194012025222021-09-11T09:00:00.001+02:002021-09-11T09:00:00.241+02:00Recensione di Prima di noi di Giorgio Fontana<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHtQGO6UNp4kFomzfxSSoOhupE55hri4-svKpDNSHOGEUUP8bcK8BWcPa1z31EJFDmU_K5wRv3ui-XltCR4fJ6jrmc2enDrFNpxmUm8H_r9wSDeSRSjwuTFz9k0Tsz2ORBRKfR2aOCIft_/s313/prima.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="313" data-original-width="201" height="313" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHtQGO6UNp4kFomzfxSSoOhupE55hri4-svKpDNSHOGEUUP8bcK8BWcPa1z31EJFDmU_K5wRv3ui-XltCR4fJ6jrmc2enDrFNpxmUm8H_r9wSDeSRSjwuTFz9k0Tsz2ORBRKfR2aOCIft_/s0/prima.jpg" width="201" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Una famiglia del Nord Italia, tra l’inizio di un secolo e l’avvento di un altro, una metamorfosi continua tra esodo e deriva, dalle montagne alla pianura, dal borgo alla periferia, dai campi alle fabbriche. Il tempo che scorre, il passato che tesse il destino, la nebbia che sale dal futuro; in mezzo un presente che sembra durare per sempre e che è l’unico orizzonte visibile, teatro delle possibilità e gabbia dei desideri.</span></i></div><p></p><span id="freeText9240540803008154768" style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>È questo il paesaggio in cui vivono e muoiono i personaggi di Giorgio Fontana, i Sartori, da quando il primo di loro fugge dall’esercito dopo la ritirata di Caporetto e incontra una ragazza in un casale di campagna. Poi un figlio perduto in Nordafrica, due uomini sopravvissuti e le loro nuove famiglie, per arrivare ai giorni nostri: quelli di una giovane donna che visita la tomba del bisnonno, quasi a chiudere un cerchio. Quattro generazioni, dal 1917 al 2012, che si spostano dal Friuli rurale alla Milano contemporanea affrontando due guerre mondiali e la ricostruzione, la ricerca del successo personale o il sogno della rivoluzione, la cattedra in una scuola e la scrivania di una multinazionale. È circa un secolo, che mai diventa breve: per i Sartori contiene tutto, la colpa, la vergogna, la rabbia, la frenesia, il viaggio. Sempre lo scontro e quasi mai la calma, o la sensazione definitiva della felicità. Ma i Sartori non ne hanno bisogno, e forse nella felicità neppure credono. Perché se in ogni posto del mondo bisogna battersi e lottare allora è meglio imparare ad accettare le proprie inquietudini, e stare lì dove la vita ci manda.</i></div><div style="text-align: justify;"><i><span id="freeText9240540803008154768">Romanzo storico e corale, vasto ritratto narrativo del Novecento italiano, il racconto dei Sartori affronta il fardello di un passato che sembra aver lasciato in eredità solo fatica e complessità, persino nei più limpidi gesti d’amore. Se gli errori e le sfortune dei padri ricadono sui figli, come liberarsene? Esiste una forza originaria capace di condannare un’intera famiglia all’irrequietezza? Come redimere se stessi e la propria stirpe? La risposta a queste domande è nella voce di un tempo nuovo, nello sguardo di chi si accinge a viverlo, nelle parole di uno scrittore di neppure quarant’anni che ha voluto affrontare con le armi della letteratura la povertà e il riscatto, la fede e la politica, il coraggio dei deboli e la violenza dei forti.</span> <span><a name='more'></a></span></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Prima di noi è nel programma della sfida sulle saghe familiari de La libreria di Ciffa. Ed è un bel mattone! 886 pagine di saga familiare che copre la storia dal termine della prima guerra mondiale (tra 1917 e 1919) fino al 2012 circa.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Si tratta dell'epopea della famiglia Sartori che comincia con la diserzione di Maurizio Sartori e dall'incontro con la friulana Nadia Tassan e prosegue con le vite di figli, nipoti e bisnipoti e con quelle di chi incrocia più o meno permanentemente la loro vita, spostando la scena nel milanese.</div><div style="text-align: justify;">E' il ritratto di un secolo, di tutte le sue fasi e trasformazioni.</div><div style="text-align: justify;">Attraverso le voci narranti si vive la fine del primo conflitto mondiale, la vita rurale, il passaggio alla città, il dopoguerra, la seconda guerra mondiale ed il relativo dopoguerra, la corsa nel nord per raggiungere i maggiori poli industriali che si espandono sempre più, le grandi fatiche per comprarsi casa (che oggi nessuno farebbe più), Piazza fontana, le BR, gli anarchici, il '68, l'inizio dell'era moderna, il conflitto nei Balcani...</div><div style="text-align: justify;">Non nemmeno menzionato tutto, forse ci vorrebbe un altro bestione così per farlo.</div><div style="text-align: justify;">Non che la nostra attualità sia vuota, ma il '900 è stato "tanta roba" e mi ha fatto pensare che non è vero che viviamo in pace dall'ultimo conflitto. Certo, conflitti mondiali dichiarati non ce ne sono stati più, però l'Italia è stata a lungo turbolenta ed anche l'Europa ed altre aree del mondo. E' che, per fortuna, da noi sembra andare tutto bene, così male non va. Anche nella gran parte delle peggiori condizioni, raramente viviamo nella miseria o in situazioni di conflitto. Semmai è l'epoca del disagio interiore, comunque importante e che un tempo non è che non esistesse, veniva bollato come "problema da ricchi". D'altronde, se dovevi pensare a sopravvivere certo non pensavi ai patemi d'animo, a "sciocchezuole". Contavano solo lavoro e salute fisicia. Certo, altrove ci sono guerre e vere dittature, però non in Italia, dove per quanto ci sia da lavorare sui tanti problemi esistenti, male davvero non si vive.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">I protagonisti ci portano davanti vari temi: la fuga all'estero, la capacità di sapersi adattare al lavoro disponibile e magari in linea con i nostri studi, la fatica tripla di una donna che vuole affermarsi sul lavoro, la difficoltà a parlare di disagio psichico o della propria omosessualità, tutte cose che si palesano bene dopo gli anni '80 e che ancora sono complesse da esternare.</div><div style="text-align: justify;">I personaggi sono complessi e vivi, tridimensionali. Spesso mi sono stati antipatici, a volte ero d'accordo solo con qualche esternazione. Sono umani e mi hanno suscitato emozioni e pensieri che avrei provato per persone vere ed esistenti. Ad esempio, tizio può non piacermi ma posso apprezzare la fatica della sua dura vita oppure potrei essermi sbagliata su di lui (per dire, un bisnipote di Nadia, Dario, è un cretino intelligente ma la vita non è stata gentile con lui nell'infanzia ed è un elemento che dovrebbe rendermi empatica eppure lui la rende dura, mentre apprezzo il marito di Eloisa, una nipote di Nadia, che nel momento clou è un coxxxxne pur sembrando intelligente e protettivo), il tutto come se lo/li conoscessi.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E' un libro lungo, monumentale, eppure scorrevole e capace di dipingere quasi un secolo denso di storia.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 12/08/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-41272048629558226752021-09-10T15:30:00.000+02:002021-09-10T15:30:00.248+02:00Recensione di E' tempo di ricominciare di Carmen Korn<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5ADI6Mkbrl6kcwo5ofKiQjaBQ4K4E3nMdx4T9m3VQm2WupFapQeVENy5cr5Yi4xSk1ZR9vJ1ByFo_Fd7i9KieqTrshEvAZ8zy1l573zIiMqsTirvttOAWkGZbFytWtCJK44b2lTxF9CRL/s475/korn.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="311" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5ADI6Mkbrl6kcwo5ofKiQjaBQ4K4E3nMdx4T9m3VQm2WupFapQeVENy5cr5Yi4xSk1ZR9vJ1ByFo_Fd7i9KieqTrshEvAZ8zy1l573zIiMqsTirvttOAWkGZbFytWtCJK44b2lTxF9CRL/s320/korn.jpg" width="210" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">È il 1949. La guerra è finita. I nazisti sono stati sconfitti. Come molte altre città, Amburgo è ridotta a un cumulo di macerie e in parecchi si ritrovano senza un tetto sulla testa. Fra questi, Henny, che ha finalmente accettato di sposare Theo e continua a cercare la cara Käthe, che risulta ancora dispersa nonostante l’amica sia sicura di avere incrociato il suo sguardo, la sera di San Silvestro, su quel tram… Nel frattempo, mentre Lina e la sua compagna Louise aprono una libreria in città, Ida si sente delusa dal modesto ménage coniugale con il cinese Tian, pur avendo mandato all’aria il suo precedente matrimonio per stare con lui, e ricorda con nostalgia la sua giovinezza di rampolla di una famiglia altolocata. Sono in molti ad aver perso qualcuno di caro, e sono in molti ad attendere il ritorno di qualcuno, giorno dopo giorno, alla finestra. Ma per i sopravvissuti tornare a casa non è facile, si ha paura di cosa si potrebbe trovare, o non trovare più.</span></i></div><p></p><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Gli anni passano, i figli delle protagoniste crescono e anche loro hanno delle storie da raccontare. Sullo sfondo, la ripresa dell’economia tedesca e le rivoluzioni sociali che hanno scandito gli anni Cinquanta e Sessanta: lo sbarco sulla Luna, la costruzione del Muro di Berlino, il riarmo e la paura del nucleare, l’arrivo della pillola anticoncezionale, l’irruzione della televisione nella vita quotidiana delle famiglie, l’inizio dei movimenti studenteschi e la musica dei Beatles.</i></div></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Dopo Figlie di una nuova era, il secondo, attesissimo capitolo di questa fortunata e appassionante trilogia che racconta la vita di quattro amiche nella Germania del Novecento.<span><a name='more'></a></span></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ho iniziato questa serie anni fa e sono felice di averla ripresa.</div><div style="text-align: justify;">Il volume ricomincia da dove avevamo lasciato tutto.</div><div style="text-align: justify;">Henny è certa di aver intravisto Kathe, l'amica finita in campo di concentramento. Il dubbio di esserselo immaginato è alto perché non ne ha più notizie. E che motivo avrebbe la sua amica di evitarla?</div><div style="text-align: justify;">Proseguono anche le vicende della madre Else, dei figli MArike e Klaus, delle amiche Ida e Lina e dei rispettivi consorti Tian e Louise. Vi saranno anche nuove comparse.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il fascino di questa saga è che si legge con facilità e con piacere. I personaggi si prendono subito in simpatia, sembrano amici, ci pare di averli davanti mentre ci parlano. Sono oltremodo umani e realistici, capaci di evoluzioni e/o involuzioni.</div><div style="text-align: justify;">Altro elemento è la capacità dell'autrice di farci vivere il periodo storico con naturalezza, ogni decade delinea le sue peculiarità.</div><div style="text-align: justify;">Il primo dopo guerra, le ristrettezze fanno posto alla voglia di vita ed alla ripresa. La tecnologia ed il mondo dello spettacolo si sviluppano ed inizia il periodo d'oro di Tv e radio. Klaus troverà la sua strada in radio. I diritti civili fanno la loro comparsa, le persone ne sentono sempre più bisogno, per esempio le donne che vogliono essere libere di lavorare e di non avere figli (la pillola si poteva prescrivere solo alle donne sposate) e gli omosessuali non vogliono rischiare il carcere per l'amore che reato non è.</div><div style="text-align: justify;">E' stato certamente un gradito ritorno a casa ed anche i personaggi da me meno amati si sono fatti leggere con interesse.</div><div style="text-align: justify;">Si tratta di un romanzo ben scritto, dal linguaggio semplice ma strutturato in maniera complessa perché molti tasselli devono mostrarsi bene e ciò non è facile perché personaggi e fatti sono molteplici, ben contestualizzati nella storia.</div><div style="text-align: justify;">Sono curiosa di leggere il terzo volume nonostante io sappia che è il più criticato.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 30/07/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oGf7IJ.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-32172126277414289552021-09-10T09:00:00.000+02:002021-09-10T09:00:00.249+02:00Recensione di Circe di Madeline Miller<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbOLIJFXOTscYkKVn8oddxT9z3PFVBuKikDNmcGKwxKm_xBQsFWukfhMYRX66LNHxhdjaTgJk2nwgYjTE9JyA56GZD03phkaocdd-9-p7LG75BGUWaovcuSRGA5fZsGbJW0stGFfIiqgLP/s825/circe.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="825" data-original-width="536" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbOLIJFXOTscYkKVn8oddxT9z3PFVBuKikDNmcGKwxKm_xBQsFWukfhMYRX66LNHxhdjaTgJk2nwgYjTE9JyA56GZD03phkaocdd-9-p7LG75BGUWaovcuSRGA5fZsGbJW0stGFfIiqgLP/s320/circe.jpg" width="208" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino – con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché – non più solo maga, ma anche amante e madre – dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.<span><a name='more'></a></span></span></i></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Sono appassionata di mitologia e questo libro mi ha subito attratta. Il GdL è stata una ghiotta occasione organizzata da Leggo Quando Voglio.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Di Circe avevo un'immagine vaga. Seduttrice innamorata della preda, il famoso Odisseo di cui quasi esclusivamente si narra.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Madeline Miller dipinge una maga a me ignota.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Ci narra dei suoi genitori, Perseide la ninfa ed il titano Elios, dell'infanzia con i fratelli Pasifae, Perse e l'amato Eete, tutte serpi che le si rivolteranno contro. La sua è una vita di delusioni, di gioie strappante o mai avute. E della suprema punizione per aver rivendicato ciò che lei è: una pharmakis, una maga.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Verrà esiliata, anche se credo che sia il punto più pieno di licenze perché, fino ad Odisseo,di Eea, luogo dell'esilio di Circe, si sa ben poco.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Sconvolge il declino dell'eroe, tornato ad Itaca accecato da Atena e cambiato dal conflitto. Metamorfosi di cui vi sono tracce nella storia epica.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">L'autrice ha saputo parlare di una dea unica nel suo genere. Divina, dalla voce umana, capace di compassione e di determinazione.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">I lunghi secoli a disposizione la trovano ingenua, ferita, arrabbiata, feroce, saggia.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Questo romanzo, senza volerlo, è estremamente femminista. Perché Circe è tosta, matura, si rende indipendente ed inimitabile anche nella scelta della maternità (che ignoravo!). E' una combattente, non si arrende mai.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">La narrazione non ci rende partecipi di grandi gesta eroiche, salvo dei momenti tesi ed anche avventurosi, ma sa infiammare e tenere gli occhi incollati alle pagine, facendoci desiderare di essere più veloci, sapere di più, tutto e subito ed anche temere di arrivare alla fine, tristi per aver concluso il libro o timorosi della delusione dell'ultima pagina. Delusione che io non ho avuto. Per me il finale è stato perfetto, un cerchio che si chude.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">La mitologia si è fatta reale, presente e viva e la lettura non può che procedere a ritmo incalzante, facendoci deliziare delle piccole pepite gettate costantemente per richiamare la nostra già catalizzata attenzione. D'ora in poi sarò più affezionata a Circe.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Questo libro, pur più emozionante de "Il canto di Calliope" di Natalia Haynes (che trovo di un eccellente e cupo realismo), si afferma, con l'altro testo menzionato, come tra le migliori rivisitazioni mitologiche (io comunque metto Andrea Marcolongo sopra ai classicisti che conosco come mi a preferita!).</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;">Finito il 29/07/21</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #263238; font-size: 16px;"><br /></span></span></div><p></p>
sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-90526857159944765992021-09-09T16:07:00.001+02:002021-09-09T16:07:00.234+02:00Recensione di Respiro solo se tu di Jennifer Niven <p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkzifLJoIJy3qFh0Qri2yU4pURjz2A3S1BM-f17Zf-EbJLv8joKgHFpt72TwxPUx9iy3b50Uv2VWGipqynS6DQ-QzXbX26m21sB34aP3t8bk0LuCeL8urQdTpy6_S2viloSNiZ9AOv9OuO/s475/respiro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgkzifLJoIJy3qFh0Qri2yU4pURjz2A3S1BM-f17Zf-EbJLv8joKgHFpt72TwxPUx9iy3b50Uv2VWGipqynS6DQ-QzXbX26m21sB34aP3t8bk0LuCeL8urQdTpy6_S2viloSNiZ9AOv9OuO/s320/respiro.jpg" width="214" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Manca una manciata di giorni al diploma e Claudine non vede l’ora di trasferirsi a New York per andare al college e diventare una grande scrittrice. Adesso però pensa solo a come godersi l’ultima estate con le amiche. Il viaggio della maturità, le follie, i vestiti appariscenti, i ragazzi, la prima volta, il sesso… Ma vivere intensamente i diciotto anni non è semplice, se i tuoi genitori decidono di divorziare e tu sei costretta a trasferirti in un altro Stato. Su un’isola abitata solo da cavalli e trentuno persone. Letteralmente. Il mondo di Claudine crolla come il più instabile dei castelli di foglie. Non ha più radici, e i legami più importanti della sua vita sono spezzati. Ha capito che niente dura o vale la pena di essere amato. Non aveva calcolato che, tra quei trentuno isolani, potesse incontrare qualcuno come Jeremiah, armato di spray anti zanzare e pungente sarcasmo. Ma i rapporti sono imprevedibili, Claudine lo sa: non puoi affidarti all’altro per respirare, perché all’improvviso potrebbe lasciarti. Forse però l’estate della maturità è anche questo: rischiare, ed essere pronti a ricominciare. Nel suo romanzo più intimo e toccante, Jennifer Niven racconta i desideri e le pulsioni dell’animo in modo delicato e autentico, parlando direttamente al cuore del lettore.<span><a name='more'></a></span></span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho conosciuto la Niven qualche anno fa con "Raccontami di un giorno perfetto".</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo libro l'ho visto in biblioteca e, per quanto i titoli interessanti ci siano, è raro trovare i libri che più piacciono a me.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">La protagonista è Claude, una diciottenne che fantastica sulla sua estate con Saz, la sua migliore amica. Il programma è di visitare il loro stato, l'Ohio, prima di andare al college in due diversi stati. Purtroppo i piani vengono scombinati dai genitori di Claude che decidono di separarsi, chiedendo alla figlia di mantenere il riserbo, persino con Saz perché i suoi genitori sono amici di famiglia. Ed è così che la giovane passerà l'estate su un'isola, mi pare al largo della Georgia, abitata da sole 31 persone. Una di loro è un affascinante ragazzo dal carattere complicato che si chiama Jeremiah, detto Miah.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">A livello cerebrale c'è molto.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Si parla di divorzio e delle difficoltà di un figlio ad accettarlo, soprattutto quando arriva all'improvviso, e della rabbia e della confusione che porta con sé una situazione simile, assieme al senso di tradimento.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Lo spaesamento quando vai avanti e la contentezza, l'equilibrio quando stai bene e riesci ad affrontare la situazione.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">E' così per Claude, che tra alti e bassi, deciderà di vivere l'isola ed alla fine riuscirà a riavvicinarsi a sua madre ed a conoscerla di più, nonostante i momenti di tensione, sempre più gestibili rispetto alla rabbia verso il padre che pare averle cacciate quando il divorzio l'ha voluto lui.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">La relazione con Miah irrompe potente in tutto questo e regalerà molto ad entrambi i giovani, rasserena lei e ricompone lui, dal duro passato e dalla vita tosta.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">E' un romanzo che parla di relazioni a tutto tondo e propone riflessioni su coppia, sesso, mondo LGBT+, esperienze giovanili...</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Dal mio canto ho amato anche l'apparato storico-naturalistico da diplomata del tecnico turistico.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Devo dire però che ho sentito Claude molto "finta" o come minimo dall'umore ballerino di una quindicenne.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Il mio comunque è un giudizio positivo per un libro scorrevole e scritto con periodi semplici, ma non lo valuto oltre il 6 1/2/7.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Sono quasi all'8 dopo aver letto i ringraziamenti ed aver scoperto che il romanzo è piuttosto autobiografico, seppur unendo in un unico spazio temporale due eventi lontani nel tempo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Ma c'è da dire che l'autrice odia il lieto fine. Vero che mi manca un suo libro, dico solo che di due libri arrivano più dolori che gioie. D'accordo forgiare i giovani, ma tendiamo ad esagerare.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Finito il 24/07/21</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-30300599734704470722021-09-09T09:00:00.000+02:002021-09-09T09:00:00.244+02:00Recensione de Il ritratto di Paola Zannoner<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIgbfUtpyajHENejPVnB02Zoeb0-vgV3sADC3ykR7T_DS6uHzz-zZxHFzYtzBtiTIyxNUebVWxpUpASWd9kp7Yf5DyTWU_251CdROyB_YCH_OKspU2KCfnFpJ5F4DSvIveh0WgjolCmMQx/s1520/ritratto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1520" data-original-width="1000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIgbfUtpyajHENejPVnB02Zoeb0-vgV3sADC3ykR7T_DS6uHzz-zZxHFzYtzBtiTIyxNUebVWxpUpASWd9kp7Yf5DyTWU_251CdROyB_YCH_OKspU2KCfnFpJ5F4DSvIveh0WgjolCmMQx/s320/ritratto.jpg" width="211" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Un romanzo che si legge tutto d'un fiato, capace di suscitare forti emozioni e preziose riflessioni con un ritmo narrativo avventuroso, appassionante, contemporaneo.</span></i></div><p></p><span id="freeText12262085538247492217" style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><i><br /></i></span></div><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Silvia deve chiudere la conversazione, allontanarsi da lì. Cambiare l'espressione tesa, ricondursi dentro l'alveo di un breve scambio con un visitatore assiduo, conosciuto dai custodi. È stata lei a delinearne un profilo rassicurante di giovane studioso di Raffaello. Innocuo finora, ma chissà cosa può produrre il nuovo sistema di sicurezza: cosa può emergere dal suo profilo, con il controllo dei dati? Un fanatico? Un maniaco ossessivo?</i></div></span><div style="text-align: justify;"><i><br /></i></div><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i><span id="freeText12262085538247492217">Silvia lavora come custode nella Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. È una tra le dipendenti più giovani e viene reclutata per far parte di un innovativo sistema di sicurezza, gestito da una app che traccia i visitatori in ogni momento e fornisce dati e informazioni incrociandoli con la Pubblica Sicurezza. Proprio nello stesso periodo, Doyun, un giovane coreano silenzioso e affascinante, ogni giorno si presenta nella Galleria per ammirare per ore, come ipotizzato, uno dei capolavori di Raffaello, La Velata. Tra i due ragazzi nasce un sentimento delicato, profondo, che Silvia è spinta a mettere fortemente in dubbio dopo che nel giorno di Pasqua, in un furto senza precedenti, il dipinto scompare, nonostante l'inespugnabile sistema di sicurezza del museo. Chi sarà il principale sospettato? E perché Doyun è diventato così criptico e sfuggente? Come può Silvia essersi sbagliata sul suo conto? Può davvero contare sul suo amore? In una storia mozzafiato tra le viuzze tortuose del centro della splendida città, museo a cielo aperto, i due ragazzi riusciranno a svelare l'arcano trascinati dalla passione e dall'amore per l'arte, nostro patrimonio collettivo.</span> </i></div><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Sono cresciuta in una città d'arte e ricca di storia, le quali mi hanno presto soggiogata. Nei romanzi, oerò, l'arte mi stuzzica poco e raramente amo molto storie simili perché mi sembra che finzione ed arte non si amalgamino benissimo.</div><div style="text-align: justify;">Questo libro l'ho preso d'impulso, una blogger di cui mi fido parla spesso dell'autrice e l'ho preso nonostante temessi una delusione, intuendo il tema.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ci troviamo a Firenze, nella galleria Palatina di Palazzo Pitti. Silvia è una custode, ama l'arte ed il suo lavoro. Viene anche selezionata per un innovativo programma per la protezione del patrimonio artistico. Destino vuole che conosca anche Doyun, un giovane coreano che frequenta la galleria. La giovane gli si avvicina perché sembra un po' sospetta e la prudenza non è mai troppa, ma, all'atto pratico, è un bravo ragazzo.</div><div style="text-align: justify;">La trama dice di più, troppo, però io mi fermo qui.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo libro mi ha coinvolta per più motivi.</div><div style="text-align: justify;">Mi immedesimo in Silvia: giovane che deve sostentarsi presto, senza nessuno, seria, anche troppo. COn Doyun c'è il proverbiale colpo di fulmine, trova un'anima affine e dimentica l'amico farfallone che avrebbe voluto per fidanzato.</div><div style="text-align: justify;">Si è anche risvegliato in me l'amore per l'arte, mai sopito, ma al punto di cercare di viverla a fondo, in futuro, magari come lavoro.</div><div style="text-align: justify;">In questo libro si respira l'importanza del nostro patrimonio artistico e culturale, della centralità che potrebbe e dovrebbe avere.</div><div style="text-align: justify;">E' un libro anche su amicizia e sentimenti, sulle riflessioni di una vita.</div><div style="text-align: justify;">Non l'avrei mai detto, forse, oggettivamente non è nemmeno chissà che romanzo (la parte thriller con l'intervento delle forze dell'ordine è un po' stentata, adatta forse a giovanissimi che cercano un romanzo contemporaneo), eppure, leggerlo, mi ha dato un senso di pace e relax.</div><div style="text-align: justify;">La scrittura poi mescola scorrevolezza e semplicità ad un linguaggio che a volte utilizza termini complessi e si avvale di nozioni di storia dell'arte e di elementi tipici della realtà museale.</div><div style="text-align: justify;">Firenze è un degno sfondo, tra l'altro, e l'amore per la cultura, la storia e l'arte ha sempre pulsato potente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 20/07/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oZSY0Q.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-49182726433900454752021-09-08T15:33:00.001+02:002021-09-08T15:33:00.362+02:00Recensione di Rovina e Ascesa di Leigh Bardugo - Girshaverse vol.3<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLvwMmbYIUu4tNlnxZth6iOpdZEyz9VyQM0qTa3oX9q0TZ1Wb8vNK4mEV6uB_bgm4Qv-UCpf9vxI6yhXkxjRY7v-3lBtO8vDxbwBa-SAuGX1umh7PxOs536iVKLvmYY4Pf13L4AtVUccdF/s475/rovina.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="315" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLvwMmbYIUu4tNlnxZth6iOpdZEyz9VyQM0qTa3oX9q0TZ1Wb8vNK4mEV6uB_bgm4Qv-UCpf9vxI6yhXkxjRY7v-3lBtO8vDxbwBa-SAuGX1umh7PxOs536iVKLvmYY4Pf13L4AtVUccdF/s320/rovina.jpg" width="212" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">L'Oscuro ha ormai esteso il suo dominio su Ravka grazie al suo esercito di creature mostruose. Per completare i suoi piani, gli manca solo avere nuovamente al suo fianco Alina, la sua Evocaluce. La giovane Grisha, anche se indebolita e costretta ad accettare la protezione dell'Apparat e di fanatici che la venerano come una Santa, non ha perso però le speranze: non tutto è perduto, sempre che un certo principe, sfacciato e fuorilegge, sia sopravvissuto, e che lei riesca a trovare la leggendaria creatura alata di Morozova, la chiave per liberare l'unico potere in grado di sconfiggere l'Oscuro e distruggere la Faglia. Per riuscirci, la potente Grisha dovrà tessere nuove alleanze e mettere da parte le vecchie rivalità. Nel farlo, verrà a conoscenza di alcuni segreti del passato dell'Oscuro che getteranno finalmente luce sulla natura del legame che li unisce e del potere che l'uomo esercita su di lei.</span></i></div><p></p><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Con una nuova guerra alle porte, Alina si avvia verso il compimento del proprio destino, consapevole che opporsi all'ondata di crescente oscurità che lambisce il suo paese potrebbe costarle proprio quel futuro per cui combatte da sempre.</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finalmente posso mettere anche io la parola fine a questa serie, per ora.<span> <a name='more'></a>Siamo giunti al terzo volume della trilogia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span>Alina deve recuperare le forze, l'Apparat la tiene reclusa e viene venerata, mentre l'Oscuro sta estendendo il suo dominio. Ma la giovane non è sola e grazie a tutti i suoi amici, compreso Nikolai, il futuro re di Ravka, riuscirà a mettersi sulle tracce dell'uccello di fuoco, il terzo amplificatore di Morozova.</span></div><div style="text-align: justify;"><span>Certo l'Oscuro sarà un nemico formidabile, capace di assoggettare il mondo al suo dominio.</span></div><div style="text-align: justify;"><span><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span>Pur essendo un "classico fantasy", col cattivo da sconfiggere, questo è speciale. E' presentato come una favola (ed in netto contrasto con la dilogia Sei di Corvi, più cupa), ma è ricco di realismo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span>Ravka è un paese in guerra, una monarchia militare. Anche senza combattere si subiscono perdite. Ed è ciò che accade ai protagonisti che sono anche chiamati a compiere un difficile percorso di maturazione, senza sconti come è d'uso in tempo di guerra. Ognuno di loro, però lo porterà a termine, venendo a patti col proprio dolore (elemento di cui ognuno è ricco). Altro caratteristica di pregio è la fallacità dei personaggi, nessuno è l'eroe perfetto e spesso deve confrontarsi col peggio di sé,</span></div><div style="text-align: justify;"><span>In questa serie la vittoria ha anche il sapore della perdita e della sconfitta ed è giusto così perché il mondo è fatto di sfumature.</span></div><div style="text-align: justify;"><span><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span>Leigh Bardugo non ha fretta e ci porta lungo il suo percorso con calma, senza risparmiare particolari, ma senza nemmeno essere tediosa. Ha saputo creare un universo e personaggi ben caratterizzati di cui sentire la mancanza.</span></div><div style="text-align: justify;"><span>Alina e Mal (ma anche l'Oscuro) mi mancheranno. Quanto mi hanno fatto soffrire! Genya ha imparato a farsi apprezzare ed è uscita dal suo grazioso guscio, così come David (forse). Nikolai non mi fa capitolare, però è speciale. Zoya fa parte del quadro, ma è troppo arrogante. L'Apparat lo malsopporto sempre. Troppo zelante, viscido e manipolatore (senza la grazia e l'arguzia di Nikolai).</span></div><div style="text-align: justify;"><span><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span>Sono curiosa di leggere anche i controversi Rule of wolves e King of Scar solo per reimmergermi nelle atmosfere. E magari rivedere la serie tv che è fatta tutto sommato bene, con dei cambiamenti pertinenti che ben si sposano ai libri creando un prodotto complementare. </span></div><div style="text-align: justify;"><span><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span>Finito il 13/07/21</span></div><div style="text-align: justify;"><span><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span><br /></span></div></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oGf7IJ.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-30352474093178907532021-09-08T09:00:00.001+02:002021-09-08T09:00:00.236+02:00Recensione di Se l'acqua ride di Paolo Malaguti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQDK4cmVzUuWPEC6ClrMfgGXTwTKDaTL5x0AiKvgl7Rp-5Lg_tNFu1bpA78w-t-0B_AVgzHfxItARVS4lWzZwhxVTvng5u2AYW-nQbd5voKOUSWWKJ7n4imSRb0ksxFJmHV3fcUeRbRPfF/s475/acqua.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQDK4cmVzUuWPEC6ClrMfgGXTwTKDaTL5x0AiKvgl7Rp-5Lg_tNFu1bpA78w-t-0B_AVgzHfxItARVS4lWzZwhxVTvng5u2AYW-nQbd5voKOUSWWKJ7n4imSRb0ksxFJmHV3fcUeRbRPfF/s320/acqua.jpg" width="202" /></a></div><div style="text-align: justify;">Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Sulla corrente dei fiumi nulla cambia mai davvero. Al timone degli affusolati burchi dal fondo piatto, da sempre i barcari trasportano merci lungo la rete di acque che si snoda da Cremona a Trieste, da Ferrara a Treviso. Quando Ganbeto sale come mozzo sulla Teresina del nonno Caronte, l’estate si fa epica e avventurosa. Sono i ruggenti anni ’60, nelle case entrano il bagno e la televisione in bianco e nero, Carosello e il maestro Manzi. I trasporti viaggiano sempre più via terra, e i pochi burchi che ancora resistono, per ostinazione oltre che per profitto, preferiscono la sicurezza del motore ai ritmi lenti delle correnti e delle maree. Quello del barcaro è un mestiere antico, ma l’acqua non dà certezze, e molti uomini sono costretti a impiegarsi come operai nelle grandi fabbriche. A bordo della Teresina, Ganbeto si sente invincibile. Gli attracchi, le osterie, le burrasche, il mare e la laguna, le campane di piazza San Marco, i coloriti modi di dire di Caronte e i suoi cappelli estrosi, le ragazze che s’incontrano lungo le rotte. Presto, però, non potrà più far finta di niente, lui che ha un piede nel vecchio e uno nel nuovo dovrà imparare la lezione più dolorosa di tutte: per crescere bisogna sempre lasciare indietro qualcosa.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ammetto che, questo romanzo, inizialmente on mi ispirava molto.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Dopo poche pagine invece è cominciata la magia.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Ci troviamo in Veneto negli anni '60, a Battaglia Terme, è Ganbeto è il figlio di una casalinga e di un barcaro, un adolescente che ama poco la scuola e che, nell'estate del '65, farà il mozzo sulla Teresina, il burcio/la barca del nonno.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Il loro è un mestiere in via d'estinzione. Sono arrivate le barche a motori, i camion, le autostrade, la tv...Il progresso corre e velocemente.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Questa estate fa innamorare il giovane della vita itinerante lungo i fiumi ed imparerà molto su sé stesso, sul nonno e sul mondo e non smetterà più di prestare attenzione alle esperienze che la vita gli fa vivere.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Leggere questo libro mi fa capire quanto sia "falso" il detto: si stava meglio quando si stava peggio. Niente affatto. La vita era sì più semplice e con distinzioni nette, però l'educazione era povera e Ganbeto ha due bravi genitori, ma non preparati a spingere i figli seriamente allo studio, come accade ancora oggi in certi casi. Gli insegnanti non erano d'aiuto, severi, punitivi, demoralizzanti (anche se, per pochi si tratta più di una corazza che di indole vera e propria) e ciò spinge all'abbandono scolastico chi non ama la scuola ed ha comunque bisogno di lavorare. La scuola poi non è moderna o aggiornata e, peggio di oggi, non era un ponte verso la vita, tant'è che Ganbeto, sulla Teresina, scopre che ciò che ha imparato è inutile.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Fanno spesso innervosire i discorsi del nonno o del professore. Gente buona, ma ognuno è ad un antipodo: il rozzo barcaro che non ha bisogno dell'italiano e lo sdegnoso insegnante critico circa la preparazione degli alunni.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">E' comunque una lettura scorrevole e con picchi d'ironia e divertimento, anche se, solo la mia permanenza in Veneto da quindici anni mi ha aiutato con le cospicue quantità di dialetto qui presenti e non sempre basilari.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Sembra, in ogni caso, un perfetto scorcio degli anni '60, dei tempi che cambiano e sembra di trovarsi con Ganbeto nel tempo e nello spazio.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Io avrei voluto però sapere il vero nome del ragazzino che, con tanto riserbo, lo nasconde e la risposta alla sua domanda verso la fine che una risposta non ce l'ha.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Dal primo libro che lessi dell'autore, trovo che la sua scrittura sia sempre migliore ed agile e mi copro ad apprezzarlo in maniera crescente.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Finito il 07/07/21</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-37345984156380550622021-09-07T14:59:00.001+02:002021-09-07T14:59:00.241+02:00Recensione di La donna gelata di Annie Ernaux<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGzA69JK-4vGJLWGjeFYfMdYJoF2rLmes6cCgE1G4KNHHZElOqG3uB5SWTufusPJWdevuu68uWU2xOCNJRFrqYw0mieqezJEZoQvOO9VAzJbZ7RPGJkgqMPLitQkqkTcjuuCDoXJDb5sWn/s475/femme.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="317" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGzA69JK-4vGJLWGjeFYfMdYJoF2rLmes6cCgE1G4KNHHZElOqG3uB5SWTufusPJWdevuu68uWU2xOCNJRFrqYw0mieqezJEZoQvOO9VAzJbZ7RPGJkgqMPLitQkqkTcjuuCDoXJDb5sWn/s320/femme.jpg" width="214" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Una giovane coppia si sposa, condivide una casa, fa due figli. Anche se animata da ideali egualitari e progressisti, la famiglia presto si sbilancia e tutto il peso delle incombenze di ogni giorno ricade esclusivamente sulla moglie. Un'ingiustizia quotidiana, "normale", che vivono moltissime donne. Con sguardo implacabile "La donna gelata" traccia un percorso di liberazione capace di trasformare l'inconfessabile orrore per la propria vita in coraggiosa e spietata presa di coscienza. Alternando l'impeto di una requisitoria alla precisione di un'indagine, Ernaux ci consegna un'analisi dell'istituzione matrimoniale che non ha uguali nella letteratura contemporanea.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho conosciuto l'autrice ed il libro grazie ad un articolo sul settimanale Grazia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Più che gelata, una donna, leggendolo si sente raggelata, emozione ancora più forte.<span><a name='more'></a>Qui l'autrice narra, a quanto mi pare di capire, quella che potrebbe essere la sua vita e, allo stesso tempo, di molte.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>C'è una giovane cresciuta da una coppia atipica, un padre "caalingo" ed una madre volitiva, una capofamiglia. Per lei ci sono poche dolcezze, ma anche l'incapacità di vedere le differenze uomo/donna, differenze che imparerà duramente sul campo. Prima un commento su come finiscono quelle come lei, poi il confronto con le madri delle sue amiche.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>Giungeranno l'adolescenza, la maturità, la vita adulta, il tutto corredato dallo studio che, all'epoca, per una donna, può essere interrotto presto (matrimonio e figli in primis). L'obiettivo di una ragazza modello è sposarsi e mettere su famiglia, mica studiare e lavorare. Per fortuna la madre la sprona a vivere ed a non arrendersi.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>La nostra voce narrante non ci sta. Protesta, agisce e noi ci infervoriamo con lei. Una donna può studiare e lavorare, può decidere del suo corpo, sin da giovane ha diritto all'educazione sessuale. Che il libro parli di un'epoca dagli anni '40 in poi non cambia l'indignazione e la voglia di far di meglio. Pare che siamo arrivati nel pieno del progresso, eppure non è così. Perché c'è ancora chi si permette di fare catcalling, chi sminuisce una donna perché facente parte del " sesso debole" o la si ritiene "isterica" se si inalbera? Purtroppo ancora oggi ci sono due pesi e due misure circa l'uomo, a cui tutto (o quasi) è concesso, e la donna, che deve rispondere agli ideali ed al contempo faticare il triplo di un uomo per ottenere metà di ciò che raggiunge mediamente un lui.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>Questo è un lungo ininterrotto monologo di 188 pagine, nessun capitolo, solo vita, pensieri e dialoghi diretti nel mucchio. E' un flusso di coscienza in ordine più o meno cronologico.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span> E ci svela un dettaglio cui non si presta attenzione: l'autrice si lamenta, reagisce, ma al dunque questa vita l'ha comunque addomesticata ed avvinta, un po' le piace, il traguardo per cui ha lottato ha meno gusto, si è abituata a ciò che ci si aspetta da lei.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>Il problema è che occorrerebbe una vita il più possibile eguale per tutti, senza preconcetti, i quali erano molto forti il secolo scorso e certo non sono scomparsi oggi.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>La narrazione non è mai banale, anzi è semplice, per quanto instancabile, non improntata alla velocità, allo scoprire cosa accadrà. E' più importante la riflessione e nessuno (certo non una donna) può rimanere indifferente.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>Libri come questi andrebbero letti a scuola per stimolare le giovani menti.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span>Finito il 06/07/21</span></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oZSY0Q.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-75425085841765238772021-09-07T09:00:00.001+02:002021-09-07T09:00:00.248+02:00Recensione di Truthwitch di Susan Dennard - The witchlands #1<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiou2PNSp-Ab2DXs8NtN_yYijcsEwbfAWim_iapeAeLPLE5g3K9aSBsCxWhwmtZQH37ho_HW4ya3ZMOH5dVEPF94liErB1gEflO60DZe07WoStcl1p94duyfZ5thFwtLMmc4AghQ1-8Fc63/s456/truth.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="456" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiou2PNSp-Ab2DXs8NtN_yYijcsEwbfAWim_iapeAeLPLE5g3K9aSBsCxWhwmtZQH37ho_HW4ya3ZMOH5dVEPF94liErB1gEflO60DZe07WoStcl1p94duyfZ5thFwtLMmc4AghQ1-8Fc63/s320/truth.jpg" width="223" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">NELLE LANDE STREGATE ci sono infiniti tipi di magia: tanti quanti i modi per mettersi nei guai, come ben sanno due giovani donne molto speciali. </span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Safiya è una Strega della Verità, ha il dono di riconoscere le menzogne. C’è chi ucciderebbe per avere quel potere, e così lei lo tiene ben nascosto, se non vuole essere usata come una pedina nello scontro tra gli imperi. </span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Iseult invece è una Strega dei Fili: sa vedere i legami invisibili che uniscono le persone attorno a lei, ma non riesce a percepire i sentimenti che la riguardano direttamente. </span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Le due ragazze hanno personalità complementari – impulsiva e focosa Safi, fredda e prudente Iseult – e soprattutto sono inseparabili. Tutto ciò che vogliono è essere libere di vivere le loro vite come un’avventura continua, ma le ombre della guerra si addensano sulle Lande Stregate. Con l’aiuto dell’astuto principe Merik, Safi e Iseult si troveranno a combattere contro imperatori, mercenari e uno Stregone del Sangue votato alla vendetta, decisi a tutto pur di dominare il potere di una Strega della Verità.<span><a name='more'></a></span></span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ecco, se partiamo dalla trama ci siamo al 50%.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Safiya fon Hasstrel ed Iseult det Midenzi sono Sorelle di Filo, due streghe legate da un naturale vincolo magico. La prima è una nobile di Cartorra anche se si è allontanata dalla nobiltà e sogna una vita libera. La seconda è una ex-appartenente della tribù stabile nomatsi di Midenzi. E' una strega dei fili, però incapace di fare alcune magie tipiche del suo ramo. Non potrebbero essere più diverse né piùù legate, l'una spericolata e l'altra riflessiva.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Sarà l'impulsività della prima a cacciare sempre nei guai la seconda, ma stavolta la posta in gioco è molto più alta e si troveranno pedine di una grande scacchiera dalle regole complesse e dagli intrighi e complotti più svariati. Il loro destino sembra legato a quello del principe di Nubrevna, Merik Nihar, un nobile che cerca di fare l'impossibile per il suo amato popolo, nonostante la cupidigia della sorella maggiore.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Non esattamente ciò che promette la trama, un po' fuorviante.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo libro scorre che è una meraviglia anche se non è eattamente epico.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ha una narrazione lenta e riflessiva, concentrata all'azione se necessario, ma comunque esplicativa.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' il fantasy di cui avevo bisogno da tempo, classico eppure innovativo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Il worldbuilding è complesso e si scopre man mano come ogni aspetto di questo libro, per cui noi impareremo leggendo e facendo i dovuti collegamenti.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' inevitabile fare paragoni tra la mappa del libro ed il mondo vero: per me Venaza (con la n alla spagnola che non so fare), la città dove vivono Safi ed Iseult, è Venezia e Nubrevna sembra uno strano mix tra Grecia, Croazia e Burano (mentre leggevo avevo questa impressione).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho amato la magia ed il sistema magico descritto dall'autrice, le leggende di questo mondo sul Cahr Awen ed i personaggi, anche se ad evolvere sono per lo più i principali. Gli altri sono funzionali alla storia e li vediamo impegnati essenzialmente nelle scene chiave.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Certo è evidente che questo è il libro d'introduzione. Accadono cose, ma fino ad un certo punto e quanto effettivamente succede, al netto di tutto, spiega tipo il 20% di quanto ancora non sappiamo, per quanto qualche sospetto ce lo abbia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Però non vedo l'ora di conoscere il destino di Safi, Merik ed Iseult, mi sono affezionata a tutti e tre. Per la verità mi stanno simpatici quasi tutti, in particolare Evrane, monaca di Carawen che ha un ruolo abbastanza importante qui.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Un libro complesso e ben intrecciato, dal ritmo adeguato al momento narrativo, una narrazione riflessiva ed un linguaggio semplice e scorrevole, ma mai sciatto.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Qualche difettuccio c'è, però c'è gran margine di miglioramento.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Una coccola consigliata a chi ama il fantasy tradizionale, ma non troppo e con donne toste, atipiche ed abili nel combattimento come protagoniste. Poi magie, maledizioni, intrighi...</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">L'ho amato!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 04/07/21</span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-65403880225791802132021-09-06T15:00:00.001+02:002021-09-06T15:00:00.274+02:00Recensione de Il coperchio del mare di Banana Yoshimoto<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lck0A2caP864hPUayNktzKDa6GHMW6IWJnZpYyqiBrWbysIg9Wro8CAgIq836dn9p9XSTCkIMH6kNGMrdPhSXd3edJimf6b-_8qmC2-DASHbNc8VR3e61yejGnD5Vw-wCfate0_LZltx/s475/mare.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="301" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6lck0A2caP864hPUayNktzKDa6GHMW6IWJnZpYyqiBrWbysIg9Wro8CAgIq836dn9p9XSTCkIMH6kNGMrdPhSXd3edJimf6b-_8qmC2-DASHbNc8VR3e61yejGnD5Vw-wCfate0_LZltx/s320/mare.jpg" width="203" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Quest’estate sua madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di non avere tempo per fare compagnia a una ragazza così piena di problemi. Oltre a delle brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la morte della nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa.</span></i></div><p></p><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Ciononostante le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime inizia ad aiutare Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra nuotate nel mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra essere il vero protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le creature che si celano negli abissi, una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari, e un balsamo per l’anima ferita di Hajime. Sul finire dell’estate, quando l’acqua diventa di giorno in giorno più fredda e il vento sulla spiaggia solleva i granelli di sabbia nella tiepida luce di settembre, Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari è molto triste, ma il ricordo della loro amicizia l’aiuterà a superare anche la solitudine dei lunghi mesi invernali. Forse non è riuscita a risolvere del tutto i problemi dell’amica, ma sicuramente l’ha aiutata a guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo.<span><a name='more'></a></span></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Banana Yoshimoto è un'autrice che conosco ed apprezzo da tempo, anche se viene definita " commerciale" e poco nipponica.</div><div style="text-align: justify;">Solitamente i suoi libri mi prendono tempo anche se sono brevi, però questo è stato una coccola ed il ritmo di lettura è stato placido ma spedito.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le protagoniste sono Mari ed Hajime.</div><div style="text-align: justify;">Mari, terminati gli studi, è tornata nel paese natale ed ha aperto un negozio di granite artigianali. Si vede imporre la compagnia di Hajime, una giovane che passerà l'estate da loro per superare il lutto di sua nonna, le liti tra parenti per l'eredità ed una piccola depressione.</div><div style="text-align: justify;">Mari passa velocemente sopra le cicatrici sul volto della ragazzina, ma non si aspetta che Hajime diventi una persona molto importante per lei, capace di capirla facilmente.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo libro parla di varie cose.</div><div style="text-align: justify;">C'è una ragazza che ha appena finito gli studi e , grazie al caso, trova la sua strada, una non facile perché vuole aprire una piccola attività di qualità nell'economia morente del suo paese.</div><div style="text-align: justify;">Eppure, piano piano e senza pretese, ce la fa. Sa anche lei che probabilmente è tutto fragile e destinato a finire, presto o tardi, però va avanti.</div><div style="text-align: justify;">Il libro parla anche dell'amore, non sempre facile e felice, per la propria terra natale.</div><div style="text-align: justify;">E poi è centrale l'amicizia, quella sorta di comunione tra anime che si capiscono, completano, supportano. E' ciò che succede alle due amiche, sempre pronte a ragionare e riflettere, dalle sciocchezze ai temi più seri.</div><div style="text-align: justify;">Questa storia è anche un inno al mare, amatissimo dalle ragazze. Leggerla è lasciarsi trasportare dalla corrente, per lo più tranquilla, ma a volte più rapida.</div><div style="text-align: justify;">E' un racconto fatto di ombre naturali, però solare e positivo.</div><div style="text-align: justify;">C'è qualcosa che mi è piaciuto poco. Nel dettaglio un sessismo sottotraccia quando si parla degli uomini che sacrificano tutto se hanno un'ossessione da seguire (ricerca e lavoro, volonariato anche, ad esempio), invece le donne cercano solo tranquillità e non quegli abissi di dedizione, salvo le stakanoviste. Io almeno ho inteso così quel discorso e mi è piaciuto poco.</div><div style="text-align: justify;">Ma ho amato questo romanzo. Mi ha rilassata e ricaricata con la sua tranquillità, lo sguardo sui sogni e sul passato, le riflessioni sull'ambiente e la cupidigia dell'uomo o, in scala ridotta, dei parenti sui beni di un defunto. Vi sono anche piccoli cenni alla spiritualità giapponese. Mi è piaciuto il riferimento agli dèi, brutti e terribili, di cui vediamo lo splendore solo se andiamo oltre le apparenze.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo libro è una piccola perla costituita da una narrazione lenta, delicata e dai periodi mai brevi o frettolosi, ma ben costruiti.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 01/07/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-36812943543889568612021-09-06T09:00:00.001+02:002021-09-06T09:00:00.239+02:00Recensione di Piccoli suicidi tra amici di Arto Paasilinna<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEjmSzqzWsB1o0DlVsGq9pp-UWI4EUfA7hgXIXalzMO0yPVo9sO-keIwU6A1zEVQIkWeeu_QNGzqNtTdp69XouJpnuIQyQD7-GqMCB7rZMOQJ56cRgsmjDTAZhSQWLwe0lkk0xgqAeqtl-/s475/suicidi.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="238" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEjmSzqzWsB1o0DlVsGq9pp-UWI4EUfA7hgXIXalzMO0yPVo9sO-keIwU6A1zEVQIkWeeu_QNGzqNtTdp69XouJpnuIQyQD7-GqMCB7rZMOQJ56cRgsmjDTAZhSQWLwe0lkk0xgqAeqtl-/s320/suicidi.jpg" width="160" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ci sono momenti in cui i ripetuti insuccessi, un matrimonio a rotoli, lo stress, la solitudine sembrano davvero troppo per conservare la voglia di vivere: non è meglio farla finita e andarsene da questo mondo che pare sempre meno “un luogo adatto all’uomo”? Seduto sui gradini di casa con una bottiglia di birra in mano, il direttore Onni Rellonen, imprenditore fallito, decide di dire basta a “quel suo vivacchiare privo di senso”. Ma cosa succede se il fienile scelto per “il botto finale” è già occupato da un colonnello a riposo risoluto a mettere fine ai suoi giorni? Non ci saranno anche molti altri nelle stesse condizioni, con cui varrebbe la pena di spartire timori, rischi e spese, per un dignitoso suicidio collettivo? E così, caricati sulla Saetta della Morte, lussuoso pullman dotato dei più desiderabili comfort, trentatré selezionati aspiranti suicidi partono per un viaggio che li porterà da un capo all’altro dell’Europa alla ricerca del migliore strapiombo da cui lanciarsi nel vuoto. Sotto il comando del colonnello Kemppainen, frustrato da un’epoca “così profondamente pacifica”, con l’assistenza di Rellonen e della fidata vicepreside Helena Puusaari, conturbante trentacinquenne dai capelli rossi con l’hobby di struggenti passeggiate nei cimiteri, la Libera Associazione Morituri Anonimi raccoglie i più disparati e folli personaggi, decisi, come il Vatanen dell’Anno della Lepre, a tagliare tutti i legami di un’esistenza che li ha delusi e maltrattati, per la libera avventura di un fatale Grand Tour, che diventerà presto il più gioioso manifesto della voglia di vivere. Dalle falesie di Capo Nord ai burroni del Furka, fino all’estrema punta dell’Algarve, tra spericolate avventure, amicizie, solidarietà e nuovi amori, la banda degli apprendisti suicidi sarà immancabilmente raggiunta dall’irriducibile nemico da cui ha tentato di fuggire: la vita.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><span><a name='more'></a></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho letto questo libro in seguito alla sua "estrazione" nel gruppo PBS al quesito: quale libro leggere per l'incontro successivo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Non ne avevo mai sentito parlare benché la casa editrice sembri proporre libri validi, fuori dal coro, però, purtroppo ne leggo pochi di suoi (sarebbe interessante quello sul lavoro che c'è dietro la pubblicazione di un libro).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Il romanzo di Paasilinna nasce da un dato allarmante: ogni anno il paese è colpito da 1500 suicidi.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">I protagonisti che danno il via alle vicende sono l'uomo d'affari fallito Onni Rellonen, il militare Hermanni Kemppainen e la vicepreside Helena Puusaari. In realtà la storia comincia dai primi due personaggi, ma, poiché il loro suicidio fallisce, decidono di riunire tutti i finlandesi per escogitare un suicidio di massa, nonostante l'incontro nasca come convegno sul suicidio. D'altronde Kemppainen e Rellonen sono uomini sensibili alle sofferenze altrui, lo sanno in prima persona, ed a loro si aggiunge presto la signorina Puusaari, donna ricca di intelligenza ma anche di fascino.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' un libro anticonformista ed anche dissacrante. Mi rendo però anche conto che possa essere sconsigliato a persone molto depresse o a chi ha tentato il suicidio, non per il rischio di indurre queste persone a togliersi la vita, ma proprio perché potrebbero sentirsi offese e potrei capirlo benissimo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ridendo e scherzando, benché macabramente, l'autore denuncia alcune cosine, dimostrando una grande attenzione ai dettagli, al realismo ed alla logica. I personaggi hanno fame, occorre un mezzo per il loro piano, servono fondi per il progetto o il passaporto se si va all'estero e qualcuno non ce l'ha...</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Cosa denuncia l'autore semi-seriamente?</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Attraverso protagonisti che altro non sono se non anticonformisti ribelli a cui il mondo moderno va stretto, si parla della piaga del suicidio in un popolo molto rispettoso delle autorità, esageratamente.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">C'è anche una velata critica all'interferenza della Chiesa luterana che ha reso i finlandesi castigati e succubi, da quel che si evince da qui.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">I mali vengono combattuti e sopportati col bere e qui ci viene raccontata un'abitudine, chissà se vera, che ha luogo sull'Ebbro (che in italiano ha già un suo significato come aggettivo: mi riferisco ad ebbro). In pratica si lascia una bottiglia con del liquore sulla superficie in modo che arrivi dall'altra parte della riva affinché venga bevuta da chi la trova.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">La natura trova ampio posto qui, collegandosi anche al tema dell'inquinamento. Un loro ruolo lo hanno anche le località naturali, benché estreme o potenzialmente pericolose, ed i cimiteri (lo scoprirete leggendo).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Grandi protagonisti dei libri dell'autore sono anche i militari e la guerra, oltre alla malcelata antipatia per i russi (nominati come nemici, dopo il diavolo anche dalla chiesa luterana).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' un libro scritto con cura ed attenzione ai dettagli, dal ritmo e dalle frasi ben articolate e raramente minime, però non risulta pesante ed invoglia a conoscere il destino dei protagonisti (tra cui uno che va incontro alla morte, scopo originario del gruppo).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Dissacrante e particolare.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 25/06/21</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-3793063567576481182021-09-05T15:00:00.000+02:002021-09-05T15:00:00.229+02:00Recensione di Fronte di scavo di Sara Loffredi<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT2rMOku9ayezQs3P4AgY_oF0w30UmtmSxykdpyIYlz8o-CdNjNLUxbiuVtDgGCD18bZ7Yc3nO3p6Pyn1VMvRyk-4NEvJwT5xQeyZff2Ja7FN8T-EQBjGIhdJRN2RCbT9mCZLQszhDIB_l/s475/fronte.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiT2rMOku9ayezQs3P4AgY_oF0w30UmtmSxykdpyIYlz8o-CdNjNLUxbiuVtDgGCD18bZ7Yc3nO3p6Pyn1VMvRyk-4NEvJwT5xQeyZff2Ja7FN8T-EQBjGIhdJRN2RCbT9mCZLQszhDIB_l/s320/fronte.jpg" width="202" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Nell’agosto del 1962, nel centro esatto del Monte Bianco, viene abbattuto l’ultimo diaframma di granito che separa l’Italia dalla Francia. Gli operai hanno sopportato crolli, ritardi e imprevisti, procedendo palmo a palmo per 5800 metri, immersi nel fango, esposti alle emorragie d’acqua che frantumano la roccia. Nel ventre della montagna tutti gli uomini sembrano piccoli. Ma Ettore sente che quell’impresa visionaria lo riguarda, perché c’è un fronte di scavo anche dentro di lui, e quella meravigliosa cosa da pazzi vale una vita intera.</span></i></div><p></p><span id="freeText13286611778582865727" style="background-color: white;"><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><i><br /></i></span></div><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i><span id="freeText13286611778582865727">All’inizio degli anni Sessanta, centinaia di uomini sono impegnati nella più grande operazione di «chirurgia geografica» del secondo dopoguerra: il traforo del Monte Bianco. Devono procedere spediti, e soprattutto dritti, altrimenti la galleria italiana e quella francese non s’incontreranno. Ettore è un uomo di città, chiamato in valle per partecipare al progetto. I calcoli e le misurazioni sono il suo pane quotidiano, l’ingegneria il suo mestiere; di colpo viene precipitato in uno scenario che gli allarga la mente e il respiro. Insieme a lui ci sono Hervé, capocantiere di poche parole che di quei sentieri conosce ogni segreto, e Nina, indomita, che lavora alla mensa ed è sola con un figlio piccolo. Il fronte di scavo avanza, mentre Ettore impara a conoscere loro e sé stesso, accordando pian piano il suo ritmo a quello della montagna. La Regina Bianca è volubile e capricciosa, dorme per giorni, ma nella strana partita di conquista e seduzione che gioca con gli operai può trasformare il tunnel in un campo di battaglia. Con una scrittura limpidissima, Sara Loffredi ci guida nelle profondità della montagna e degli uomini, e ci mostra una pagina epica della nostra storia, scritta da un’Europa appena uscita dalla guerra ma capace di guardare con fiducia al futur</span>o. <span><a name='more'></a></span></i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo è un libro speciale che sto leggendo, assieme ad altri quattro fortunati, per una motivazione altrettanto speciale.</div><div style="text-align: justify;">E' anche una lettura importante, parla dello scavo del Monte Bianco che ha avuto inizio nel '59, dopo decenni che se ne vociferava, sembrava ormai un mito. E' stata un'opera imponente, difficile e tutt'ora molto utilizzata.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il protagonista e voce narrante è Ettore, un ingegnere immaginario che ci racconta la sua esperienza di vita e del cantiere.</div><div style="text-align: justify;">E' un uomo cui mi sento affine, con la sua abitudine a ritirarsi dal mondo per riflettere ed il suo successivo lento ritorno alla società. Conta pure le cose come me per riordinare i pensieri, ad esempio i bottoni sulle giacche).</div><div style="text-align: justify;">Anche lui ha cercato l'approvazione paterna, a lungo negata e tale rimasta per forze maggiori, ed è figlio di una donna che io penso dissociata, a metà tra amore e pena, tormento ed isolamento.</div><div style="text-align: justify;">Non sa se ama il suo lavoro, ma è una persona responsabile che lo farà sempre bene. E' onesto anche nelle relazioni, però non gli riesce bene perché non è sincero con sé stesso e la relazione d'amicizia con l'amico e collega Hervé vacilla a causa della comune attrazione per Nina, cuoca e femme fatale, volitiva, indipendente ed intelligente, un personaggio che si è imposto nonostante di donne nei cantieri all'epoca se ne vedessero ben poche.</div><div style="text-align: justify;">Ettore affronterà il suo passato e le sue inibizioni, questo cantiere porterà gioie e dolori, ma anche un viaggio nel suo animo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'autrice secondo me è stata magistrale.</div><div style="text-align: justify;">E' accurata a livello tecnico (ci spiega cos'è una perforazione in uno scavo e le fasi: buchi, aspirazione delle polveri e sgombro), ma anche nel resoconto storico perché ci spiega che è stato un lavoro spesso ingrato e destinato al fallimento per la cedevolezza della roccia e l'acqua presente, ci è voluto tempo per trovare la stabilità nel granito.</div><div style="text-align: justify;">Ci racconta delle condizioni dei lavoratori, migliorate rispetto agli scavi del San Gottardo, e di curiosità come la figura del rabeilleur, stregone/guaritore locale.</div><div style="text-align: justify;">E' una narrazione diretta, efficace, concisa, pare di essere lì. Ed è anche agile, non pesante come un libro simile richiederebbe perché facciamo anche alcune importanti incursioni nel passato di Ettore. Infatti ci viene presentato il tempo in cui i figli dovevano tacere a tavola se non interpellati o venivano picchiati senza ricevere spiegazioni e per motivi che ne avrebbero invece richieste altre. Si chiedevano obbedienza e rigore sul nulla.</div><div style="text-align: justify;">C'è anche da riflettere: la natura non è sempre benigna, ma era necessario ferire la montagna? La pagherà l'uomo per la sua arroganza?</div><div style="text-align: justify;">Inoltre penso anche alla burocrazia: i dirigenti sono più razionali perché più distanti da chi è a contatto con i problemi. E' giusto? Cosa si potrebbe fare? Domande nate dalle morti sul lavoro e dai protocolli d'emergenza.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Questo, per quanto accurato e realistico, resta un romanzo d'immaginazione con le comparse di Pietro Alaria, geometra, e del conte Dino Lora Totino, unici personaggi realmente esistiti e fautori del progetto.</div><div style="text-align: justify;">L'autrice ha fatto ricerche, ma conosce bene questo progetto: ci ha lavorato il padre, alpinista, negli anni '70.</div><div style="text-align: justify;">In ogni caso è un libro che ho amato, fresco (sotto tutti i punti di vista ed è utile con queste temperature e l'afa killer) e la nota di merito è l'assenza di refusi, una rarità.</div><div style="text-align: justify;">Peccato per il finale/non finale, privo di "lieto", ma così è la vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 24/06/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/Ym13E4o.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-33597822295518328002021-09-05T09:00:00.000+02:002021-09-05T09:00:00.234+02:00Recensione de La spiaggia degli affogati di Domingo Villar<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFvCWVRZQqDCPYjXC_EdCBanxQKv8g432MWy3AlVao4c30xA0gCgQe21tW6u1N540tCfEASPdy-p8z_PBdHepnW_IteQgqIT8Gj2nLORtMhy9Ha8pKTqNeliVoKKFjafbjarMQBm9aGSQy/s471/affogati.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="471" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgFvCWVRZQqDCPYjXC_EdCBanxQKv8g432MWy3AlVao4c30xA0gCgQe21tW6u1N540tCfEASPdy-p8z_PBdHepnW_IteQgqIT8Gj2nLORtMhy9Ha8pKTqNeliVoKKFjafbjarMQBm9aGSQy/s320/affogati.jpg" width="216" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Un mattino di ottobre, sulla spiaggia di Panxón, a sud di Vigo, il mare restituisce il corpo di un pescatore annegato. Non si tratta di una disgrazia: l’uomo ha le mani legate con una fascetta. Potrebbe sembrare un suicidio, anche perché il Biondo era incline alla depressione e aveva un passato da tossicodipendente. O forse dovrebbe sembrare un suicidio, come sospetta l’ispettore Caldas. Forse la causa della morte è da cercare nei misteri che ancora avvolgono un altro naufragio, vecchio di dieci anni. Forse davvero, come sostiene qualcuno nel paese, un fantasma si aggira in cerca di vendetta... Torna l’ispettore Leo Caldas, e con lui tornano i suoi comprimari: i colleghi del commissariato — a cominciare dal fido ma impetuoso aiutante aragonese Estévez —, il padre ritiratosi fra le sue vigne, l’insopportabile conduttore radiofonico Losada, i «filosofi» della taverna di Eligio. Torna, soprattutto, la Galizia di Domingo Villar, autentica coprotagonista: sole bruciante e nebbie, piogge improvvise, marinai taciturni, bar, osterie e quell’oceano che la isola e la unisce al resto del mondo. La spiaggia degli affogati è il romanzo che ha confermato il talento di un grande autore. Nella costruzione della trama come nella caratterizzazione dei personaggi e dell’ambientazione, nel mirabile uso del dialogo e nella straordinaria capacità di gestire il ritmo della narrazione, Villar è un autentico maestro del noir moderno.<span><a name='more'></a></span></span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ho ricevuto questo romanzo grazie a Salani editore che ringrazio infinitamente. Ho colto l'occasione perché mi sto accostando sempre più alla letteratura spagnola.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' il secondo libro dedicato all'ispettore Caldas, ma è ben comprensibile anche ai neofiti dell'autore.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questa volta Caldas è chiamato sulle spiagge di Panxòn perché è stato rinvenuto un cadavere sulla spiaggia e non è un suicidio come potrebbe sembrare.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">L'ispettore verrà condotto su piste sempre più eccentriche, ma il suo istinto si rivela molto spesso acuto, arrivando a scavare nel lontano passato, contro il parere dei molti che lo trovano esagerato.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Lo accompagna l'agente Estévez Rafael che, benché spesso mi stia antipatico, sa rendersi simpatico ed è una persona semplice (su di lui la penso come Caldas, a proposito delle persone sincere, ovvero persone che con questa scusa non hanno filtri, ma sono unici i siparietti sugli scataracchi ed il malocchio), è una presenza solida, gradita.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo romanzo è quel pelo troppo lungo, lo avrei preferito più breve, ma è perfetto per l'estate, scorrevole ricco di dettagli, situazioni, mare, viaggi e ricordi. 'E' un piccolo viaggio per la Galizia costiera ed una tentazione atroce per chi ama il cibo ed il pesce perché se ne trova ogni pochi minuti di lettura.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ci dimostra come chiunque possa essere un criminale, un omicida, che, come dice Caldas, tutto sta nelle motivazioni, le quali possono essere intricate e nascondere le radici nel lontano passato.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' un libro che sembra piatto, è effettivamente un noir perché c'è più l'oscurità dell'animo umano che il thriller, l'adrenalina. Ma c'è molta introspezione psicologica e tante scene di vita comune, ed anche le intuizioni tipiche delle indagini.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Come prima prova dell'autore, per me, e di narrativa spagnola è brillantemente superata.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">La chicca? Ogni capitolo ha in apertura una voce del dizionario o scritta ispirandosi a tale registro e struttura, inerente ad esso. Ed ho scoperto che sono galiziana nell'animo per il modo di rispondere (solitamente nella maniera meno diretta possibile).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Una lettura introspettiva, ma non piatta.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 20/06/21</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-89087624531750790762021-09-04T15:00:00.000+02:002021-09-04T15:00:00.232+02:00Recensione di Se fosse tuo figlio di Nicolò Govoni<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9eWtj5fgmrNNRIpKBlLW1KnQbdUgp8eJY-4I9NW4jHg91LazVAABwGU8D9GXnj7fkoKg6rKJ4PWgdqaKPM8bmR_v9om10RoDOupxFRvOC2hrj_MewZ_cLsOJWC7tYp4VAD9bBcgCdnx0G/s475/figlio.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="311" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9eWtj5fgmrNNRIpKBlLW1KnQbdUgp8eJY-4I9NW4jHg91LazVAABwGU8D9GXnj7fkoKg6rKJ4PWgdqaKPM8bmR_v9om10RoDOupxFRvOC2hrj_MewZ_cLsOJWC7tYp4VAD9bBcgCdnx0G/s320/figlio.jpg" width="210" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><i> Trama: <span id="freeText4594210391694681019" style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Scopri chi sei e chi vuoi diventare. Prendi i tuoi sogni sul serio. Fai volare l'aquilone. Sii libero, Hammudi. Continua a brillare. "Mi chiamo Nicolò. E tu?" "Hammudi" dice, indicandosi. "Siria." È sfuggito alla guerra, è sopravvissuto al mare, ma il suo sorriso è enorme. Nicolò sente che rischierebbe tutto, per non spegnere quel sorriso. Intorno a loro si estende l'hotspot di Samos, un posto che assomiglia all'inferno, in cui i profughi vivono ammassati nelle tende, senza acqua né luce, tra cumuli di immondizia. Per Hammudi e gli altri bambini del campo anche le cose più semplici, come giocare a palla o mangiare una pizza, sembrano impossibili. Nicolò è solo un volontario, ma di una cosa è convinto: il mondo, lui, lo vuole cambiare. Così decide di combattere il pregiudizio e l'omertà che circondano l'hotspot: vuole aprire una scuola, una scuola vera, un posto in cui i piccoli rifugiati possano finalmente sentirsi al sicuro. Imparando ad ascoltare, a perdonare e a credere nei propri sogni, Hammudi si lascia alle spalle gli orrori del passato e scopre, insieme a Nicolò, che la casa non è una questione di mura, ma di cuore, e la paternità non ha a che fare col sangue, ma con la fiducia. Con lo sguardo di chi vive ogni giorno sulla propria pelle le ferite più scottanti della nostra attualità, Nicolò Govoni ci racconta l'esperienza luminosa e piena di coraggio di un bambino senza futuro e di un ragazzo che lotta per ridargli speranza.</span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"> </span></i></div><div style="text-align: justify;"><span><a name='more'></a></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Nella vita reale, ormai lo so, i temi di tendenza non fanno solitamente per me. Musica, ballo, tv, reality, moda, sport...io mi annoio.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Se si tratta di ingiustizie ed ottusità mi infiammo e, con certi temi, vado letteralmente a fuoco. Gli immigrati mi stanno molto a cuore ed ho amato ogni pagina del libro che Nicolò Govono ha scritto.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo volume è tante cose: diario, autobiografia, reportage, denuncia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Nicolò ci porta sull'isola di Samos, in Grecia, ma non per farci una bella vacanza, bens^ per mostrarci l'hotspot, un inferno in terra in cui migliaia di esseri umani sono costretti a vivere, persone che sono scappate da fame, guerra e persecuzione, obbligate, dopo tante sofferenze, a vivere bloccati quando vorrebbero solo proseguire e finire il viaggio. L'unica cosa che l'Europa, la nostra comunità, concede loro è di essere animali, ignorando lo stress post-traumatico già in atto che qui si aggrava e per i pochi, inizialmente e fortunatamente, privi, si sviluppa.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Ciò che volutamente ignoriamo è che stiamo uccidendo l'umanità ed il futuro, soprattutto considerando che fra di essi vivono i bambini e gli adolescenti, letteralmente le gemme del domani.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Govoni tocca con mano il dolore dei bambini e delle famiglie, cerca di intervenire per i casi più bisognosi di aiuto, ma riceve picche, e non ci sta. Dopo una sofferta decisione, sceglie di denunciare questo sistema corrotto e questa realtà disumana.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Si distacca da Samos Volunteers, denuncia l'Unhcr e fonda Still I Rise, un'ong con lo scopo di aiutare i minori svantgaggiati, grazie a cui poi crea Mazì, prima scuola internazionale per rifugiati e proprio a Samos. Ed è una scuola così che vorrei per i miei figli, non la scuola nozionista ed ammazza sogni.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Il sito dell'ong è completo e cercherò di sostenerlo più possibile per quanto e come potrò. Anche solo a parlarne.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Nicolò dice cose scomode, rivela informazioni dolorose e che mi fanno domandare come sia possibile essere razzisti o dubitarne persino dopo averle lette e magari verificate.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Vi informo che, acquistando questo libro (ma anche gli altri dell'autore), contribuite a sostenere la sua Ong.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Io sono idealista e sognatrice, non priva di senso della realtà, ma sento di dovermi battere per l'uguaglianza ed il sostegno dei più deboli, fra cui i migranti, tra loro i piccolissimi ed i giovanissimi. Soffro, leggendo queste cose e mi infervoro davanti a razzisti e negazionisti.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Grazie a Nicolò Govoni, ai suoi libri (che leggerò ed acquisterò tutti, questo mi è stato prestato), al suo idealismo ed al suo impegno assoluto. Il mondo ha bisogno di persone così, capaci di sacrificarsi, e chissà che questa spirale positiva si sviluppi e si espanda in maniera esponenziale.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 12/06/21</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/6J3gc2F.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-10093523652688899132021-09-04T09:00:00.000+02:002021-09-04T09:00:00.244+02:00Recensione di Flashover di Giorgio Falco<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7P4MeuAGvaEYSci4WkK-53CbM4vNtCMrnv-r4nIAih4wPUWSVhaw6FzijUEz-EsVHK8sjlB9aDyx-CeSwwxd5IgGhtMPs_kuvOF6niFJK_-J1zXX_om0Egz56e8EAiX2TZPnn6ObQN5Z2/s475/flashover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7P4MeuAGvaEYSci4WkK-53CbM4vNtCMrnv-r4nIAih4wPUWSVhaw6FzijUEz-EsVHK8sjlB9aDyx-CeSwwxd5IgGhtMPs_kuvOF6niFJK_-J1zXX_om0Egz56e8EAiX2TZPnn6ObQN5Z2/s320/flashover.jpg" width="202" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">La sera del 29 gennaio 1996 un incendio illumina il cielo di Venezia: il teatro La Fenice brucia. L'incendio è stato appiccato dal titolare di una piccola ditta in ritardo sulla fine dei lavori per il restauro del teatro. Giorgio Falco ha scritto un libro che come un incendio illumina e divora il suo oggetto: ricostruzione di una storia vera e sua decostruzione; romanzo di un'ossessione; indagine sul desiderio e sul potere del denaro di trasformare le cose e i corpi; ritratto in maschera degli ultimi quarant'anni di storia italiana, autobiografia di tutti. Quando l'incendio si spegne, "Flashover" è il libro per capire il mondo che resta.</span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Non so perché, ma non volevo leggere questo libro.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Poi un parere positivo mi ha convinta ed il fatto che parli di Venezia ha fatto il resto (benché l'argomento sia l'incendio doloso del Teatro La Fenice del 29/01/1996).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' un'opera particolare, scritta senza capitoli, dalla narrazione atipica (digressioni, supposizioni, dati oggettivi) e con le foto, INQUIENTANTI, dell'autore e di una fotografa, se ho inteso bene (c'è una lunga parte che si riferisce alle maschere che indossiamo che penso sia il collegamento per le foto ed è un po' pirandelliana come idea).</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Di sicuro ho conosciuto meglio un evento di cui conoscevo la superficie e certamente questo libro fa riflettere (ho apprezzato la riflessione sulla performance dei 3 minuti, in particolare nel lavoro e nelle pubblicità è tutto ben cronometrato), ma questo testo non fa per me. Ho amato come l'autore rende Venezia. Mi sono sentita alla fermata dell'autobus vicino alla rivendita di auto menzionata all'inizio, scena assolutamente familiare per me, così come le descrizioni della Giudecca, anche se l'ho vissuta più nella parte turistica.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Un libro non adatto ame, o meglio, non di mio gusto, ma interessante da leggere se si ha sete di conoscenza o un motivo per farlo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 10/06/21</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oZSY0Q.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-27941457337230452622021-09-03T15:00:00.001+02:002021-09-03T15:00:00.245+02:00Recensione di Piazza Fontana di Giorgio Boatti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3kdY9IMSeioHQHxcdvl0J16KGigFSbxufJv7OynPUsP0-g_fSGFu0XjpBru6K4yO13JwiTk0vQ_ZwejDwt_kUVN-RDd8gdKErDIhvZ0Y-oJXy7h-CypjI44KqwWddEZa_qAW9HqTFa3jd/s475/piazza.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="285" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3kdY9IMSeioHQHxcdvl0J16KGigFSbxufJv7OynPUsP0-g_fSGFu0XjpBru6K4yO13JwiTk0vQ_ZwejDwt_kUVN-RDd8gdKErDIhvZ0Y-oJXy7h-CypjI44KqwWddEZa_qAW9HqTFa3jd/s320/piazza.jpg" width="192" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Venerdì 12 dicembre 1969: a Milano scoppia una bomba alla Banca Nazionale dell'Agricoltura.</span></i></div><p></p><i><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;">Diciassette morti e decine di feriti: una strage. È la fine di un sogno, quello nato nel '68. È il cruento avvio della strategia della tensione.</div></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;">Giorgio Boatti delinea con meticolosa attenzione una vicenda che cambia la storia del Paese: non solo una strage, ma una guerra combattuta in tempo di pace, sotterranea, condotta da un potere nascosto e brutale che non rispetta gli innocenti e - attraverso omertà e connivenze - impone di fatto l'impunità per gli esecutori di questa e delle successive azioni terroristiche.</div></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;">Indagine giudiziaria e ricerca storica, Piazza Fontana ripercorre tutte le fasi della vicenda, dalle prime accuse all'anarchico Pietro Valpreda alla misteriosa morte di Giuseppe Pinelli, ai collegamenti tra la cellula neonazista padovana di Freda e Ventura e gli strateghi sponsorizzati dall'intelligence statunitense, alle miserabili faide tra gli stati maggiori dell'Esercito e della Difesa, fino ai contrastati passi dell'indagine che, dopo aver fatto degli anarchici il capro espiatorio, imbocca a Padova, a Treviso, a Milano la pista nera sfociando a Catanzaro nel primo di molti processi, dove i volti di pietra del potere politico frappongono oblio e amnesie a un passato che li assedia.</div></span></i><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Pubblicato nel 1993, Piazza Fontana viene ora riproposto in una nuova edizione aggiornata sino agli ultimi sviluppi e alla chiusura definitiva della vicenda giudiziaria.</i></div><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Di storia, soprattutto recente, ne so poco, figurarsi degli anni del terrorismo che collego solo agli anni '80.</div><div style="text-align: justify;">Scopro che non è così e anche il tragico attentato del 12/12/69 che colpì Piazza Fontana ed altri luoghi tra Milano e Roma, ma che nella Banca dell'agricoltura di Piazza Fontana miete vittime e morti.</div><div style="text-align: justify;">L'autore ha ricostruito con pazienza certosina i fatti ed è un bel guazzabuglio di cui ho capito poco, però è certo un enorme lavoro ricco di note,</div><div style="text-align: justify;">Leggerlo è agghiacciante, come constatare che due guerre mondiali non ci hanno fatto mettere la testa a posto.</div><div style="text-align: justify;">Infatti c'è un depistaggio che vorrebbe come responsabili Pinelli e Valpreda, due anarchici. Verrà invece fuori il coinvolgimento della cellula nera nazifascista padovana e degli appartenenti Freda e Ventura, nonché la forte presenza dei servizi segreti e morti sospette di alcuni soggetti.</div><div style="text-align: justify;">Sarà un'indagine lunga, con interferenze ed imbrogli perché non si può rendere nota la verità. Purtroppo c'è qualche ulteriore perdita di vita.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Mi chiedo come si possa tutt'oggi pensare che la violenza sia la risposta. E come sia umanamente possibile ragionare senza pensare al futuro dell'umanità.</div><div style="text-align: justify;">Ci sono frequenti refusi, ma è stato difficile benché un piacere perché ho potuto saperne di più sulla mia nazione, nonostante si tratti di una pagina oscura.</div><div style="text-align: justify;">Non mi risulta strano però verificare che ci fosse in corso un'influenza asiatica e che gli italiani fossero preoccupati per la messa in onda di Canzonissima, visti i contagi. Le priorità, sempre! Almeno c'era la scusa dell'assenza dei passatempi e diversivi odierni.</div><div style="text-align: justify;">Ben vengano le riedizioni aggiornate di libri come questo. E' la terza edizione del 2009 e ciò che lascia interdetti sono le scuse dello stato decenni dopo.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 07/06/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oGf7IJ.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-28064705638110989212021-09-03T09:00:00.001+02:002021-09-03T09:00:00.249+02:00Recensione de L'incanto dentro di Valentina Berengo<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx6_DfGgZPXG_8rxhDTbiMYDLAc7ihHiZ1HwTYs-AJPoB6B-Xjp_Ha1wrtRwDmgMmIvTdeP8GH8T3qnvcgr6jgj9OvXWrryBJr64P5yd-6wvvAm8cAqtPXwuREiaG_ro_7MqfkzWrzAWU6/s475/incanto.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="283" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx6_DfGgZPXG_8rxhDTbiMYDLAc7ihHiZ1HwTYs-AJPoB6B-Xjp_Ha1wrtRwDmgMmIvTdeP8GH8T3qnvcgr6jgj9OvXWrryBJr64P5yd-6wvvAm8cAqtPXwuREiaG_ro_7MqfkzWrzAWU6/s320/incanto.jpg" width="191" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #555555;">Il contrappunto di due voci alla disperata ricerca di un figlio, una lite tra quattro giovani di fronte alle responsabilità dettate dal tempo che passa, la nudità di una donna davanti alla perdita di quella vita che dà il senso alla sua, la gravida speranza di una giovane istruita da una vecchia azdora, il dialogo senza tempo di due amanti dopo l’amore, la determinazione di un uomo che si è dannato per vivere tra i potenti, e la riconciliazione di un altro con il mondo femminile, Che gli è precluso.</span></i></span></div><p></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><i>Sette storie che raccontano la vita che nasce, lotta per affermarsi e, a volte, si interrompe prima ancora di cominciare. Lo scarto tra quello che siamo e quello che gli altri – o forse la nostra coscienza? – ci comandano di essere. Sette storie di maternità (e di paternità) variamente declinate, perché, fintanto che ci saremo, saremo tutti, inevitabilmente, venuti alla luce. Ma non per questo, a nostra volta, metteremo necessariamente al mondo.<span></span></i></span></p><a name='more'></a><p></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Cercavo delle informazioni su Paolo Zardi, ho però scoperto questo libro e sapere che ci fosse una copia in biblioteca mi ha spinto a prenderlo in prestito. L'autrice è Valentina Berengo, Personal Book Shopper e presentatrice letteraria.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ammetto che sono stata titubante perché scopro che si tratta di una raccolta di racconti, non esattamente il mio genere. Poi ho iniziato a leggere ed è cominciata la magia.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Si passa dal noto ginecologo e professore in carriera che è pronto a tutto per la fama lavorativa, fa di tutto per essere tra i potenti, incluso continuare a sottomettersi al vecchio mentore. Unica debolezza la figlia. Si avvertono l'alterigia del personaggio e l'inettitudine, i giochi di potere dentro le università e tra le istituzioni. </span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Poi assistiamo al dolore di una coppia sterile, unita e in allontanamento che ha come scenario importante Venezia. Sono voci intense e molto diverse tra loro.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Conosceremo anche il dolore di una donna e del suo aborto terapeutico che tocca meno il marito, come solito, e come il marito la vedrà quando la figlia desiderata sarà adolescente.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">C'è anche una donna che vuole legare a sé un uomo ed un gruppo di amici che se ne dice di cotte e di crude perché il tempo passa e chiede loro di pagarne lo scotto. Sono coppie di professionisti senza figli con varie idee al riguardo.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Abbiamo anche lo sguardo di una brava ginecologa che scopre, per caso e con forza, che vorrebbe avere figli, ma ormai il treno è passato.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Quel che è superlativo di queste storie è il talento camaleontico di Valentina a calarsi con perfezione in così tante voci narranti e con esiti realistici. Inoltre c'è molto a cui pensare sui temi proposti che affrontano in maniera diversa la genitorialità, compiuta ed imperfetta o rifiutata. A livello stilistico non ho niente da eccepire, è tutto perfetto, con cambi di registro adeguati e perfino i refusi sono inesistenti quando ormai sono ovunque.</span></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;">L'autrice esplora la maternità che non è asettica e preconfezionata (il grembo materno è il fulcro, praticamente sempre, senza non ci sarebbe vita).</p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;">Non posso che consigliare questa incisiva raccolta.</p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><br /></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;">Finito il 02/06/21</p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><br /></p><p style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #555555; margin: 0px 0px 10px; text-align: justify;"><br /></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Ym13E4o.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-7557024140081808352021-09-02T16:18:00.001+02:002021-09-02T16:18:00.260+02:00Recensione de Il canto di Calliope di Natalia Haynes<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdV_C39cDOQQgWBfxl_E39vKJzLA195_xr4PbMTAJu72jEiBOYuJLs_42Ta50nuz6aBYul3EmPZhVF-8I6tJKtfbjvOVhyphenhyphennQS9fmHkZWuWGI9U2gVH1vjWvvcQMEZ4SFFJl76XD7Pk6hoa/s461/calliope.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="461" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgdV_C39cDOQQgWBfxl_E39vKJzLA195_xr4PbMTAJu72jEiBOYuJLs_42Ta50nuz6aBYul3EmPZhVF-8I6tJKtfbjvOVhyphenhyphennQS9fmHkZWuWGI9U2gVH1vjWvvcQMEZ4SFFJl76XD7Pk6hoa/s320/calliope.jpg" width="221" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span id="freeText3944986972494776549" style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Una donna sola corre nella notte, intorno a lei la sua città che brucia. Fuori dalle mura, la regina e altre sventurate attendono un destino che verrà deciso dai vincitori. È la caduta di Troia. Dieci interminabili anni di guerra sono giunti alla tragica conclusione, mentre le avventure dei protagonisti andranno a ispirare, nei secoli a venire, le opere di artisti e scrittori. «Cantami o Musa» invoca il sommo poeta Omero, che ha raccontato le gesta degli eroi. Ma Calliope, musa della poesia epica, questa volta è meno accomodante: è convinta che non tutto sia stato narrato, che qualcosa di fondamentale, legato alle figure femminili, manchi ancora per completare l’affresco. Se il bardo vuole che lei canti, allora lei canterà insieme a tutte le donne coinvolte nella grande tragedia. Dando voce a ciascuna di loro, Calliope prende in mano la storia e ce la racconta da una nuova prospettiva. Ecco Andromaca, Cassandra, Pentesilea, Clitennestra, che vengono alla ribalta, con i loro pensieri, con i complicati risvolti psicologici delle loro scelte, con la sete di vendetta, la solitudine, la dignità di fronte alla morte. E poi tutte le altre, da Penelope a Briseide, da Creusa a Ifigenia, dalle troiane che, vinte, saranno rese schiave, alle greche che attendono il rientro dei loro uomini, senza dimenticare le capricciose divinità che governano le sorti dei mortali. Attingendo alle fonti antiche, anche le meno note, Natalie Haynes rivisita una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, facendoci palpitare di commozione accanto alle leggendarie eroine, e trasmettendoci il sentimento vivo di come la guerra di Troia e la sua epopea appartengano alle donne non meno che agli uomini.</span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"> <span><a name='more'></a></span></span></i></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Amo il mondo classico e ne leggo quando posso.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo libro mi è piaciuto anche più dell'Odissea riscritta da Marilù Oliva perché è di un realismo estremo.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Qui parlano molte voci femminili:: Ecabe regina di Troia, Andromaca moglie di Ettore e nuora di Ecabe, Briseide troiana schiava di Achille, Teti, madre del Pelide, Cassandra sacerdotessa oracolare e figlia di Ecabe, Polissena sorella di Cassandra, Elena (quella, non ve ne sono altre), Enone ninfa maritata con Paride, Penelope moglie di Odisseo,, Laodamia regina moglie di Protesilao, Clitennestra moglie di Agamennone di Micene.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ogni voce l'ho percepita come vera ed accurata. Si percepisce il dolore, la rabbia, la sottomissione. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ogni esperienza è realistica ed è bello leggere questo lato di Iliade ed Odissea, in questo libro. </span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Non viene posto molto l'accento sulle donne, ritenute buone quasi solo per la tragedia. Invece combattono benché raramente sul campo di battaglia. Gli Dèi invece fanno la figura di bambini capricciosi dai grandi poteri.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' una lettura lenta e prolissa, ricca di dettagli che secondo me aggiunge qualcosa al celebre poema epico qui narrato grazie a Calliope, musa dell'epica. E' più pesante di altri libri a tema,, però è intenso e sentito, l'epica sembra scintillare di ardore e non solo, vi sono anche altre sfumature.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 01/06/21</span></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oGf7IJ.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-1564445685307574892021-09-02T09:00:00.000+02:002021-09-02T09:00:00.243+02:00Recensione de I gerani di Barcellona di Carolina Pobla<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRMdnr3IXBpLv-zHreb_kmR_BBJcHd6L98RY9N6bZv4IVgXvU7e8wuE0AeapiPVByB5nrAMCXHG43OF-TcKRpSqEk1JcCOUgrrBkyIziPi_9XW92RyeqPXedTBolWxAcSmQrVuQCz4BKzr/s475/gerani.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="312" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgRMdnr3IXBpLv-zHreb_kmR_BBJcHd6L98RY9N6bZv4IVgXvU7e8wuE0AeapiPVByB5nrAMCXHG43OF-TcKRpSqEk1JcCOUgrrBkyIziPi_9XW92RyeqPXedTBolWxAcSmQrVuQCz4BKzr/s320/gerani.jpg" width="210" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">1928. Le sorelle Torres abitano nella villa più bella di Málaga. Il padre l'ha costruita per loro, perché vivessero come delle principesse. Rosario, la maggiore, di una bellezza elegante e decisa, ama il canto ed è la preferita della famiglia. Remedios cresce nella sua ombra, comunque felice di dividere con lei i giochi nel loro posto magico: il giardino della villa, che di volta in volta si trasforma in un'isola deserta infestata dai pirati o in un castello incantato. Fino al giorno in cui l'idillio finisce. Una delle navi con cui il padre commercia spezie, tessuti e tappeti affonda. La bancarotta è una tragedia dalla quale l'uomo non si riprenderà più. Rosario e Remedios rappresentano il futuro della casata. Un fardello troppo pesante per due giovani donne. Ma, come la pianta simbolo della loro famiglia, il geranio, devono essere forti e coraggiose. Devono pensare alla primavera che, immancabilmente, torna a sbocciare dopo ogni inverno. Ed è proprio un seme di quel fiore che portano con loro a Barcellona, dove decidono di ricominciare. Tra le vie della grande e colorata città, all'inizio si sentono perse e il loro legame è tutto quello che hanno per affrontare il presente. Eppure Rosario e Remedios, anno dopo anno, si scoprono più diverse di quello che immaginavano. Una fa di tutto per trovarsi un lavoro e un marito che possa darle sicurezza, mentre l'altra insegue ancora i propri sogni e si innamora di un uomo ribelle come lei. Ma anche quando sembra che si siano perse per sempre, i balconi e le finestre delle loro case saranno pieni di gerani in fiore. Non è possibile dimenticare le proprie radici. Perché entrambe hanno una missione: restituire l'onore alla famiglia Torres. I gerani di Barcellona è il romanzo che ha conquistato la Spagna. Ha messo d'accordo i lettori e la stampa più autorevole. Ispirato alla vera vicenda dei nonni dell'autrice, una saga in cui mezzo secolo di storia iberica fa da sfondo alle scelte, agli errori, alle conquiste e alle speranze di due sorelle.<span><a name='more'></a></span></span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo è uno dei romanzi familiari della sfida de La libreria di Ciffa ed è uno dei meno prenotati in biblioteca perché sono scemate le prenotazioni in favore di altre novità.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">La storia comincia nel 1928 e ci conduce al 1953.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Tutto ha inizio da don Rafael e dalla sua famiglia composta dai figli: Rosario, Remedios, Rocìo, Rosita e Rafaelito.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">La loro è un'infanzia felice, dorata e scevra di privazioni, fino al momento in cui l'idillio si rompe: una delle navi con cui il padre effettuava commerci affonda. La famiglia deve ricominciare e non sarà facile.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Tra i vari personaggi spiccano Rosario e Remedios che, grazie ai progetti e alle ambizioni della prima, hanno voglia di ricominciare una vita deragliata presto e si trasferiranno a Barcellona, dove inizierà la loro vita adulta, tra scoperte, tempo dei divertimenti, gioie e dolori.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Io sarei fuggita anche prima. Rocìo è la religiosa della famiglia, svilente ed asfissiante nei confronti delle pecorelle smarrite che sono i suoi familiari, a suo avviso. E' la strada diretta della morte dentro, questa donna!<br /><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">La Barcellona che ci viene presentata è gioiosa, allegra, colorata, moderna, cosmopolita, audace...e potrei continuare! Dà proprio una carica leggerla tra queste pagine.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Il contesto storico l'ho trovato leggero e confusionario. Lo conosco poco, ma lo ricordo più travagliato. Qui invece c'è la sensazione di disordini in arrivo, ma è tutto allegro e poi viene fuori il pandemonio, per una situazione ed un contesto a noi lontani di sicuro.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Per carità, per certi versi è una narrazione realistica, ma per altri dispersiva.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">I personaggi invece sembrano vivi e praticamente in carne ed ossa. </span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ben caratterizzati, evolvono e sono umani. Peccato che, finito un arco narrativo, quasi non se ne sappia più.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Certo, questa ha l'aria di essere una saga e prima o poi tornerà tutto al momento opportuno, però ho solo l'impressione che non ci siano sempre tutti i pezzi ed il finale è repentino, comodo e troncato, mi convince poco.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Poi istintivamente patteggio per Rosario che è la "peggiore" e, ragionando, devo dare ragione agli altri personaggi. Anche se la capisco, raramente non ha torto. Verso la fine però viene rovinata, è un peccato, ma non posso dire di più.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">I temi trattati sono infiniti: la guerra civile, la prigione, la diversità, le vite degli artisti ed i compromessi per esserlo, atteggiamenti sessuali e morali, nonché l'evoluzione di Barcellona.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo romanzo è un 50/50. Bello, coinvolgente, con personaggi seriamente ben fatti, anche quelli secondari (benché non ci siano dei veri protagonisti in quanto romanzo familiare), è poi scritto bene, con dovizia di particolari ed adeguati colpi di scena.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Spero che il senso di mancanza sia dovuto ai volumi in divenire.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' una lettura gradevole e positiva in ogni caso, utile a divagarsi quanto a pensare.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 27/05/21</span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oZSY0Q.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>
sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-70664838905753639912021-09-01T15:15:00.001+02:002021-09-01T15:15:00.219+02:00Recensione di Primordia L'Alleanza di J.A. Windgale<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbFmhlJjHpCtRxmyH7Co0mY9IcOR75vPSiXLYEBygS9H_aHO5Zw8UiNdNc8XMUNP416ZsB-gc-llwH89PGes8rspdruQN9aUoQkrihMvio-ExFwqnntRYfb3zDaZy43hClyhPJJCjF5D2B/s451/primordia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjbFmhlJjHpCtRxmyH7Co0mY9IcOR75vPSiXLYEBygS9H_aHO5Zw8UiNdNc8XMUNP416ZsB-gc-llwH89PGes8rspdruQN9aUoQkrihMvio-ExFwqnntRYfb3zDaZy43hClyhPJJCjF5D2B/s320/primordia.jpg" width="226" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Sono passati trent’anni da quando Venohr ha distrutto l’Alleanza e il mondo non ha ancora smesso di bruciare. Ombre calpestano la terra, sussurrano nel buio, trasformano la carne. E gridano. Fendra lo sa bene, è per questo che si è arruolata ad Asterya. Per combattere i mostri.</span></i></div><p></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><i><br /></i></span></div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Ma essere un Aster non basterà a proteggerla dal dolore, perché l’oscurità si nasconde nei luoghi più impensati. Inizierà così un viaggio pericoloso al fianco dei compagni di una vita e imparerà che la verità è questione di punti di vista. Tra combattimenti e incantesimi, creature e trafficanti di magia nera, Fendra scoprirà che non tutto è come sembra e che non tutti possono essere salvati.</i></div></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><i><br /></i></span></div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Primordia non è più un luogo sicuro. Combatterai con Asterya o cadrai preda delle ombre?</i></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Dovevo leggerlo da molto questo romanzo autopubblicato.</div><div style="text-align: justify;">Adoro il fantasy e questo si prospettava interessante.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Le prime pagine mettono l'adrenalina addosso e la voglia di buttarsi nel racconto.<span><a name='more'></a></span></div><div style="text-align: justify;">Fendra è un soldato di Asterya, è in squadra con il collega arciere Drewan, il mago Hale e, talvolta, l'amico e cavaliere di drago, il principe William(per inciso, l'unico in carica, in assenza di altri draghi). Il loro compito è combattere le Dhrek' Morhn, mostri in grado di infettare gli umani che rischiano poi a loro volta la trasformazione utilizzando la Pietra Nera, un pericoloso monile.</div><div style="text-align: justify;">Una serie di coincidenze mette in moto gli eventi ed i giovani faranno scoperte agghiaccianti, oltre a ritrovarsi coinvolti in qualcosa di più grande di loro.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Quel che colpisce del libro è che uno pensa sia una storia semplice. Per certi versi lo è, ma qui c'è la base per una saga e ci viene mostrata appena la punta dell'ice-berg.</div><div style="text-align: justify;">L'adrenalina iniziale è stata sostituita da momenti più rilassati, da colpi di scena e da scoperte e tutto ciò ci trasporterà al secondo volume, facendoci disperare perché aneliamo a delle risposte ed a conoscere la sorte dei nostri eroi.</div><div style="text-align: justify;">I personaggi sono tutti sufficientemente caratterizzati, c'è un accurato glossario su tutto ciò che dovremmo sapere del mondo di Primordia ed una sua mappa dettagliata.</div><div style="text-align: justify;">I protagonisti, pur concentrati nei loro compiti, seguono un percorso di crescita non indifferente, scoprendo anche cose che non avrebbero mai immaginato, convinti che il grande pericolo fosse costituito solo dai mostri e dalla pietra nera, quando non c'è solo quello in gioco, anche sotto i loro occhi si nascondono molte cose.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">E' una prima prova molto riuscita, con un solo errore ortografico che, al solito non ho ricopiato o segnato, ed è presente anche un gioco riservato ai possessori del cartaceo, da continuare sul sito dell'autrice per prolungare il divertimento e l'esplorazione in questo universo.</div><div style="text-align: justify;">Adatto a tutte le età, a mio avviso.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 19/05/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oZSY0Q.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>
sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-20919052529364821822021-09-01T09:00:00.001+02:002021-09-01T09:00:00.259+02:00Recensione de Il tempo delle streghe di Cressida Cowell<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2MdbmkHNii2cs9QNIsDxYQCz585i72VkTQHVzR0l4JrAF4nYle4EPWxvGxUStc6eIQq9os4CM5OXJbBSreRitwY0k2KUdT4mPbHTuX1b-07elui62H9ecx1ztu87HQemMDXeZ9wEmEI-a/s475/tempo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="315" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2MdbmkHNii2cs9QNIsDxYQCz585i72VkTQHVzR0l4JrAF4nYle4EPWxvGxUStc6eIQq9os4CM5OXJbBSreRitwY0k2KUdT4mPbHTuX1b-07elui62H9ecx1ztu87HQemMDXeZ9wEmEI-a/s320/tempo.jpg" width="212" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Le Streghe stanno seminando distruzione nel Bosco Selvaggio e dietro ogni albero è in agguato un pericolo. Desideria è una ragazza Guerriera in possesso di un potente e magico Libro degli Incantesimi. Xar è un ragazzo Mago con una pericolosa macchia di Strega sulla mano. Era improbabile che questi eroi si incontrassero una prima volta. È possibile che siano destinati a incontrarsi di nuovo?</span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo è palesemente un libro per bambini. Doveva leggerlo mio figlio maggiore e l'ho letto io,</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' ambientato nell'antichità, nell'Età del Ferro, quando le isole britanniche non avevano ancora quella connotazione geografica.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">C'erano i maghi e c'erano i guerrieri, divisi e in lotta tra loro da sempre.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Desideria, principessa guerriera con un'incomprensibile e segreta magia sul ferro (materiale che i maghi non dominano), e Xar, figlio di un mago ma senza poteri che ha una macchia di strega, ricevuta durante il tentativo di possedere artificialmente la magia, devono sconfiggere il Re Stregone e le streghe, mostri mortali risvegliatasi a causa di Xar...Ops!</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Peccato che lei sia chiusa nella fortezza della regina guerriera e lui in un carcere di massima sicurezza per maghi, ma il destino non li fermerà.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' stata un'avventura stravagante, lontana dai miei gusti, ma rilassante.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Da bambina l'avrei adorata. La copertina è da urlo e il testo è ricco di illustrazioni, immagini e chicche che lo rendono un portale sulla storia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Per un adulto può essere una lettura con falle, per un ragazzino è perfetta perché parla al suo livello, inserendo bisticci, problemi con i genitori, desideri e speranze e li mescola ad un'avventura entusiasmante, un viaggio anche di formazione ed un'assurda battaglia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">In più ci sono tante parole folli, inventate, ma efficaci! Si i tratta di calcio alla grammatica ed un volo di fantasia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Finito il 18/05/21</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oZSY0Q.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>
sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-51121809663315023352021-08-31T15:00:00.001+02:002021-08-31T15:00:00.242+02:00Recensione di La città dei vivi di Nicola Lagioia<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGjkNPAZkAXCz_JEx3i5ZhqiVxkuYl5cRFmnbMEiF_nCrwTxHzzU512_rJn5w00iwpINAxQtIydcVeao4x2wTWI-MSmpfX9DNVnXDQjKMx4bLqQcuz8_U683vZy63YS78fr3-2flQ1UqeT/s475/vivi.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGjkNPAZkAXCz_JEx3i5ZhqiVxkuYl5cRFmnbMEiF_nCrwTxHzzU512_rJn5w00iwpINAxQtIydcVeao4x2wTWI-MSmpfX9DNVnXDQjKMx4bLqQcuz8_U683vZy63YS78fr3-2flQ1UqeT/s320/vivi.jpg" width="202" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Nel marzo 2016, in un anonimo appartamento della periferia romana, due ragazzi di buona famiglia di nome Manuel Foffo e Marco Prato seviziano per ore un ragazzo più giovane, Luca Varani, portandolo a una morte lenta e terribile. È un gesto inspiegabile, inimmaginabile anche per loro pochi giorni prima. La notizia calamita immediatamente l’attenzione, sconvolgendo nel profondo l’opinione pubblica. È la natura del delitto a sollevare le domande più inquietanti. È un caso di violenza gratuita? Gli assassini sono dei depravati? Dei cocainomani? Dei disperati? Erano davvero consapevoli di ciò che stavano facendo? Qualcuno inizia a descrivere l’omicidio come un caso di possessione. Quel che è certo è che questo gesto enorme, insensato, segna oltre i colpevoli l’intero mondo che li circonda.</span></i></div><p></p><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Nicola Lagioia segue questa storia sin dall’inizio: intervista i protagonisti della vicenda, raccoglie documenti e testimonianze, incontra i genitori di Luca Varani, intrattiene un carteggio con uno dei due colpevoli. Mettersi sulle tracce del delitto significa anche affrontare una discesa nella notte di Roma, una città invivibile eppure traboccante di vita, presa d’assalto da topi e animali selvatici, stravolta dalla corruzione, dalle droghe, ma al tempo stesso capace di far sentire libero chi ci vive come nessun altro posto al mondo. Una città che in quel momento non ha un sindaco, ma ben due papi.</i></div></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><div style="text-align: justify;"><i>Da questa indagine emerge un tempo fatto di aspettative tradite, confusione sessuale, difficoltà nel diventare adulti, disuguaglianze, vuoti di identità e smarrimento. Procedendo per cerchi concentrici, Nicola Lagioia spalanca le porte delle case, interroga i padri e i figli, cercando il punto di rottura a partire dal quale tutto può succedere.</i><span><a name='more'></a></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non avevo seguito molto le vicende del caso Varani, ma il GdL delle PBS mi ha permesso di rimediare.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il caso in sé destabilizza: due giovani di buona famiglia, uno più dell'altro, uccidono e seviziano brutalmente un ragazzo più giovane e di più umili origini. Il tutto senza motivo.</div><div style="text-align: justify;">I giudizi sono facili, il ribrezzo garantito e facile da provare.</div><div style="text-align: justify;">Il difficile è approfondire, ragionare, indagare, scandagliare l'animo umano.</div><div style="text-align: justify;">Una risposta definitiva non la potremo avere mai, ci sarà sempre il dubbio che ci sia altro, che non sia stata raccontata tutta la verità o che sia stata riferita in una maniera impossibile da far diventare oggettiva ed universale,</div><div style="text-align: justify;">Andando avanti si scoprono quasi tutti i punti di vista, gli altarini e gli scheletri nell'armadio ed è un gran casino.</div><div style="text-align: justify;">Ci spinge a chiederci cosa ci separa dall'orrore e dall'abisso, perché, che siamo o meno turbati e torbidi nell'animo, nella realtà. tutti abbiamo fatto, con intensità diversa per ognuno, pensieri violenti.</div><div style="text-align: justify;">Ma cosa ci separa dal degrado e dal crimine? Il semplice raziocinio? Il non utilizzo di droghe? Le dipendenze più sicure?</div><div style="text-align: justify;">Risposte auree non ce ne sono.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">L'autore solleva inoltre altre questioni.</div><div style="text-align: justify;">Un altro fatto di cronaca più ampio e davvero disgustoso ed imperdonabile viene affrontato tra queste pagine. Checché si possa spiegare, è qualcosa di atroce.</div><div style="text-align: justify;">Il tutto si colloca nella cornice di una Roma distrutta, una ROma che non ricordavo e che non riconosco. Vero che non ci vivo stabilmente dal 2002 e che non torno in zona dal 2014 (e non ci avevo nemmeno soggiornato, quindi l'ultima volta è stata nel 2010), però non la serbavo così nella memoria. Caotica, disordinata, in ritardo, ma non così rovinata e degradata.</div><div style="text-align: justify;">Però, come dice l'autore, è una città che ti entra dentro e che manca all'anima, nonostante i difetti. Come può essere vero che non sia nemmeno eccessivamente drammatica, come dicono altri.</div><div style="text-align: justify;">L'autore poi spiega anche perché il caso è stato così importante per lui ed è una motivazione personale.</div><div style="text-align: justify;">Ha comunque avuto grande talento. E' un libro duro e feroce, non risparmia niente, ma è anche impossibile metterlo giù e non per voyerismo, ma proprio perché c'è un'urgenza a conoscere l'animo umano e speriamo nella risposta alla domanda "perché è successo?", augurandoci che sia esauriente.</div><div style="text-align: justify;">Non è facile non essere pesanti e non cadere nel rapacismo che un fatto simile potrebbe causare (anche per speculare e vendere di più) quindi è stato un lavoro eccezionale.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finito il 16/05/21</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div></span>
<center><img src="http://i.imgur.com/Ym13E4o.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-74464843385042729752021-08-31T09:00:00.001+02:002021-08-31T09:00:00.237+02:00Doppia recensione: Fate The Winx Saga di Ava Corrigan e L'importanza di chiamarsi Ernesto di Oscar Wilde<p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB6xZtpIqNtW3mCYe4Y1xO67i3FgsLRPwOFMUjMUJSJdC5ka09mDBIAPu0Y33pV8jt1mEBzL0hsvyKRlQ35DGCt8i9BtxO4dkhNa2ZvE9dwyTh6xKJPleA2bw0pcoMIpW3gDVXfOEWshNJ/s475/fate.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="475" data-original-width="309" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiB6xZtpIqNtW3mCYe4Y1xO67i3FgsLRPwOFMUjMUJSJdC5ka09mDBIAPu0Y33pV8jt1mEBzL0hsvyKRlQ35DGCt8i9BtxO4dkhNa2ZvE9dwyTh6xKJPleA2bw0pcoMIpW3gDVXfOEWshNJ/s320/fate.jpg" width="208" /></a></div><br /><i> Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Alla prestigiosa scuola di magia di Alfea, studenti di tutto l'Oltremondo imparano a padroneggiare i propri poteri. Tra loro ci sono le Winx, cinque ragazze molto diverse che si sono ritrovate a vivere insieme loro malgrado. L'atletica Aisha, una Fata dell'Acqua talentuosa ma talvolta vittima del suo stesso perfezionismo; l'empatica Musa, che preferisce tenere le persone a distanza per non finire sopraffatta dalle loro emozioni; Terra, insicura e goffa, che nei momenti di crisi sa però tirare fuori risorse inaspettate attingendo alla magia della natura; la bellissima Stella, Fata della Luce con un futuro da regina, dallo stile impeccabile e i modi altezzosi. E infine Bloom, l'unica a provenire dal mondo degli uomini, dotata di una magia del fuoco tanto potente da essere incontrollabile. Quando antiche creature malvagie che le fate credevano sconfitte per sempre riappaiono seminando morte, le Winx dovranno unire le forze per sconfiggerle. E un segreto riaffiorerà dalle tenebre del passato, un segreto sconvolgente che potrebbe cambiare per sempre il loro destino e il loro mondo...</span></i><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo libro è senz'arte né parte, utile solo a ripassare la serie Tv e non è possibile rivederla.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">C'è stato un momento divertente, per il resto non c'è originalità o voglia di approfondire, né licenze o episodi extra, anzi qualche sfumatura che ho colto nella serie tv qui non è nemmeno menzionata.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' tutto molto superficiale, consente attaccamento solo a chi ha visto gli episodi, ma non so quanti lettori che non l'hanno vista potrà attirare. Almeno mi pare scritta abbastanza bene.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="font-size: 14px;">2 Rose e nemmeno da far la fatica di mettere il codice.<br /></span></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><span></span></span></p><a name='more'></a><br /><p></p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8yKAmRSJLG3WNzia4onCTffEZuXb0aS-nNRRLKYpOSWPpyrCe8WPiaMYGRFkMh226gbtjBgRhmKFvr3pcrdKHtr2g8rzfHFku3bqh5LkvsPJ1LR6F4cLQOigKW4bDZBx-gkVd-_lSwdjj/s324/ern.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="324" data-original-width="201" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8yKAmRSJLG3WNzia4onCTffEZuXb0aS-nNRRLKYpOSWPpyrCe8WPiaMYGRFkMh226gbtjBgRhmKFvr3pcrdKHtr2g8rzfHFku3bqh5LkvsPJ1LR6F4cLQOigKW4bDZBx-gkVd-_lSwdjj/s320/ern.jpg" width="199" /></a></div><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><i>Trama: </i></span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><i>Nell'angusta atmosfera vittoriana di fine Ottocento irrompe uno straordinario scrittore capace di mettere sulla scena il teatro delle idee e dei problemi sociali. L'importanza di chiamarsi Ernesto, considerato da molti il capolavoro di Oscar Wilde, debuttò trionfalmente a Londra il 14 febbraio del 1895, riuscendo a ottenere moltissime repliche in tutta l'Inghilterra. In questa "commedia frivola per persone serie" Wilde, raffinato e provocatorio come sempre, stravolge i canoni narrativi e usa un linguaggio diretto e ricco di rimandi a situazioni comiche e imbarazzanti. Ne risulta un arguto e pungente scorcio dell'aristocrazia inglese, un mondo dove la forza degli individui risiede in quello che dicono e non in quello che fanno, nel blasone e non nelle idee. Ernesto è l'uomo che tutte le dame - e non solo - vorrebbero avere. E per aggiudicarselo sarebbero disposte a tutto. Una commedia di costume, brillante e moderna in grado, ancora oggi, di far amare questo personaggio e il suo creatore.</i><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo è un testo teatrale cui non avevo mai prestato attenzione.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">La società delle classi agiate diventa un mondo immateriale, privo di realtà psicologica, morale, fisica ed è tutto puro stile.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">L'azione è un pretesto per elefanti conversazioni o dialoghi, seppure fini per il lettore.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' una lettura particolare, atipica, l'autore ribalta molto volontariamente le situazioni: le donne qui comandano, valgono più il nome o le parole che la persona o i fatti (in quest'ultimo caso, a volte è così).</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ciò che è chiaro è che l'upperclass appare, ma non è.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Certo è che dev'essere dura per un attore rimanere serio e non farsi vedere divertito per risultare credibile anche durante le scene comiche (pure se comiche, effettivamente non sono, ma nella pratica la risata la strappano).</span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Wilde era proprio un maestro ad indagare l'animo umano, sin nelle sue più nascoste ipocrisie!</span></span></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/8oGf7IJ.png" style="border: none; box-shadow: none;"></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-92133717582144449382021-08-30T15:00:00.000+02:002021-08-30T15:00:00.245+02:00Recensione di La città delle streghe di Luca Buggio<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiebe7fKfnNVF_UGnrcGYRBLGO4GHKT-OajL94GpD51R0jUzV8HTOEGWZKIv9ijY0tsaAR2qYvXKPz26yJ6M-fPryL9ut-uh1UQNyzey7Nm_kJOs5eencvetXctG8bvnTCpVKqUTPzvazxF/s451/streghe.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiebe7fKfnNVF_UGnrcGYRBLGO4GHKT-OajL94GpD51R0jUzV8HTOEGWZKIv9ijY0tsaAR2qYvXKPz26yJ6M-fPryL9ut-uh1UQNyzey7Nm_kJOs5eencvetXctG8bvnTCpVKqUTPzvazxF/s320/streghe.jpg" width="226" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span id="freeText14487112284711841344" style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Agli inizi del 1700 la politica spregiudicata di Vittorio Amedeo II porta il Ducato di Savoia in guerra contro la Francia. Laura Chevalier, cresciuta vicino a Nizza, crede di essere al sicuro fuggendo a Torino, ma scopre che la capitale del Ducato non è una città come tutte le altre. Ci sono cose di cui non si può parlare se non sotto la protezione dei Santi, perché l’Uomo del Crocicchio è sempre a caccia di anime e potrebbe essere in ascolto. Misteriose presenze si aggirano per le vie quando scende la notte, e cadaveri mutilati vengono ritrovati la mattina seguente. Lo sa bene Gustìn, un tempo monello di strada che si è fatto le ossa fra imbrogli, furti e truffe fino a diventare una delle spie del Duca. Disilluso e intraprendente, è l’uomo giusto per fare i lavori sporchi, ma anche per mettersi a caccia di banditi, streghe e serial killer.Le loro vite si sfiorano mentre la città si prepara a sostenere l’assedio che deciderà i destini della guerra e del Ducato, tremando per i segni diabolici, affidandosi ai presagi celesti.</span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"> </span></i></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Con pregiudizi o disinteresse si possono perdere belle letture, lo so.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Questo è uno storico, con qualche risvolto misterioso.</span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">La storia comincia nel 1700, quando la guerra tra la Francia ed il Ducato di Savoia è imminente, la miccia accesa in maniera importante dalla questione Valdese, un culto protestante.</span></span></div><span><a name='more'></a></span><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Protagonisti sono Gustìn e Laura, due personaggi che non si incroceranno mai, se no indirettamente.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Il primo è un uomo al servizio del Conte Gropello, unico personaggio realmente esistito con cui il lettore interagisce (il conte, sia chiaro). E Gustìn si fa adorare da me: è razionale, ateo, intelligente, pungente. La seconda è una ragazza che non si arrende di fronte alle molte difficoltà della vita, benché sembri spesso fin troppo pia e santa, nonostante l'inizio promettente (era una ragazzina peperina).</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Laura familiarizza con la città di Torino, destinazione che ha dovuto accettare a causa della persecuzione valdese in Francia, anche se le cose sono andate perfino peggio nella nuova località.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Gustìn ha sempre per mano lavori scomodi. Tra essi vi è quello di dare la caccia alle streghe, alle masche come dicono i torinesi.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">La razionalità gli darà ragione, ma ne scoprirà lo stesso delle belle.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Mi fa sempre piacere scoprire ciò che non so grazie ad un libro, i romanzi storici poi si rivelano utili in tal senso.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Mi suona poco familiare l'attenzione di alcuni personaggi per l'igiene, ma magari in mestieri come saponai e profumieri è necessaria da sempre.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">L'unico difetto che ho da appuntare è qualche imprecisione di forma (non le ho segnate con attenzione, ma ricordo ad esempio un "non fece tempo" anziché "non fece in tempo") comunque non invalidante, non ci sono nemmeno i refusi che ormai sono la norma.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Per il resto è un romanzo storicamente ben curato che pone l'attenzione su un periodo, almeno a me, poco noto. Un male, perché la storia, soprattutto della nostra nazione, è importante.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Fino alla fine l'ho trovato un romanzo godibile, scorrevole, dettagliato, scritto con attenzione, ma non il libro del secolo. Poi arriva il colpo di scena: l'autore mi ha gabbata, ALLA GRANDE!</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Capisco, dalle schede a fine volume, che si tratta di una trilogia. Tecnicamente "può anche finire qui", ma il mistero è grande e sicuramente vorrò venirne a capo.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Verso la fine ho anche provato i brividi che ho atteso per 2/3 del libro e che temevo non sarebbero mai arrivati.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Un'inaspettata sorpresa, perfetta per amanti dello storico e dei misteri. Torino è lo scrigno ideale (seguita da Ferrara).</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;"><br /></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif;"><span style="background-color: white; font-size: 14px;">Finito il 09/05/21</span></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p></p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-442237464308664213.post-10223661551042242382021-08-30T09:00:00.011+02:002021-08-30T09:00:00.230+02:00Recensione di Enola Holmes - Il caso del marchese scomparso di Nancy Springer Vol 1.<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZDDtSVIxnUCBXmqAfAFvJFCxv2pccrgIWv6pmrQU7LZikI-sD59Pa1omGEzInM_iRnhvJm-uJc1ml_sw12jJCXGdbWIOs7jpDt-HtL3iuOXnDr6gDsd31BvTK5BZe5CZUEryybss_2FAt/s472/enola.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="472" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZDDtSVIxnUCBXmqAfAFvJFCxv2pccrgIWv6pmrQU7LZikI-sD59Pa1omGEzInM_iRnhvJm-uJc1ml_sw12jJCXGdbWIOs7jpDt-HtL3iuOXnDr6gDsd31BvTK5BZe5CZUEryybss_2FAt/s320/enola.jpg" width="216" /></a></div><div style="text-align: justify;"><i>Trama: <span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Enola Holmes non augurerebbe a nessuno di essere la sorella minore dei due zucconi inglesi più famosi al mondo. Mycroft e Sherlock Holmes. Che la guardano sempre dall'alto e la credono una femminuccia capricciosa. Per fortuna la loro madre la pensa diversamente... Quando però la donna scompare nel nulla, le cose per Enola precipitano e i fratelli decidono di spedirla in collegio, convinti che quel posto farà di lei una docile signorina. Ma Enola, che non ha mai obbedito a Mycroft e Sherlock un solo giorno in vita sua, non inizierà certo adesso. E se quei due sono troppo ottusi per aiutarla nella ricerca della madre, ci penserà lei a indagare. Così, in sella alla sua bicicletta, Enola fugge di casa e si mette in viaggio verso Londra. E se sulla strada dovesse imbattersi nello strano rapimento di un giovane marchese, be'... sarebbe l'occasione perfetta per dimostrare quanto risolvere casi sia elementare, per una Holmes! Tra intrighi, indagini e inseguimenti mozzafiato, con questo romanzo iniziano le avventure di un'eroina intelligente e caparbia, capace di farla sotto il naso dello stesso Sherlock Holmes.</span></i></div><p></p><p style="text-align: justify;"><span></span></p><a name='more'></a><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;"><br /></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Ammetto che, poco amante dei gialli come sono, difficilmente avrei letto qualcosa con la parola "Holmes" nel titolo o nella trama. </span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">In realtà ho visto per caso il film, poi ho letto recentemente il graphic novel ed ora sono approdata al romanzo. </span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">E' stato interessante notare l'evoluzione delle tre forme narrative, anche se ricordo poco del film e per lo più il fatto che si tratti di una trasposizione più rocambolesca e cinematografica.</span><span style="background-color: white; color: #181818; font-family: Merriweather, Georgia, serif; font-size: 14px;">Il libro è forse più semplice, ma più d'effetto. Mentre il fumetto è grazioso, ovviamente molto riassuntivo, ma una lettura assolutamente gradevole nonostante si perda qualche sfumatura.</span></p><p style="text-align: justify;">Enola è la terzogenita della famiglia Holmes, non frequenta i fratelli perché, essendo nata quando la madre era in età avanzata per una gravidanza, era considerata uno scandalo in società.</p><p style="text-align: justify;">Quando il giorno del suo quattordicesimo compleanno, la madre scompare, la giovane è costretta a contattare i fratelli: il politico Mycroft ed il talentuoso detective Sherlock.</p><p style="text-align: justify;">Questa visita le chiarirà la vera natura dei dissapori tra madre e figli e le farà capire meglio le ragioni della sua genitrice.</p><p style="text-align: justify;">Per la giovane si prospetta però l'ipotesi di frequentare un collegio per giovani signorine, poiché l'educazione di Enola è ritenuta inadeguata, ma la ragazza architetta la fuga e s'imbatte anche nella scomparsa di un giovane lord, evento che le fa capire che cosa vuole essere nella vita: una perditoriana, figura che è una sorta di investigatrice.</p><p style="text-align: justify;">Da qui partono ulteriori vicende che non è opportuno menzionare per non rovinare la lettura a chi deve intraprenderla, ma Enola inizia un vero percorso di formazione.</p><p style="text-align: justify;">Intanto vive in un'epoca, certo peggiore della nostra, in cui le donne erano considerate inferiori ed erano costrette a subire torti e limitazioni. Finora ha vissuto libera e felice, protetta dall'ala di sua madre. Se anche sapeva com'era la società, ora ci si deve raffrontare, inizialmente tramite i fratelli che hanno un tatto quasi inesistente. Poi, con fuga della mamma, "sbatte il viso" contro le brutture della vita, le incertezze dell'essere soli ma anche le possibilità, s'imbatterà in delinquenti e in persone povere e derelitte, nella crudeltà che scaturisce da povertà ed esigenze. Buona parte delle vicende si svolge a Londra che non è una città gentile oggi e certo non lo era secoli fa. Però imparerà anche a contare su sé stessa, ad affinare l'intelligenza e l'astuzia. Credeva di essere ingenua, ma apprenderà che non è così e che la madre l'ha stimolata a ragionare, l'ha cresciuta indipendente (per l'epoca è un vero scandalo).</p><p style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcQhS0djW4FJ6rgjdAA4BAxf3bBVGb11pUf0kN4cUImJT6pHWMmkkmA9F2eSqIE_k24jjDb3c7LZSmBapdiyNEhCCB2u5rZeknJnOKa2vZcHblE_ERIdXZ3T20KWnfBl9FpfJGqR_maJWm/s441/fumetto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="441" data-original-width="318" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcQhS0djW4FJ6rgjdAA4BAxf3bBVGb11pUf0kN4cUImJT6pHWMmkkmA9F2eSqIE_k24jjDb3c7LZSmBapdiyNEhCCB2u5rZeknJnOKa2vZcHblE_ERIdXZ3T20KWnfBl9FpfJGqR_maJWm/s320/fumetto.jpg" width="231" /></a></div>E' un romanzo per ragazzini, ma carino, arguto, ricco di spunti di riflessione. In alcuni punti anche cruento o duro, però è un utile bagno di realtà. I giovani di oggi si vantano di essere grandi, ma la verità è che, purtroppo e per fortuna, raramente lo sono, troppo protetti (e non è sempre un bene). Inoltr rammenta che tutti i nostri benefici sono recenti e non scontati: diritto di voto, libertà di lavorare, istruzione, sanità, aiuto ai poveri...Non sono stati conquistati solo i diritti femminili nati con le suffraggette.<br /><p></p><p style="text-align: justify;">Ben vengano libri così, che spingono, le giovani in particolare, all'indipendenza ed al ragionamento, alla conoscenza. Poi, scritto in maniera così semplice e coinvolgente, con un prologo così d'effetto ed ansiogeno, difficilmente non si riuscirà a portare a termine la lettura. Leggendo gli altri volumi, invece, scoprirò se determinati momenti del film ispirato al primo sono una trovata cinematografica o se il film inserisce scene degli altri libri che hanno, a giudicare dal titolo, un diverso soggetto.</p><p style="text-align: justify;"><br /></p><p style="text-align: justify;">Finito il 05/05/21</p>
<center><img src="http://i.imgur.com/Wo6EgDB.png" style="border: none; box-shadow: none;" /></center>sorairohttp://www.blogger.com/profile/10553502180106952451noreply@blogger.com0