07/01/13

Recensione de L'ombra del Guerriero di Miki Monticelli


RYan, Morten e Milla sono tre adolescenti che vivono a chilometri di distanza uno negli Stati Uniti, l'altro nel paesi del Nord Europa e l'altra in Italia. Un giorno ognuno di loro viene in possesso di una Scacchiera con delle pedine ed un anello sulla tavola. I ragazzi paiono richiamati dalla Scacchiera ed ancora prima di sapere cosa stessero facendo si trovano con una pedina in mano e simultaneamente si svegliano in un altro mondo faticando a capire cosa è successo.
I fatti presto sono chiari: sono stati chiamati a combattere la guerra millenaria della Scacchiera Nera contro l'Ingannatore ed i suoi Luogotenenti e loro sono il Guerriero di Fuoco, L'Arciere d'Acqua e il Ladro Nero.
Quest'ultimo si ribella al suo padrone l'Ingannatore e la situazione pare essere così pari. Ognuno torna a casa ed al risveglio Morten e Ryan si scrivono una mail per sapere se hanno solo sognato le stesse avventure e gli altri non esistono o se invece è tutto vero. Purtroppo/per fortuna è tutto vero, ma Milla non è tornata ed i nostri temono il peggio.

I due non perdono tempo e scelgono di tornare sulla Scacchiera. Appena arrivati trovano Milla mortalmente ferita. L'ipotesi più accreditata è che l'Ingannatore stia cercando di annientarla visto che l'ha tradito. Appena si riprende un pò decidono che devono prepararsi e mettersi in viaggio. Le informazioni raccolte al Campo Nuovo dicono loro che il miglior metodo di salvare il Ladro Nero è cercare la sua Tomba, dove potrà ristabilirsi e tornare a casa. Malauguratamente la partenza sarà frettolosa perchè il villaggio sarà attaccato dai demoni oloch che, scatenando le paure del villaggio, aizzano la popolazione contro i nostri.
Così assistiamo all'inizio del loro viaggio che li vede separarsi da Deria, Capitano della Guardia di Din, città volante, e custode del Giaciglio del Cavaliere D'Aria, una delle pedine non ancora in gioco, di cui Din attende il risveglio. Ella non può allontanarsi troppo dalla postazione, ma cercherà informazioni per loro.
Milla pare però essere sempre più debole e scolorita. Ce la farà, resisterà sino all'arrivo alla Tomba da ritrovare? Infatti la ragazza non sa dove possa essere a differenza delle altre pedine.

Questo è un classico romanzo fantasy e di formazione.
Assistiamo al viaggio lungo, stancante, estenuante e pieno di pericoli mortali che i nostri eroi supereranno a fatica, ma maturando sempre di più.
Al contempo  i ragazzi entreranno sempre più in contatto con lo Spirito del loro elemento e con la pedina che essi rappresentano, arrivando a ricoprire il loro ruolo come avrebbe dovuto essere dall'inizio. Maturano, imparano a fare scelte poco scontate, dure. L'unica che non può andare avanti ma solo resistere è Milla che ingaggia una lotta per rimanere aggrappata a se stessa il più a lungo possibile. Dura operazione quando l'Ombra di cui è il capo non le risponde più. E soprattutto durante un viaggio lunghissimo ed estenuante.

L'universo creato da Miki Monticelli è originale. Chiaramente chi avrà letto La Scacchiera Nera, primo volume, avrà pensato a Jumanji come idea basilare. Ovvero, la Scacchiera/Jumanji, con cui si comincia a giocare e ci si ritrova in un altro mondo. In realtà nella versione tv anche ciò che è nell'altro mondo si riversa nel nostro. QUi si ribadisce dall'inizio che i due mondi sono uniti e dipendenti l'uno dall'altro benchè divisi per evitare che la guerra della Scacchiera lo contagi. Inesplorato è il contesto Scacchiera e battaglia degli Spiriti attraverso giovani che impersonano delle pedine. Come l'universo di creature ideate e presentate. Alcune terrificanti cme gli oloch o Demoni Incubo. Altre inquietanti ma umanizzate come i turloch Keelieche che conoscerete leggendo.

Lo stile di scritture è fluido, semplice. La storia ben strutturata. I colpi di scena e le scoperte a tratti incalzanti e ad altri più lenti, però sempre opportuni.
Lo schema generale è chiaro. Ed alla fine tutto torna ed ha la sua ragione.
Francamente il finale, benchè logico, mi lascia sorpresa e timorosa di proseguire la letture de Il maestro degli Inganni, volume conclusivo e che, so già, mi farà soffrire come ogni ultimo tomo che si divertirà a torturare i nostri prima dell'epilogo, si spera, felice.

Consigliato a tutti gli amanti del fantasy classico, inteso come viaggio e formazione, ma non privo di innovazioni, ironia e risate. Divertimento garantito dai battibecchi tra Milla e Ryan, ignari del nascente sentimento tra loro.

3 commenti:

  1. è un genere che amo moltissimo e ne ho sempre sentito parlare benissimo..li cercherò :) grazie per la recensione

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    1. Grazie a te! É un piacere sapere di essere d aiuto!

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  2. Non conoscevo questa serie! Sembra proprio una bella avventura *-* originale!

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