28/02/18

Recensione di Sole di mezzanotte di Jo Nesbo


Trama: Agosto 1977. Dopo settanta ore di viaggio e 1800 chilometri percorsi, Jon Hansen scende dalla corriera a Kasund, un villaggio della contea Finnmark, nell'estremo nord della Norvegia. Dice di chiamarsi Ulf e di essere un cacciatore. Gli abitanti del luogo lo ospitano nella capanna di caccia della comunità, senza fare troppe domande. Jon cerca un posto in cui nascondersi. Nella sua vita precedente lavorava come spacciatore di hashish e acidi per il Pescatore, uno dei signori della droga più feroci di Oslo. Un po' per pietà, un po' per disperazione, Jon ha tradito e ora è braccato. Lo strano paesino in cui si trova potrà offrirgli una possibilità di redenzione? Almeno fino all'arrivo di quelli che lo inseguono? 

Non ho mai pensato di leggere Nesbo, autore molto acclamato dai lettori, soprattutto del genere.
Il caso mi ha portato a leggere questo breve libro.

Tutto inizia con un viaggiatore che si stabilisce a Kasund. E' misterioso, schivo, dice di essere un cacciatore alle prime persone che incontra, un sami di nome Mattis ed a Knut e Lea, madre e figlio del paesello. Il luogo non dispone di strutture ricettive e gli viene indicato un capanno di caccia che può utilizzare a suo piacimento.
Nei suoi giorni qui facciamo a salti incursioni nel suo passato (che ci suderemo perchè la narrazione salta apparentemente di palo in frasca), capiamo chi è Ulf, cosa ha fatto e perchè. Come mai sta rischiando la vita e sa che qualcuno sta venendo ad ucciderlo.

Recensione di Urla nel silenzio di Angela Marsons

Trama: Cinque persone si trovano intorno a una fossa. A turno, ognuna di loro è costretta a scavare per dare sepoltura a un cadavere.


Ma si tratta di una buca piccola: il corpo non è quello di un adulto. Una vita innocente è stata sacrificata per siglare un oscuro patto di sangue. E il segreto che lega i presenti è destinato a essere sepolto sotto terra. Anni dopo, la direttrice di una scuola viene brutalmente assassinata: è solo il primo di una serie di agghiaccianti delitti che terrorizzano la regione della Black Country, in Inghilterra. Il compito di seguire e fermare questa orribile scia di sangue viene affidato alla detective Kim Stone. Quando però nel corso delle indagini tornano alla luce anche i resti di un altro corpo sepolto molto tempo prima, Kim capisce che le radici del male vanno cercate nel passato e che per fermare il killer una volta per tutte dovrà confrontarsi con i propri demoni personali, che ha tenuto rinchiusi troppo a lungo…


Questo probabilmente sarà l'anno delle letture che volevo fare tempo fa XD
Si sa che ovviamente nel mezzo ci sono altri mille libri!

Il prologo spesso è la parte migliore del libro e si riconferma tale anche in questo caso, donando mistero e suspence alla storia (peccato che poi si scopra la realtà).
Troviamo cinque individui nell'atto di seppellire qualcuno, stringere un patto di silenzio, in un atmosfera un pò da setta .
La storia riprende anni dopo con l'omicidio della preside Teresa Wyatt, donna rispettabile, priva di passioni e rapporti personali. E non sarà l'unico. Bisogna capire chi e perchè sta commettendo questi omicidi. Kim Stone sarà la detective incaricata di questo caso, dopo un breve alterco con la divisione confinante.

23/02/18

Recensione de La guerra del basilico di Nico Orengo

Trama: Un'alga assassina, la Caulerpia Taxifolia, infesta in modo misterioso la Riviera di Ponente e minaccia tutto il Mediterraneo. Sandra, una biologa italiana in missione a Montecarlo per collaborare col Museo Oceanografico, trova alloggio solo al di qua della frontiera, all'albergo «Tropicana», crocevia di storie e personaggi in fuga, nonché teatro di una storia d'amore perduta nel tempo i cui unici indizi restano una gonna gialla e una spropositata pianta di basilico. Sui moduli della commedia brillante tinta di giallo, il romanzo di Nico Orengo racconta storie di feticismo e di collezionismo, i misteri di una grande attrice giunta a Monaco, da oltreoceano, per girare Caccia al ladro con Hitchcock e le rivalità di un gruppo di scienziati intorno a un gravissimo problema di inquinamento. Il tutto visto da un albergo che si sfascia, giorno dopo giorno, metafora di un'Italia per troppo tempo pilotata come un Titanic.

Della serie libri che mai penserai di leggere! La colpa, al solito , è di un gruppo di lettura.
La storia è contemporanea ed assolutamente realistica.
La dottoressa Sandra Piovano è appena arrivata a Montecarlo per lavorare sull'alga Caulerpia Taxifolia, un'alga che sta uccidendo il Mediterraneo e che quasi certamente è sfuggita al Museo Oceanografico. La sua equipe però difficilmente l'aiuterà e degli imprevisti si registrano già all'arrivo in albergo. Lo Splendid risulta al completo, ma è stato preparato un altro alloggio per la dottoressa al Tropicana, 3 km dopo la frontiera. Dopo un'iniziale  irritazione però Sandra accetta di buon grado il cambiamento e ci vorrà molta capacità di adattamento.

22/02/18

Recensione de La macchina del tempo di H. G. Wells

Trama: Inghilterra, fine Ottocento. Quando ha raccontato agli amici di aver escogitato un marchingegno per viaggiare attraverso i secoli, nessuno l’ha preso sul serio. Il Viaggiatore del Tempo è un uomo eccentrico, un inventore: difficile prendere per buono tutto quello che la sua mente partorisce. Eppure, le cicatrici sul suo corpo sembrano supportare la veridicità di ciò che racconta: un viaggio in un futuro lontanissimo, in cui si è perso il ricordo del mondo conosciuto, popolato da creature fragili e pacifiche sottomesse a esseri crudeli e ripugnanti che si nutrono della loro carne. I Morlock – così sono chiamate le creature malvagie che abitano gli anfratti oscuri della Terra – hanno tenuto imprigionato il Viaggiatore nella loro dimensione temporale, un universo che nessuna intelligenza avrebbe mai concepito così desolante e inumano. È questa la meta cui conduce il genio più luminoso? È forse questo il destino riservato a coloro che osano superare i limiti di ciò di cui l’uomo è misura? Il viaggio più strabiliante che sia mai stato compiuto, l’avventura folle e visionaria che ciascuno, almeno una volta, ha sognato di intraprendere.

Amo i fantascientifici e stavolta classici e uno dei generi che apprezzo si sono fusi (sì, lo so che la fantascienza è piena di classici).
Ammetto la mia ignoranza. Conosco la "guerra dei mondi" grazie al film, così ora ho scoperto chi è l'autore del libro che a sua volta ha scritto anche questo.

Ho trovato prolissa, ma interessante l'introduzione...
Il romanzo è stato pubblicato nel 1985 ed ambientato in piena epoca vittoriana, epoca di cambiamenti enormi, strascichi a lungo termine, primi malcontenti della classe operaia, sconvolgimenti a livello coloniale e ciò si ripropone anche nella letteratura.

Protagonista della storia è questo fittizio Viaggiatore del tempo. Di lui sappiamo che è un membro dell'alta società, in ogni caso della borghesia.
Riunisce gli amici per parlare loro del suo progetto: studiare il futuro ed arrivarci tramite una macchina del tempo, di cui ha costruito un prototipo che incontra però ilarità ed incredulità, tranne in Hillier che è scettico, ma aperto alle possibilità. 

21/02/18

Sessualità e bambini di Nessia Laniado

Descrizione: Questo libro suggerisce la strada per indirizzare i bambini verso una sessualità piena e serena. Prima ancora che nei genitali, infatti, la sessualità affonda le sue radici nei sentimenti e nelle emozioni, un argomento arduo e talvolta imbarazzante anche per i genitori che vogliono essere aperti, attenti e comprensivi.

L'avventura genitoriale è sempre un'incognita  ed inizia ad essere turbolenta quando i figli iniziano a crescere ed a fare domande.
Aggiungiamo che per noi genitori sessualità ha spesso un solo connotato ed il guaio  assicurato!

Recensione de Il contrario di uno di Erri de Luca

Trama: Il due è il contrario di uno. "Questa notizia, che," dice Erri De Luca, "contrasta con l'aritmetica, è l'esperienza di questi racconti. Da un cordone di madre ai due nodi in vita di una cordata in montagna si svolge l'avventura di un solitario che si imbatte nella forma del due. È una rivelazione, non sacra e neppure profana." Queste storie sono emergenze che contraddicono la solitudine, imbrogliano la morte. Una donna entrata in una stanza d'inverno a portare l'inatteso calore dell'alleanza fra i corpi. Un padre pittore fedele al suo "pollice arlecchino". Una fanciulla borghese in camicia bianca e gonna blu davanti al ciclostile della rivoluzione che sferra una sua impossibile domanda: "Ma tu non vuoi essere per una volta il prossimo per qualcuno?".

"Due non è il doppio ma il contrario di uno, della sua solitudine. Due è alleanza, filo doppio che non è spezzato."


Quando si dice mancanza di feeling...
Dovessi capire di cosa parla il libro a partire dalla trama addio! E' come minimo "misteriosa".
Poi ho iniziato a leggere ed è stata una dura esperienza. Ci ho messo ORE per 115 pagine, ORE!
La scrittura nemmeno è tanto male, anzi si sente che è di qualità, virtuosa, ma io ho fatto fatica a leggerla, non la trovo "filante".
Non sono comunque sicura di aver capito, penso di aver colto al massimo il senso generale.
Ho inteso che si parla di manifestanti, dissidenti politici, anarchici, più in generale gioventù che non vuole sottostare al potere riconosciuto e corrotto.
Credo si svincolino l'entrata nel movimento della voce narrante , della sua vita, della sua passione per l'alpinismo che spiega la cover naturalistica.
In realtà i temi di cui si parla sono importanti.
Il potere che conosce solo il bastone, la lotta di chi non lo riconosce e l'impegno che viene profuso, riferimenti alla storia politica italiana...
Ci sono anche riflessioni interessanti. Ovvero da dove escono tutti questi "bastian contrari" e sembrerebbe da un eccesso di antibiotici e da tanti matrimoni nel dopoguerra (il sorriso m'è scappato).
Però... Non è un autore che fa per me. Sicuramente è stato un pessimo battesimo!


20/02/18

Recensione de La vegetariana di Han Kang

Trama: «Ho fatto un sogno» dice Yeong-hye, e da quel sogno di sangue e di boschi scuri nasce il suo rifiuto radicale di mangiare, cucinare e servire carne, che la famiglia accoglie dapprima con costernazione e poi con fastidio e rabbia crescenti. È il primo stadio di un distacco in tre atti, un percorso di trascendenza distruttiva che infetta anche coloro che sono vicini alla protagonista, e dalle convenzioni si allarga al desiderio, per abbracciare infine l'ideale di un'estatica dissoluzione nell'indifferenza vegetale. La scrittura cristallina di Han Kang esplora la conturbante bellezza delle forme di rinuncia più estreme, accompagnando il lettore fra i crepacci che si aprono nell'ordinario quando si inceppa il principio di realtà – proprio come avviene nei sogni più pericolosi.

Ogni tanto mi è capitato di vedere questo libro in qualche articolo o comunque in giro. L'occasione della lettura si presenta perchè forse andrò ad un gruppo di lettura nuovo che affronterà la discussione di questo volume.

Il sentimento che mi accompagna per tutta la lettura è perplessità, almeno a partire dalla seconda parte. All'inizio non ho più di tanto da dire...
La narrazione viene fatta da Cheong, marito di Yeong-hye. Entrambi sono persone medie senz'arte ne parte e lei è la moglie perfetta per un uomo senza particolari aspirazioni o grilli. Salvo un eccezionale talento in cucina finchè un giorno sua moglie non elimina del tutto la carne e le proteine animali. La spiegazione è: ho fatto un sogno.