17/01/19

L'angolo vintage 2.0 #4 - Recensione di Wildwood - I segreti del bosco proibito di Colin Meloy e Carson Ellis

Buongiorno Lettori,

torna, come di consueto, l'appuntamento con l'angolo Vintage, rubrica mensile ideata da La lettrice sulle nuvole.
Lo scopo è ridurre la massa abnorme di letture arretrate che abbiamo, qualunque sia la loro fonte: cartacea, digitale, prestiti di biblioteca ai limiti del rinnovo di volumi vecchi...come nel mio caso e nello specifico del libro di cui parlerò a breve. E di libri accumulati, si sa, ne abbiamo librerie intere/e-redaer belli pieni o comunque ne possediamo molti.
Nella rubrica si possono fare spoiler, chiaramente si cerca di avvisare, ma non è obbligatorio. C'è la massima libertà e questa volta di sicuro non ne farò.



Trama: Ci sono posti al mondo dove la gente non va mai ad abitare. Magari fa troppo freddo, o ci sono troppi alberi, o le montagne sono troppo ripide. Ma qualunque sia la ragione, nessuno ha mai pensato di costruirci una strada, e senza strade non ci sono case, e senza case non ci sono città. E proprio vicino a dove vive Prue McKeel c'è un posto del genere, rappresentato sulle mappe da una grande chiazza verde all'estrema periferia della città. Tutti la chiamano 'Landa Impenetrabile' e nessuno ha mai provato a entrarci. O meglio, nessuno è mai tornato per raccontarlo... Ma quando uno stormo di corvi rapisce Mac, il suo fratellino, Prue non ha un momento di esitazione, e lo segue intrepida in quelle terre sconosciute. Comincia così un'indimenticabile avventura che condurrà Prue e il suo amico Curtis nel cuore di un Bosco selvaggio e dimenticato, che nasconde in realtà un mondo segreto in grande subbuglio, abitato da creature magiche sul piede di guerra: animali parlanti, mistici pacifici e potenti figuri dalle intenzioni oscure. Quella che sembrava essere una missione di salvataggio si trasforma dunque in un'epica battaglia senza quartiere per liberare questa meravigliosa terra incantata.

Questa volta la mia vittima è Wildwood - I segreti del Bosco selvaggio di Colin Meloy, decorato dalle illustrazioni della moglie Carson Ellis.
Mi aveva attirato in biblioteca, adoro le pubblicazioni per ragazzi e di solito la Salani fa ottime scelte in questo settore.

La storia comincia quando Prue, in giro col fratellino, viene assalita da uno stormo -pardon, turba- di corvi che rapisce il suo fratellino Mac. La ragazza finge coi suoi genitori che sia tutto nella norma perché ha paura del dolore che causerebbe loro e parte alla ricerca del piccolo, seguita dal compagno di scuola Curtis, lo sfigatello delle medie. La meta è la Landa Impenetrabile, un bosco misterioso da cui ogni persona di loro conoscenza è sempre stata alla larga, uno di quei luoghi da cui tutti stanno lontani e non si sa nemmeno il perché.
I due penetrano il confine vegetale che divide la città da questo luogo verde e selvaggio e ben presto cominciano i guai. I due protagonisti conosceranno un mondo ricco di popolazioni diverse in tutti i sensi, impegnate in frequenti alterchi, un antico ed è incredibile "universo parallelo" di cui nessuno ha mai parlato poiché sconosciuto. E' stupefacente scoprire che tanta meraviglia è sempre stata giusto ad un passo.

Ed è qui che mi rendo conto che questo libro è davvero per...bimbi. Nemmeno per ragazzi, a malapena.
E' carino, innovativo anche perché non si tratta dei "soliti" maghi, streghe, principesse, etc...
C'è una mappa ben scritta, una trama seria e neanche troppo scontata, con le dovute sorprese narrative. Addirittura visitiamo tutte le regioni, le zone di questo piccolo mondo parallelo, senza lasciare nulla al caso. Ogni luogo è utile ai fini della storia e non si tratta di meri luoghi di passaggio, come spesso accade quando nelle storie ci sono mappe dettagliatissime eppure sfruttate male.
Ci vengono presentati i vari popoli, spiegata la storia essenziale che le riguarda.
Le vicende sono purtroppo semplicistiche, quasi immotivate, i colpi di scena a volte forzati come le scene di combattimento coi banditi che ad un certo punto spuntano fuori nel racconto. Certo, c'è la brutalità di qualche battaglia espressa in maniera elementare, ci sono soldati caduti, feriti. Non è una lettura coi paraocchi per evitare la bruttezza del mondo, la sia cattiveria spesso gratuita, le ingiustizie.
La cattiva è imbarazzante. Innanzitutto avrebbe bisogno di qualche psicofarmaco perché sembra posseduta più che una malvagia navigata, poi ha un piano "cattivo" estremamente riduttivo, quasi non  sense. Sì, c'è della crudeltà, ma mi viene quasi da piangere per la pochezza della sua mente.
I bambini protagonisti ci possono anche stare, benché lei sia più furba di Curtis. Lui è un polletto che si fa sballottare ovunque ed è abbastanza credulone. Prue non ha scelta, spesso è costretta a fidarsi, ma è ben più critica. In ogni caso sono due bei personaggi perché sono coraggiosi e, nonostante la paura, non si tirano indietro davanti ai problemi. Tentennano, sbagliano, ma non si arrendono.
Un altro difetto sono i dialoghi, li ho sentiti spesso forzati. Come scrivere dei botta e risposta meccanici.

Concludo dicendo che il problema è mio. A fine lettura non mi sento neanche delusa. Anzi, è un libro semplice, carino, scritto i maniera scorrevole e con vocaboli sia comuni che più complessi rivelando una certa capacità di scrittura, pure se presenta vari piccoli difetti. Ma che pretendo? E' per piccini. 
Anche se...Il libro è lunghetto, 534 pagine, si lascia leggere senza difficoltà e le pagine volano.
Ma siamo sicuri che tutti i bambini/ragazzini lo leggano se non sono dei divoratori seriali di libri? Molto spesso da piccoli la mole fa paura, salvo eccezioni.
I bambini abituati o "coraggiosi" sicuramente passeranno belle ore in compagnia di questa storia visto che avranno di certo uno sguardo più puro e entusiastico data l'età. A meno che non siano cinici e rompiballe sin dalla culla, tutto può essere!




Adesso vi lascio invece i link delle colleghe blogger che pubblicheranno la lettura del mese del loro angolo vintage.
Andate a scoprire cosa hanno letto.


Al prossimo appuntamento!

19 commenti:

  1. cavolo oltre 500 pagine un libro per bambini?
    mi sembra una mole enorme a meno che non si è proprio appassionati del genere.
    Il libro nel complesso sembra meritare, e a me piacciono i libri per ragazzi, ma per piccini non so se lo leggerei in verità.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Infatti lo avevo preso perché pensavo fosse genericamente per ragazzi. Ma leggendo è molto "infantile". Si legge velocemente, ma è luuungo.

      Elimina
  2. Questo me lo segno, amo leggere libri per bambini.

    RispondiElimina
  3. Che carina questa storia, beh capisco che leggendo un libro così lungo per bambini possa infastidire soprattutto per lo stile narrativo
    però tutto sommato a me sembra carino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che la semplicità di un libro per piccini è più gradita se il libro è meno imponente.

      Elimina
  4. Un ni insomma, io passo.

    RispondiElimina
  5. amo i libri da ragazzi ma da bambini magari no, nel senso che li leggo volentieri con i miei figli ma parto con un altro spirito. Ho capito il tuo pensiero

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sono veramente delusa, però spiazzata sì. Evidentemente ho sbagliato a scegliere quando l'ho preso. Mi ha fuorviato la trama.

      Elimina
    2. Infatti i libri davvero per bambini che leggo li leggo con i figli. Poi magari alcuni sono meravigliosi come Attenti, arriva il lupo oppure Sparito. Per piccini piccino, ma divertenti da morire!

      Elimina
  6. Io da bambina leggevo,ma ancora oggi,a 40 anni suonati,se vedo un libro di 500 mi faccio prendere dall’ansia! È la Salani la adoro. Se proponessi un tomo del genere ai miei figli,me lo tirerebbero dietro (e mi farei anche parecchio male)... però adorando la letteratura per ragazzi non escludo di poterlo leggere🙂🙃

    RispondiElimina
  7. in effetti 530 pagine per un ragazzino non sono proprio l'ideale...sembra più un libro per i genitori!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sarò io a sbagliare, ma la lettura è davvero infantile. Per dire, la ragazza drago, serie della troisi, è per bambini, ma non è affatto così semplicistica

      Elimina
  8. Finalmente conosco il tuo blog! <3 Sapevo avessi un rifugio letterario, ma fino a questo momento non avevo capito quale! Sappi che non sono una pazza psicopatica Ahahah Molto spesso io e te "parliamo" sotto i post sulla mia pagina Facebook :D Per questo, ho esordito così il mio commento ;)

    Venendo, però, al libro... Caspita... 534 pagine a volte sono tantine per un adulto (la cui età, molto spesso, preclude di nutrire il giusto entusiasmo verso determinate letture :( )... Figurarsi per un bambino D: Forse gli autori avrebbero dovuto dividere l'avventura in più volumetti :) In questa maniera, si evitava il problema lunghezza ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà il tuo commento mi onora perché hai idea di chi io sia ad eccezione dei miei scleri su fb 😆

      Ehmmm.... se ho ben capito c'è un seguito 😂😂😂

      Elimina
  9. La storia a me incuriosisce :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il potenziale c'è, ma non viene completamente sviluppato a mio avviso. A me sembra da piccini. Poi la storia è carina, ma boh! Considerata anche la mole.
      È da provare, se si ha voglia e tempo. Come in tante cose l'opinione è soggettiva.

      Elimina