06/09/21

Recensione de Il coperchio del mare di Banana Yoshimoto

 

Trama: Mari si è appena laureata ed è tornata a vivere nel suo paese natale, dove ha deciso di aprire un piccolo chiosco di granite. Quest’estate sua madre ospita Hajime, la figlia di una cara amica, che sta attraversando un periodo molto difficile a causa della morte della nonna. Mari non è affatto entusiasta: è indaffarata col chiosco appena avviato e pensa di non avere tempo per fare compagnia a una ragazza così piena di problemi. Oltre a delle brutte cicatrici che le ricoprono il corpo, dopo la morte della nonna Hajime si rifiuta di mangiare e di uscire di casa.

Ciononostante le due ragazze a poco a poco diventano amiche e Hajime inizia ad aiutare Mari nel lavoro. Il resto del tempo lo trascorrono tra nuotate nel mare, passeggiate sulla spiaggia e lunghe chiacchierate, sempre sullo sfondo di un incantevole paesaggio marino. E il mare sembra essere il vero protagonista del romanzo, con i suoi misteri e le creature che si celano negli abissi, una presenza costante e rassicurante nella vita di Mari, e un balsamo per l’anima ferita di Hajime. Sul finire dell’estate, quando l’acqua diventa di giorno in giorno più fredda e il vento sulla spiaggia solleva i granelli di sabbia nella tiepida luce di settembre, Hajime parte per fare ritorno a casa. Mari è molto triste, ma il ricordo della loro amicizia l’aiuterà a superare anche la solitudine dei lunghi mesi invernali. Forse non è riuscita a risolvere del tutto i problemi dell’amica, ma sicuramente l’ha aiutata a guardare al futuro con maggiore fiducia e ottimismo.

Banana Yoshimoto è un'autrice che conosco ed apprezzo da tempo, anche se viene definita " commerciale" e poco nipponica.
Solitamente i suoi libri mi prendono tempo anche se sono brevi, però questo è stato una coccola ed il ritmo di lettura è stato placido ma spedito.

Le protagoniste sono Mari ed Hajime.
Mari, terminati gli studi, è tornata nel paese natale ed ha aperto un negozio di granite artigianali. Si vede imporre la compagnia di Hajime, una giovane che passerà l'estate da loro per superare il lutto di sua nonna, le liti tra parenti per l'eredità ed una piccola depressione.
Mari passa velocemente sopra le cicatrici sul volto della ragazzina, ma non si aspetta che Hajime diventi una persona molto importante per lei, capace di capirla facilmente.

Questo libro parla di varie cose.
C'è una ragazza che ha appena finito gli studi e , grazie al caso, trova la sua strada, una non facile perché vuole aprire una piccola attività di qualità nell'economia morente del suo paese.
Eppure, piano piano e senza pretese, ce la fa. Sa anche lei che probabilmente è tutto fragile e destinato a finire, presto o tardi, però va avanti.
Il libro parla anche dell'amore, non sempre facile e felice, per la propria terra natale.
E poi è centrale l'amicizia, quella sorta di comunione tra anime che si capiscono, completano, supportano. E' ciò che succede alle due amiche, sempre pronte a ragionare e riflettere, dalle sciocchezze ai temi più seri.
Questa storia è anche un inno al mare, amatissimo dalle ragazze. Leggerla è lasciarsi trasportare dalla corrente, per lo più tranquilla, ma a volte più rapida.
E' un racconto fatto di ombre naturali, però solare e positivo.
C'è qualcosa che mi è piaciuto poco. Nel dettaglio un sessismo sottotraccia quando si parla degli uomini che sacrificano tutto se hanno un'ossessione da seguire (ricerca e lavoro, volonariato anche, ad esempio), invece le donne cercano solo tranquillità e non quegli abissi di dedizione, salvo le stakanoviste. Io almeno ho inteso così quel discorso e mi è piaciuto poco.
Ma ho amato questo romanzo. Mi ha rilassata e ricaricata con la sua tranquillità, lo sguardo sui sogni e sul passato, le riflessioni sull'ambiente e la cupidigia dell'uomo o, in scala ridotta, dei parenti sui beni di un defunto. Vi sono anche piccoli cenni alla spiritualità giapponese. Mi è piaciuto il riferimento agli dèi, brutti e terribili, di cui vediamo lo splendore solo se andiamo oltre le apparenze.

Questo libro è una piccola perla costituita da una narrazione lenta, delicata e dai periodi mai brevi o frettolosi, ma ben costruiti.

Finito il 01/07/21


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