Trama: Peter è un bambino fantasioso, distratto e sognatore, che per sfuggire alla noia di una famiglia affettuosa e un po’ soffocante immagina avvenimenti straordinari, storie magiche e paradossali: dà vita alle bambole della sorella; cambia la propria pelle con quella del gatto di casa in modo da assumerne per qualche tempo l’identità; si sostituisce al cugino piccolo e torna alla prima infanzia ... Cosa succederà? La risposta è ancora una volta di Peter che con geniale, ironica simpatia saprà uscire da ogni situazione imbarazzante ...
Ho deciso di leggere questo libro
per ragazzi scritto da McEwan per uno dei gdl settimanali di Leggo Quando
Voglio, conoscendo già l’autore.
Il libricino ha come protagonista
Peter Fortune, un ragazzino di dieci anni che ha sempre la testa tra le nuvole
e, primo capitolo a parte, ogni capitolo successivo riguarderà una sua fantasticheria che sembra
davvero una vicenda realmente accaduta.
Ian McEwan sa mettersi nei panni
di un bambino. Non è certo il suo lavoro migliore, ma è una simpatica lettura
per giovanissimi.
L’autore è in grado di rendere
sulla pagina la capacità di fantasticare di un bambino o i suoi sentimenti. Ci
parla di bulli e di come siano tali perché viene dato loro quel potere o della
presa di coscienza di Peter quando capirà che crescerà e farà cose noiose, che
la vita da adulto sarà grigia, diametralmente opposta a quella che ha e piena
di programmi incasellati in una routine precisa, ma che in realtà ha anche
aspetti positivi e belle sorprese. I bambini spesso sognano di essere soli e,
quando accade, ne sono però spaventati e la famiglia improvvisamente manca, per
poi essere felici quando la si ritrova. Immagina anche la doppia vita dei
giocattoli, nello specifico delle bambole della sorella. Riesce anche a
mettersi nei panni di un neonato, cuginetto di Peter. Vengono anche le prime
responsabilità che mettono alla prova una giovane mente.
Con un linguaggio molto semplice
ci possiamo mettere nei panni di un bambino molto sbadato e perso nel suo
mondo, un mondo comunque più vasto e ricco di quello vero, dove tutto è
possibile. Anche diventare un gatto.
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