05/11/19

Cover Reveal de Il ragazzo perfetto di Paola Garbarino

Buongiorno Lettori,

giornata di cover reveal per Dri Editore, stavolta tocca a Paola Garbarino con Il ragazzo perfetto.
La trama mi stuzzic e la cover è veramente una meraviglia, ma vi lascio scoprirla in autonomia ;-)



Titolo: Il ragazzo perfetto
Autore: Paola Garbarino
Collana: Contemporary Romance
Editore: Dri Editore
Genere: Contemporaneo
Formati disponibili: ebook 2,99 / cartaceo 15,99€
Pagine: 400
Data di uscita: 11 novembre (pre-order 9 novembre)

Trama: «Ti avevo detto che potevi avere tutte, ma di non provarci con lei» gli ricordai, come se avesse potuto dimenticarlo.
«Lo avevi detto. E io avevo pensato che lo dicessi perché avevi paura che facessi lo stronzo e perché volevi proteggerla» si morsicò un labbro, teso «poi però mi sono innamorato.»

Jackson e Giovanni, fratellastri, profondamente diversi e inevitabilmente distanti.
Il primo, vissuto nel mondo variopinto del jet set londinese e poi, dopo la morte della madre, tornato in Italia, da quel padre che lo aveva lasciato.
Il secondo, timido, nerd e sovrappeso, non ha mai avuto una ragazza e poco sopporta il fratellastro che, in fondo, non conosce.
Tra loro c’è Rossane, la migliore amica di Giovanni fin dall’infanzia e cantante del gruppo Megalomani. Responsabile e vitale, la sua energia riesce a conquistare Jackson, incrinando l’equilibrio perfetto tra Rossane e Giovanni.
Un fraintendimento, un segreto, devierà il sentiero che il destino sembrava aver già tracciato, rimescolando tutte le carte.

Estratti:
Mio Dio! Quello era Jackson? Quando, esattamente, si era trasformato in quel superbo esemplare che avevo di fronte? Dannati ormoni, era tutta colpa loro! Quando ancora non mi bombardavano, il mio istinto sarebbe stato di picchiarlo. Provavo anche adesso l’impulso dello scontro fisico, ma di tutt’altro genere: di quel tipo molto strusciante.

Rossane era una ragazza intelligente, ma era sensibile al fascino e sognava il ragazzo perfetto. Jake era imperfetto, come essere umano, ma fisicamente sembrava imparentato con una divinità. Non sembrava nemmeno che avessimo lo stesso padre, se non per qualcosa nella forma del viso e delle labbra.
Il modo in cui Jake la guardava, ora, mentre cantava, non mi stava piacendo per niente.


La festeggiata chiamò Jake «Obbligo o verità?»
A Jackson veniva un sorrisetto impertinente che io avevo provato a imitare allo specchio, con pessimi risultati «Verità.»
«Hai una ragazza?»
Il sorriso impertinente si allargò «Una, no.»
Risata generale.
Mio fratello riscuoteva un successo che io avevo visto soltanto nei telefilm americani per teen-ager: il più popolare della scuola, il capitano della squadra, quello che usciva con la cheerleader più figa, per intenderci.


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