Buongiorno Lettori,
come state?
Questo è il secondo appuntamento con "Ci provo con", rubrica ideata da La lettrice sulle nuvole per smaltire libri in un'altra maniera, oltre a L'angolo vintage...Leggendo autori che non abbiamo mai letto. Ottima scusa per nuovi acquisti o per...smaltimenti purché si tratti di letture di scrittori che leggiamo per la prima volta. Il libro può essere di vecchia o recente pubblicazione.
Trama: Nadia e Saeed vogliono tenere in vita il loro amore giovane e fragile mentre la guerra civile divora strade, case, persone. Si narra, però, che esistano porte misteriose che conducono dall'altra parte del mondo, verso una nuova speranza...Mohsin Hamid ha scritto un romanzo tenero e spietato, capace di dare un senso a questi tempi di disorientamento e follia con la potenza visionaria della grande letteratura. Exit West è un libro venuto dal futuro per dirci che nessuna porta può più essere chiusa.
Nella quarta di copertina c'era anche una descrizione del romanzo che mi potrebbe rendere superflua la recensione e che, pertanto, non allego.
Ho letto questo volume per il gdl della Feltrinelli di Padova...che è stato spostato. Quindi ho pensato di prendere due piccioni con una fava e scegliere questo romanzo per la rubrica, dovendolo già leggere. Avevo altre priorità, ma va bene anche così, almeno sono in pari.
Solo che sto scrivendo il post in anticipo da mezza malata (principio di febbre, tosse, otite e mal di gola...devo filare a riposare!) quindi spero di essere comprensibile.
Saeed è un giovane lavoratore e studente. Al corso serale che frequenta si invaghisce di Nadia, compagna di lezioni, che è particolare. Sembra una musulmana molto osservatrice dei principi religiosi, tanto da vestirsi con il burqa, il vestito integrale.
Il ragazzo però avrà il coraggio di osare e scoprirà che la giovane, in realtà, vuole solo evitare di attirare sguardi inutili.
I due sono di quanto più opposto: lui vive ancora a casa con i genitori anziani ed è vagamente devoto a Dio, lei invece è una ribelle, rifiutata dalla famiglia perché vuole essere indipendente benché donna, vivere da sola ed ha molti dubbi e cinismo verso la fede.
Purtroppo la situazione politica, bellica ed economica crolla, i miliziani conquistano le loro zone di città e l'unica soluzione pare l'espatrio.
Sarà in questo frangente che compaiono dei passaggi, aprendo delle porte. Il tutto è casuale, ovviamente diventa un commercio per i trafficanti, ma è l'opportunità di andare via ed andare da qualunque altra parte del mondo. Proprio quello che cercheranno di fare i due ragazzi, il riluttante Saeed e l'intrepida Nadia. Il viaggio li metterà alla prova sotto tutti i punti di vista, umano e sentimentale.
Ci sono poi dei capitoli che si alternano alla storyline principale, ci narrano della vita altrove nel mondo e di come vengono vissuti i passaggi. Angoli felici non ne vedo, forse uno per certi versi che parla di due anziani presumibilmente omosessuali ed è un passaggio dolce.
Il worldbuilding mi sembra fumoso. Certo, c'è, ma il fatto che 'ste porte possano aprirsi ovunque per andare chissà dove e la decisione di non dirci da dove vengono Saeed e Nadia è snervante. Io presumo da qualche paese mediorientale dove ci sono conflitti bellici, ad esempio Palestina ed Israele. La certezza non c'è. La cosa mi disturba.
Si scontrano modernità e tradizione. E' sicuramente un romanzo di un'attualità disarmante, ma sul tema preferisco biografie o reportage, raramente romanzi, comunque ben studiati e coerenti.
Comunque il romanzo scorre, si patteggia per i protagonisti, per le condizioni in cui vivono. C'è anche il risvolto di come vengono (mal) accolti questi migranti, come reagiscono, cosa pensano.
Però forse è troppo realista. Finisce in maniera concreta e dolce amara. Sono rimasta delusa e il finale già si presagiva dai primi muri contro cui si scontrano i protagonisti.
Anche il linguaggio ricalca la storia: esplicito (non intendo che ci sono solo parolacce; è semplicemente schietto ed a volte scurrile), scarno ed essenziale.
Insomma, non lo boccio, ma non è nemmeno la storia della vita. Un pò ci sono rimasta male perché avevo riposto delle aspettative. Tra come è stato sviluppato il romanzo e il realismo magico, c'è poco che vada incontro al mio gusto.
Saeed è un giovane lavoratore e studente. Al corso serale che frequenta si invaghisce di Nadia, compagna di lezioni, che è particolare. Sembra una musulmana molto osservatrice dei principi religiosi, tanto da vestirsi con il burqa, il vestito integrale.
Il ragazzo però avrà il coraggio di osare e scoprirà che la giovane, in realtà, vuole solo evitare di attirare sguardi inutili.
I due sono di quanto più opposto: lui vive ancora a casa con i genitori anziani ed è vagamente devoto a Dio, lei invece è una ribelle, rifiutata dalla famiglia perché vuole essere indipendente benché donna, vivere da sola ed ha molti dubbi e cinismo verso la fede.
Purtroppo la situazione politica, bellica ed economica crolla, i miliziani conquistano le loro zone di città e l'unica soluzione pare l'espatrio.
Sarà in questo frangente che compaiono dei passaggi, aprendo delle porte. Il tutto è casuale, ovviamente diventa un commercio per i trafficanti, ma è l'opportunità di andare via ed andare da qualunque altra parte del mondo. Proprio quello che cercheranno di fare i due ragazzi, il riluttante Saeed e l'intrepida Nadia. Il viaggio li metterà alla prova sotto tutti i punti di vista, umano e sentimentale.
Ci sono poi dei capitoli che si alternano alla storyline principale, ci narrano della vita altrove nel mondo e di come vengono vissuti i passaggi. Angoli felici non ne vedo, forse uno per certi versi che parla di due anziani presumibilmente omosessuali ed è un passaggio dolce.
Il worldbuilding mi sembra fumoso. Certo, c'è, ma il fatto che 'ste porte possano aprirsi ovunque per andare chissà dove e la decisione di non dirci da dove vengono Saeed e Nadia è snervante. Io presumo da qualche paese mediorientale dove ci sono conflitti bellici, ad esempio Palestina ed Israele. La certezza non c'è. La cosa mi disturba.
Si scontrano modernità e tradizione. E' sicuramente un romanzo di un'attualità disarmante, ma sul tema preferisco biografie o reportage, raramente romanzi, comunque ben studiati e coerenti.
Comunque il romanzo scorre, si patteggia per i protagonisti, per le condizioni in cui vivono. C'è anche il risvolto di come vengono (mal) accolti questi migranti, come reagiscono, cosa pensano.
Però forse è troppo realista. Finisce in maniera concreta e dolce amara. Sono rimasta delusa e il finale già si presagiva dai primi muri contro cui si scontrano i protagonisti.
Anche il linguaggio ricalca la storia: esplicito (non intendo che ci sono solo parolacce; è semplicemente schietto ed a volte scurrile), scarno ed essenziale.
Insomma, non lo boccio, ma non è nemmeno la storia della vita. Un pò ci sono rimasta male perché avevo riposto delle aspettative. Tra come è stato sviluppato il romanzo e il realismo magico, c'è poco che vada incontro al mio gusto.
Non conoscevo il libro, ma non posso dire che potrebbe piacermi
RispondiEliminaIo ci speravo!
EliminaA me non ha mai attirato questo libro e dalle tue parole non mi attira neanche ora
RispondiEliminaXD Non posso darti torto. Il genere è il mio, ma il realismo magico difficilmente mi piace e qui mi infastidiscono vari elementi.
Eliminauna bella recensione, l'argomento non è semplice
RispondiEliminaNo, infatti. Peccato perché potenziale c'è. Nel non essere realistico perché di pura invenzione, lo è fin troppo.
EliminaEro tentata di prenderlo perché l'argomento è molto interessante, ma.... vedrò! Grazie😘
RispondiEliminaSecondo me va a gusti. Sono curiosa di come ne parleranno nel gdl di Padova che è la lettura del mese.
EliminaDalla trama già non mi ispirava, e la tua recensione conferma il mio pensiero!
RispondiEliminaA me dispiace perché è uno dei temi che seguo e c'era aspettativa. Sembrava anche avere un lieve risvolto fantastico che alla fine è realismo magico.
Eliminaquesto mese sto scoprendo libri nuovi, alcuni li ho presi in considerazione, altri no.
RispondiEliminaquesto romanzo credo non sia particolarmente nelle mie corde e il tuo giudizio mi ha aiutata ancor di più a capirlo. brava una bella recensione
Grazie :-) Mi è dispiaciuto perché avevo aspettative che speravo avrei visto soddisfatte. Se non altro è stata una lettura breve.
EliminaL’argomento e’ veramente interessante.. non penso sia una lettura giusta per me adesso ma l’argomento stuzzica!
RispondiEliminaSpero che lo leggerai quando avrai la spinta giusta. Secondo me ogni lettore lo può prendere in modo diverso. Questo poi non è neanche un gran periodo per me, magari ha inciso.
EliminaÈ sempre bello scoprire culture nuove e diverse dalla nostra! Ottima scelta 😊
RispondiEliminaGrazie :-) anche se le mie sono supposizioni sulla zona d'origine di protagonisti, in base ai fatti di cronaca di cui sento. L'argomento è così attuale che comunque è una lettura interessante, nonostante la delusione.
EliminaArgomento interessante e non facile però in una storia così non vedo bene le porte misteriose
RispondiEliminaErano l'elemento diverso che avrebbe potuto donare tanto!
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