10/04/19

Recensione di La luna dell'oracolo di Thea Harrison - Saga delle Razze Antiche - Vol. IV

Trama: La sorte del mondo soprannaturale non è mai stata tra le preoccupazioni di Grace Andreas. Pur essendo la sorella di un oracolo, non ha mai considerato il trascendente come qualcosa che la riguardasse da vicino. Fino al giorno in cui la sua esistenza prende un'altra strada: sua sorella Petra perde la vita e Grace è costretta a ereditarne il ruolo di oracolo di Louisville, e a adottare i due nipoti rimasti orfani. Al suo fianco ci sarà Khalil, un potente principe djinn, che ha promesso di proteggere lei e i due piccoli ma che non ha idea di quanto sia complicato convivere con un carattere difficile come quello di Grace. Diventato il guardiano della famiglia, dovrà difenderla non solo dalle insidie dei poteri soprannaturali, ma anche dai guai che Grace sta causando con la sua irriverenza nei confronti delle gerarchie. Eppure, nonostante la pericolosità della sua condotta, Khalil sa che in lei c'è qualcosa di delicato e vulnerabile da proteggere a ogni costo. Rimarranno l'uno al fianco dell'altra, ma comprenderanno la profondità del legame che li unisce solo quando a essere in pericolo saranno le loro stesse vite. 

Ho fatto fatica a leggere questo volume perché fondamentalmente non ne avevo il tempo, poi però è filato via liscio.

La protagonista stavolta è Grace Andreas, ultimo oracolo in vita. 
Fino a qualche mese prima viveva una vita comune, stava finendo di studiare ed aveva mille progetti. Purtroppo lei, sua sorella Petra e suo marito Niko sono stati coinvolti in un incidente con un camion e Grace si è trovata sola con i figli di sua sorella da crescere e pure il potere dell'oracolo dentro di lei con tutti i doveri che ne comporta. Ed è in grossi guai: non ha soldi, è sola e deve accettare di malavoglia quel che la comunità delle streghe le offre per i suoi servigi.
Come se non bastasse, è entrato a forza nella sua vita Khalil, un principe djinn che pretende di esserci per i bambini.
Ovviamente le cose non sono così "semplici" e leggendo scopriremo dell'altro.


Questo libro ci mostra più a fondo la figura dell'oracolo e ci intriga con il mondo djinn. Di entrambi è stato preso l'essenziale che è poi stato plasmato dall'autrice in base alle sue esigenze.
Mi piace come vengano mescolati mondo magico e mondo reale. Il secondo impatta con violenza contro il primo, incredulo dei muri che offre la realtà come fa Grace con Khalil,  facendomi temere che la ragazza potesse essere uccisa in ogni momento visto la lingua lunga e tagliente che ha. Capisco voler essere protettiva, ma andava tranquillamente in faccia al pericolo!
Ma anche il mondo reale è davvero ben impostato perché io la vita di Grace la capisco anche troppo bene... Tanto da dire: eh, no! Ho già i miei problemi, devo anche leggerli nel tuo libro? D'accordo, non mi devo preoccupare di assicurazioni sanitarie ed altre menate tutte americane, però... Mi bastano i miei casini di soldi, di organizzazione di di difficoltà che spuntano fuori, tesoro! Quindi, sì... E' realistico e l'autrice dev'essersi documentata bene o aver vissuto in prima persona la situazione (anche attraverso amici e parenti).
Ho amato il modo di fare di Grace coi piccoli, pur essendosi trovata "mamma" all'improvviso, e poi anche quello di Khalil, più "primitivo" eppure al contempo "regale" con tutti i suoi "indubbiamente", un personaggio davvero ricco di ironia. I bambini sono i tipici piccoli, Max forse è troppo buono per avere 9 mesi! Fa troppo poco chiasso XD
Khalil è fenomenale e lui e Grace si completano perfettamente. E' interessante leggere l'idea della società djinn della scrittrice. Ha saputo mescolare leggenda e realtà fantastica personale.
Ho potuto leggere meglio del potere dell'oracolo come viene inteso qui ed è tutto molto affascinante, anche l'evoluzione del potere e le modifiche alla tradizione.

Il finale l'ho trovato affrettato e buttato lì, come a gettare le basi di eventi futuri molto imminenti ed importanti. Avrei preferito qualche pagina di routine in meno ed un finale più tosto e movimentato. Non che fosse inconsistente, ma non mi ha granché colpito.
Insomma, una lettura scorrevole e gradevole, con un linguaggio semplice che ben si intreccia alle vicende.
Ho trovato questo volume equilibrato, come gli ultimi. I colpi di scena sono "strutturati" e non sconvolgono, se non alla fine, quando vengono mostrati gli elementi nascosti che danno il tocco finale al libro.
Questo si dimostra un volume "tranquillo", ma corposo. 

2 commenti:

  1. sul finale la penso proprio come te, però nell'insieme mi è piaciuto molto

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    1. Già! Vedremo cosa ci riserverà il resto della saga.

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