Oliver Twist è tratto dall'omonima opera di Charles Dickens e narra la storia di un ragazzino orfano, Oliver appunto, che viene affidato ad una famiglia per aiutarla come sguattero. La vita però è dura. Il padrone è buono, ma comandano la moglie ed il figlio ed è l'inferno. Un giorno, al colmo della sopportazione, fugge e compie il viaggio fino a Londra. Rischia quasi di morire ma ce la fa e si imbatte in un gruppo di ladruncoli capitanati da un vecchio che lo accolgono nel gruppo e gli insegnano il mestiere.
La vita procede bene ed il piccolo si sente parte di una famiglia finchè, accusato ingiustamente di un furto, non viene tirato fuori dai guai dal signore soggetto del misfatto e che lo accoglie in casa regalandogli l'opportunità di crescere accudito e di venire istruito.
Le cose però non sono destinate ad andare bene e viene riacciuffato dai ladruncoli che vogliono far si che Oliver non torni più li se non per rubare.
La storia è sicuramente più lunga nel libro ma il film è un monumento alla capacità di non arrendersi mai e di non rinunciare all'onestà- Tante cose possono andare male ma arrendersi non è mai una soluzione. Bisogna lottare anche sapendo che forse si fallirà.
Musiche e sceneggiatura rendono la visione perfetta. Sembra proprio di respirare l'atmosfera del tempo!
Il libro:
"Oliver Twist", la storia di un bambino intrappolato nella malavita londinese vittoriana, uscí a puntate nel 1837-38, consolidò la fama dell'autore ed è, senza dubbio, uno dei piú popolari fra i suoi romanzi. Con "Oliver Twist" Dickens dimostrò che si poteva "servire la morale" mediante una storia con "personaggi scelti tra i piú criminali e degradati della popolazione londinese"; riuscendo a far sopravvivere il candore e la fragilità. Le avventure del piccolo Oliver, nato in un ospizio, maltrattato in un'impresa di pompe funebri, reclutato a Londra da una banda di ladri (che non riconosce come tali), non sono solo una superba galleria di celebri figure dickensiane (Fagin, il capo della banda di giovani delinquenti, il ladruncolo Jack Dawkins, l'assassino Sykes, la prostituta Nancy, il misterioso e malvagio Monks), ma anche un magnifico racconto sull'innocenza oppressa e uno splendido ritratto di un mondo e di un'epoca. Molto si è detto sulla fascinazione che suscita questo romanzo, a dispetto delle forzature sentimentali e delle tendenze filantropiche; ma i drammatici segreti che stuzzicano l'intreccio e le vivaci e allucinate descrizioni dei bassifondi di Londra ne fanno uno dei duraturi segni del talento narrativo di Charles Dickens.
L'ho visto più di una volta, e mi è piaciuto da morire!
RispondiEliminaE' un film che vedrei e rivedrei all'infinito, senza mai annoiarmi :)