06/09/13

Recensione de La regina dei maghi di Trudi Canavan

Trama: Grazie al suo impegno e alla sua determinazione, il giovane mago Lorkin è riuscito a conquistare la fiducia delle Traditrici di Sachaka e le ha convinte a condividere con lui il loro segreto più prezioso: l’incantesimo per creare pietre magiche. Eppure tutto ha un prezzo: in cambio di un simile privilegio, la regina delle Traditrici chiede a Lorkin di andare, come loro portavoce, nel regno di Sachaka e di stringere un patto con le Terre Alleate. Tuttavia, non appena arriva a corte, Lorkin viene rinchiuso in prigione, destinato a rimanervi finché non si deciderà a rivelare ciò che ha scoperto. Il mago non ha nessuna intenzione d’infrangere il suo giuramento, perché ha capito che il re vuole usare quel sortilegio proprio per eliminare le Traditrici. E si trova quindi di fronte a una scelta drammatica: piegarsi al volere del re e condannare le Traditrici a morte certa, oppure restare fedele agli ideali della Corporazione dei maghi e affrontare la giustizia di Sachaka?

  Ho finito giusto un paio di giorni fa l'ultimo volume della trilogia dedicata al figlio di Sonea, Lorkin, che qui è più protagonista che mai poichè torna a Sachaka per conto delle Traditrici ma con un esito imprevisto ovvero la prigione. Prova che mette in ginocchio Lorkin. Le torture non sono fisiche ma mentali e quindi forse più dure. Il ragazzo si sente sempre più in procinto di parlare proprio a causa di esse quando le torture si trasferiscono ad una schiva. Ma resiste e viene inspiegabilmente liberato. Lui, l'ambasciatore Dannyl e l'amblasciatore elyne Tayend con Lady Merria terranno gli occhi aperti contro eventuali tranelli che questo comporta. E' evidente che re Amarika non rinuncerà facilmente all'occasione di distruggere il suo nemico storico.
Al contempo anche a Kyralia la situazione non è facile con sempre più maghi assuefatti da roet, droga spietata, e Anyi, il padre Cery e  l'amico Gol che si nascondono dal mago fuorilegge Skellin che sta assumendo il controllo dei bassifondi e che cerca disperatamente di saper usare la magia nera. L'aiuto di Lilia è indispensabile ma non semplice poichè lei , in teoria, dovrebbe rimanere all'interno della Corporazione almeno fino al diploma. Da un lato sta riflettendo molto sugli errori passati, ma dall'altro non è motivata allo studio sapendo l'amica in pericolo.
Le pietre magiche

Le vicende chiaramente non si esauriscono così. Lo svolgersi della storia è complesso sino alla fine e ricco di avvenimenti e rivelazioni o scoperte.
Mi piace come qui vengano presentati, nella chiave più adatta al romanzo,  questioni come omosessualità, concezioni di pensiero e stili di vita nonostante negli ambiti più borghesi siano più ristretti di mentalità e vogliano sembrare sempre perfetti, guardando dall'alto in basso il popolino, quando, dietro le quinte, spesso sono peggio i benestanti. Nei bassifondi, anche quelli più temuti, invece la gente è più vera, più diffidente ed anche più esposta al pericolo ma proprio per questo di idee più aperte, la maggior parte delle volte. Il romanzo è ambientato in un mondo abbastanza medievale ma anche moderno che rende la situazione socio-economica e storica verosimile e gradevole. Le usanze dei vari popoli sono sempre ben descritte sin dal primo libro dell'autrice.
Un dettaglio ironico è, per noi lettori, quanto "scemi" possano essere i personaggi perchè noi sappiamo cose che loro non sanno ovvero la magia superiori delle origini per chi ha letto ogni libro dell'autrice oppure l'esito di alcuni comportamenti storico-sociali poichè ne abbiamo sperimentato gli effetti nel passato o li stiamo provando ora. Chiaramente, il personaggio vive la situazione e non gli è dato sapere quanto sappiamo noi.
Arvice - Capitale di Sachaka
Ho anche ammirato, come sempre, le capacità di decifrare ed ordire intrighi politici quando si è ambasciatori. Oggi , forse è più complesso, ma in passato mi figuro tutta la faccenda proprio così.
Lo stile è accurato e prolisso ed a tratti infatti può risultare noioso.
Mi è mancato vedere battaglie difficili. Qui, per quanto le cose potessero andare male ogni conflitto o potenziale scontro di ogni tipo si risolve fin troppo bene. Certo, ci sono le classiche perdite forti e situazioni difficili e dolorose, eppure ho trovato che la storia scendesse fin troppo linearmente al finale che comunque è soddisfacente e ricco di emozioni e lascia aperta la strada a futuri volumi della Corporazione che, ammetto non so se vedranno luce non avendo notizie in merito. Credo si trattasse più di un volume analitico e di maturazione dei personaggi che di un libro che dovesse figurare fatti di difficile esito.
Comunque una degna conclusione per tutti i fan della serie e della trilogia ad essa collegata che, a mio dire, è più emozionante e coinvolgente.

Clicca qui per la recensione de La guaritrice dei maghi, secondo volume della trilogia.

Ps: Questo, immagino sia l'ultimo post della settimana! Tra pochi minuti vado a Mantova e domani spero di tutto cuore di non avere intoppi e vedere Josephine Angelini!!!!!

4 commenti:

  1. Io ho comprato da poco la corporazione dei maghi di trudi canavan, l'hai letto? :)

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    1. La corporazione dei maghi è il primissimo, poi vengono La scuola dei maghi e Il segreto dei maghi. Un prequel che è l'Apprendista del mago.
      Poi la nuova serie La spia dei maghi, La guaritrice dei maghi e La Regina dei maghi. 7 volumi in totale. In pratica tu hai il primo che io ho letto ;-)

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  2. Devo sbrigarmi a leggere questa trilogia :(
    bella recensione!

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    1. Puoi fare con calma..Penso che si sia arenata la scrittrice anche se potenzialmente la base dei seguit c'è!

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