Descrizione: l'opera è agile e divertente, soddisfa gli aspetti misterici, storici e ludici di Halloween. Lo fa rivivere in due civiltà, una quella dei Celti e l'altra dei regni cristiani della leggenda medievale. Il volume ripercorre in maniera approfondita la storia, gli usi e costumi di queste popolazioni che ancor oggi sopravvivono integre nello spirito e nella cultura, pur avendo attraversato radicali trasformazioni strutturali, sia religiose sia sociali. Nella seconda parte infatti si considera in maniera disimpegnata l'aspetto odierno, ludico, gioioso e spettacolare della festività, consigliando piccini e adulti come celebrare alla grande con fantastiche trovate e nella maniera più divertente ed eccitante.
Ho deciso di leggere qualche lettura riguardo al tema di Halloween.
E' una festività che mi piace tantissimo anche se so di essere vittima per lo più del suo lato commerciale, ma sono stufa di vederlo additato come festa del diavolo o evento da biasimare.
Non sono buona coi cristiani, non più. Mi sento atea e mi vengono i nervi a pensare che tre quarti delle festività, se non tutte, sono state sostituite da quelle cristiane, ritenute intoccabili, soprattutto in uno stato laico e che la cultura del passato sia stata soffocata dal cristianesimo. Certo, è normale che il movimento religioso e politico più forte si insedi, però odio questa ipocrisia. Sono state snaturate (non sono snaturate, c'è differenza!) delle festività che avevano a che fare con la natura, coi cicli della vita tramite festività che hanno a che fare con santi, morti e similari.
Halloween altro non è che la festa di passaggio dall'estate all'inverno, nata originariamente come Samhain. Halloween è venuto dopo come termine e letteralmente è la contrazione di All Hallows Day ovvero "il giorno di tutti i santi", presto affiancato da All souls day che è "il giorno dei morti". Halloween vuol dire appunto "hallow" santi e "eve" o "even" contratti in 'een che rispettivamente vuol dire "sera" o "vigilia". Samhain invece è la fusione di "Sam" fine e "fuin" estate. Niente di più letterale.
Questa festività, comunemente attribuita ai Celti più o meno mantenuta dai Romani, probabilmente risale ampiamente ad un'epoca preceltica.
Questa popolazione è stata molto potente, unita nella lingua, nella religione politeista, nella filosofia e nella società benché poi ci fossero differenze tra un insediamento ed un altro. D'altronde non è un impero, ma una confederazione, forse anche il motivo per cui sono caduti, la disunione ha pesato non poco.
Per loro le giornate iniziano quando cala il buio, per cui i festeggiamenti di Samhain cominciano il 31 ottobre per finire il 2 novembre, anche se in realtà alla fine volano due settimane perché questa festività è un augurio per l'anno nuovo, una festività con tanto di sacrifici propiziatori per superare bene l'oscuro inverno, il velo tra i mondi è assottigliato, ci si può lasciare andare agli eccessi di ogni tipo, ci sono assemblee tra i druidi (anche donne che potevano far parte di ogni sfera, anche nelle massime cariche - letteralmente "dru" molto e "uid" vedere quindi "coloro che vedono molto") e tutto ciò è concentrato in tre giorni, ma le assemblee prendono più tempo per essere organizzate.
Onestamente ho capito ben poco i loro complicatissimi miti (non hanno una vera e propria origine del mondo, gli dèi non sono immortali ne disumani, hanno una complessa genealogia, in alcuni casi...trina), ma mi hanno coinvolto magie, divinazioni (sacrifici, sogni indotti o meno, interpretazione del volo di uccelli, etc) ed amuleti. Nulla di scabroso.
I cristiani hanno sostituito abilmente Samhain( per esempio rendendo un albero sacro alla religione cristiana, anziché abbattendolo per motivi religiosi celtici), rendendo i druidi, il mondo sotterraneo ed i festeggiamenti infernali. E' falso che le creature andassero a visitare i viventi, semmai erano le anime libere di visitare il nostro mondo. I Celti non hanno mai adorato streghe, diavoli, creature, non è mai esistito un demone di Samhain che sceglieva le anime buone e quelle cattive.
Il mondo cristiano non avrà i sacrifici (umani, animali o vegetali che ufficialmente, per i Celti, erano propiziatori, divinatori, espiatori o placatori e di cui possiamo sapere poco, non sicuramente di certo, perché i Celti non erano analfabeti, ma non trascrivevano le loro memorie, quindi il mondo cristiano e quello romano non si sono premurati di capire e trasmettere con cognizione di causa, ma hanno spesso omesso o modificato le cose), ma qualcosa di simile sì. Druidi e druide sono considerati illegali, chi viene colto a praticare l'antico culto, druido o meno, viene condannato come stregone e messo al rogo, comunque ucciso. Non son tanto meglio i cristiani e la gente ne risulta sempre contenta per l'istinto violento che bene o male c'è.
La figura del bardo non muore, anche se privata della sua componente druidica. I Celti infatti avevano una grande tradizione orale.
Vengono lasciati i falò, i fuochi e i lampioni per esorcizzare il buio, l'oscurità. La famosa zucca intagliata era in origine una grossa carota. La zucca è stata scoperta in America, quando la festività è stata esportata dalle popolazioni di origine celtica emigrate in seguito alla ruggine della patata, colpevole di una grande carestia che ha fatto fuggire in massa tante persone per la fame. Dunque Halloween si è diffuso nelle Americhe e dunque nel mondo.
La leggenda di Jack O'Lantern è palesemente cristiana. Quest'uomo avido e malvagio ha gabbato il diavolo, rimanendo però escluso dal paradiso e dall'inferno, costretto a vagare per l'eternità con una torcia. Per i Celti non esistono esseri animati o inanimati, paradiso ed inferno, ma solo la "vita".
Sostanzialmente chi ha sempre seguito, anche se distorte, le originali tradizioni di Samhain c'è sempre stato, nonostante tutti i divieti della Chiesa.
Purtroppo, nonostante tutta la buona volontà, i culti neoceltici e neopagani sono la rovina della cultura celtica originaria perché hnno contribuito ad un'immagine negativa della festività.
Festività mai scomparsa, in realtà, nemmeno in Italia, soprattutto nella Valle del Po, dove i Celti si sono un tempo espansi.
Bene e male che questa festività sia celebre. Viene demonizzata, ignorata, esaltata. Altro non è che la semplice celebrazione dei cicli della natura che rispetto molto di più delle tradizioni cristiane, da me lontane.
Il volume poi è ricco di idee per travestimenti, decorazioni, menù a tema che sarebbe interessante sperimentare.
Ma che interessante, grazie per la recensione.
RispondiEliminaGrazie a te per essere passata :-)
EliminaAdoro questo tema, conto di leggere presto un altro volume.