Trama: Da cosa dipende il nostro destino? Dalla vita, dall'indole, dai libri letti, dagli studi fatti, dal desiderio di assoluto? Siamo mossi da forze che ci sovrastano, oppure il futuro, ciò che diventiamo ogni giorno, è il risultato delle nostre scelte? L'estate del 1816, in una notte di tempesta, Mary Shelley ha visto qualcuno che, per sete di sapere e di gloria, non ha saputo sottrarsi alla vita predisposta per lui, e forse ha visto se stessa, una ragazza di diciotto anni sull'orlo della grandezza. Il volume è corredato da esclusivi contenuti extra, spunti e approfondimenti nella cultura contemporanea: film e serie TV, musica, arte, libri, fumetti e graphic novel.
Chissà perchè ho sempre avuto paura di leggere questo classico. Forse, trattandosi di una sorta di fantasy, un pò horror, temevo che non reggesse il confronto con i libri e gli effetti speciali di oggi. Non tutti sono Mary Shelley a livello di scrittura, ma a livello di storia temevo che la scrittrice potesse rivelarsi figlia del suo tempo quanto a suggestioni. Non so se mi spiego.
All'inizio non capivo nemmeno come potesse partire la storia perchè girava proprio in largo. Iniziamo con la spedizione del capitano Walton che egli intraprende perchè dovrebbe dargli gloria con non so che tipo di esplorazione (la gloria regna sovrana in questo libro). E va così abbastanza a lungo finchè non accoglie a bordo un naufrago che si rivela essere Victor Frankenstein, il quale si accinge, dopo giorni di tormento, a rivelare la sua storia, perchè si trova nei ghiacci e chi stava braccando.
Scopriamo così che tutto nasce dalla sua passione per la chimica, inizialmente sbocciata dalla lettura di maestri di stampo alchemico ed antiquati, che trova piena fioritura negli studi universitari e poi in alcuni suoi studi segreti che porteranno alla creazione di un uomo artificiale da cui Frankenstein scapperà, non capendo che la fuga non sarà la soluzione e le disgrazie inizieranno a prendere forma.