Trama: Maisie è, a detta di tutti, una ragazza carina e fortunata. Ha una vita normale, una famiglia e un fidanzato che le vogliono bene e una passione per la corsa. Una mattina però, mentre si allena, la sua esistenza cambia in modo drammatico. Vittima di un incidente, si ritrova con il viso deturpato e, anche se potrà sottoporsi a un importante intervento chirurgico, non sarà per nulla semplice, dopo, riconoscersi e ritrovare se stessa. Alyssa Sheinmel, scrittrice apprezzata dalla critica, tratta un tema importante con una scrittura potente, raccontando il dramma di una ragazza che cerca di ricostruire la propria identità, punto di partenza per poter rinascere.
Non mi aspettavo di leggere questo libro, non lo volevo leggere. La trama mi attraeva poco, della copertina mi interessava ancora meno, ma poi è stato un libro scelto da un gruppo di lettura cui partecipo (Rainbow book club su Facebook) ed ho deciso di provare. Non me ne pento!
Bene, come la storia ci dice questa è l'esperienza di una ragazza del liceo, una ragazza normale, fortunata. Certo, i suoi genitori litigano troppo, ma ha degli amici, buoni voti, è un'ottima podista ed è ricambiata da un ragazzo fantastico, Chirag, e la sua migliore amica Serena è sempre pronta per lei.
Ma un giorno ha la sfortuna di correre sotto la pioggia e di essere vittima di un incendio di natura elettrica che devasterà per sempre il suo viso. Per fortuna trova subito una donatrice per far sì che il suo viso torni più normale possibile.
Questo per darvi un'idea sensata della trama, ma quel che ci viene raccontato è potente.
Qualcuno si aspetterebbe che Maisie, la protagonista, sia grata di essere salva, di avere di nuovo un viso anche se diverso dal suo. E non è che lei non lo capisca, ma è arrabbiata. Non potrà più essere la ragazza di un tempo, l'allegra e spensierata, anche se imperfetta, sportiva dalla vita piena. Non riconosce la sconosciuta che è diventata, evita gli specchi, è scontrosa. E' accecata dal dolore e tiene chiunque a distanza, allontanando le possibilità di aprirsi con gli altri.
Questo incidente è come un lutto per lei.
Tutto poi è improvvisamente difficile, all'inizio perfino tenere su la testa.
Non riesce a sentirsi grata, felice. Inoltre dover tornare a scuola sarà la goccia che fa traboccare il vaso perchè niente è terribile come aver a che fare con dei ragazzi. Anche con gli adulti, ma i giovani, chissà perchè, si sentono invincibili e spesso sono assai insensibili, con la scusa dell'onestà.
Maisie dovrà fare i conti con se stessa, con la se stessa di oggi e di ieri. La Maisie di ieri, che nemmeno concepiva l'esistenza di chi ha problemi, la Maisie di oggi che è una di loro e ne paga lo scotto ogni giorno.
Dovrà fare i conti anche con la sua famiglia e col mondo fuori, con il suo fidanzato e con la sua migliore amica. I rapporti sono tesi con tutti.
Ammetto che i peggiori, per così dire anche se è il termine scorretto, sono la madre e Chirag. La prima perchè ci tiene ad organizzare la vita della figlia ora che è invalida come una tabella di marcia, non lasciandole spazio per nulla, non comprendendola, anzi travisando la sua rabbia ed il suo dolore spesso per ingratitudine, forse anche immaturità nei confronti della nuova condizione. Chirag invece ascolta più la madre che la sua ragazza, comportandosi alla stregua di un dottore, sempre troppo educato per parlare. Anche Maisie ci mette il suo perchè non confida i suoi veri sentimenti, si tiene a distanza, non si fa guardare impedendo un riavvicinamento di qualunque tipo, ma non solo con lui, bensì anche con Serena che sarà troppo onesta (ammetto che mi ha infastidita a volte), però sta cercando di essere vicina all'amica. Vero che in una situazione simile bene non si può reagire ed è difficile recuperare la lucidità, in ogni caso.
E' un viaggio difficile dentro di sè ed alla fine sono arrivata con le lacrime agli occhi.
Sono stata orgogliosa di questa ragazza come si trattasse di una persona a me molto cara, tipo una sorella, una figlia.
Lo stra consiglio, ovviamente!
Bene, come la storia ci dice questa è l'esperienza di una ragazza del liceo, una ragazza normale, fortunata. Certo, i suoi genitori litigano troppo, ma ha degli amici, buoni voti, è un'ottima podista ed è ricambiata da un ragazzo fantastico, Chirag, e la sua migliore amica Serena è sempre pronta per lei.
Ma un giorno ha la sfortuna di correre sotto la pioggia e di essere vittima di un incendio di natura elettrica che devasterà per sempre il suo viso. Per fortuna trova subito una donatrice per far sì che il suo viso torni più normale possibile.
Questo per darvi un'idea sensata della trama, ma quel che ci viene raccontato è potente.
Qualcuno si aspetterebbe che Maisie, la protagonista, sia grata di essere salva, di avere di nuovo un viso anche se diverso dal suo. E non è che lei non lo capisca, ma è arrabbiata. Non potrà più essere la ragazza di un tempo, l'allegra e spensierata, anche se imperfetta, sportiva dalla vita piena. Non riconosce la sconosciuta che è diventata, evita gli specchi, è scontrosa. E' accecata dal dolore e tiene chiunque a distanza, allontanando le possibilità di aprirsi con gli altri.
Questo incidente è come un lutto per lei.
Tutto poi è improvvisamente difficile, all'inizio perfino tenere su la testa.
Non riesce a sentirsi grata, felice. Inoltre dover tornare a scuola sarà la goccia che fa traboccare il vaso perchè niente è terribile come aver a che fare con dei ragazzi. Anche con gli adulti, ma i giovani, chissà perchè, si sentono invincibili e spesso sono assai insensibili, con la scusa dell'onestà.
Maisie dovrà fare i conti con se stessa, con la se stessa di oggi e di ieri. La Maisie di ieri, che nemmeno concepiva l'esistenza di chi ha problemi, la Maisie di oggi che è una di loro e ne paga lo scotto ogni giorno.
Dovrà fare i conti anche con la sua famiglia e col mondo fuori, con il suo fidanzato e con la sua migliore amica. I rapporti sono tesi con tutti.
Ammetto che i peggiori, per così dire anche se è il termine scorretto, sono la madre e Chirag. La prima perchè ci tiene ad organizzare la vita della figlia ora che è invalida come una tabella di marcia, non lasciandole spazio per nulla, non comprendendola, anzi travisando la sua rabbia ed il suo dolore spesso per ingratitudine, forse anche immaturità nei confronti della nuova condizione. Chirag invece ascolta più la madre che la sua ragazza, comportandosi alla stregua di un dottore, sempre troppo educato per parlare. Anche Maisie ci mette il suo perchè non confida i suoi veri sentimenti, si tiene a distanza, non si fa guardare impedendo un riavvicinamento di qualunque tipo, ma non solo con lui, bensì anche con Serena che sarà troppo onesta (ammetto che mi ha infastidita a volte), però sta cercando di essere vicina all'amica. Vero che in una situazione simile bene non si può reagire ed è difficile recuperare la lucidità, in ogni caso.
E' un viaggio difficile dentro di sè ed alla fine sono arrivata con le lacrime agli occhi.
Sono stata orgogliosa di questa ragazza come si trattasse di una persona a me molto cara, tipo una sorella, una figlia.
Lo stra consiglio, ovviamente!
Ciao! Non hai proprio saputo aspettare il 30 eh? Anche io l'ho finito da qualche giorno e come te, è un libro che per un mio pregiudizio non avrei letto. Cosa mi sarei persa...
RispondiEliminaDai ci sono arrivata il più vicina possibile XD In realtà, avevo programmato la data di pubblicazione, ma, visto che sono cretina, non ho confermato e quindi ho praticamente pubblicato....
EliminaSono d'accordo con te praticamente su tutta la linea! Ho trovato molto emozionante il commento che hai fatto alla fine, dove dici di essere orgogliosa di Maisie come se fosse una persona in carne ed ossa, davvero bellissimo <3 Mi sono iscritta al tuo bog, mi piace tanto!
RispondiEliminaGrazie! :-) Maisie si è rivelata questo alla fine per me! Quando un personaggio è vero è l'autrice sa farlo parlare, vivere ed esistere non può essere altrimenti.
EliminaCiao! Stesse sensazioni prima e durante la lettura: anche io diffidavo da questo libro, dal genere e dalla cover, ma alla fine mi sono dovuta ricredere! Beautiful è un viaggio coinvolgente ed emozionante, una sorta di rinascita conquistata con fatica dalla protagonista, ma anche da noi lettori perchè le parole della Sheinmel sono tanto ben scritte e pensate da renderci parte della storia..bellissimo!
RispondiEliminaUno dei più bei libri che ho letto in vita mia. mi ha emozionato fino a farmi piangere, e sono un uomo, è raro da me. Ma questo libro ci è riuscito
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