Trama: Bellissima, sognatrice, piena di energia, da sempre Celeste è la prediletta della famiglia, adorata dagli amici e dai numerosi corteggiatori. Finalmente è arrivato il giorno che tutti aspettavano: le nozze con Roberto, l'uomo ideale, solido e affidabile. Un matrimonio in grande stile, ben diverso dalla rapida cerimonia con cui si è sposata la sorella maggiore Agnese. D'altronde, Agnese è la figlia concreta e responsabile, quella su cui si può sempre contare, che non riserva sorprese. Eppure, a quasi quarant'anni, con due bambine, un lavoro estenuante e un marito con cui forse la magia non c'è mai stata, Agnese comincia a vacillare: è veramente questa la vita che desiderava? E quando perfino Celeste, così sicura e perfetta, viene messa in crisi da un ritorno del tutto inaspettato, Agnese non può che ricorrere all'aiuto delle donne di famiglia: la madre Ines, in eterno conflitto con la nonna; la cugina Fiamma, che porta dentro un segreto inconfessabile; e l'eccentrica zia Rosa, che non si è mai sposata ma nasconde nel suo passato una passione mai rivelata... Nell'arco di un solo giorno molto speciale, tra ricordi, intrighi, confessioni e colpi di scena, Agnese scoprirà che ogni matrimonio ha i suoi scricchiolii, che ogni passione ha il suo carico di dolore e che, forse, non è mai troppo tardi per dare una svolta alla propria vita.
Agnese è una donna come tante e questa storia comincia perché deve andare, va da sé, al matrimonio di sua sorella, Celeste.
In ventiquattr'ore si dipanerà la storia di una famiglia genovese ed Agnese ci mostrerà il suo animo nell'intimo.
La mattina del matrimonio tutto è frenetico come sempre, anzi di più. La protagonista, che tanto avrebbe agognato una mezz'ora per sé, deve predisporre l'organizzazione familiare e poi precipitarsi a casa della sorella per partecipare, non si sa bene in quale ruolo attivo, alla preparazione della sposa. Quel che sospetta è che la giornata sarà difficile, ancora non sa bene quanto né in che vespaio si sia andata a cacciare.
Quel che è certo è che per noi lettrici è impossibile non immedesimarsi o non riconoscersi in alcune situazioni, eventi, rapporti. Questo romanzo è un ritratto che descrive bene molte di noi, almeno per un aspetto.
Dubito che proveniamo tutte da famiglie sempre felici e comprensive. O che le nostre siano esattamente la rivalsa di quella d'origine, che la nostra vita sia sempre esaltante e priva di momenti bui. Ecco, Agnese ce lo dimostra. Questa donna ama la sua famiglia, tanto quella d'origine che quella che si è creata con il marito Luca. Ma è insoddisfatta. Probabilmente non ama più il suo consorte, comunque si sono allontanati non si sa bene quando. Con la madre ha un rapporto difficile e burrascoso da sempre. Sembra che lei non sia mai abbastanza, è sempre sbagliata, non in forma, trascurata, non ne azzecca una. A partire dal suo squallido matrimonio in comune, anziché uno in grande stile come quello della sorella minore.
Anche i discorsi sulla maternità sono incredibilmente lucidi. Gestire una famiglia è difficile ed estenuante, anche se la si è desiderata. Ci sono giorni in cui si vorrebbe un time-out. Dagli impegni, dalle responsabilità, semplicemente tirare il fiato qualche ora lontano da tutto e tutti. Fa parte di quel non detto che, se si osa confessare, viene ridimensionato ad un "che ti aspettavi?" o ancora "ma basta che stiate bene ed in salute", "tranquilla, è così per tutti" e via dicendo. Basterebbero una mano su una spalla e un'ora libera ogni tanto. Invece tutti sono bravissimi ad impicciarsi, ma mai a confortare.
Il matrimonio della bella e capricciosa Celeste è l'occasione per riflettere e per chiarire delle cose in famiglia, sviscerare dolori, rivelare segreti e prendere decisioni importanti. La possibilità di capire che non ci dobbiamo accontentare di una vita tiepida, di non volere compromessi. Purtroppo non è facile, in alcuni casi sembra un ostacolo insormontabile, vivere pienamente secondo il proprio cuore e la propria volontà.
Il matrimonio di mia sorella è un romanzo breve, ma potente. La storia e le riflessioni di Agnese, e quando serve di altri personaggi, correranno rapide sulla pagina in un italiano asciutto, pulito ed essenziale, privo di fronzoli. Un piccolo balsamo per l'anima, un respiro di normalità e la certezza che, per tante cose, tutto il mondo è paese.
Agnese è una donna come tante e questa storia comincia perché deve andare, va da sé, al matrimonio di sua sorella, Celeste.
In ventiquattr'ore si dipanerà la storia di una famiglia genovese ed Agnese ci mostrerà il suo animo nell'intimo.
La mattina del matrimonio tutto è frenetico come sempre, anzi di più. La protagonista, che tanto avrebbe agognato una mezz'ora per sé, deve predisporre l'organizzazione familiare e poi precipitarsi a casa della sorella per partecipare, non si sa bene in quale ruolo attivo, alla preparazione della sposa. Quel che sospetta è che la giornata sarà difficile, ancora non sa bene quanto né in che vespaio si sia andata a cacciare.
Quel che è certo è che per noi lettrici è impossibile non immedesimarsi o non riconoscersi in alcune situazioni, eventi, rapporti. Questo romanzo è un ritratto che descrive bene molte di noi, almeno per un aspetto.
Dubito che proveniamo tutte da famiglie sempre felici e comprensive. O che le nostre siano esattamente la rivalsa di quella d'origine, che la nostra vita sia sempre esaltante e priva di momenti bui. Ecco, Agnese ce lo dimostra. Questa donna ama la sua famiglia, tanto quella d'origine che quella che si è creata con il marito Luca. Ma è insoddisfatta. Probabilmente non ama più il suo consorte, comunque si sono allontanati non si sa bene quando. Con la madre ha un rapporto difficile e burrascoso da sempre. Sembra che lei non sia mai abbastanza, è sempre sbagliata, non in forma, trascurata, non ne azzecca una. A partire dal suo squallido matrimonio in comune, anziché uno in grande stile come quello della sorella minore.
Anche i discorsi sulla maternità sono incredibilmente lucidi. Gestire una famiglia è difficile ed estenuante, anche se la si è desiderata. Ci sono giorni in cui si vorrebbe un time-out. Dagli impegni, dalle responsabilità, semplicemente tirare il fiato qualche ora lontano da tutto e tutti. Fa parte di quel non detto che, se si osa confessare, viene ridimensionato ad un "che ti aspettavi?" o ancora "ma basta che stiate bene ed in salute", "tranquilla, è così per tutti" e via dicendo. Basterebbero una mano su una spalla e un'ora libera ogni tanto. Invece tutti sono bravissimi ad impicciarsi, ma mai a confortare.
Il matrimonio della bella e capricciosa Celeste è l'occasione per riflettere e per chiarire delle cose in famiglia, sviscerare dolori, rivelare segreti e prendere decisioni importanti. La possibilità di capire che non ci dobbiamo accontentare di una vita tiepida, di non volere compromessi. Purtroppo non è facile, in alcuni casi sembra un ostacolo insormontabile, vivere pienamente secondo il proprio cuore e la propria volontà.
Il matrimonio di mia sorella è un romanzo breve, ma potente. La storia e le riflessioni di Agnese, e quando serve di altri personaggi, correranno rapide sulla pagina in un italiano asciutto, pulito ed essenziale, privo di fronzoli. Un piccolo balsamo per l'anima, un respiro di normalità e la certezza che, per tante cose, tutto il mondo è paese.
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