Prima di iniziare è doveroso ringraziare sia Bianca Marconero che lo staff dell'ufficio stampa di Newton Compton Editori, entrambi per la possibilità di aver potuto leggere questo volume in anteprima!
Ammetto di non aver avuto un vero colpo di fulmine con "La prima cosa bella", pur avendo apprezzato la lettura, ma questa trama mi ha ispirato tantissimo. Vivo con un videogiocatore e già qui mi sono sentita coinvolta, ma ero proprio attratta dalla storia.
Fosco è un appassionato di videogiochi, lavora per un giornale che ne tratta e sogna da sempre di terminare e lanciare il suo gioco, ama programmare. Peccato che la sua fidanzata, Gaia, voglia di più e lo spinga a fare domanda per diventare caporedattore, assolutamente non la sua priorità.
Nel frattempo arriva Emilia Levoskova, famosa modella, una Instagirl dell'ultima generazione, che si scontra con il nostro Fosco, il quale la scambia per l'idraulico, dando inizio ad un equivoco esilerante (per noi, meno per loro).
Questo è un romanzo di profonda attualità. Parla di magazine, social e fenomeni temporanei, tutti elementi in cui siamo immersi al pari della necessità di volere senza fine, dover raggiungere il successo e l'avanzamento professionale, il voler apparire ed essere visti al nostro meglio.
L'esempio focale è Fosco, ragazzo che adora la sua ragazza che però dimostra di non apprezzarlo. Sarà lui a sentirsi sempre in difetto, in debito, immaturo nei confronti della sua ragazza, quando è un tesoro. Lei è sempre al primo posto per lui e si fa forza nel fare progetti lavorativi che odia per darle quel che merita (che è diverso da cosa le darei io!) perché si dice che è ora di crescere e crescere vuol dire fare anche quel che non piace. Insomma, un altruista (no, non è vero : è un martire!). Gaia, invece è una persona estremamente egoista che, a mio avviso, punta solo a carriera e bella vita. Infatti oggi questa è la dimensione cui si pensa di dover aspirare: carriera, successo, soldi. Non cerca più il suo fidanzato, conta solo che faccia "la cosa giusta". A lui manca la spontaneità del loro rapporto all'inizio. Vero che non poteva congelarsi in un istante, che ormoni e farfalle cambino, ma sembra che il loro rapporto sia svaporato e lui non ne trovi nemmeno qualche traccia di essenza.
Emilia invece sembra un'oca giuliva, orientata solo all'immagine. Ma basta ascoltare una telefonata con sua madre e prestare attenzione ai suoi pensieri. Non posso dire che mi abbia riappacificato con la figura delle modelle, ma, se non altro, mi ha fatto aprire le braccia a lei, una ragazza insicura, piena di complessi alimentati in famiglia (ambito che ho conosciuto benissimo) e sicura di essere capace solo a vendere la sua immagine, quando è ricca di talenti diversi.
Quindi due universi, apparentemente inconciliabili, si scontrano e ne usciranno delle belle, tra situazioni personali, vita di redazione ed imprevisti.
La storia sembra prevedibile, fino ad un certo punto lo è e non pare neanche un male, scalda comunque il cuore, ma sa riservare sorprese e colpi di scena, non è mai detta l'ultima parola. Ad un certo punto manca proprio il fiato per la girandola di emozioni su cui carica il lettore.
Credevo fosse una storia carina, da leggero batticuore, ma mi ritrovo proprio stordita (no, non più del solito, in maniera diversa, trasognata).
Emilia e Fosco, perché prima o poi ci sarà un "e", sono la perfezione.
Poi Bianca sa scrivere divinamente e coinvolgendo il lettore. Si sente poi che è preparatissima. Ok, mastico il "giornalese" perché leggo settimanali e riviste, ho vaghi rudimenti videoludici, ma non immagino la vita di redazione così bene e di videogiochi capisco pochissimo. Ho anche scoperto la disciplina del parkour, non avevo idea della sua esistenza!
Insomma, io questo romanzo lo promuovo ed ora voglio un libro su Alice ed Alessandro! Qui non ne parlo, ma per Emilia e Fosco saranno fondamentali. Scoprirete chi sono solo leggendo questo romanzo ;-) Preparatevi però a forti esplosioni perché sono...ai ferri corti!
Ammetto di non aver avuto un vero colpo di fulmine con "La prima cosa bella", pur avendo apprezzato la lettura, ma questa trama mi ha ispirato tantissimo. Vivo con un videogiocatore e già qui mi sono sentita coinvolta, ma ero proprio attratta dalla storia.
Fosco è un appassionato di videogiochi, lavora per un giornale che ne tratta e sogna da sempre di terminare e lanciare il suo gioco, ama programmare. Peccato che la sua fidanzata, Gaia, voglia di più e lo spinga a fare domanda per diventare caporedattore, assolutamente non la sua priorità.
Nel frattempo arriva Emilia Levoskova, famosa modella, una Instagirl dell'ultima generazione, che si scontra con il nostro Fosco, il quale la scambia per l'idraulico, dando inizio ad un equivoco esilerante (per noi, meno per loro).
Questo è un romanzo di profonda attualità. Parla di magazine, social e fenomeni temporanei, tutti elementi in cui siamo immersi al pari della necessità di volere senza fine, dover raggiungere il successo e l'avanzamento professionale, il voler apparire ed essere visti al nostro meglio.
L'esempio focale è Fosco, ragazzo che adora la sua ragazza che però dimostra di non apprezzarlo. Sarà lui a sentirsi sempre in difetto, in debito, immaturo nei confronti della sua ragazza, quando è un tesoro. Lei è sempre al primo posto per lui e si fa forza nel fare progetti lavorativi che odia per darle quel che merita (che è diverso da cosa le darei io!) perché si dice che è ora di crescere e crescere vuol dire fare anche quel che non piace. Insomma, un altruista (no, non è vero : è un martire!). Gaia, invece è una persona estremamente egoista che, a mio avviso, punta solo a carriera e bella vita. Infatti oggi questa è la dimensione cui si pensa di dover aspirare: carriera, successo, soldi. Non cerca più il suo fidanzato, conta solo che faccia "la cosa giusta". A lui manca la spontaneità del loro rapporto all'inizio. Vero che non poteva congelarsi in un istante, che ormoni e farfalle cambino, ma sembra che il loro rapporto sia svaporato e lui non ne trovi nemmeno qualche traccia di essenza.
Emilia invece sembra un'oca giuliva, orientata solo all'immagine. Ma basta ascoltare una telefonata con sua madre e prestare attenzione ai suoi pensieri. Non posso dire che mi abbia riappacificato con la figura delle modelle, ma, se non altro, mi ha fatto aprire le braccia a lei, una ragazza insicura, piena di complessi alimentati in famiglia (ambito che ho conosciuto benissimo) e sicura di essere capace solo a vendere la sua immagine, quando è ricca di talenti diversi.
Quindi due universi, apparentemente inconciliabili, si scontrano e ne usciranno delle belle, tra situazioni personali, vita di redazione ed imprevisti.
La storia sembra prevedibile, fino ad un certo punto lo è e non pare neanche un male, scalda comunque il cuore, ma sa riservare sorprese e colpi di scena, non è mai detta l'ultima parola. Ad un certo punto manca proprio il fiato per la girandola di emozioni su cui carica il lettore.
Credevo fosse una storia carina, da leggero batticuore, ma mi ritrovo proprio stordita (no, non più del solito, in maniera diversa, trasognata).
Emilia e Fosco, perché prima o poi ci sarà un "e", sono la perfezione.
Poi Bianca sa scrivere divinamente e coinvolgendo il lettore. Si sente poi che è preparatissima. Ok, mastico il "giornalese" perché leggo settimanali e riviste, ho vaghi rudimenti videoludici, ma non immagino la vita di redazione così bene e di videogiochi capisco pochissimo. Ho anche scoperto la disciplina del parkour, non avevo idea della sua esistenza!
Insomma, io questo romanzo lo promuovo ed ora voglio un libro su Alice ed Alessandro! Qui non ne parlo, ma per Emilia e Fosco saranno fondamentali. Scoprirete chi sono solo leggendo questo romanzo ;-) Preparatevi però a forti esplosioni perché sono...ai ferri corti!
voglio anche io il libro di alice e Alessandro. adoro la marconero ma la prima cosa bella mi manca. è i lista da leggere a breve :D
RispondiEliminaIo devo praticamente leggere tutto il resto XD
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