21/08/21

Recensione de I peccati del padre di Jeffrey Archer - Clifton Saga #2

 

Trama: New York 1939.

Appena sbarcato in America, Tom Bradshaw viene arrestato per omicidio di primo grado. Così, quando Sefton Jelks, un affermato avvocato di Manhattan, gli offre gratuitamente i propri servigi e gli garantisce che riuscirà a fargli avere uno sconto sulla pena, lo squattrinato giovane non può fare altro che accettare. Le cose però non vanno affatto come sperava: all'indomani del processo, in cui viene dichiarato colpevole e condannato a sei anni di galera, l'avvocato sparisce e Tom si rende conto che l'unico modo per provare la propria innocenza è rivelare chi è davvero, anche se per proteggere la donna che ama ha giurato che non lo avrebbe mai fatto.
Nel frattempo Emma Barrington arriva a New York, decisa a tutto pur di ritrovare l'uomo che avrebbe dovuto sposare benché le abbiano detto che è morto in mare. L'unica prova su cui si fondano le sue certezze è una lettera. Una lettera spedita più di un anno prima, che è rimasta dimenticata sulla mensola di un caminetto a Bristol...

Tra oscuri segreti, scandali, drammi familiari e avventure emozionanti,il secondo volume della Saga dei Clifton si sposta dai sobborghi di Bristol ai grattacieli di New York e ai campi di battaglia della Seconda guerra mondiale, in un crescendo di tensione e colpi di scena.

Quando ho letto il primo di questa serie non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto, invece è stata una lettura ipnotica sin dalla prima pagina.

Le vicende riprendono dalla fine del primo volume, con Harry arrestato perché si è dichiarato come Tom Bradshaw, evidentemente un omicida. Sefton Jelks, il suo avvocato, stranamente lo difende male e si trova a scontare la pena completa, per diserzione però.
E così inizia la sua vita da carcerato, benché sia troppo brillante per farsi sottomettere e trovi la sua strada anche lì dentro.
Emma invece non è persuasa della morte di Harry e farà di tutto per dimostrare che sia vivo, anche l'impossibile.
Seguiremo anche l'asse narrativo di Giles Barrington quando troverà il modo di andare al fronte (come daltonico potrebbe evitare) e quello del spregevole padre, Hugo Barrington, che merita appena la menzione da quant'è viscido.

Quel che sorprende dell'autore è la capacità di saper sorprendere con colpi di scena eclatanti, ma pertinenti e le conoscenze storiche, benché i fatti narrati abbiano luogo quando lui sta per nascere ed è un bambino, indice della capacità di ricerca molto spiccata (e in linea con la biografia).
Ogni personaggio intraprende un percorso di crescita personale ed i peggiori prendono/raccolgono quel che si meritano alla fine.
Quel che rende speciali questi libri di Archer è la capacità di rendere vivide, come accadessero davanti a noi, le vicende e come avvenissero a persone di nostra conoscenza.
Certo, di sfortune ne accadono tante, estreme, ma sembra che per ogni sforzo sia prevista una ricompensa grande tanto quanto il patimento. Magari fosse sempre così anche dal vivo!
È praticamente impossibile non farsi coinvolgere e non patteggiare per i personaggi.
Inoltre i temi trattati sono molti: la guerra, il carcere e la vita al suo interno, le ingiustizie nell'esercito ed i privilegi dei gradi più alti, l'alfabetizzazione, le donne al lavoro, il funzionamento della camera dei lord nelle discussioni... Ce n'è di cui imparare o discutere!
La scrittura è chiaramente scorrevole, ricca di dettagli più narrativi che descrittivi e per lo più è semplice, ma d'effetto.
Inutile dire che non vedo l'ora di leggere il terzo volume!

Finito il 05/03/21 


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