Buongiorno Lettori,
come state?
Ho prescritto questo post un po' in fretta e furia qualche giorno fa e lo sto sistemando di domenica mattina. Vari sintomi mi fanno pensare che non manchino troppi giorni al parto, immagino di non arrivare al termine. Vedremo nei fatti se sarà così! Intanto, oggi, sono ancora qui!
Questo è l'appuntamento di maggio della rubrica "Purché sia di serie", ideata da La lettrice sulle nuvole allo scopo essenziale di terminare le tante serie che iniziamo e, magari, anche le pile di accumuli cartacei e digitali che ogni lettore compulsivo possiede nelle proprie case ed e-reader.
Trama: Il suo sangue è rosso – come quello della gente comune – ma lo straordinario potere di controllare i fulmini, che nessun Argenteo possiede, rende Mare Barrow un'arma sulla quale il Palazzo vorrebbe riuscire a mettere le mani. Tutta la corte la considera un'eccezione, ma non appena Mare riesce a sfuggire a Maven, il principe – e prima ancora l'amico – che l'ha tradita, scopre una verità sconvolgente: lei non è affatto un'eccezione. Perché di giovani Rossi e Argentei ne esistono molti altri.
Inseguita da Maven, diventato un sovrano crudele e vendicativo, Mare fa di tutto per trovare e reclutare altri guerrieri Novisangue che si uniscano alla lotta dei ribelli contro il re oppressore. Nel farlo, però, entra in un territorio molto pericoloso, dove rischia di diventare proprio come i mostri che sta cercando di sconfiggere.
Riuscirà a sopportare il peso delle vite che dovranno essere spezzate durante la ribellione? O la slealtà e il tradimento subiti l'avranno indurita per sempre?
Nel secondo elettrizzante romanzo di Victoria Aveyard, la lotta dell'esercito ribelle contro un mondo ingiusto, dove è considerato normale segregare le persone in base al colore del loro sangue, costringerà Mare ad affrontare il lato oscuro che piano piano si è fatto largo nel suo animo.
Ho riletto mesi fa Regina Rossa, ho dovuto aspettare
mesi di ricevere Spada di vetro e l’ho anche letto piuttosto velocemente, una
volta avuta la possibilità di iniziare.
Le vicende riprendono immediatamente dopo la fuga di
Cal e Mare in seguito alla loro lotta per la sopravvivenza durante quella che
avrebbe dovuto essere la loro esecuzione.
I due sono fuggiti con la Guardia Scarlatta,
l’organizzazione che sta cercando di rovesciare gli argentei dai posti di
comando e far sorgere i rossi. Dopo non poche difficoltà e rischiando di
morire, giungono nell’isola quartier generale dei ribelli e lì scoprono che
dietro c’è molto di più di un manipolo disorganizzato di riottosi, ma anche
qualche potenza straniera, come alcuni lacustri, gli storici nemici di Norda.
Per Cal è tutto molto difficile: orfano, tradito da
suo fratello e costretto a stare coi ribelli, a combattere o tacere per una
causa a cui non sa se credere, certamente non lo rispecchia.
Mare, invece, sarebbe subito pronta a fare ferro e
fuoco per distruggere Maven, il fratello di Cal nonché nuovo sovrano di Norda,
e sua madre Elara, nonostante abbia appena ritrovato la famiglia. E presto, infatti, parte a reclutare i novisangue come lei,
cioè rossi con poteri più forti di quelli degli argentei. Lo farà in maniera
rocambolesca, portandosi dietro Cal e Farley, l’esponente della Guardia Scarlatta
con cui è arrivata dai ribelli, perché il capo non è assolutamente d’accordo,
anche se i novisangue sarebbero una gran risorsa.
Si parla, nella trama, del lato oscuro che affiorerà
in Mare. Io, onestamente non lo vedo. Al massimo è amareggiata, soffre,
continuerà a soffrire per quanto accaduto, per quanto avverrà e per le
decisioni che dovrà prendere perché diventerà sempre più importante come
simbolo nemico del sovrano. Ovviamente ha un’evoluzione in negativo perché
inizia a pensare solo in termini di obiettivi ed offensiva, conoscendo così le
gioie ed i dolori dell’essere un leader (son più i dolori…) e mettendo in
secondo piano tutto e tutti.
Il finale mi lascia perplessa, assieme a qualche altro
elemento, nonostante l’andamento lineare della storia.
Ho però apprezzato l’entrata in scena dei novisangue,
tra cui ce ne sono di incisivi, e la presenza del principe che, benché in
crisi, agisce e non si fa annichilire dagli eventi. Solo… a volte sembra un po’
fessacchiotto. Uomo d’azione e tutto, ma a volte si blocca come un novellino.
E’ un secondo volume che si avverte pienamente come un
volume di mezzo, ma costruisce le basi per i seguiti. Innanzitutto andiamo
oltre alla minima imbastitura offerta dal primo libro e tutto diventa più
strutturato come mondo, come vicende e personaggi, come politica. Ora si sente
l’esigenza di costruire e sviluppare seriamente gli elementi che sono stati
messi in campo.
La narrazione non è grintosa, soprattutto con le
tendenze militari di Mare, ma il linguaggio scorrevole aiuta.
La grande pecca? Come in altri libri fantasy,
l’assenza di mappe. Ma perché? Che poi si tratti dei soliti USA modificati ok,
ma dammi una mappa. Che ti costa?
Comunque non è stata una brutta lettura, anzi, e
cercherò di concludere, possibilmente entro quest’anno.
Io non so se leggerò questa serie. Sembra carina ma ...
RispondiEliminaTu però non ti strapazzare troppo!
Spero di finirla, come altre che ho iniziato! Male non è,nonostanteii difetti, vediamo come svilupperà il tutto negli ultimi due volumi.
EliminaPer il resto... Aspetto gli sviluppi della pancia 😅 non esistesse la didattica online che si fa più pressante causa scrutini in avvicinamento...
Le mappe: la nostra croce e delizia!❤️
RispondiEliminaRiguardati e leggi adesso!
Grazie <3
EliminaQuesta serie è tutta in discesa, su questo più o meno la penso come te, poi sempre di meno
RispondiEliminatu l'avevi finita? Io ho intenzione di farlo. Spero non mi dispiaccia, alla fine, perché le potenzialità ci sono, ma della perplessità c'è.
EliminaMi piacciono le copertine di questa serie, ma non mi attrae la storia
RispondiEliminaLe copertine sono una meraviglia! Ma non sempre l'apparenza corrisponde al contenuto...Altrimenti avremmo l'equivalente di Rebel della Hamilton!
EliminaQuesta serie mi ha sempre ispirato anche se le recensioni non sono molto entusiaste
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