Recensione di Black Friars-L'Ordine della Penna

A distanza di 12  mesi la penna e la brillante mente di Virginia De Winter tornano a deliziarci.

In questo splendido volume la storia ricomincia da dove la abbiamo lasciata. I redivivi Blakcmore, la famiglia di vampiri che veglia sui confini tra mondo umano e Presidio (sorta di demoni lì confinati), ritrovano la ultima discendente della loro dinastia: Sophia Blackmore.

La ragazza era stata dispersa perchè creduta morta alla nascita con la madre Clarisse durante la Rivolta che vide le creature del Presidio scatenarsi in città e portare morte e distruzione. LA ragazza fu lì portata da London Lasair dei Frati Neri, con funzione anch'essi di guardia al Presidio.

Sophia fu ritrovata per caso durante i fatti accaduti nel precedente volume Black Friars L'Ordine della Spada. Nessuno sospettava di lei, appunto creduta morta, e soprattutto orfana dei monaci del nord.

Questa è una sorpresa ed una maledizione per lei che se non credeva di avere una famiglia, benchè morta, adesso si ritrova addirittura un regno.

Le difficoltà sono innumerevoli....L'etichetta, gli incontri formali, le forumle di saluto, amministrazione e gestione del regno. Per non farci mancare nulla anche la lotta senza quartiere tra lei e le (sue) cugine Mayfield che la odiano e le danno del demone, la combattono in tutti i modi l'usurpatrice al trono. Anche se per caso diventano amiche, anche con quella che certa di osteggiarla più a lungo ovvero Caroline.

Il peggio però è Gabriel Stuart. Sarebbe salito lui al trono se non fosse comparsa lei e se lui già la odiava ora la detesta apertamente. Saggiando il suo potere di Cavaliere dell'Ordine della Croce quasi la uccide. Lei ne è terrorizzata ma mai si tira indietro davanti a lui. Anzi, visto che lui è sempre più perfido vedendo in lei un mostro, Sophia decide di fare il legamento di Santa Elienne, ovvero fare innamorare di lei qualcuno che in questo caso sarà Gabriel. Sua cugina Fay le ha detto che la peggior punizione è che chi odi ti ami. Ma non sa che tutto è diretto all'adorato cugino Gabriel che avverte subito il legamento e come una furia corre a urlare a Sophia che non si tira indietro e non vuole sciogliere il legamento.

Questo è l'inizio di interessanti vicende.

C' poi da dire che la nostra protagonista non fà annoiare un attimo la sua famiglia di redivivi, la sua scorta ed i suoi amici. Trascinandoso dietro gli amici e facendo correre tutti gli altri nelle sue fughe o genialate dell'ultimo minuto. Un tantino ribelle la nostra Sophia.

Ci sono anche tutti i personaggi amati nei precedenti volumi... Il rapporto altalenante tra Eloise Weiss ed Axel VAndemeberg che continua a chiedere la sua mano ed i loro continui battibecchi, per noi, piuttosto esileranti, le collaborazioni tra Eloiseed Ashton Blackmore, Cain Blackmore che ha davvero legato con Sophia, Julian Lord il fratello adottivo dell'ultima Blackmore, i Domini dello Studium, i fratelli Vandemberg e gli amici di Axel....

Insomma non manca nulla. Nemmeno alcune, purtroppo incomplete, informazioni sulla Rivolta, sulla nemica si spera morta, Belladore de Lanchale e della sua provenienza, sugli Evocatores ovvero coloro che hanno il potere di ELoise come Clarisse Granville, la defunta madre di Sophia.

Adoro Virginia. Scrive in maniera ironica, sarcastica. Non manca nessuna emozione: timore, paura, terrore, orrore, amore, azione, passione, mistero... Non ho idea di cosa NON ci sia. La scrittura è semplice e ricercata allo stesso tempo ed almeno a me pare evidente che ci sia anche parecchia cultura che traspare dalla righe. Insomma è una scrittrice con le carte più che in regola cui auguro il meglio dal suo lavoro e meravigliosi altri volumì dopo Black Friars che, Ahimé, si avvicina al terzo ed ultimo volume della trilogia. Voglio almeno un prequel ulteriore o uno scorcio di futuro dei protagonisti prima di abbandonare la serie! Ha creato qualcosa di troppo bello per poterlo abbandonare a cuor leggero!

Se dovessi dare un voto 10, ma non sarei troppo obiettiva... Adoro questa saga!