11/01/21

Recensione di La nona casa di Leigh Bardugo - Alex Stern 1

 

Trama: Galaxy "Alex" Stern è la matricola più atipica di tutta Yale. Cresciuta nei sobborghi di Los Angeles insieme alla madre hippie, viene espulsa molto presto dal mondo della scuola e, giovanissima, entra in una realtà fatta di fidanzati spacciatori, lavori senza prospettive e molto molto peggio. A vent'anni, è l'unica superstite di un orrendo, irrisolto omicidio multiplo. Ma è a questo punto che accade l'impensabile. Ancora costretta in un letto d'ospedale, le viene offerta una seconda possibilità: una borsa di studio a copertura totale per frequentare una delle più prestigiose università del mondo. Qual è l'inganno e perché proprio lei? Mentre prosegue nella sua ricerca di risposte, Alex arriva a New Haven con un compito ben preciso affidatole dai suoi misteriosi benefattori: monitorare le attività occulte delle confraternite che gravitano intorno a Yale.

Ho iniziato con un po' di apprensione La Nona Casa. Pur avendo apprezzato la duologia Sei di Corvi, sapevo che non era un requisito essenziale per amare questa nuova serie, descritta come cruda da chi l'ha letta.

La storia è ambientata a New Haven, presso l'università di Yale, ai giorni nostri, ed è la città dove la magia ha attecchito dopo essersene andata dal vecchio mondo.
In città sono presenti otto case-società, vigilate nell'operato dalla nona, la Lethe. Queste società trattano di magia ed occulto.
Alex Stern ha il dono, la capacità di vedere i morti, i Grigi come effettivamente si chiamano. E' stata scelta per essere la nuova Dante, custode della Lethe e viene istruita da Darlington che si è spogliato del ruolo di Dante per vestire quello di Virgilio, guida di Alex.
Le cose non sono mai semplici come sembrano ed anche un omicidio casuale può nascondere più di quel che sembra all'apparenza, soprattutto a New Haven.
Mi rendo cono che possa sembrare spoiler, ma è una semplice introduzione per non perdersi, altrimenti ci vuole un po'.

Appena iniziato il libro, mi sono dovuta orientare, ma  è stato amore a prima vista, o prima riga.
C'è da prendere mano coi capitoli, accompagnati sempre, prima di cominciare, dalla stagione in cui han luogo le vicende. Al principio sono mescolate tra due fatti cruciali prima di confluire in un'unica narrazione. Quando ho cominciato la lettura non capivo perché ad un colpo fosse autunno (o estate) e poi inverno.
Comunque un romanzo ambientato in ambito accademico o universitario per me è fantastico, mi sento subito a casa perché adoro queste ambientazioni e qui sono abbastanza importanti benché il centro della scena, o meglio gli scenari principali, è rappresentato dalla città (in ogni caso comunque poco approfondita), dalle società e dalla magia. In più la maggior parte della storia è narrata in autunno/inverno, stagioni che amo e adatte alle vicende. Poi adoro i personaggi.
Sono tutti ben caratterizzati: il presidente della Lethe Sandow, la professoressa universitaria Belbam, il detective Turner, le compagne di dormitorio Lauren e Mercy e i membri delle varie case. Il primato però va ad Alex e Darlington che amo entrambi.
Alex è una ragazza tosta, ispida. Il suo aspetto ed il suo carattere parlano per lei di una storia difficile, un'esistenza passata a sballarsi per ignorare i Grigi ed essere ignorata. Sa cosa vuol dire vita difficile e si sente un'impostora nelle sue nuove vesti, convinta che quelli come lei niente avevano e niente avranno.
Un po' la capisco, so cosa vuol dire essere emarginati e comprendo l'odio per la Lethe, che l'ha monitorata ma non l'ha mai contattata per aiutarla finché non l'hanno trovata necessaria.
Darlington invece è colto, studioso, leale ed onorevole, un "gentiluomo" d'altro tempi. Ama la sua carica e la sua città, ha casa sua nel cuore. Sembra saccente, presuntioso e saputello, un po' lo  è, ma lo trovo adorabile. Pare che abbia tutto, ma ha lottato anche lui in vita sua. Le apparenze ingannano.
E' interessante di come trovi che alle feste il divertimento sia forzato e illusorio e di come, secondo lui, la gente non sappia più conversare e godersi un bicchiere di vino, ma che debba cercare divertimenti eccessivi per lo svago.

Questa ambientazione è realistica, i fatti hanno luogo in un mondo reale, ma il fantasy è ovunque, intessuto abilmente.
Niente è ciò che sembra e l'ordinario si sovrappone allo straordinario. In più è inquietante il giusto nelle atmosfere, nei rituali e nelle supposizioni di Alex, nei suoi Grigi....tanto che mi faceva ansia girare per casa di sera!

Se devo essere onesta me lo aspettavo più crudo.
Ci sono state un paio di scene più forti e/o disgustose, ma non sono riuscita a trovarlo difficile da digerire. Sicuramente è più leggero de L'ombra dello scorpione" di King, ma è comunque geniale, nessun elemento è lasciato al caso.
Ho indovinato il colpevole secondario, anche se mi mancavano i tasselli e non era scontato, in ogni modo.
La scrittura, per quanto semplice, l'ho trovata corposa e coinvolgente, gli elementi fantasy originali e ben combinati, il tutto pervaso di un amaro e cinico realismo.
Non è una lettura felice e portatrice di speranza, ma tira dentro al suo vortice. Ho trovato difficile staccarmene e triste volta l'ultima pagina.
Perfetto da leggere col freddo e col buio, in particolare ad Halloween perché è super creepy.

Finito il 07/10/20

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